L'irruzione dei personaggi. Essi sono idee concepite da un autore, divenute "creature vive di una vita propria"…” "indipendenti da chi le ha create". Hanno bisogno di rivivere la loro vicenda in prima persona. Solo nel mondo del teatro i personaggi si realizzano e possono esprimere l'angoscioso fardello di dolori che è chiuso in ciascuno di essi . Non sanno comunicare tra di loro in quanto entità circoscritte, determinate ciascuna soltanto dalla propria sventura. Alla morte del compagno, la madre era tornata al paese di origine e, per provvedere al sostentamento dei tre figli, faceva lavori di cucito per madama Pace, che copriva una casa d'appuntamenti. Madama Pace approfitta della figliastra, a cui era affidato il compito di consegnare i lavori completati, e la costringe a concedersi ai clienti con la minaccia di non pagare il lavoro della madre. Un giorno il padre capita nell'atelier di madama Pace e non riconosce la figliastra nella ragazza che ha di fronte. Quando sta per compiersi l'incesto, nella camera irrompe la madre con un grido. Il dramma assoluto dell’incomunibabilità: l’impossibile riunificazione della famiglia e la chiusura alle ragioni dell’altro Nell'ultima scena, per cui è allestito un giardino, la madre scopre la bambina affogata nella vasca e, presa da orrore, scorge dietro un albero la figura del giovinetto che, con occhi da pazzo, vede la sorella morta con una rivoltella nascosta nella tasca. All'improvviso parte un colpo di rivoltella e il grido di disperazione della madre. Allo sconcerto degli attori, che non sanno se il ragazzo sia morto o meno, il padre grida la verità di quegli avvenimenti.