8 novembre 2006: Foresta pluviale 8 NOVEMBRE: PARCO NAZIONALE DI WOOROONOORAN 22 Il ricco splendore della foresta pluviale lascia sempre una certa impressione di mistero, a cui è forse da attribuire quel fascino particolare che esercita. La penisola tropicale di Cape York, nella regione settentrionale del Queensland,è uno degli ultimi luoghi d’avventura sulla terra. Questo biotipo è caratterizzato da una molteplicità sorprendente di catene montuose, paesaggi acquitrinosi e foreste tropicali lussureggianti. Vaste regioni sono completamente ricoperte da giungle impenetrabili. Nel 1988 l’UNESCO ha incluso nella propria lista del Patrimonio naturale Mondiale i Wet Tropics (la Regione Umida dei tropici) del Queensland. Anche il Parco Nazionale di Wooroonooran è censito come patrimonio mondiale dell’umanità. Al suo interno è possibile fare passeggiate in foreste secolari, effettuare il birdwatching nel Parco Nazionale di Eubenangee Swamp ed osservare coccodrilli ed altri animali australiani alla Jonstone River Crocodile farm. Inoltre si può fare un bagno rinfrescante nella laguna di Babinda Boulders e vivere l’esperienza di tuffarsi nell’acqua da uno scivolo naturale scavato nella roccia alle Cascate Josephine Falls. TOUR DELLA FORESTA PLUVIALE Il tour prevede un safari all’interno della foresta tropicale, dandoci la possibilità di trascorrere una giornata indimenticabile, tra ruscelli e torrenti che scorrono nella foresta, cascate e piscine naturali. Abbiamo, altresì, modo di ammirare la fauna locale ed introdurci nella cultura aborigena, con i suoi usi e costumi. Accompagnati da un’esperta guida naturalistica, visitiamo il Parco Nazionale del Wooroonooran, la Bruce Highway, le Cascate Josephine. Dopo una breve passeggiata alla base delle cascate facciamo una sosta allo Johnstone Crocodile Farm, dove si allevano coccodrilli; pranziamo in un ristorante tipico prima di dirigerci ai Babinda Boulders, piscine naturali dove si ha la possibilità di nuotare. 23 9, 10 e 11 novembre 2006: Northern Territory DARWIN Darwin, rilassata e multirazziale, possiede le più belle collezioni di arte aborigena. Punto di partenza per il parco nazionale di Kakadu e Alice Springs, è forse l’ultima vera città di frontiera. La peculiarità di questa cittadina, completamente ricostruita dopo il passaggio del ciclone Tracy nel 1974, è l’aspetto giovane e moderno che si riflette anche sugli abitanti influenzandoli. PARCO DI KAKADU Vera meraviglia naturale, rappresenta un mondo a parte: insieme di lussureggianti foreste tropicali, millenarie formazioni rocciose, zone paludose, cascate e corsi d’acqua perenni e molto altro ancora. Ricchissima è anche la fauna che conta 25 tipi di rane, 50 di mammiferi, 75 di rettili, 275 di uccelli e 4500 di insetti; la sua fama è però dovuta all’abbondanza dei coccodrilli, sia d’acqua dolce che d’acqua salata. PARCO DI LITCHFIELD 100 km a sud-ovest di Darwin si trova questa aspra regione che si estende per oltre 163.000 acri e comprende esempi di foresta pluviale, interessante vita animale e formazioni rocciose particolari. Spettacolari cascate che hanno origine dalla catena Tabletop e creano delle zone ideali per il nuoto durante tutto l’anno. 24 9 NOVEMBRE: DARWIN Raggiungiamo in aereo Darwin,alle 20:20, dopo essere partiti alle ore 18:25 da Cairns. Alloggiamo presso il “Central Hotel Darwin” nei due giorni consecutivi. 10 E 11 NOVEMBRE: KAKADU Escursione di due giorni in pullman al Parco di Litchfield e al Parco di Kakadu con pranzo e crociera nelle Yellow Waters dove si ammirano numerosi generi di uccelli e coccodrilli. Per una sola notte, quella del 10 novembre, abbiamo il piacere di pernottare presso L”Holiday Inn Gagudju Crocodile”, l’unico albergo al mondo a forma di coccodrillo! Rientriamo nel tardo pomeriggio a Darwin. 