Evoluzione dello spazio commerciale (parte I) Il commercio nella città tradizionale (1) Agorà di Assos, Nella Grecia antica il mercante metteva le sue merci sotto le colonne dello Stoa, concepito espressamente per questa attività. Lo Stoa aveva la stessa importanza delle altre componenti civiche e religiose dell’Agora, centro della vita urbana. Il commercio nella città tradizionale (2) L’integrazione delle varie attività civiche e commerciali della città è garantita nell’antica Roma anche dal divieto di traffico veicolare su ruote nel Foro per motivi di sicurezza dei pedoni. Il commercio nella città tradizionale (3) I modelli di città di Leonardo da Vinci tentano di integrare le varie attività umane diverse dalla sola residenza, separando i due pedonale e veicolare, quest’ultimo nel sottosuolo, lasciando la superficie al passeggio, al commercio, ai rapporti sociali. Il commercio nella città tradizionale (4) Norimberga. Nella piazza medievale, dominata dall’edificio religioso e da quelli civici, si collocano anche le attività e le strutture commerciali. Il commercio nella città tradizionale (5) Springfield, Massachusetts, XVIII secolo. La piazza delle città coloniali inizia ad assumere caratteri di tipo più “suburbano”, con densità inferiori e una minore concentrazione di attività. Il commercio nella città tradizionale (6) New York, strada mercato nello East Side agli inizi del XX secolo, prima dell’avvento del trasporto motorizzato di massa Napoli a fine XIX secolo: il mercato del quartiere Porto mescolato a residenze e botteghe artigiane Il commercio nella città tradizionale La Galleria di Napoli Passeggio commerciale urbano Disperdere la residenza in modo pianificato nelle campagne, significa anche riorganizzare tutte le altre attività e funzioni produttive e di servizio La città Giardino (Ebenezer Howard, 1898): “Running all around the Central Park is a wide glass arcade of Crystal Palace” “This building is in wet wheater one of the favourite resorts of the people … its bright shelter close at hand” “Here manufactured goods are esposed for sale, and here most of the shopping … is done” “The space is however a good deal larger than is required for these purposes …” Il commercio urbano nell’era dell’automobile Il passeggio dei pedoni fra i vari esercizi commerciali è ostacolato dagli spazi crescenti destinati al movimento dei veicoli Il suburbio I centri città iniziano a perdere popolazione, che si trasferisce nelle grandi distese di case unifamiliari “immerse nel verde” Il negozio insegue l’automobile Pubblicità per garage-parcheggio, Los Angeles Times, 1924 Il suburbio frontiera dell’automobile e degli investimenti Pubblicità della Angeles Mesa Company per investimenti in immobili commerciali, Los Angeles Times, 1922 Il “road slum” commerciale e di servizio Los Angeles, insediamento commerciale sulla Western Avenue all’altezza della West Second Street, 1924 Insediamenti pianificati Los Angeles, sviluppo commerciale e terziario sul Miracle Mile, fine anni ‘30 La strada commerciale nel suburbio Los Angeles, veduta aerea del Miracle Mile, 1931 I parcheggi accorpati agli edifici commerciali Camera di Commercio di Beverly Hills, proposta per parcheggi all’interno degli isolati edificati, 1941 Il grande magazzino in versione automobilistica Von’s Olympic sulla S. Fairfax Avenue, Los Angeles, 1953 (1934) Il grande magazzino in versione automobilistica Grande magazzino Sears & Roebuck, 1947 La strada e il parcheggio prendono il sopravvento Los Angeles, planimetria dello Shopping center Windsor Hill (Urban Land Institute Technical Bulletin, 1948) Soluzioni urbanisticamente complesse Schema di insediamento commerciale nelle zone esterne, Department of City Planning, Los Angeles 1941 (Los Angeles Times, 9 febbraio 1941) Prime forme di centro commerciale “aperto” Pubblicità del quartiere commerciale Carthay Center, San Vincente Boulevard, Los Angeles, 1923 Prime forme di centro commerciale “aperto” Complesso commerciale Valley Plaza, Los Angeles 1947, studio Austin, site plan preliminare