INIZIATIVA COMUNITARIA
EQUAL II
PAIDEIA
1
IL PROGETTO PAIDEIA
Si pone all’interno dell’ASSE 1
ed in particolare:

Tema A:
Facilitare l’accesso e il rientro nel mercato del lavoro per coloro che hanno difficoltà
ad integrarsi nel mercato che deve essere aperto a tutti.

Misura 1.1:
Creare le condizioni per l’inserimento lavorativo dei soggetti più deboli sul mercato
del lavoro.
Gli organismi funzionali all’adempimento delle attività progettuali
sono la PSL e la Rete istituite tramite accordo di Cooperazione e
Protocollo di rete.
2
LA PARTNERSHIP
E’ COMPOSTA DA:

AMMINISTRAZIONE COMUNALE MAGLIE
 AMMINISTRAZIONE COMUNALE POGGIARDO
 “GLI ARGONAUTI” O.N.L.U.S. – MAGLIE
 I.P.S.A.R.T. “A.MORO” – S. CESAREA TERME
 ASSINDUSTRIA- PROV. DI LECCE
 AGE.FOR.M.- BARI
3
RESPONSABILITA’ COMUNI

Promozione delle sinergie istituzionali nel territorio

Diffusione dei risultati

Attività transnazionale

Mainstreaming
4
RESPONDABILITA’ INDIVIDUALI
L’ Ente Promotore, l’Amministrazione comunale di MAGLIE
E’ responsabile:



Gestione amministrativa e finanziaria del progetto
Coordinamento del progetto
Inserimento nelle politiche di sviluppo territoriale di
iniziative specifiche per le fasce deboli del mercato
del lavoro
5
RESPONDABILITA’ INDIVIDUALI
L’ Amministrazione comunale di POGGIARDO
E’ responsabile:




Attività di informazione, pubblicizzazione e diffusione
dei risultati
Raccordo ed integrazione operativa della rete
Animazione del territorio
Interconnessione dei servizi informativi e di
orientamento
6
LA PARTNERSHIP
”GLI ARGONAUTI” o.n.l.u.s. - MAGLIE
E’ responsabile:


Monitoraggio, valutazione e analisi dei risultati riferiti
alla programmazione nazionale e transnazionale
Attivazione e gestione di un servizio di orientamento
per la promozione, il sostegno plurispecialistico e la
valorizzazione delle Risorse umane (Centro Risorse)
7
LA PARTNERSHIP
I.P.S.A.R.T. “Aldo Moro” - S. CESAREA TERME
E’ responsabile:



Attivazione e gestione dei corsi di formazione
sperimentali rispondenti alle esigenze del settore
produttivo
Individuazione e gestione dell’iter burocratico
amministrativo per la validazione dei percorsi
formativi attivati
Promozione del collegamento funzionale tra istituti
formativi, mercato produttivo e agenzie del lavoro
(patti sociali formativi)
8
LA PARTNERSHIP
ASSINDUSTRIA - PROVINCIA DI LECCE
E’ responsabile:

Lettura dei bisogni formativi del mercato
 Sensibilizzazione del mercato del lavoro per la
promozione di percorsi integrati formazione-lavoro
(patti sociali per il lavoro)
 Studio della normativa di riferimento
9
LA PARTNERSHIP
AGE.FOR.M. - BARI
E’ responsabile:




Studio dei percorsi di successo nell’ambito della
formazione-lavoro, attivi in altre realtà
Consulenza sulla progettazione dei percorsi
formazione-lavoro
Formazione dei docenti e degli esperti responsabili
della didattica sperimentale
Corsi per lo sviluppo delle abilità trasversali
10
LA RETE
I COMPONENTI

I 25 Comuni afferenti ai distretti territoriali di Maglie e
Poggiardo
 I centri per l’impiego con sede a Maglie e Poggiardo
 Istituti professionali: I.P.S.I.A. di Maglie e Istituto
d’Arte di Poggiardo
11
LA RETE
INNOVATIVITA’ FUNZIONALE
Il collegamento in rete tra i componenti della partnership e quelli
associati è un aspetto innovativo in quanto:


Garantisce una partecipazione attiva grazie a un
costante flusso e scambio di dati e informazioni su
tutto ciò che concerne le attività progettuali
Consente lo scambio di informazioni e notizie in
tempo reale. L’utilizzo della Banca Dati rappresenterà
una costante di riferimento per lo studio e il
monitoraggio sia del fenomeno, in senso lato, che del
target specifico partecipante ai lavori progettuali
12
BACINO TERRITORIALE
DI RIFERIMENTO