25 Il sogno polinesiano Polinesia 26 La geografia della Polinesia Francese è una questione di numeri e morfologia delle isole. I numeri sono presto detti: 118 isole raggruppate in 5 arcipelaghi. L’arcipelago più grande e famoso è quello delle Isole della Società: isole giovani, formate dalla cima di vulcani ormai estinti, caratterizzate da cime maestose e pianure verdissime con spiagge e lagune incorniciate da banchi di coralli. Ne fanno parte Tahiti, Moorea, Tetiaroa, Bora Bora, Maupiti, Raiatea, Huahine, ecc. Rangiroa, Tikehau, Fakarava, Manihi sono, invece, le isole più famose dell’arcipelago delle Tuamotu: una costellazione di atolli a ricordo di antichi crateri sprofondati nell’oceano e caratterizzati dalla forma circolare, stretta nell’abbraccio di acque cristalline e ideali per gli amanti del mare, della pace e degli sport acquatici. All’estremo sud del paese si trova poi l’arcipelago delle Australi: 5 isole che conservano preziose testimonianze delle antiche civiltà che le hanno abitate. La natura più incontaminata regna sovrana nel gruppo di isole dell’arcipelago delle Marchesi: isole dai nomi esotici come Nuku Hiva, Hiva Oa e Ua Huka, ideali per le escursioni in fuoristrada o a cavallo e le lunghe passeggiate tra i profumi del Pacifico. Lontano, anzi lontanissimo dalle rotte del turismo si trova, invece, l’arcipelago delle Gambier: 14 isole montuose tra 27 12 novembre 2006: Polinesia Francese 28 TAHITI 12 NOVEMBRE: IN VOLO VERSO Tahiti, l’isola della luce, la soglia della Polinesia Francese, la porta sul grande Oceano Pacifico. I polinesiani decantavano quest’isola, ancor prima che arrivassero gli europei, come la terra degli arcobaleni. Tahiti, con capitale Papeete, è l’isola più grande della Polinesia Francese e proprio da qui cominceremo la nostra indimenticabile avventura in questo angolo di paradiso. Ha una popolazione di circa 160.000 abitanti, quasi il 70% dell’intera popolazione polinesiana. Tahiti fu scoperta nel 1767 da Samuel Wallis e in pochi anni fu visitata da Bouganville e dal capitano Cook. L’isola è il risultato di eruzioni vulcaniche avvenute circa 2 milioni di anni fa ed è caratterizzata da due territori che sembrano formare il numero otto: Tahiti Nui è la parte più estesa, Tahiti Iti è quella più piccola. Arrivando all’isola di Tahiti, fin dal primo momento, ci si rende conto di entrare in un mondo diverso: i colori, i profumi, i suoni, le voci, la gente, tutto dà l’impressione di non essere soltanto arrivati in un posto incantevole, ma di vivere un’esperienza che ci si porterà dietro per sempre. A Papeete vale la pena di scoprire le sue strade, le case, la cattedrale inaugurata il giorno di Natale del 1975 dopo 5 anni di lavoro e il museo di Gauguin dedicato all’uomo e al pittore che lasciò l’Europa per trasferirsi in questi posti dove morì nel 1903. IL PARADISO TERRESTRE Alle 00:30 ha inizio il nostro volo per Sydney, dove giun- giamo alle 06:20. Alle 09:45 salutiamo l’Australia e ci dirigiamo verso Tahiti. Arriviamo all’aeroporto di Papeete alle 20:00 ora locale ma, considerando il fuso orario, alle 20:00 dell’11 novembre! Pernottiamo allo “Sheraton Tahiti” per una sola notte. 29 12, 13, 14, 15 e 16 novembre 2006: Bora Bora 12 NOVEMBRE: VERSO BORA BORA In mattinata (alle 13:30) ci imbarchiamo sull’aereo che dall’isola di Tahiti ci conduce fino alla magica e romantica isola di Bora Bora, nella quale arriviamo alle 14:45. Dopo esserci sistemati nello splendido “Bora Bora Nui Resort”, uno degli alberghi più lussuosi ed esclusivi di tutta la Polinesia, che ci ospiterà per ben cinque notti, cominciamo ad esplorare l’isola. 