Associazione Italiana per la
Donazione di Organi e Tessuti
Sezione Pluricomunale Monza - Brianza
20052 Via Solferino, 16
Monza (MI)
Tel 039 - 3900853
Fax 039 - 2316277
e-mail [email protected]
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Una Storia Recente
Associazione Italiana per la
Donazione di Organi e Tessuti
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La storia dei trapianti
La storia dell’AIDO
AIDO in Italia
F.A.Q. (Frequently Asked Questions)
Per aderire
G. Klimt “Albero della vita”
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La storia dei trapianti
Tra miti e leggende
La nascita dei trapianti viene attribuita ai santi
Cosma e Damiano, essi infatti compirono il miracolo
di sostituire la gamba del loro sacrestano, andata in
cancrena, con quella sana di un uomo deceduto
poco prima.
La possibilità di prolungare la vita oppure di ridare
la salute o la giovinezza attraverso la sostituzione di
organi o tessuti malati con organi e tessuti sani, ha
stimolato la fantasia popolare da sempre. Se ne
trova traccia sia nella mitologia che in numerose
leggende e in rappresentazioni artistiche.
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La storia dei trapianti
Ha inizio nel 1902 quando Alexis Carrel
mise a punto la tecnica per congiungere
due vasi sanguigni. Il primo ostacolo
che egli incontrò fu il rigetto, infatti
l'organismo ospite rifiutava infatti i tessuti
e gli organi estranei.
Durante la II° Guerra Mondiale il dottor Peter Medawar,
eseguendo innesti cutanei in pazienti gravemente ustionati
nei
bombardamenti
di
Londra,
dimostrò
che
l'incompatibilità fra tessuti era di origine genetica.
Il 23 dicembre 1954, grazie ai risultati ottenuti dalla ricerca
sull’origine genetica dell’incompatibilità e quindi del
rigetto, il Prof. Murray con la sua equipe eseguì il primo
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trapianto di rene fra gemelli monozigoti.
La storia dei trapianti
Nel frattempo si erano effettuati esperimenti di trapianto
di reni da soggetti appena morti.
Nel 1965 si raggiunse la certezza che questo tipo di
intervento era possibile; da allora centri di trapianto
renale si aprirono in tutto il mondo.
Nel 1963 il Prof. Starzl eseguì il primo trapianto di
fegato e il Prof. Hardy il primo trapianto di polmone.
Nel 1966 i Prof. Kelly e Lillehei eseguirono il primo
trapianto di pancreas.
Nel 1967 il Prof. Barnard eseguì il primo trapianto di
cuore.
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La storia dei trapianti
Da allora questi interventi sono stati effettuati in
numero sempre maggiore e con sempre migliori
risultati, generando grandi speranze sulle potenzialità
del trapianto.
Poiché, però, l'unico rischio reale resta ancora quello
del rigetto, la ricerca medica continua in questo
senso, infatti il progresso dei trapianti dipende sia
dallo sviluppo delle conoscenze in questo settore, che
dalla messa a punto di tecniche che consentano di
"tipizzare" i tessuti e riconoscerne il grado di
compatibilità.
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Il successo dei trapianti
Il successo dei trapianti è
legato alla possibilità di
“salvare la vita“
a persone affette da
particolari malattie.
Ciò
ha
aumentato
le
aspettative sia dei malati che
dei medici, pronti ad offrire la
cura più adeguata.
E' questo il motivo per cui le
richieste di trapianti sono in
costante crescita.
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La storia dell’AIDO
DOB: Associazione Donatori Organi di Bergamo.
In Italia, all'inizio degli anni Settanta, il trapianto di
organi, anche se ancora limitato al rene ed alla cornea,
cominciava a delinearsi come un vero e proprio
mezzo terapeutico.
Il 14 Novembre 1971 alcuni cittadini di Bergamo
che avevano intuito la potenzialità dei trapianti, ma
anche gli ostacoli che essi avrebbero incontrato nel
nostro paese, diedero vita alla:
DOB, Associazione Donatori Organi di Bergamo.
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La storia dell’AIDO
La nascita.
L'iniziativa destò molto interesse determinando
centinaia di adesioni da numerose regioni italiane, ciò
spinse i promotori a trasformare la DOB nella
Associazione Italiana Donatori Organi (AIDO).
Negli anni, l'AIDO si è diffusa in tutte le Regioni e oggi
conta 1.200.000 soci.
Dal 1 Aprile 1999, in seguito alla promulgazione della
nuova legge sui prelievi ed i trapianti di organi e tessuti,
ha assunto la nuova denominazione:
Associazione Italiana per la Donazione
di Organi e Tessuti.
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La storia dell’AIDO
L’attività.
L’AIDO non si limita alla raccolta delle adesioni,
essa è infatti preceduta, accompagnata e seguita
da
iniziative
finalizzate
all’informazione
sanitaria ed alla educazione civica.
Fra le attività realizzate, un posto di rilievo spetta
al lavoro svolto nelle scuole; inducendo i ragazzi
a riflettere serenamente sul problema dei
trapianti e sul profondo significato umano e civile
del consenso al prelievo di organi, si contribuisce
concretamente al superamento delle paure, quasi
sempre irrazionali, con cui abitualmente ci si
scontra.