Il progetto “Paideia” ha un territorio di riferimento molto vasto:
coinvolge i cittadini dei 27 comuni dell’interland.
La provincia leccese presenta un modesto grado di
urbanizzazione.
La provincia fa segnare la sesta maggiore percentuale di donne
sul totale della popolazione (52,3%).
La struttura produttiva leccese, composta da circa 63.000
imprese, mostra un'incidenza delle ditte individuali ampiamente
al di sopra della media nazionale, espressione di un sistema
economico tradizionalmente incentrato sull'agricoltura e sulle
attività artigianali e commerciali.
L’artigianato è notevolmente diffuso: quota di imprese artigiane
pari al 30%.
13
DESCRIZIONE
DELL’INTERVENTO
PROBLEMA ALL’ORIGINE DELL’INTERVENTO
 Problema di discriminazione e/o di esclusione dal mondo del
lavoro di cittadini che vivono contemporaneamente più
situazioni di svantaggio.
FATTORI CHE LO DETERMINANO
 Peggioramento, in termini economici, delle condizioni di vita.
 Fattori di tipo soggettivo:stati di disagio sociale, fragilità
personale, bassa scolarizzazione, inadeguata professionalità,
immatura percezione dei propri bisogni, scarsa consapevolezza,
insufficiente autonomia nel gestire percorsi individuali
d’inclusione lavorativa.
14
STRATEGIA D’INTERVENTO
Miglioramento e potenziamento, in senso qualitativo,
dei modelli di inserimento professionale
e accesso al mondo del lavoro
PROCEDURA:
COINVOLGERE la scuola, gli enti locali, gli enti di formazione, il sistema produttivo al fine di:
- Creare modi utili al potenziamento dei servizi esistenti
- Erogare nuovi servizi maggiormente adeguati, per l’accesso al mondo del lavoro, ai
bisogni dei cittadini in situazioni di svantaggio
La PS attiverà dei tavoli di confronto specializzati nella lettura dei bisogni e nella progettazione
di interventi formativi e di orientamento.


Le diverse agenzie istituzionali impegnate nel progetto dovranno:
- Rappresentarsi come un laboratorio omogeneo che utilizza metodologie e
strumenti efficienti e facilmente fruibili dalle fasce deboli della popolazione
- Condividere un lessico comune ed efficace
Il lavoro di rete come sinergia interistituzionale può far brillare l’esistente, renderlo innovativo e
capace di richiamare ed accogliere le categorie di cittadini ad alto rischio d’inoccupabilità
involontaria.
15
OBIETTIVI DELLA PS

Sviluppare una mentalità innovativa per l’approccio e
l’accoglienza del tg nei servizi di promozione sociale e nelle
strutture adeguate per l’orientamento e la formazione.

Sviluppare una nuova mentalità nel tg che dovrà tendere a:
- Acquisire l’abitudine mentale all’autorientamento,
utilizzando tutti i sentieri messi in luce e resi accessibili
dall’intento progettuale.

Rappresentarsi come stimolo per un impegno mirato e
qualificato da parte dei servizi specialistici.
16
RISULTATI ATTESI
IN RIFERIMENTO AI SISTEMI

Apportare cambiamenti significativi e duraturi nella politica di
azione e nei processi d’intervento.

Dotare la rete di servizi pubblici e privati di nuovi strumenti
(osservatorio) e metodologie (agenzie di negoziazione).

Definire una modalità standard di accompagnamento della
persona svantaggiata dall’uscita dall’obbligo scolastico e/o
formativo, fino al suo inserimento lavorativo.
17
RISULTATI ATTESI
IN RIFERIMENTO ALLE STRUTTURE

Facilitare i percorsi d’inserimento lavorativo dei soggetti in
difficoltà attraverso un centro per l’orientamento e la formazione.
18
RISULTATI ATTESI
IN RIFERIMENTO AI BENEFICIARI:
Mettere i membri del tg nelle condizioni di poter:





Realizzare un bilancio delle risorse personali
Definire e dettagliare il proprio progetto di vita professionale
Mettersi alla prova per scoprire le proprie attitudini, interessi,
motivazioni al lavoro
Conoscere le varie offerte di lavoro
Acquisire competenze nella ricerca attiva del lavoro, sviluppare
competenze trasversali: organizzazione del tempo e del proprio
lavoro, capacità di relazionarsi con i colleghi, competenza
informatica e padronanza di lingua straniera
19
CARATTERE INNOVATIVO
DELL’INTERVENTO
L’innovazione seguirà le tre direttrici generali di EQUAL nel nostro
paese:
L’integrazione stabile tra le politiche del lavoro e delle politiche sociali
sviluppando un modello d’impresa sociale e di servizio in grado di essere sempre
più un luogo d’approccio globale all’accesso ed alla permanenza nel mercato del
lavoro di soggetti svantaggiati
 Lo sviluppo di una società dell’informazione non discriminatoria
 Il supporto allo sviluppo locale, sociale ed occupazionale

