Anno 3 - Numero 7 - Luglio 2006 Periodico dell’Associazione Culturale Albatros CASTELLUCCIO RIVINCE IL PALIO a Santa Maria Addobbo e Corteo Palio Madama Margarita 3 UN PALIO DIVERSO di Mario Di Nardo Dopo un’estenuante attesa di una settimana si è finalmente proclamato il vincitore del Palio 2006 con l’assegnazione del Rione Margarita al Rione Castelluccio mentre il Rione Nobile è stato assegnato al Rione Santa Maria della Vittoria. L’atmosfera gioiosa della manifestazione è stata però rattristata dall’incidete accorso alla cavalla del Rione Borgo che dalle prime visite effettuate sul posto dal veterinario presentava una sicura frattura all’arto posteriore destro ed una sospetta all’arto anteriore destro. Faccio i miei più sinceri auguri alla cavalla Bambola ed ai proprietari Il lavoro dei rioni semplicemente grandioso; nel mezzo di una notte ci siamo ritrovati in borghi incantati fra dame, cavalieri, popolani, armigeri e vecchi mestieri, immersi nella magica atmosfera di un vivo e suggestivo scenario cinquecentesco, il posto dove il tempo sembra essersi fermato. La domenica mattina i Castellani si sono svegliati al suono dei musici dei cortei storici: 300 figuranti suddivisi dapprima in cinque raggruppamenti destinati poi ad un unico e maestoso corteo storico. La bellezza e l’eleganza dei tessuti unita alla particolarità dei soggetti hanno ancora una volta affascinato le migliaia di persone accorse per assistere all’evento. Ma perché un palio diverso? Diverso forse perché gestito e organizzato diversamente; diverso forse perché per la prima volta si è vista una vera Piazza del Palio; diverso forse perché per la prima volta si è visto un corteo di palazzo degno della Madama; diverso forse perché per la prima volta si è vista una cerimonia all’altezza dell’evento; diverso forse perché si sono creati dei punti di ristoro; diverso forse perché la giuria addobbo e corteo ha visitato 20 giorni prima dell’evento il paese; diverso forse perché per la prima volta alla giuria addobbo e corteo, 20 giorni prima del palio, gli è stato fornito tutto il materiale riguardante la manifestazione; diverso forse perché la giuria 4 Palio Madama Margarita dendo sul campo di gara assolvendo in pieno la loro funzione di giudici; diverso forse perché, tra i quattro massari ha regnato un accordo e una tranquillità senza precedenti, a tal punto da programmare una manifestazione in comune per festeggiare il rione vincitore; diverso forse perché la giuria addobbo e corteo ha consegnato al primo priore in buste chiuse e siglate le relazioni e le valutazioni in merito all’addobbo e corteo alla addobbo e corteo non ha ricevuto pressioni da nessuno; diverso forse perché la giuria addobbo e corteo è stata divisa in due gruppi effettuando dei doppi passaggi incrociati nei rioni, obbligando così i figuranti a ripetere due volte le scene a beneficio dello spettatore; diverso forse perché le relazioni dei rioni sono state consegnate alla giuria addobbo e corteo 10 giorni prima del palio; diverso forse perché i giudici di campo non hanno fatto gli spettatori ma, al contrario, hanno svolto il proprio compito senza pressione alcuna e quindi decidendo liberamente ed obbiettivamente, scen- “La Piazza” Periodico dell’Associazione Culturale Albatros Vicolo Giustini, n. 10 00024 Castel Madama (Roma) - tel. 0774/449849 Anno 3, n. 6 - Giugno 2006 Registrazione del Tribunale di Tivoli n. 4/2004 del 14/04/04 Direttore Responsabile: Rino Sciarretta Capo Redazione: Carla Santolamazza Redazione: Enrico Cascini, Federico Chicca, Fausta Faccenna, Alberto Grelli, Ivano Moreschini, Paolo Muzi Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero Veronica Moro, Gualtiero Todini, Roberto Bontempi, Mario Di Nardo, Ilaria Teofani, Ivano Chicca, Federico Chicca, Aurora Fratini, Tonia Rocchi, Flavia De Bellis Per la pubblicità rivolgersi al 3490063355 Grafica ed impaginazione: Salvatore De Angelis Stampa: Quaresima, via Empolitana km 3,400 - Castel Madama Chiuso in redazione il 17/07/2006 - Tiratura 1.300 copie SitoWeb: www.lapiazzacastelmadama.com E-mail: [email protected] LA REDAZIONE SI RIUNISCE TUTTI I LUNEDÌ DALLE ORE 18 ALLE 20 SOMMARIO • Un Palio diverso pag. 3 • L’Estate Culturale » 6 • Il GAL Aniene Tiburtino » 8 • Referendum » 10 • Il Presidente del Consiglio Comunale » 11 • Notizie in breve » 12 • Ricordo di Massimo » 13 • Comunità Montana » 14 • Non solo musica » 16 • Inserto Palio » 17 • Vicovaro » 25 • Sambuci » 31 • Tivoli » 33 • Spunti di storia dei Collicelli » 34 • Tradizioni popolari » 36 • Centro Anziani » 37 • Danza » 38 Il giornale viene diffuso anche nei paesi di Vicovaro, Mandela, Sambuci, Tivoli Palio Madama Margarita presenza dei massari con l’incredulità di quest’ultimi; se gestire il tutto con trasparenza, naturalezza, imparzialità ma soprattutto con la testa vuol dire diverso allora sì, è stato un Palio diverso. Un palio diverso anche per le disperate esternazioni di qualche PREDICATORE ALLO SBANDO SPODESTATO DAL PROPRIO TRONO, diverso anche per i tanti GUFI appollaiati in piazza e per le tante VIPERE pronte a colpire (mi scuso con i gufi e con le vipere se le ho paragonate a tali persone) cercando di ostacolare in tutti i modi, a volte anche sporchi, il lavoro del Comitato organizzatore; ma un palio diverso anche per la sempre presente e ormai famosa vecchia malattia (L’INVIDIA) che ahimè, continua inesorabile la sua strage di nuove e vecchie vittime ora anche coalizzate fra di loro. Qualcuno, non ben definito tra le due specie animali sopra citate o forse appartenente ad entrambe, rimprovera la scarsa considerazione, da parte sia del comitato Palio che da parte dei Massari, del regolamento; sì è vero, in qualche occasione quel tanto decantato regolamento, è stato messo da parte e sostituito da decisioni prese e suggellate da una stretta di mano fra Massari, Sindaco e Primo Priore, ma questo perché? Perché è chiaro ed evidente che il tanto sacro regolamento (sacro chiaramente quando fa comodo sempre alle citate specie animali), è ormai un documento obsoleto ma soprattutto incompleto che di fatto regola ben poco. Per concludere permettetemi un nota personale: volevo precisare che il Primo Priore è stato eletto ad unanimità dai Massari, dai membri del Comitato Palio e dai rappresentanti dell’allora amministrazione Comunale (quel famoso cappello a cilindro indossato anche dallo scrivano poco attento alle decisione della sua coalizione). Per quanto riguarda i compiti, il Primo Priore non “s’è limitato solo a far muovere i vari figuranti come ad una rappresentazione teatrale”, ma proprio come in una rappresentazione teatrale ha interpre- 5 tato il suo ruolo assumendosi tutte le responsabilità che gli competevano, cercando di risolvere ogni problematica presentata, ma senza parteggiare per nessun gruppo d’attori considerando tutti interpreti di una grande opera teatrale come è il Palio. Certamente gli errori, le sbavature e l’insicurezza sono stati fedeli