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La storia dell’AIDO
I riconoscimenti.
In considerazione dell'opera svolta per sensibilizzare
l'opinione pubblica sul problema della donazione
degli organi, il Ministero della Sanità ha conferito
all'AIDO la medaglia d'oro al merito della Sanità
pubblica, con decreto del Presidente della Repubblica
in data 15 Gennaio 1986.
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F.A.Q.
(Frequently Asked Questions)
Come si manifesta la volontà di donazione ?
Il principio del silenzio assenso non è ancora in vigore.
Non si è ancora provveduto a:
• lanciare una campagna di informazione;
• istituire il registro informatico nazionale;
• notificare ad ogni cittadino il modulo per la dichiarazione di
volontà, in mancanza del quale si presume il consenso alla
donazione.
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F.A.Q.
Come si manifesta la volontà di donazione ?
Documenti personali attualmente previsti :
• il tesserino blu del Ministero della Sanità;
• una dichiarazione di volontà scritta su un foglio comune che
deve riportare: nome, cognome, data di nascita, numero di
documento di identità, data e firma;
• la tessera o l'atto olografo dell'AIDO.
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F.A.Q.
Quando avviene la donazione ?
Quando sia stata accertata la morte encefalica o morte
cerebrale.
L’accertamento e la certificazione di morte sono effettuati da
un collegio di tre medici (medico legale, anestesistarianimatore, neurofisiopatologo) indipendenti dall’équipe di
prelievo e trapianto.
Viene decretata la morte, dopo la cessazione totale e
irreversibile dell’attività del cervello:
• 6 ore per gli adulti e i bambini in età superiore a cinque anni;
• 12 ore per i bambini di età compresa tra uno e cinque anni;
• 24 ore nei bambini di età inferiore ad un anno.
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F.A.Q.
Quali sono gli organi e i tessuti che si possono prelevare ?
Organi: reni, fegato, cuore, pancreas,
polmoni e,
recentemente, l’intestino.
Tessuti: cornee, tessuto osseo, cute, valvole cardiache e vasi
sanguigni.
Dove si prelevano gli organi ?
Sono prelevati da una équipe medico-chirurgica, nel più
grande rispetto del defunto, presso ospedali accreditati dalla
Regione o dal Ministero. Dopo il prelievo, il donatore è a
disposizione dei congiunti per le procedure relative alla
sepoltura.
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F.A.Q.
A chi si trapiantano gli organi ?
Gli organi prelevati vengono trapiantati subito al ricevente
selezionato tra tutti i pazienti che sono in lista di attesa.
La selezione è effettuata in base a criteri oggettivi che
assicurano la massima sopravvivenza dell’organo o del
tessuto al ricevente.
Dove si effettuano i trapianti ?
Il trapianto di organi in Italia viene eseguito in ospedali o
strutture sanitarie autorizzati dal Ministero della Sanità
ed è totalmente gratuito per il ricevente.
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F.A.Q.
Un organo si può vendere?
La donazione degli organi e tessuti è un atto anonimo di
solidarietà.
Non è permesso alcun tipo di remunerazione economica e non
è possibile conoscere l’identità del donatore e del ricevente.
Le confessioni religiose sono favorevoli
alla donazione degli organi ?
Per la Chiesa Cattolica la donazione degli organi è un atto
supremo di generosità, carità e amore.
Altri gruppi religiosi come gli Ebrei, i Musulmani, i Testimoni
di Geova e i Protestanti non pongono nessuno ostacolo alla
donazione.
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Per ADERIRE
Il 31 marzo 1999 è stata approvata la nuova legge
sui prelievi e trapianti di organi e tessuti: una legge
che riguarda la vita di ognuno e potrà davvero
salvare la vita di molti.
Dopo che il Ministro della Sanità avrà emanato i
relativi decreti, le Aziende Sanitarie Locali
invieranno ai cittadini maggiorenni la richiesta di
manifestare la propria volontà in ordine alla
donazione degli organi.
Sarà un dovere civico rispondere secondo le proprie
idee e convinzioni.
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Per ADERIRE
Il modulo può essere trovato presso la sede pluricomunale
di Monza via Solferino, 16. Tel. 0393900853.
Secondo la legge, deve essere allegata la seguente
"DICHIARAZIONE DI VOLONTA' IN ORDINE ALLA
DONAZIONE DI ORGANI E TESSUTI":
Io sottoscritto/a ........................ Codice Fiscale ……………….. Nato/a
a ...............................……. Provincia ....... il …………………… e
residente a ................. in Via .............................. n°.………..
dichiaro ai sensi dell'articolo 4 e dell'articolo 23 della legge 1 Aprile
1999, n. 91, il mio assenso alla donazione di organi e tessuti del mio
corpo a scopo di trapianto, dopo la mia morte.
In Fede
Data ................
Firma ...........………
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Una Storia Recente
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http://www.avisvedanoallambro.org
da:
•Progetto:
Mario Brambilla
•Correzione testi:
•Supporto tecnico:
Patrizia Lecchi
Manuele Brambilla
Testi ed illustrazioni dal sito
www.aido.it
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