Il progetto sarà anche occasione di sperimentazione d’interventi volti a sostenere lo
sviluppo economico del territorio perché favorisce lo sviluppo di competenze
specifiche dei lavoratori delle imprese sociali.
20
LE FASI DI PAIDEIA
Macrofase I
COLLEGAMENTO CON L’UTENZA

Macrofase II
GESTIONE CENTRO RISORSE

Macrofase III
INCLUSIONE SOCIALE

Azione trasversale
MONITORAGGIO E AUTOVALUTAZIONE

21
LE FASI DI PAIDEIA
Macrofase I
COLLEGAMENTO CON L’UTENZA

Durata
6 MESI

Scadenza
18 Marzo 2006

Responsabili della gestione
Amministrazioni Comunali di Maglie e Poggiardo

Responsabili della realizzazione
Componenti della partnership
Componenti della rete-partner associati
22
Macrofase I
COLLEGAMENTO CON L’UTENZA

Beneficiari
Tutti i cittadini, di età compresa tra i 20 e i 40 anni, residenti nei 27 Comuni
partner, in situazione di svantaggio sociale, economico, ambientale e
d’inoccupabilità involontaria Beneficeranno di azioni di orientamento,
counseling, sostegno plurispecialistico individualizzato.

Beneficiari finali
60 cittadini (60% donne e 40% uomini) di età compresa tra i 20 e i 40 anni,
residenti nei 27 Comuni partner, in situazione di svantaggio sociale,
economico, ambientale e d’inoccupabilità involontaria beneficeranno di
tutta la sperimentazione formativa mirata a favorire l’inclusione sociolavorativa.
23
Macrofase I
COLLEGAMENTO CON L’UTENZA
OBIETTIVO
 Analisi, conoscenza e intervento trasversale sul fenomeno
oggetto di studio: lo svantaggio sociale.
ATTIVITA’
 INDIVIDUAZIONE DEI BENEFICIARI con la collaborazione dei
componenti della partnership e di quelli collegati in rete.
 COSTITUZIONE DELLE AGENZIE DI NEGOZIAZIONE: gruppi
di lavoro, specializzati per ogni categoria di svantaggio, con il
compito di rilevare i bisogni del target di riferimento.
 COSTITUZIONE DELL’OSSERVATORIO, in cui convergono tutti
i dati delle attività progettuali realizzate.
24
Macrofase I
COLLEGAMENTO CON L’UTENZA
ATTIVITA’ 1. Individuazione beneficiari
PROCEDURA





Informazione e pubblicizzazione dell’iniziativa con manifesti affissi nei 27
Comuni.
Apertura, presso le sedi comunali, di sportelli front-office per accogliere i
beneficiari e somministrare la schedA di rilevazione.
Elaborazione ed analisi dei dati delle schede di rilevazione pervenute dai
servizi sociali coinvolti.
Individuazione del potenziale gt ( profilo ideale) in base alle priorità individuate
secondo una scala di valutazione predeterminata (nucleo familiare, reddito, anni
di disoccupazione, precedenti esperienze lavorative, ecc.)
Colloqui semistrutturati, individuali e/o di gruppo, con equipe plurispecialistica per
la selezione dei beneficiari finali (60 unità).
I punteggi della scheda di rilevazione sono predeterminati al fine di costruire un PROFILO
IDEALE, cioè il potenziale beneficiario delle azioni progettuali.
25
Macrofase I
COLLEGAMENTO CON L’UTENZA
ATTIVITA’ 2. Azioni di informazione e sensibilizzazione
sul mondo produttivo
PROCEDURA
 Divulgazione del materiale informativo relativo all’iniziativa promossa.
 Elaborazione e somministrazione di un questionario rivolto agli
imprenditori per un’analisi approfondita del fenomeno di inoccupabilità.
 Elaborazione, analisi e interpretazione dei dati raccolti.
26
Macrofase I
COLLEGAMENTO CON L’UTENZA
ATTIVITA’ 3. Costituzione delle agenzie di negoziazione
Attivazione di tavoli di lavoro specializzati nella lettura dei bisogni e nella
progettazione di interventi formativi e di orientamento.
PARTECIPANTI
 Esperti di comprovata esperienza professionale.
 Gruppi di beneficiari, suddivisi per categoria di svantaggio, con
ruolo di partecipazione attiva sugli aspetti decisionali.
INNOVATIVITA’

E’ data dalla presenza nei tavoli di lavoro degli stessi beneficiari degli
interventi con ruolo attivo nell’assunzione delle decisioni
27
Macrofase I
COLLEGAMENTO CON L’UTENZA
ATTIVITA’ 4. Costituzione dell’osservatorio