compagni d’avventura ma, questo è il prezzo che paga ogni noviziato. Concludo infine copiando fedelmente quanto già letto su un altro mensile locale: “con questa manifestazione Castel Madama e i castellani hanno dimostrato e dimostrano di essere qualcosa di grande e di meritare qualcosa di più” … parole sante! giusto appunto, il comitato palio ha iniziato a dare a Castel Madama e ai castellani qualcosa di più, certo non è stato facile, ma coraggio ragazzi la salita più ripida è stata fatta, con persone giuste al posto giusto la strada sarà sempre pianeggiante. Un sentito grazie ai Massari, al Sindaco, alla ProLoco, alla sempre presente compagnia teatrale “Quelli che…continuano”, agli sponsor e a tutte quelle figure che hanno interfacciato con la manifestazione (forze dell’ordine, protezione civile, croce rossa, rangers d’Italia, dipendenti comunali, ecc.) ma soprattutto un grazie a quei quattro battaglioni di concittadini che per mesi hanno stoicamente lavorato giorno e notte per raggiungere quei risultati ammirati e apprezzati da tutti. In ultimo volevo ringraziare i “grandi ragazzi e ragazze” del Comitato Palio, insieme abbiamo condiviso preoccupazioni e fatiche ma, alla fine, anche la grande soddisfazione di vedere realizzato un progetto comune. Uno stragrande personale grazie a Ben Ur, per avermi aiutato e consigliato semplicemente e fraternamente in tutto. 6 Amministrazione L’ESTATE CULTURALE DELLA NUOVA GIUNTA di Ivano Moreschini Abbiamo fatto una chiacchierata con il nuovo Assessore alla Cultura, Pistoia Armando, per farci illustrare le iniziative dell’Estate Culturale a Castel Madama. La novità deriva dal cambiamento dell’Amministrazione, con la vittoria del centro-sinistra che si è avuta il 28 e 29 maggio scorsi. Per questo eravamo curiosi di capire quali saranno le linee portanti della politica culturale della nuova amministrazione, le continuità ed i rinnovamenti che saranno proposti. Afferma l’Assessore Pistoia: “Una delle priorità della nuova Giunta è stata di ricostruire un rapporto con le associazioni presenti sul territorio, in particolare con alcune di loro che erano state poste in secondo piano da parte della giunta di centro-destra, per vari motivi. Per questo il sindaco ed io abbiamo voluto un incontro con tutte le associazioni, che si è tenuto il 23 giugno scorso. Dall’incontro sono scaturite le proposte che l’Amministrazione si è preoccupata di coordinare in un programma complessivo. Il tentativo è quello di caratterizzare la politica culturale, ma a partire dalle esigenze e dalle aspettative delle associazioni presenti nel paese”. In effetti l’Assessore Pistoia ci consegna la copia di un programma dell’estate culturale di “Castellestate 2006”, che pubblichiamo. L’Assessore continua affermando che: “Pensiamo di rivedere il regolamento della Consulta delle associazioni, e di aggiornare l’albo degli iscritti, cosa che non è stata più fatta da tempo. Inoltre, dopo questo primo programma fatto necessariamente in fretta, visti i tempi brevi dalle elezioni, pensiamo da settembre di invitare le associazioni, ma anche i privati a proporre il loro programma, tramite un manifesto. A quel punto potremo lavorare su un programma annuale, impostando meglio il tutto. Tra l’altro per l’autunno ci aspetta anche il ventennale del gemellaggio con Oudenaarde, che vorremmo festeggiare bene, insieme ai belgi, ma anche agli spagnoli de La Roda de Andalucia”. La discussione passa poi più nel particolare, e l’assessore illustra alcune idee: “ Pensiamo di formare alcuni laboratori per svolgere diverse attività: disegni, scenografia, lavorazione di tessuti, ceramica, non fini a se stesse, ma legate per esempio al Palio. Da un confronto comune e continuo possono nascere o accrescersi delle vere e proprie professionalità. Pensiamo inoltre di acquistare materiali, come palchi, gazebo, ecc. che servono per le varie iniziative, anche delle associazioni, piuttosto che affittarli. Un’altra idea per il futuro è quella di proporre rappresentazioni teatrali di livello, insieme a quelle dei gruppi presenti nel paese. Questo perché non siano momenti staccati, ma perché possano servire da stimolo ai gruppi locali stessi. Un altro impegno importante è quello di una ricognizione degli ambienti già destinati alle varie attività, per provare insieme alle associazioni ad utilizzarli in modo più adatto. Sarà necessario anche, vista la scarsità di personale comunale, avere dei punti di riferimento nelle associazioni per la gestione degli spazi, mettendo in chiaro le relative responsabilità”. Chiediamo all’assessore invece notizie sui servizi culturali del Comune, cioè la Biblioteca, l’Archivio Storico e le proposte di Museo. “Sull’archivio storico la Giunta ha rinnovato l’incarico alla Dr.ssa Flavia de Bellis, e ci sarà a breve un incontro con il Comune di Vicovaro per definire meglio la convenzione per la gestione associata. Per la biblioteca sono state avanzate delle richieste di contributo alla Provincia ed alla regione per audiovisivi e radio frequenze. Rispetto alle proposte museali, c’è in piedi un progetto per il Museo “Vulpiani”, che è curato da un gruppo di studio, una cooperativa che ha presentato il progetto. Manterremo la continuità con questo progetto, che era stato varato dalla Giunta di centro-destra. C’è inoltre nella finanziaria regionale un contributo di Euro 30.000,00 per un Museo della passamaneria (i cordoni), sul quale dobbiamo ancora ragionare”. L’assessore conclude la chiacchierata ritornando ai riferimenti generali della politica culturale: “Vorremmo caratterizzare Castel Madama con eventi culturali che si ripetono e che abbiano una durata nel tempo. Mi piacerebbe che fossero dei percorsi di approfondimento partecipati: gli eventi di Castellestate servono anche a ritrovare degli spazi di incontro, per uscire di casa, superare l’insofferenza che spesso si nota nei rapporti interpersonali. Pensiamo anche che sia importante aprire degli spazi al privato, senza cadere nella sterile polemica che così potrebbe avere un rientro economico. Un esempio in questo senso è il progetto Agorà-cultura in piazza, una settimana di musica di genere e una mostra permanete di fotografia da tenersi in Piazza Mazzini. Il progetto è stato proposto dalla Birreria “San Michele aveva un gallo” e l’amministrazione lo ha accolto e patrocinato, come può fare con altri del genere.” Amministrazione 7 Le manifestazioni culturali, sportive e ricreative previste nel programma “Castellestate 2006” rappresentano la volontà dell’amministrazione comunale di avviare una collaborazione con le associazioni, con il mondo giovanile, con gli operatori culturali ed economici per offrire alla comunità locale e agli ospiti l’opportunità di conoscere e dare valore alle attività dei molti soggetti che contribuiscono ad elevare la qualità della vita e la crescita socio-culturale del paese. “Castellestate” può migliorare ancora sia come proposte, sia come coinvolgimento di altre