13 NOVEMBRE: BORA BORA IN FUORISTRADA Vulcano che sorge su una delle lagune più belle del mondo, Bora Bora è da sempre stata terra da sogno. Situata 259 km a nord-est di Tahiti, ha un profilo fiero e roccioso. Circondata da una catena di isolotti, è incastonata come una gemma preziosa tra i mille colori dell’oceano. La sua laguna ampia, riparata, navigabile è famosa per le innumerevoli gradazioni di colore e per i suoi atolli sabbiosi che si estendono lungo quasi tutta la barriera. Un solo passaggio, quello di Teavanui sul lato occidentale, comunica con l’oceano. Il centro più importante di Bora Bora è Vaitape. Bora Bora è considerata l’isola dell’amore, racchiude e presenta i panorami, gli scenari e le atmosfere immacolate della creazione. La laguna è ricca di flora e fauna marina. A bordo di un fuoristrada ci dirigiamo verso il capoluogo Vaitape e verso Pahonu, da dove possiamo godere del meraviglioso panorama della baia e della spiaggia di Matira. Proseguiamo verso l’interno dell’isola, ricco di palme da cocco, poco conosciuto e decisamente più “selvaggio”, fino a giungere a Faanui, la baia più grande di Bora Bora. Qui visitiamo una piantagione di fiori e frutta locali. 14 NOVEMBRE: RELAX A BORA BORA Nel magnifico scenario di Bora Bora decidiamo di degustare un tè pomeridiano a bordo di un piccolo motu, o piuttosto di accostarci alla cucina polinesiana carpendo i segreti della preparazione di “hima’a” o ancora di imparare tutte le tecniche per realizzare collane di fiori... 15 NOVEMBRE: BLUE SAFARI Escursione nella bellissima laguna di Bora Bora a bordo di tipiche canoe polinesiane. Dopo la circumnavigazione dell’isola ci fermiamo in una zona prossima al reef per ammirare (dalla barca o in acqua) lo spettacolo degli squali che docilmente si fanno nutrire dalle mani di esperti sub. Sosta al ”Lagunarium”, situato su di un piccolo isolotto, dove possiamo provare l’emozione di nuotare insieme a razze, tartarughe ed altri esemplari di questo splendido mare. 16 NOVEMBRE: RELAX A BORA BORA 30 Intera giornata alla scoperta di questo splendido mare tra sport acquatici, snorkeling e nuotate tra le stupende mante. 31 17, 18, 19 e 20 novembre 2006: Morea Sette minuti di volo o trenta minuti di traghetto e da Tahiti si raggiunge Morea, splendida isola appartenente e alle isole del vento dell’arcipelago della società. Si estende su una superficie di 13.200 ettari, vi sono stati censiti circa 6.000 abitanti. Morea è impreziosita da due magnifiche baie: quella di Cook e quella di Opunohu, da piantagioni di ananas, da foreste di palme, e da una laguna spettacolare. L’interno delle valli e le pareti delle montagne coperte da foreste sono il regno delle ombre. Costruzioni di antichi templi chiamati “marae” insieme a piattaforme di tiro all’arco costituiscono pezzi dell’architettura pre-europea. 17 NOVEMBRE: MOREA Alle 11:45 prendiamo il volo che atterrerra a Morea alle 14:00. Durante la permanenza a Morea soggiorniamo all’ “Intercontinental Beachcomber Resort” in uno splendido bungalow overwater, dotato di ogni tipo di comfort, di un personale accesso al mare ma soprattutto di un tavolino con fondo di vetro per godere dello spettacolo dei pesci colorati che popolano le acque della laguna. L’albergo ha al suo interno uno splendido parco marino, nel quale è possibile anche nuotare tra i delfini. 18 NOVEMBRE: MOREA Sole, mare e… tanto amore per festeggiare il primo mese da marito e moglie! Perché non recarci al Tiki Village e scoprire, così, i segreti e i rituali tipici di un matrimonio polinesiano?... 19 NOVEMBRE: MOREA In questa magica isola possiamo visitare mercatini artigianali o coltivazioni di perle nere, oppure assistere a dimostrazioni di come indossare il pareo. 20 NOVEMBRE: MOREA Ancora un giorno per goderci a pieno questo paradiso. 21 NOVEMBRE: SI VOLA VERSO L’AMERICA Subito dopo pranzo inizia il nostro lungo volo per raggiungere l’America. Partiamo da Morea alle 16:25 e raggiungiamo Papeete alle 18:10, da cui ripartiamo alle 22:00. Tocchiamo per la prima volta il suolo Americano alle 08:10 del 22 novembre all’aeroporto di Los Angeles. 