Avvio delle attività di raccolta sistematica dei dati.
Catalogazione dei dati in base alle azioni intraprese.
Elaborazione dei dati in relazione alle priorità accertate.
Analisi dei dati in relazione al contesto di riferimento ai bisogni
espressi ed alle decisioni intraprese nei tavoli di concertazione.
28
LE FASI DI PAIDEIA
Macrofase II
GESTIONE CENTRO RISORSE

Durata
24 MESI

Scadenza
Dicembre 2007

Responsabili della gestione
Amministrazioni comunali, O.N.L.U.S., AGE.FOR.M,
Istituto d’istruzione superiore
29
Macrofase II
GESTIONE CENTRO RISORSE
COINVOLGIMENTO DIVERSIFICATO CON:

AZIENDE

AGENZIE DI FORMAZIONE PROFESSIONALIZZANTE
30
Macrofase II
GESTIONE CENTRO RISORSE
AZIENDE
OBIETTIVI

Ridurre la distanza tra mondo dell’impresa e quello dei servizi sociali attraverso
orientamento e pre-formazione.
PROCEDURE
La PS intende erogare direttamente o mediare presso altri interlocutori una vasta
gamma di
servizi:
 Orientamento al lavoro (in ingresso, in itinere, in uscita)
 Counseling, Mentoring, Empowering
 Bilancio personale e professionale, certificazione di competenze
 Assistenza nella strutturazione e costruzione di curriculum formativi
 Consulenza sulla carriera scolastica e lavorativa
 Sostegno e orientamento per le scelte decisionali
 Servizio di front-office
31
Macrofase II
GESTIONE CENTRO RISORSE
AGENZIE DI FORMAZIONE PROFESSIONALIZZANTE
OBIETTIVI

Sperimentare delle strategie per la riqualificazione o/e per la qualificazione di
competenze certificabili e profili professionali che possano meglio rispondere ai
bisogni del mercato del lavoro ed alle aspettative del tg.
PROCEDURE





Patto sociale per la formazione
Formazione alternativa ed integrata che comprenda sia l’accreditamento del
credito formativo pregresso, sia percorsi d’accesso individuali.
Studio per la certificabilità delle competenze
Ricorso al metodo FAD soprattutto per la qualificazione degli operatori
Seminari/ corsi formativi e informativi
32
LE FASI DI PAIDEIA
Macrofase III
INCLUSIONE SOCIALE

Durata
15 MESI

Scadenza
Dicembre 2007

Responsabili della gestione
Assindustria, Amministrazioni Partner, Agenzie formative, O.N.L.U.S.
33
Macrofase III
INCLUSIONE SOCIALE
OBIETTIVO

Inserimento lavorativo
PROCEDURA

Inserimento in impresa o in cooperativa sociale
 Avvio di attività autonome
 Start up d’impresa
 Transizione attraverso agenzie interinali
STRATEGIA
Ampliare le possibilità di lavoro per garantire una reale rispondenza tra inserimento
lavorativo e propensioni personali attraverso:
 Laboratori d’impresa
 Stage e tirocini formativi
34
MONITORAGGIO E
AUTOVALUTAZIONE
Nel corso dell’attività verranno messe in atto STRATEGIE di:

MONITORAGGIO

VALUTAZIONE IN ITINERE

VALUTAZIONE DI RISULTATO
35
MONITORAGGIO E
AUTOVALUTAZIONE
PROCEDURA
IL MONITORAGGIO prevede:

Raccolta d’informazioni di tipo descrittivo riguardo:
- Ai beneficiari
- A cosa si realizza
- Alla capacità di creare sinergie tra i servizi
36
MONITORAGGIO E
AUTOVALUTAZIONE
PROCEDURA
LA VALUTAZIONE IN ITINERE:




Prevede la valutazione dei processi messi in atto
Prevede la congruenza tra le modalità di erogazione del servizio
e linee di progetto
Consente aggiustamenti per migliorare l’intervento
Prevede strategie sia quantitative (questionari, test, questionari
d’osservazione sul gruppo) sia qualitative (interviste, discussioni
di gruppo)
37
MONITORAGGIO E
AUTOVALUTAZIONE
PROCEDURA
LA VALUTAZIONE DI RISULTATO si svolge attraverso
metodologie quantitative e qualitative che andranno ad indagare:
RISPETTO ALLE ATTIVITA’
 La frequenza alle attività proposte
 Il livello o grado di gradimento
RISPETTO AI SERVIZI
 La funzionalità
 Il numero di utenti
 Il coinvolgimento degli stessi
38
MONITORAGGIO E
AUTOVALUTAZIONE
PROCEDURA
LA VALUTAZIONE DI RISULTATO permette di misurare:






L’efficacia
L’impatto
La rilevanza
L’efficienza
La produttività
La trasferibilità e la riproduttività del modello in termini di
soluzioni, metodologie e know-how
39
Scarica

procedura - Progetto Equal Sole