e nuove energie culturali sociali ed economiche, a condizione che la sua programmazione sia sempre più partecipata. Un augurio a tutti noi di trascorrere piacevoli momenti di incontro e di relax. P R O G R A M M A D A S A B AT O 2 2 L U G L I O Sabato 22 Luglio Via Cavour, ore 20.00 FESTA DEI QUATTRO RIONI IN ONORE DEL RIONE VINCITORE “PALIO MADAMA MARGARITA 2006” Domenica 23 e Martedi 25 Luglio Campetto polivalente, ore 21.00 “STATI D’AGITAZIONE SONORA” ASS. CULTURALE RH MUSICA LIBERA Mercoledì 26 Luglio Parco Oudenaarde, ore 21.30 FESTA DI S. ANNA E FESTA DEI NONNI SERATA DANZANTE IN COLLABORAZIONE CON ASS. PRO LOCO Sabato 29 luglio Parco Oudenaarde, ore 21.30 SERATA DANZANTE IN COLLABORAZIONE CON ASS. PRO LOCO Domenica 30 Luglio Castello Orsini, ore 21.30 PRESENTAZIONE ED INIZIO RASSEGNA CINEMATOGRAFICA Sabato 5 Agosto Parco Oudenaarde, ore 21.30 SERATA DANZANTE IN COLLABORAZIONE CON ASS. PRO LOCO Domenica 6 Agosto Castello Orsini, ore 21.30 RASSEGNA CINEMATOGRAFICA Sabato 12 Agosto Vicolo Francescaccia, ore 21.30 MUSICA E POESIA ...GUARDANDO LE STELLE di Giancarlo e Valerio Iori Domenica 13 Agosto Castello Orsini, ore 21.30 RASSEGNA CINEMATOGRAFICA Sabato 19 Agosto Parco Oudenaarde, ore 21.30 SERATA DANZANTE IN COLLABORAZIONE CON ASS. PRO LOCO Domenica 2O Agosto Cartello Orsini, ore 21.30 RASSEGNA CINEMATOGRAFICA Sabato 26 Agosto Parco Oudenaarde, ore 21.30 SERATA DANZANTE IN COLLABORAZIONE CON ASS. PRO LOCO Domenica 27 Agosto Castello Orsini, ore 21.30 RASSEGNA CINEMATOGRAFICA Sabato 2 Settembre Via Cavour, ore 21.00 FESTA DEI DONATORI DI SANGUE Sabato 2 Settembre Cartello Orsini, ore 21.30 RASSEGNA CINEMATOGRAFICA Domenica 3 settembre Castello Orsini, ore 21.30 CHIUSURA RASSEGNA CINEMATOGRAFICA Sabato 9 Settembre Vicolo Francescaccia, ore 21.30 Teatro -”LA GIARA” di Luigi Pirandello ASSOCIAZIONE TEATRALE “FUCINA D...” Domenica 10 Settembre Campetto Polivalente, ore 19.00/21.00 “5a SUPERCOPPA LUIGI SISTI” APERTURA TORNEO DI CALCIO A 5 Domenica 17 Settembre Campetto Polivalente. ore 19.00/21.00 “5a SUPERCOPPA LUIGI SISTI” FINALI E PREMIAZIONI TORNEO DI CALCIO A 5 Da Lunedì 18 a Domenica 24 Settembre Castello Orsini, ore 18.00 MOSTRA DI PITTURA “QUANDO L’ARTE È DONNA” Opere di Smeralda Giordano Sabato 23 e Domenica 24 Settembre FESTA DI SAN MICHELE ARCANGELO 23/09 - Piazza Dante, ore 21.00 - Spettacolo Musicale e Fuochi Pirotecnici 24/09 - Banda Musicale per le vie del paese Processione del Santo Patrono Sabato 23 Settembre Castello Orsini, ore 18.00 11° CONCORSO “UNA FAVOLA PER I BAMBINI” PREMIO SUOR LIBERATA SCARDALA Sabato 30 Settembre Parco Oudenaarde, ore 21.00 ESIBIZIONE ARTI MARZIALI Dimissioni del Segretario dei D.S. Alla fine di una travagliata segreteria conclusasi con l’eccezionale successo delle elezioni politiche di aprile e di quelle amministrative di maggio 2006, Ivano Chicca si è dimesso dalla carica di segretario dei D.S. il 9 giugno scorso, prima dell’insediamento della nuova Amministrazione. Rimasto in carica, se pur dimissionario, fino alla conclusione della trattativa per la formazione della nuova Amministrazione che vede i D.S. presenti con il Presidente del Consiglio, due assessori alla Giunta Comunale di cui uno Vicesindaco e un assessore all’Unione dei Comuni, Ivano Chicca lascia il suo incarico, avendo constatato di non poter più rappresentare i nuovi equilibri che sono scaturiti all’interno del Direttivo all’indomani delle elezioni amministrative. Il Direttivo in carica ora dovrà individuare una nuova guida del Partito che lo traghetti fino al prossimo Congresso Nazionale che si terrà in autunno. 8 GAL Aniene IL GAL ANIENE TIBURTINO SI METTE IN MOSTRA di Ivano Moreschini Un evento promozionale per far conoscere i prodotti tipici ed enogastronomici d’Europa. È “Gusti d’Europa”, evento che si è svolto alla Fiera di Roma dall’8 all’11 giugno scorsi, e che ha visto la partecipazione del Gal Aniene Tiburtino, e delle Comunità Montane dell’Aniene e dei Monti Tiburtini, Prenestini e Sabini. Soprattutto il Gal, una sigla che sta per Gruppo di azione locale, ha messo tutto il suo impegno per costruire uno stand per la promozione dei prodotti tipici di questa vasta zona che comprende i territori delle due Comunità Montane. C’erano il Cesanese di Olevano romano DOC, le olive di Castel Madama, i diversi tipi di olio d’oliva DOP, cioè a denominazione di origine protetta, che stanno nascendo nelle nostre vallate. Ed uno degli obiettivi della manifestazione era proprio quello di fornire informazione per diffondere la conoscenza dei marchi europei che offrono garanzie ai consumatori sulla qualità dei prodotti. Alcune di questi sigle, come la DOC (denominazione di origine controllata) ci sono ormai familiari, ma altre si stanno affermando solo da poco, come la IGP, che sta per indicazione geografica protetta, ovvero la IGT, indicazione geografica tipica. Non sono solo delle definizioni burocratiche: rappresentano il tentativo di risposta dell’Europa alla sfida globale che soprattutto gli Stati Uniti portano ai mercati alimentari. Una risposta di qualità, che valorizzi le produzioni locali, aiutan- GAL Aniene dole a trovare un mercato abbastanza ampio per sopravvivere. In alternativa alla cultura dei fast food, o peggio, alla diffusione incontrollata degli OGM: è anch’essa una sigla, ma sta per Organismi geneticamente modificati, cioè quel modo di fare produzione di prodotti alimentari massiccia utilizzando le manipolazioni genetiche, che a partire dagli Usa invade i mercati e che potrebbe avere ricadute poco chiare sulla salute umana. Ovviamente non si sentiva aleggiare questo pericolo nell’atmosfera festosa di “Gusti d’Europa”, che ha tenuto insieme degustazioni e convegni sulla certificazione di qualità, con espositori provenienti da tutta l’Europa, per un totale di 8.000 metri quadrati di prodotti esposti. Il Gal Aniene Tiburtino è stato rappresentato dalla propria struttura di animazione, che in questi quasi due anni di attività del Gal Aniene si è ormai stabilizzata, permettendo a diversi giovani del territorio di fare una significativa esperienza. C’è stata inoltre la presenza nei convegni del presidente Bruno Proietti e di alcuni membri del consiglio d’amministrazione del Gal Aniene Tiburtino, come Giuseppe Sparvoli, rappresentante della Confcooperative, ed Alberto Clementelli, della Lega delle cooperative. Ricordiamo infatti che i Gal sono formati da enti pubblici e da privati, 9 soprattutto associati, e hanno come compito quello di valorizzare le aree rurali, attraverso l’utilizzo di fondi della comunità europea: e “Gusti d’Europa” è stato un tipico esempio del ruolo di una Gal. Infine, occorre accennare al fatto che il Gal Aniene Tiburtino ha varato il proprio sito internet, www.galanienetiburtino.it, sul quale si possono trovare informazioni e bandi per le gare d’appalto e per le concessioni di contributi. 