32 33 22, 23, 24, 25 e 26 novembre 2006: U.S.A. Los Angeles Polinesia NEW YORK Ombelico del mondo, la Grande mela (the Big Apple), Gotham City, La città che non dorme mai (The city that never sleeps) come è stata via via soprannominata, è certamente una fra le città più importanti ed uno fra i maggiori centri finanziari del mondo.Non c'è nulla di più fantastico della Grande Mela - New York, il meglio del meglio. Nessun'altra città è altrettanto arrogante da definirsi Capitale del Mondo, e nessuna sa portare meglio di lei questo soprannome. New York è una folla di gente fittamente ammassata - 8.038.600 persone in 800 kmq - e il fatto di vivere uno sulla testa dell'altro rende i newyorkesi dei tipi umani particolari. Anche se è difficile definire da che cosa derivi l'atmosfera eccitante di New York, è la forza impetuosa che emana da questa città il suo maggior richiamo. Per una città che gioca un ruolo così importante nell'inconscio della popolazione mondiale, è alquanto arduo scegliere le attrattive più degne di nota: ovunque si vada, infatti, si ha sempre l'impressione di esserci già stati prima. Nessuna icona del mondo moderno può superare il fascino della Statua della Libertà, dell'Empire State Building, di Central Park e di Times Square. Il Museum of Modern Art è probabilmente uno dei migliori al mondo, e il Guggenheim Museum e l'American Museum of Natural History lo seguono da vicino. Librerie, ristoranti, teatri, negozi, persone: non ha una grande importanza che cosa si faccia o dove si vada, perché il fatto stesso di essere a New York è un'esperienza esaltante. New York conta oltre 8 milioni di abitanti, che originariamente erano detti "Knickerbockers", distribuiti su un'area di 786 km² divisa amministrativamente nei 5 "distretti" o "circoscrizioni" (boroughs) di Manhattan, Bronxs, Queens, Brooklyn e Staten Island, a loro volta divisi in decine di quartieri (neighborhoods). New York fu fondata nel 1625 dagli olandesi, col nome di Nieuw Amsterdam; il primo insediamento si trovava sulla punta sud dell'isola di Manhattan. Nel 1664 questo insediamento fu conquistato dagli inglesi, che ne cambiarono il nome in New York. 34 È possibile che Los Angeles (chiamata anche LA) sia in realtà un prodotto di pura fantasia. Nessun'altra città si autocelebra con tanto compiacimento - nei film, in televisione, sulle riviste patinate. Los Angeles è il luogo in cui si fabbrica il sogno americano. Più che da particolari confini geografici, la zona centrale di Los Angeles è delimitata da un fitto reticolato di autostrade. Nel fitto di tutto questo cemento e traffico, tuttavia, da intrepidi visitatori troveremo diverse zone che vale la pena di esplorare. Il Civic Center della città, che si estende per ben otto isolati da est verso ovest, è il più grande complesso di edifici governativi dopo quello di Washington DC. Qualche isolato a est del Civic Center, si trova El Pueblo de Los Angeles, un parco storico di 18 ettari che sorge nel luogo in cui nel 1781 fu fondata la città e che conserva molti degli edifici più antichi. Per molti l'attrattiva principale del parco è rappresentata da Olvera Street, uno stretto passaggio lungo un isolato che è stato restaurato nel 1930 per ospitare un mercato messicano all'aperto. Di fronte a El Pueblo si trova la Union Station, uno dei tesori architettonici di Los Angeles. Costruita nel 1939 nello stile tipico delle missioni spagnole, con elementi moreschi e moderni, la stazione merita decisamente una visita. Pochi isolati a nord, si trovano i 16 isolati di Chinatown, il quartiere che costituisce il fulcro sociale e culturale dei 200.000 cinesi residenti a Los Angeles. A sud-est del Civic Center si entra invece nella Little Tokyo. Tra le sue strade e i centri commerciali all'aperto, si trovano sushi bar, bento houses e giardini in stile giapponese. Immediatamente a sud-ovest del Civic Center si trova il Museum of Contemporary Art, progettato dall'architetto giapponese Arata Isozaki. Al suo interno è ospitata quella che è considerata una delle più importanti collezioni di dipinti, sculture e fotografie dagli anni '40 ai giorni nostri. Subito a ovest del MOCA si trova l'albergo The Westin Bonaventure, le cui cinque torri cilindriche fanno spesso da sfondo ai film girati in città. A sud del Civic Center, si estende il distretto commerciale ispanico di Los Angeles, un miscuglio un po' caotico ma piacevole di ristoranti economici, negozi di abiti da sposa e di musica pop e latina. In netto contrasto con l'animata vita che si svolge nelle strade di questo quartiere, c'è il Bradbury Building, un edificio risalente al 1893, con un atrio alto cinque piani. Sontuoso e imponente, l'edificio è rifinito con marmo belga, piastrelle in stile messicano, balaustre di ferro battuto, pareti di mattoni vetrificati, pannelli di quercia e due ascensori con la cabina aperta. Di fronte al Bradbury, tra la Broadway e Hill St, si trova il Grand Central Market: sorto nel 1917 è il più antico e vasto mercato alimentare all'aperto. 35 22 e 23 novembre2006: 22 NOVEMBRE: LOS ANGELES Arriviamo a Los Angeles alle 08:10 del mattino. Ci sistemiamo presso il “Beverly Hilton”, dove pernotteremo per due notti, e poi scegliamo di visitare: HOLLYWOOD Los Angeles ha costruito la propria fama sul fascino esercitato dall'industria cinematografica e sembra d’obbligo assaporare almeno un po' dell'atmosfera glamour di questi luoghi. Hollywood (situata nella zona nordoccidentale di Los Angeles) in realtà non è più la mecca del cinema che era in passato, ma sicuramente conserva un notevole interesse dal punto di vista storico. Passeggiando lungo l'Hollywood Blvd costeggiamo siti famosi come il Chinese Theatre di Mann, dove più di 150 personaggi celebri hanno impresso le loro impronte sull'adiacente marciapiede. Dirigendoci a est lungo il Boulevard e dopo aver incontrato le famose stelle di bronzo ci ritroviamo al Roosevelt Hotel, dove respiriamo un po' dell'atmosfera anni '30. Fu qui che nel 1928 si tenne la prima cerimonia degli Oscar e spesso al bar dell'albergo si potevano incontrare Errol Flynn, Salvador Dalì e F. Scott Fitzgerald. UNIVERSAL CITY Visitando la Universal City si trovano gli Universal Studios, costruiti nel lontano 1915, ed uno dei più grandi parchi a tema di Los Angeles. Nel complesso si possono visitare i set cinematografici di famosi film e serie televisive ed anche mostre sugli effetti speciali, commedie musicali e un teatro di posa per attori a quattro zampe. Gli otto ristoranti degli studios sono tra i posti dove è più facile incontrare stelle del cinema. La Universal City si trova nella San Fernando Valley, a nord della città. BEVERLY HILLS Nessun tour dedicato alle celebrità del cinema sarebbe completo senza una tappa a Beverly Hills, dove vivono molti personaggi ricchi e famosi. Situata a ovest di Hollywood, questa “città nella città” ostenta la propria ricchezza con sfarzose ville immerse in giardini curatissimi e vie traboccanti di negozi appartenenti alle grandi firme della moda. Beverly Hills è attraversata da Rodeo Drive, uno dei viali maggiormente rappresentativi della ricchezza e dell'opulenza di questo quartiere, dove stilisti del calibro di Tiffany, Armani e Vuitton hanno aperto i propri punti vendita. La zona settentrionale di Beverly Hills è l'epicentro del lusso. Qui vivono personaggi come Jack Nicholson, Warren Beatty e Harrison Ford. Per essere aggiornati sui vip e sulle loro dimore, ci si può procurare da qualche venditore di strada una copia della “Star Home Map”. Oltre a Beverly Hills un altro quartiere frequentato dalle celebrità è Bel Air, nella parte occidentale di Los Angeles. 