10 Politica GLI ITALIANI FERMANO LA RIFORMA DI BERLUSCONI di Ivano Moreschini Non sono bastate le due giornate di caldo afoso del 25 e 26 giugno a fermare la voglia degli italiani di dire un chiaro No alla riforma della Costituzione voluta da Berlusconi. Nonostante le aspettative di bassa affluenza, dovute alla complessità della legge e soprattutto al caldo, ben il 53,6 degli aventi diritto al voto si è recato alle urne. Questa volta invece ha prevalso il No, con il 61,7% dei voti, con il Sì fermo al 38,3%. A Castel Madama il voto contrario alla riforma di Berlusconi è ben 11 punti sopra la media nazionale: oltre il 72% di voti, cioè più di 2100 persone hanno trovato il tempo e soprattutto la voglia di fermare la cosiddetta “devolution” di Berlusconi e Bossi. Il referendum è stato quindi percepito come un momento importante, e la reazione popolare contraria forse è dovuta a più fattori. Ne propongo alcuni, senza pretesa di completezza, invitando magari i lettori interessati ad intervenire sul giornale su queste materie. Prima di tutto è passata tra la gente l’idea che la riforma di Bossi mirasse a dividere l’Italia. Lo dimostra senza dubbio il dato dell’Italia Meridionale, con il 74,8% di No, ma forse ancora di più il dato della Sicilia, che con il 69,9% manda un chiaro segnale a Berlusconi sul livello di gradimento delle proposte leghiste in quella terra, dove il centro-destra non smette mai di vincere nelle altre elezioni. Peraltro il Sì non ha sfondato neanche al Nord, dove ha ottenuto i migliori risultati in Veneto, con il 55,3%, ed in Lombardia, con il 54,6%: e sono le uniche Regioni in cui ha vinto. Il secondo fattore è l’attualità dei valori e dei principi di una Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza e dalla fine del regime fascista. È evidente che il tentativo di cancellare quelle radici non ha in Italia una base di consenso sufficiente, anche in settori della popolazione che non si riconoscono nel centro-sinistra. I poteri del Primo Ministro, così come li disegnava la riforma bocciata, evocano ancora in Italia i ricordi dell’”uomo forte”, che hanno portato al regime fascista ed al disastro della seconda guerra mondiale. Il terzo motivo è forse più legato alla contingenza politica: dopo lo rincorsa di Berlusconi alle politiche, che ha ridotto lo svantaggio che i sondaggi gli accreditavano, la nascita del governo Prodi, la sconfitta del centro-destra alle Amministrative di fine maggio, la scarsa presenza televisiva sul referendum hanno portato un calo di tensione nell’elettorato del centro-destra. Cosa accadrà ora? Le riforme costituzionali, dopo questo voto, usciranno dall’agenda della politica italiana? Le ragioni per le quali si è cominciato a parlare di riforme in Italia sono ancora tutte in campo: l’esigenza di istituzioni che rispondano meglio ai bisogni dei cittadini; la sfida della competizione economica mondiale, che può essere affrontata solo con uno Stato più efficiente; il cambiamento del sistema politico, accelerato dalle riforme elettorali; il venir meno dei partiti che avevano dato vita alla Costituzione del 1948; il diverso ruolo dell’Italia nel contesto internazionale dopo il crollo dell’Unione Sovietica; il progresso della costruzione dell’Europa. Quello che però non sembra venir fuori, in questa lunga fase di transizione che si è aperta a partire dal 1992, è una sufficiente omogeneità culturale e di valori tra le nuove forze politiche che sono emerse da questo passaggio, che permetta di trovare una diversa sintesi che sia in grado di aggiornare i valori ed i principi fondativi del patto costituzionale alle nuove esigenze della società italiana. La continua delegittimazione reciproca, e lo scarso consenso che dimostrano gli elettori alle scelte fatte in modo unilaterale sulle regole del gioco, che riguardano tutti, non hanno permesso finora un dialogo proficuo su questi temi. Finora nella storia d’Italia c’è voluta sempre una crisi forte per introdurre modifiche costituzionali importanti: l’Italia unita si trovò ad essere regolata dallo Statuto piemontese, quale stato-guida del Risorgimento, tra mille mugugni, dei cattolici e del Meridione; il fascismo edificò con la violenza uno Stato totalitario, pur mantenendo in piedi lo stesso Statuto piemontese; l’Assemblea Costituente del 1946 fu indetta con le forze anglo-americane che occupavano il paese. Saremo capaci di cambiare in modo condiviso le nostre regole in un periodo “normale”? Amministrazione 11 IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE di Ivano Chicca Il primo adempimento che lo Statuto Comunale prevede, dopo la convalida degli eletti, è l’elezione del Presidente del Consiglio, a significare l’importanza che questa figura riveste dal punto di vista istituzionale. Importanza messa in risalto dal Sindaco nella presentazione del punto in Consiglio Comunale: “Sono convinto che i cittadini abbiano grosse aspettative di cambiamento nei nostri confronti: si aspettano onesta, giustizia, soluzione di problemi piccoli e grandi; si aspettano democrazia, informazione, trasparenza. Non vendette, rancori, ripicche, reciproche accuse tra i due schieramenti. Per me non è questa una carica di facciata, un sopramobile, ma un incarico fondamentale nel riportare correttezza, trasparenza, democrazia nel comune di Castel Madama …. Una figura che stimoli i cittadini (ma anche i consiglieri, il sindaco e gli assessori impegnati nelle cose quotidiane) alla ricerca del bene comune, all’affermazione dei valori generali anche organizzando incontri, convegni, approfondimenti, con l’apertura e il confronto con altre realtà”. E per far seguire alle parole i fatti ha attribuito a questa figura competenze che vanno oltre quanto previsto dallo Statuto e in particolare: Tenuta dell’Albo delle Associazioni; Rapporti con la Consulta delle Associazioni e con gli Istituti di Partecipazione; Delega all’informazione: Rapporti con i soggetti territoriali, cura del nuovo portale web del Comune, pubblicazione online delle delibere di Consiglio e di Giunta e delle determine; Cura dell’immagine Il Presidente Mauro Cascini del Comune; Organizzazione di convegni ed assemblee per conto dell’Amm.ne; Rapporti con Enti Pubblici; Centro ascolto dei cittadini; Attivazione di apposito capitolo di bilancio per sostenere le iniziative di competenza. Nel Consiglio d’insediamento della nuova Amministrazione, del 9 giugno scorso, è stato eletto alla carica di Presidente del Consiglio Comunale il neoconsigliere Mauro Cascini dei D.S. L’elezione ha visto il voto favorevole di tutta la maggioranza, mentre la minoranza si è astenuta per questioni procedurali seppur avesse espresso valutazioni positive nei confronti della persona. Al neo Presidente abbiamo chiesto come intende espletare questa nuova funzione. Ci ha risposto che come prima cosa occorrerà capire come questa nuova figura dovrà rapportarsi con il Sindaco, la Giunta, i consiglieri e più in generale con i cittadini. Bisogna capire come potrà espletare le proprie funzioni lavorando di concerto sia con la Maggioranza che con la Minoranza. Questa figura potrà avere un ruolo solo se questa Amministrazione di CentroSinistra dimostrerà di credere veramente nelle istituzioni, nella democrazia e nella trasparenza degli atti. Da parte sua c’è tanta passione e tanta voglia di imparare a lavorare. Un periodo di rodaggio sarà inevitabile, ma se verranno confermati i presupposti che hanno portato alla nomina del Presidente del Consiglio i risultati non tarderanno ad arrivare. Fra le primissime iniziative da prendere c’è la revisione dei regolamenti comunali che debbono essere ancora adeguati al T.U. del 2000 e allo Statuto, si pensi che il regolamento del Consiglio Comunale risale al lontano 1993. Facciamo i nostri migliori auguri di buon lavoro a Mauro Cascini neo Presidente del Consiglio. 12 NOTIZIE BREVI SOSPENSIONE DEL RILASCIO / RINNOVO DEL LIBRETTO SANITARIO NELLA REGIONE LAZIO In data 30 Maggio 2006 sul BUR n. 15 della REGIONE LAZIO con Deliberazione n. 230 del 21 Aprile 2006 è stata approvata la sospensione del Rilascio/rinnovo del libretto di idoneità sanitaria previsto dalla Legge 283/1962. Il libretto di idoneità sanitaria continuerà ad essere rilasciato solo ai soggetti, residenti nel Lazio che prestano attività lavorative, nel settore alimentare, in altre regioni ove il libretto è ancora richiesto. Le Aziende UU.SS.LL. attraverso i Dipartimenti di Prevenzione, dovranno incrementare le attività di verifica dell’attuazione pratica dell’autocontrollo alimentare e della formazione del personale nell’ambito della produzione alimentare. SONO IL PRESIDENTE DEL COMITATO DEI GENITORI, LA SIG. GIANNA SALINETTI Da dodici anni faccio parte del Comitato, prima come collaboratrice, e da cinque anni come presidente dello stesso. Avendo lavorato in stretto contatto con l’allora Presidente Ramona Pompili, c’è stata una continuità nelle varie problematiche della scuola: i vari atti vandalici che hanno messo a dura prova l’andamento scolastico; la presunta chiusura del plesso “Sales”, che ha coinvolto non solo il Presidente Gianna Salinetti ed il vice presidente Ramona Pompili, ma tutti i genitori dei vari gradi di scuola; la Commissione mensa. I nostri rappresentanti in questo ultimo anno e mezzo sono stati esclusi dai controlli della refezione scolastica. Infatti i genitori eletti nell’anno scolastico 2005-2006 non hanno mai effettuato controlli. CASTEL MADAMA: NUMERI UTILI Hanno preso parte a qualche incontro tra Comitato, Amministrazione Comunale e precedenti Comune: 0774-45001 rappresentanti mensa: Frosini Maurizio, Mariella Carabinieri: 0774-447002 Santolamazza e Piselli Lidia. Vigili Urbani: 0774-447305 Si è riusciti ad avere un regolamento con la possiOspedale Tivoli: 0774-335086 bilità di poter entrare nei refettori. In questi ultimi mesi stiamo affrontando un problema che riguarda Farmacia: 0774-447001 il plesso Sales: il Provveditorato non ha assegnato Vigili del Fuoco: 115 l’organico per la formazione di una terza sezione Servizio Guardia Medica: 118 per la scuola dell’infanzia. Croce Rossa Italiana: 0774-531934 / 531938 Come componenti del consiglio d’Istituto ci Protezione Civile: 0774-4500243 siamo attivati insieme al dirigente scolastico e come comitato dei genitori, facendo una raccolta Biblioteca Comunale: 0774-4500209 di firme che è stata consegnata al Provveditorato. U.S.L. RM/G - Tivoli - Prenotazioni 800986868 Con l’occasione voglio ringraziare tutti i genitori Per pagamento Ticket ed i collaboratori per la fiducia e per il lavoro CCP N. 52577616 – Azienda U.S.L. ROMA G svolto insieme. sulla causale mettere C.F. ASL 04733471009 Ricordo 13 C’era tanta gente di Gualtiero Todini Perché al funerale di Massimo c’era tanta gente? C’era più gente di quanta ognuno di noi se ne aspettasse; e ce ne aspettavamo tanta. Perché questo concorso di popolo? Tanti, che non stavano dentro al corteo, ne aspettavano il passaggio. Alla domanda “Perché c’era tanta gente?” ho sentito che altri hanno cercato di rispondere, prima di me che cercherò di rispondere adesso. Io ho ascoltato, ho riflettuto e mi sono fatto un’idea. Questa: Massimo era una persona che apparteneva un po’ a tutti; era cortese; era discreto; non alzava mai la voce. Massimo: una persona seria, di parola. Massimo: poche chiacchiere; contano i fatti. Pur disponendo di una buona penna, non la usava volentieri; ma, se costretto, accettava il confronto, anche aspro; e lo affrontava ragionando pacatamente e sul difficile filo dell’ironia; l’ironia, quell’arma potente e disarmante in mano alle persone timide, che affidano le loro “possibilità persuasive” alla purezza del ragionamento. Massimo: una persona arguta, una arguzia che in lui, acuto osservatore, si era manifestata subito. Eccolo che, bambino di pochi anni, assiste a un incontro fra la madre (“la maestra Angelina”) e alcune colleghe: la maestra Ada, la maestra Olga. A un certo punto Angelina, accennando alle “pastarelle”, fa: “Ada, Olga, su, prendetene un’altra”. E la maestra Ada: “Veramente ne ho prese già due”. E Massimo: “Veramente, se ne prendi un’altra, sono cinque!”. Ma — da grande — Massimo è generalmente una persona mite: lo è sempre con i “gemelli”, i due ex-discoli Alessandro e Stefano, anche quando a un padre qualunque sarebbe scappata la pazienza ... E, così, pazientemente, sorbisce il caffè “ultrazuccherato”, perché i gemelli facevano a gara a chi gli ci metteva l’ultimo chucchiaino; e se li guardava con affettuosa comprensione. Mentre Carla li fulminava con gli occhi ... Quello che colpisce di Massimo “in opera” è la precisione nei lavoretti che esegue: il taglio di una siepe, il rattoppo di una cortina, l’impianto di un minisistema di annaffiamento, disegnare sul pavimento la Rosa dei Venti. Tutte piccole opere d’arte che io gli ho visto realizzare nella “pace di Ortona”. È qui, nella casa di Torre Mucchia a Ortona, dove noi, come ogni anno, lo stavamo aspettando, che Massimo trascorreva le sue ferie, insieme a Carla: un luogo per tutti e due, Massimo e Carla, ricco di dolci memorie. Li ricordo quando qui, a Torre Mucchia, nelle tiepide serate estive, cantavano in coro “Addio, Lugano bella...”