36 Los Angeles MALIBU Le spiagge di Los Angeles dovrebbero dimostrarsi all'altezza della loro tanto celebrata immagine, ma nella maggior parte dei casi non ci riescono. Immortalate dai Beach Boys e da telefilm come Baywatch, in cui appaiono come miglia di sabbia dorata frequentate da splendidi giovanotti e da affascinanti fanciulle, le spiagge cittadine, in realtà, sono spesso inquinate e poco frequentate. Ciò nonostante, alcune meritano decisamente di essere viste. Quelle di Malibu sono le archetipiche spiagge californiane, e sono anche le migliori dove fare il bagno e prendere il sole. Situate a ovest della città, hanno come sfondo le frastagliate montagne della Santa Monica Mountains National Recreation Area. SANTA MONICA Situato a nord dell'aeroporto, il quartiere di Santa Monica è uno dei più belli della città. La spiaggia si anima soltanto nei giorni estivi più caldi, ma la zona circostante è un luogo molto piacevole in cui trascorrere un pomeriggio. Il cuore di Santa Monica coincide con la 3rd St Promenade, una vivace isola pedonale piena di artisti di strada, cinema, bar e caffè. Il molo di Santa Monica, costruito tra il 1908 e il 1921, è il più antico molo per imbarcazioni da diporto della West Coast. Vi si trovano un gran numero di attrazioni da luna park vecchio stile, tra cui una giostra degli anni '20, e vari ristoranti specializzati nella cucina a base di pesce. A Santa Monica si trovano anche alcuni ottimi musei di arte moderna. 23 NOVEMBRE: LOS ANGELES Possiamo decidere di trascorrere la giornata a Disneyland.Apparentemente il luogo più felice della terra, Disneyland è un vero e proprio capolavoro di scenografia cinematografica - persino i bidoni della spazzatura sono a tema. Il parco è diviso in quattro differenti zone tematiche: Adventureland si ispira alla giungla, in particolare alle avventure di Indiana Jones; Frontierland celebra il mito del selvaggio West; Fantasyland è dedicato ai personaggi più amati della Disney, mentre Tomorrowland è la terra del futuro. La terra delle meraviglie di Uncle Walt si trova ad Anaheim, mezz'ora di strada a sud del centro di Los Angeles. 24 NOVEMBRE: LOS ANGELES Alle 9:30 lasciamo Los Angeles per raggiungere New York. Atterriamo all’aeroporto JFK alle 17:39. 37 24, 25 e 26 novembre 2006: 24 NOVEMBRE: NEW YORK New York CENTRAL PARK Dall'alto dell'Empire State Building ci si rende subito conto di quale benedizione sia per la città il Central Park, un rettangolo verde di 337 ettari in gradevole contrasto con il cemento e il traffico che si contendono il resto della superficie di Manhattan. Quando venne ufficialmente aperto al pubblico nel 1873, Central Park avrebbe dovuto essere un'oasi di pace nel caos della città, ma oggi la vita frenetica di New York ha contagiato anche la verdeggiante calma del parco sotto forma di jogger, pattinatori, musicisti e turisti; per trovare un angolo più tranquillo bisogna spingersi oltre la 72nd St, dove c'è meno gente e si riesce quindi a percepire meglio il ben delineato paesaggio del parco. All'interno di Central Park si trovano un piccolo zoo, varie attività sportive istituzionali o improvvisate (soprattutto baseball e frisbee) da osservare o alle quali partecipare, una piscina e diversi spettacoli gratuiti. Arriviamo all’aeroporto JFK di New York alle 17:39. Pernottiamo per due giorni in un albergo alquanto particolare , il “Roger Williams Hotel”, ricavato in una boutique molto chic della Grande Mela. 25 NOVEMBRE: NEW YORK Passeggiando liberamente per le vie di questa enorme metropolis non dimentichiamo certo di visitare: GREENWICH VILLAGE “The Village” (come lo chiamano i newyorkesi) è uno dei quartieri più popolari della città, nonché un simbolo a livello mondiale di tutto ciò che è esotico e bohemien. La fama di questa zona come enclave di creatività risale almeno ai primi anni del Novecento, quando vi si trasferirono artisti e scrittori, seguiti da musicisti jazz che si esibivano nei celebri (e