. Era il loro inno alla vita. L’Associazione Culturale Albatros e la Redazione de “La Piazza”, partecipano al dolore di Carla Santolamazza e della sua famiglia per la scomparsa del caro MASSIMO ROCCHI 14 Comunità Montana IX COMUNITÀ MONTANA a cura di Fausta Faccenna IN VOLO SULLA IX COMUNITÀ MONTANA DEL LAZIO È stato appena pubblicato il documentario “In volo sulla IX Comunità Montana del Lazio”. Il video, su supporto DVD, della durata di 30 minuti raccoglie immagini e descrizioni dei 18 Comuni appartenenti all’Ente che con questo filmato ha inteso proseguire nell’opera di promozione dello sviluppo turistico ed economico della Sabina Romana e dell’area dei Monti Prenestini, realizzando un importante strumento di conoscenza del territorio montano. residente nell’area metropolitana di Roma, con particolare attenzione alla presenza di castelli, rocche e palazzi baronali. Il filmato, che si avvale di riprese aeree, offre immagini spettacolari, panorami pregevoli e la descrizione delle molteplici ricchezze artistiche, storiche e culturali che connotano un territorio, ancora poco conosciuto anche al vasto pubblico L’opera, al di là del valore divulgativo, ha l’ambizione di voler suscitare nelle popolazioni locali la consapevolezza del valore dell’identità culturale dei nostri paesi e delle comuni radici che rendono unico ed originale l’intero contesto. La realtà che emerge dal video è quella di un territorio costruito da una storia antichissima, da tradizioni enogastronomiche ed artigianali peculiari, da usi e costumi dei suoi abitanti che ne fanno una meta turistica e culturale di rilievo nazionale. L’identità rappresenta, infatti, una carta vincente nella sfida del mercato globale che caratterizza il nostro tempo. Il vivere locale che entra nel vivere globale vivifica i valori della dignità umana e restituisce una propria identità culturale e sociale alle popolazioni che avvertono una certa marginalità dei propri vissuti e delle proprie abitudini di vita. Da tempo, ormai, è convinzione condivisa quella della ricchezza culturale del territorio comunitario. Tale convinzione ha sostenuto i molteplici interventi che la Comunità Montana ha realizzato nel campo della conoscenza e valorizzazione del proprio patrimonio storico e ambientale finalizzati alla creazione di nuove opportunità di crescita nel settore dei servizi turistici, dell’accoglienza e dei prodotti tipici, della gestione dei beni culturali e ambientali. Segretario Dr. Mario Mascetti IX COMUNITÀ MONTANA Sede: Via Acquaregna n. 90 - Tivoli tel. 0774-314712-3 - fax 0774-330915 www.comunitamontanativoli.org Comunità Montana 15 CONTRIBUTI PER LA REALIZZAZIONE DI MANIFESTAZIONI CULTURALI Come è ormai prassi consolidata, anche quest’anno la Comunità Montana ha inteso promuovere e sostenere economicamente la realizzazione di manifestazioni culturali finalizzate alla promozione di specificità del territorio attraverso un bando pubblico con scadenza 28 aprile 2006. Sono pervenute 34 domande e sono stati premiati i 12 migliori progetti che si sono contraddistinti per la qualità dell’offerta turistico-culturale, per il coinvolgimento e la ricaduta territoriale, per la presenza di patners internazionali e il carattere sovracomunale delle iniziative proposte. I destinatari del bando per il finanziamento sono stati Comitati, Pro-loco, Complessi bandistici, Confraternite, Gruppi Folcloristici e associazioni onlus in genere, aventi come scopo sociale preminente lo svolgimento di attività di carattere turistico-culturale e di valorizzazione del territorio con sede legale in uno dei 18 Comuni appartenenti alla Comunità Montana. Pur nella loro diversità le iniziative proposte sono di notevole pregio; rammarica dover constatare che alcune domande non sono state ammesse a valutazione per carenza della documentazione richiesta dal bando. A ciascuno dei vincitori verrà assegnato un contributo di Euro 3.000,00. Segretario Dr. Mario Mascetti 16 Musica NON SOLO MUSICA! di Paolo Muzi Domenica 30 giugno presso il castello orsini l’associazione “Rho musica libera” in collaborazione con la Provincia di Roma ha organizzato una manifestazione di sostegno al popolo del chiapas. L’incontro è stato animato da un dibattito, una mostra fotografica e dalla proiezione di filmati sui recenti sviluppi della situazione messicana. All’incontro erano presenti il vice presidente del consiglio provinciale Nando Simeone, il presidente dell’Associazione culturale “Rh musica libera” Alberto Grelli, Fabiola Giacinti rappresentante dell’associazione di cooperazione con i ribelli messicani “Ya basta” e Simona Granati realizzatrice della mostra sui campi del EZLN. Il dibattito ha evidenziato come popolazioni che combattono per difendere i propri diritti le proprie terre e le proprie radici, abbiano associato alla lotta di resistenza un messaggio politico importante: lottare per un mondo migliore, dove il valore è rappresentato dalle persone e dalla libertà popoli rispetto al capitale. Al fine di sostenere concretamente tali popolazioni erano disponibili alcuni prodotti locali e materiale informativo e pubblicitario. Ma le iniziative dell’associazione culturale “Rh musica libera” non si fermano qui; grazie anche al patrocinio del Comune di Castel Madama e alla collaborazione con l’associazione culturale “Albatros” è infatti in pro- gramma, per il 23-24-25 luglio, una serie di eventi che verranno ospitati nel campetto delle scuole elementari e negli spazi verdi adiacenti. Il programma prevede per domenica 23 l’esibizione della band romana “radici nel cemento” mentre il lunedì sarà una giornata audio-visiva con mostre fotografiche e proiezioni (cui probabilmente seguirà un piccolo spettacolo teatrale). La serata conclusiva di martedi organizzata in collaborazione con l’associazione Costa della Forma vedrà l’intervento del jazzista di fama internazionale Maurizio Gianmarco. Gli organizzatori assicureranno un punto ristoro attrezzato con la disponibilità di panini caldi, tanta birra e dessert. Alla manifestazione prenderanno parte anche altre associazioni (quali commercio equo terzo mondo, carta, Ya basta, emergency) ed esponenti dell’artigianato locale. Tutti coloro che intendano collaborare con l’associazione per la realizzazione dell’iniziativa possono contattare gli organizzatori al numero 349.6767593. L’Associazione Albatros e la redazione de “La Piazza” salutano i lettori e danno appuntamento a settembre per il prossimo numero BUONE VACANZE A TUTTI Rione Castelluccio Anno Domini MMVI Rione Santa Maria Anno Domini MMVI Rione Empolitano Anno Domini MMVI Rione Borgo Anno Domini MMVI Vicovaro 25 Il Consiglio Comunale del 28 Giugno di Roberto Bontempi Discussione accesa sulle variazioni di Bilancio 2006. Nominati i rappresentanti del nuovo Consiglio della Comunità Montana Seduta ordinaria del Consiglio Comunale di Vicovaro il 28 giugno. Ben 11 i punti all’Ordine del giorno. Approvato all’unanimità il verbale della seduta precedente, si è poi passati a discutere il rendiconto di gestione per l’anno 2005. L’assessore Schiavetti ha sottolineato l’avanzo di 108.000 euro che potrà essere impiegato per interventi straordinari di varia natura. Il consigliere di minoranza Sirini si è appoggiato agli appunti mossi al conto consuntivo da parte dell’Organo di revisione, chiedendo alla maggioranza di tenerli in considerazione. I consiglieri di minoranza, alla votazione del punto, si sono astenuti. La discussione più “calda” si è avuta, però, sulla ratifica di una deliberazione della Giunta riguardante alcune variazioni di bilancio. Ancora l’assessore al Bilancio, Schiavetti, ha preso la parola rimarcando la necessità di queste variazioni in seguito all’approvazione della Finanziaria regionale avvenuta nell’aprile scorso, quindi successivamente al bilancio