tuttora attivi) club come il Blue Note e il Village Vanguard. Pare che Bob Dylan abbia fumato il suo primo spinello proprio nel Village; qui, inoltre, viveva Jimi Hendrix e i Rolling Stones registravano i loro brani. Il Greenwich Village è tuttora un quartiere vario e animato, pieno di siti storici, caffè, negozi, e anche di bar gay, nonché sede del Washington Square Park, che è comunemente ritenuto il più affollato spazio ricreativo del mondo. Oggi nessuno può permettersi di vivere al Village, collocato com'è nella stratosferica atmosfera di Manhattan; il posto, tuttavia, è ancora traboccante di energia. STATUA DELLA LIBERTÀ La Statua della Libertà, il simbolo più efficace e duraturo di New York - ma anche di tutti gli Stati Uniti d'America - deve le sue insolite origini a due repubblicani parigini. Nel 1865, nel corso di un pranzo, l'attivista politico Edouard René Lefebvre de Laboulaye e lo scultore Frédéric-Auguste Bartholdi concepirono l'idea di costruire un monumento che celebrasse la concezione americana della libertà politica, per farne dono al Paese delle Opportunità. Ventun anni dopo, il 28 ottobre del 1886, una statua alta 45 m e intitolata La Libertà illumina il mondo, ispirata al Colosso di Rodi, fu finalmente inaugurata nel porto di New York al cospetto del presidente Grover Cleveland e di una miriade di imbarcazioni a sirene spiegate. Per arrivare fino alla corona della statua si devono salire 354 gradini, che corrispondono a 22 piani di un edificio! EMPIRE STATE BUILDING Simbolo dell'originale profilo di New York, l'Empire State Building è un edificio di pietra calcarea che fu costruito in soli 410 giorni nel pieno della Grande Depressione e che incombe con i suoi 102 piani e 436 m di altezza su 5th Ave e 34th St nel luogo dove originariamente sorgeva il Waldorf-Astoria. La celebre antenna del grattacielo era stata concepita come base di attracco per gli Zeppelin, ma la tragedia Hindenberg fece accantonare questo progetto. Un dirigibile andò a sbattere contro l'edificio: si trattava di un B25 che, schiantatosi all'altezza del 79° piano in una giornata di foschia del luglio 1945, fece 14 vittime. Per prendere l'ascensore che porta all'86° o al 102° piano (e che fa schioccare le orecchie) dovremo probabilmente fare la fila: ne vale la pena, comunque! 38 TIMES SQUARE Soprannominata la “Great White Way” (grande strada bianca) per le sue insegne luminose, Times Square è stata per lungo tempo celebre come il crocevia più scintillante di New York. Dopo la decadenza degli anni '60, quando le sale cinematografiche furono trasformate in locali equivoci e la zona divenne nota come luogo di ritrovo di tutti i personaggi pittoreschi e folli, ma anche dei balordi di Midtown, una drastica operazione di 'pulizia' ha quasi del tutto risanato il quartiere e oggi Times Square è di nuovo una piacevole combinazione di colori, schermi giganteschi e tabelloni pubblicitari. MUSEUM MILE L'Upper East Side accoglie la principale concentrazione di centri culturali newyorkesi: il tratto di 5th Ave sopra la 57th St, infatti, è noto come Museum Mile (il miglio dei musei). Il progenitore di questi istituti è il Metropolitan Museum of Art (detto 'Met'), la più popolare attrattiva turistica della città che può essere considerata una specie di città-stato indipendente della cultura grazie alla sua collezione di 3 milioni di oggetti, che spaziano dalle mummie egiziane ai cartellini di ammonizione del baseball! Il Museum of Modern Art (11 W 53rd St) è uno dei principali musei di New York nonché edificio tra i più significativi della città dal punto di vista architettonico, ospita una collezione di altissimo livello e organizza ogni anno delle importanti retrospettive. Soprannominato 'MOMA', questo istituto espone una collezione permanente di capolavori tra cui Les Demoiselles d'Avignon di Picasso, Notte stellata di Van Gogh e Broadway Boogie-Woogie di Piet Mondrian. All'opera Ninfee di Claude Monet è dedicata un'intera galleria. Il MOMA vanta anche un'importante collezione di fotografia e un bellissimo negozio di articoli da regalo, libri e souvenir. Oltre ai suddetti mostri sacri della cultura, New York conta decine di musei. Il Solomon R. Guggenheim Museum, situato nel Museum Mile, è un originale spazio espositivo a spirale progettato da Frank Lloyd Wright per accogliere una delle più importanti collezioni private del XX secolo. Il Whitney Museum of American Art, specializzato in arte contemporanea, è situato nei pressi del Guggenheim. L'American Museum of Natural History, Central Park West e 79th St, è famoso principalmente per le tre grandi sale dei dinosauri.E per finire il Museum of Television & Radio, un rifugio ideale se piove oppure quando si è semplicemente stanchi di camminare: sul catalogo computerizzato del museo sono a disposizione del pubblico più di 75.000 programmi televisivi e radiofonici statunitensi e potrete quindi mettervi a sedere e riposarvi davanti a una delle 90 consolle. SO H O E TRIBECA SoHo (che significa 'south of Houston', a sud di Houston) è il principale quartiere della città per quanto riguarda le gallerie d'arte, i negozi di abbigliamento e le boutique che vendono oggetti curiosi a caro prezzo. Tutta la zona rappresenta il paradigma del rinnovamento urbano non pianificato, essendosi trasformata come per incanto dal più importante quartiere commerciale del periodo post-guerra civile a una vivace colonia di artisti negli anni '50, per diventare infine lo splendore follemente caro di oggi. Sebbene non sia interessante come SoHo, dal punto di vista turistico e architettonico, Tribeca ha un'etimologia ancora più insolita: si tratta infatti del 'TRIangle BElow CAnal St', ovvero il Triangolo sotto Canal Street. Questo quartiere di vecchi magazzini e loft trasformati in appartamenti vanta un buon numero di bei ristoranti e bar, oltre alla casa cinematografica Tribeca Films di Robert De Niro; non è raro vedere una star del cinema in uno dei locali della zona. 26 NOVEMBRE: NEW YORK Alle 18:15 saluteremo New York e l’America… 39 27 novembre 2006: Si torna a casa!!!... Londra New York Roma 27 NOVEMBRE: NEW YORK Arriviamo a Londra alle 06:35 del mattino e ripartiamo per Roma alle 10:30. L’arrivo all’aeroporto di Fiumicino è previsto per le 13:55. Questa magica esperienza è finita ma la gioia di rivedere tutti voi e di cominciare insieme un viaggio molto più impegnativo ed entusiasmante scaccia qualsiasi malinconia! 40 41 Fusi orari nel mondo UTC/ GMT +1 0 ore mondiali fino al 29 ottobre 2006 ora legale 1 ora indietro senza ora legale 6 ore avanti senza ora legale 5 ore avanti ora solare 8 ore avanti ora legale=ora solare-1 6 ore avanti DARWIN +8 +10 +9,30 +9,30 +10 +9,30 +10 +9,30 PAPEETE -10 senza ora legale 12 ore indietro senza ora legale 13 ore indietro BORA BORA -9 -9 -8 -5 senza ora legale 11 ore indietro senza ora legale 12 ore indietro senza ora legale 11 ore indietro senza ora legale 12 ore indietro ora legale 9 ore indietro ora solare=ora legale+1 9 ore indietro ora legale 6 ore indietro ora solare=ora legale+1 6 ore indietro ROMA LONDRA SINGAPORE MELBOURNE ADELAIDE KANGAROO ISLAND SYDNEY AYERS ROCK CAIRNS MOREA LOS ANGELES NEW YORK 42 ora legale ore mondiali dal 29 ottobre 2006 ora solare=ora legale+1 ora solare=ora legale+1 1 ora indietro ora solare 7,30 ore avanti ora legale=ora solare-1 5,30 ore avanti ora solare 7,30 ore avanti ora legale=ora solare-1 5,30 ore avanti ora solare ora solare ora solare ora solare Pensieri e dediche . . . 8 ore avanti ora legale=ora solare-1 6 ore avanti 7,30 ore avanti ora legale=ora solare-1 5,30 ore avanti 8 ore avanti ora legale=ora solare-1 6 ore avanti 7,30 ore avanti ora legale=ora solare-1 5,30 ore avanti 43