comunale. Schiavetti ha parlato di nuovi contributi provenienti dalla Regione (tra gli altri, 25.000 Euro per le iniziative del Sabellico, 15.000 Euro per il turismo, 4.000 Euro per gli anziani e 180.000 Euro in tre anni per un parcheggio) e anche dalla Provincia (per la prevenzione e il contrasto al disagio giovanile). Il consigliere Sirini, rilevato con soddisfazione un calo di 18.000 euro delle consulenze, ha chiesto spiegazioni sull’eccessivo aumento delle spese della CISPEL (una società regionale che, dal 1997, ha un contratto con il nostro comune per il recupero ICI e TARSU), e sul mancato inserimento, già in fase di previsione, di un importo adeguato per la pulizia del paese, passato da 0 a 20.000 Euro solo in fase di variazione. Schiavetti ha giustificato l’aumento di spese con la CISPEL per l’impegno del comune di versare, entro il 2006, i 40.000 euro spettan- ti alla società, evitando in tal modo di dover pagare degli interessi. Per quanto riguarda le spese per la pulizia, Schiavetti ha lamentato la penuria della casse dell’Unione dei comuni, che in passato avevano aiutato in maniera decisiva questo aspetto evidenziando comunque come nel Bilancio approvato sia stato inserito un nuovo fondo per il decoro urbano di 12.500 euro. Anche il consigliere Bontempi è voluto intervenire sul tema della pulizia del paese, facendo notare come, nonostante un incremento della spesa, ad esso non sia seguito il previsto miglioramento dell’efficienza del servizio. Lo stesso Bontempi ha stigmatizzato una cattiva gestione dell’occupazione del personale, anche negli uffici comunali, dove, a suo avviso, c’è un numero eccessivo di capi-area a fronte di una riduzione del numero complessivo degli impiegati. Il sindaco prima e l’assessore Laura Solitari poi, hanno riconosciuto dei rallentamenti, di ordine burocratico, nella mancata partenza della raccolta differenziata porta a porta, dal momento che la situazione della costituenda isola ecologica è ancora in fase di stallo: entrambi si sono detti comunque fiduciosi di una risoluzione del problema entro l’anno. Solitari ha poi aggiunto che, qualora entro il mese di agosto la situazione non dovesse ancora essersi sbloccata, ha già deciso, in accordo con l’AMA, l’istituzione di 26 Vicovaro una domenica ecologica al mese per Vicovaro ed una, a rotazione, per gli altri paesi della Valle Ustica, in modo da offrire ai cittadini un luogo per smaltire i loro rifiuti ingombranti. Riguardo l’occupazione, sia Schiavetti che Thomas si sono detti preoccupati per il rallentamento del passaggio del personale LSU dalla Comunità montana all’ACEA, rallentamento causato da questioni burocratiche. Il sindaco ha comunque detto di aver scritto una lettera all’ACEA facendo pressioni affinché questo passaggio di consegne avvenga in tempi ragionevoli. Anche in questa votazione la minoranza si è astenuta. A questo punto il Consiglio ha svolto le votazioni per l’elezione dei nuovi rappresentanti per il Consiglio della Comunità montana, rinnovatosi in seguito ai recenti appuntamenti elettorali. Per la maggioranza sono stati eletti Fiorenzo De Simone (confermato) e Santino Gentili (al posto di Luigi UN MESE IN... BREVE a cura di Roberto Bontempi UN RICORDO DELLE VITTIME DELL’INCIDENTE DI RONCI Quinto anniversario del tragico episodio dell’elicottero precipitato Era il 19 giugno del 2000 e, in località Ronci, non lontano dalla via Tiburtina in territorio vicovarese, avvenne uno degli eventi più tragici che la nostra storia recente ricordi: un elicottero dei Vigili del fuoco, impegnato in una ricognizione alla ricerca di alcune persone disperse, toccò accidentalmente un cavo dell’alta tensione e precipitò al suolo. Nell’incidente persero la vita quattro Vigili del fuoco ed un volontario della protezione civile dell’associazione paracadutisti Giannino Caria di Roma. Per il quinto anno Vicovaro ha voluto rendere omaggio a queste vittime innocenti con una Pagani), mentre la minoranza ha confermato Gianni Sirini. Il Consiglio ha poi discusso l’opportunità di aderire al Coordinamento nazionale degli enti locali per l’Africa, per promuovere l’informazione sul continente africano e proporre interventi di cooperazione, e al Comitato “Nairobi 2007”, per sostenere economicamente il Global Social Forum del prossimo gennaio. La minoranza si è nuovamente astenuta. Gli ultimi sei punti hanno riguardato l’opportunità di alienazione di altrettanti terreni dal demanio civico. Dopo una discussione molto tecnica sulla congruità o meno della percentuale del 5% per rimuovere il vincolo, e sulla possibilità legislativa di richiedere una nuova perizia, il Consiglio ha approvato all’unanimità questi ultimi punti. Grazie a questo provvedimento il Comune potrà disporre di più di 40.000 Euro da investire in interventi di interesse collettivo. cerimonia svoltasi sul luogo del disastro. Nella mattinata del 19 giugno il parroco don Benedetto ha celebrato una messa e le autorità civili hanno deposto una corona di fiori. Buona la partecipazione della cittadinanza che ha avuto a disposizione anche un servizio navetta per raggiungere una zona non proprio a portata di mano. Alla triste manifestazione hanno preso parte, oltre al Sindaco di Vicovaro, Thomas e vari membri del consiglio e dell’Amministrazione comunale, anche i familiari delle vittime. Presenti, tra gli altri, anche rappresentanze dei Vigili del Fuoco, della Guardia Forestale, i Carabinieri di Vicovaro e Licenza e numerosissime associazioni di volontariato locale: la Croce Rossa di Vicovaro, il Soccorso alpino di Licenza, i Rangers di Castel Madama, i distaccamenti FVRS di Vicovaro e Arsoli, il VPCP di Pisoniano e il neo-costituito Centro Operativo di Vicovaro (COV), alla sua prima uscita ufficiale. Tutti uniti nello stesso dolore. Vicovaro ANCHE VICOVARO DICE “NO” ALLA RIFORMA DELLA COSTITUZIONE Bassa la percentuale dei votanti. Il “no” vicino al 70% Il 25 e 26 giugno i cittadini italiani sono stati chiamati ad esprimere la loro opinione sulle modifiche alla Parte II della Costituzione approvata dal precedente governo con un referendum confermativo. A Vicovaro la percentuale dei votanti è risultata leggermente inferiore rispetto a quella nazionale (1526 votanti su 3134 aventi diritto vale un 48.6% inferiore al 52.3% italiano). L’affermazione del “no” è stata però ancora più schiacciante, 69.3% (1059 preferenze) superiore al dato nazionale (61.7%). Per il “si” solo 451 voti che valgono una percentuale di 29.3%, inferiore al 38.3% italiano. VIVE LA FRANCE! Gemellaggio: alcuni cittadini di Saint-Cheron ospiti di famiglie vicovaresi per un week-end Un nuovo capitolo del gemellaggio tra Vicovaro e Saint-Cheron è stato scritto nel primo fine settimana di luglio. Una delegazione composta da XX cittadini del paese francese, tra cui il sindaco è stata ospitata da diverse famiglie vicovaresi. I cittadini francesi, accolti da un aperitivo in piazza padre Pietro la mattina del 30 giugno, hanno partecipato, nel pomeriggio dello stesso giorno, all’inaugurazione della ex chiesa di Santa Maria ed hanno poi preso parte ad una cena organizzata dal comitato per il gemellaggio. Il sabato successivo, gli ospiti transalpini hanno cenato in piazza san Pietro 27 dove c’era la sagra della pagnotta e durante la cena hanno potuto seguire, con l’entusiasmo che gli è proprio, anche le gesta della loro squadra di calcio impegnata nel vittorioso incontro con il Brasile. Il giorno successivo, la domenica, i nostri “gemelli” hanno avuto occasione di visitare alcuni dei posti più belli di Roma, per poi partire l’alba di lunedì 3 luglio. Per tutti coloro che hanno vissuto l’esperienza dell’ospitalità è stata un’occasione per stringere legami ancora più intensi con questi nostri amici d’oltralpe. SAGRA DELLA PAGNOTTA Due serate di festa con il prodotto più caratteristico del nostro paese Il pane protagonista a Vicovaro. Sabato 1° e domenica 2 luglio, a partire dal tardo pomeriggio fino a mezzanotte inoltrata, la Pro loco del nostro paese, con il contributo e il patrocinio dell’assessorato al turismo del Comune, ha allestito la XVIII edizione della “Sagra della pagnotta vicovarese e dei prodotti tipici locali”. In piazza San Pietro sono stati allestiti degli stand gastronomici nei quali si è potuto degustare l’ottimo pane vicovarese condito con l’olio tipico delle nostre colline e alcuni dei prodotti tipici della tradizione. Le due serate sono state dedicate alla felice accoppiata musica e cibo: il sabato, succulenta cena in piazza a prezzi popolari e spettacolo del gruppo perugino “La macchina del kapo”; domenica, salsicce alla brace e musica da ballo di “Quelli che…”. La sagra è stata arricchita dalla presenza, il sabato, della delegazione francese di Saint-Cheron: i nostri gemelli transalpini hanno mostrato di gradire molto il cibo locale, e come biasimarli… 28 Vicovaro INAUGURTA LA EX CHIESA DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE di Roberto Bontempi Sarà museo tematico della Valle Ustica e sala congressi Terminati i lavori di ristrutturazione e restauro, il 30 giugno è stata inaugurata la ex chiesa di Santa Maria delle Grazie di Vicovaro. La chiesa, costruita nel XIII secolo su ruderi romani, fa parte di un convento francescano da tempo in disuso, ed ha assunto la forma attuale in seguito agli interventi della metà del Seicento. Essa, non più officiata da molti anni, sorge vicino al cimitero del paese e, dalla metà dell’Ottocento, è stata usata come sacrario ed edificio per il culto funebre. Adesso l’edificio sarà utilizzato come museo tematico della Valle Ustica e sala congressi. La ristrutturazione è stata condotta dalla ditta specializzata Lattanzi di Roma, che ha vinto una gara d’appalto tra 15 imprese indicate dalla Soprintendenza e si è potuta realizzare grazie a tre diversi contributi: il primo, del 2002, derivante dall’accordo di programma Stato/Regioni; il secondo, del 2003, proveniente dalla Provincia e il terzo, del 2004-2005, dalla Regione Lazio, per un totale di 774.000 euro (il Comune ha partecipato, nella seconda fase, con 120.000 Euro). A progettare e dirigere i lavori sono stati gli architetti Colanera e Acquaviva, ma hanno seguito da vicino le varie fasi della ristrutturazione anche gli architetti Cipolloni e Centroni. Il dottor Centroni è stato presente alla cerimonia inaugurale, alla quale sono intervenuti, oltre al sindaco Thomas, la Giunta ed altri componenti del Consiglio comunale, anche il presidente della Comunità montana dell’Aniene nonché neo-assessore provinciale Luciano Romanzi, e l’assessore regionale ai lavori pubblici Astorre. Anche i nostri “gemelli” di Saint-Cheron hanno partecipato all’evento. L’assessore ai lavori pubblici del Comune di Vicovaro, Cesare Fabri, che si è impegnato in prima linea nel reperimento dei fondi, ha detto di essere molto soddisfatto della conclusione dei lavori ed ha voluto ringraziare il Sindaco, la Giunta e l’intero Consiglio, abile nel determinare le scelte, ed anche l’ufficio tecnico, solerte nel seguire le pratiche di propria competenza. Fabri ci ha manifestato il desiderio di voler ripristinare il convento, ormai in abbandono, e l’area circostante, in mano ai privati, in modo da trasformare l’intero complesso in una sede di qualche importante istituzione pubblica; inoltre, ha aggiunto, è intenzione dell’Amministrazione acquistare una tesi di laurea sulla ex chiesa di Santa Maria delle Grazie elaborata da un architetto di Guidonia. Intanto, per tutta la popolazione, c’è un luogo in più in cui fare cultura. Sambuci LA NOTTE DELLE STREGHE di Aurora Fratini 31 Tivoli 33 TIVOLI: si ristruttura la Piazza ma non la Costituzione di Veronica Moro Questo mese ho voluto giocare un po’ con il termine “ristrutturazione” per introdurre due temi importanti che riguardano la città di Tivoli: il Referendum Costituzionale del 25 e 26 giugno scorso e i lavori di riqualificazione di piazza Garibaldi, iniziati il 27. Tre giorni importanti per la nostra città che ha visto recarsi alle urne circa il 52,22% degli aventi diritto al voto (secondo dati forniti dal Comune consultabili sul sito: www.comune.tivoli.rm.it) Infatti, nonostante il caldo e la coincidenza con una delle più belle domeniche d’inizio stagione – che alimentavano forti desideri di fuga dalla città, verso il primo “bacino d’acqua” disponibile – i tiburtini non sono mancati all’appuntamento elettorale e hanno fanno sentire chiaramente la loro voce: la Costituzione non si tocca!! Netta è stata infatti la vittoria dei “NO”, con il 65,97%, un dato molto vicino alla media nazionale, forse addirittura un po’ al di sopra, che è lo specchio del volere della nostra città. La Costituzione è un po’ come gli spaghetti, la pizza e la nazionale di calcio: fanno parte del nostro DNA… Va bene innovare ma stravolgere è un’altra cosa! La sensazione è che, se davanti alle elezioni politiche gran parte dell’Italia si sente confusa, frastornata e – comunque vada – sempre un po’ presa in giro, forse si avverte la necessità di far rimanere integro almeno un pezzo importante della nostra storia, passata e presente. Subito dopo aver deciso di salvare la Costituzione, il 27 giugno si è deciso invece di dare inizio ai lavori di riqualificazione di Piazza Garibaldi che grazie al Comune, alla Provincia di Roma e agli stanziamenti regionali – previsti per le città che ospitano siti dell’Unesco – avrà a disposizione circa 1,8 milioni di euro per rifarsi il look. I lavori sono partiti dall’area antistante il Convitto e si estenderanno poi a Piazza Trento, Via Boselli fino a Via Pacifici. Al livello estetico sono previsti interventi sulla pavimentazione, l’eliminazione dei cavi aerei, il rifacimento delle facciate degli edifici e la sostituzione degli elementi di arredo. Per quanto riguarda gli aspetti logistici e l’adeguamento alle norme è prevista l’eliminazione delle barriere architettoniche e la creazione di un percorso pedonale per non vedenti, sarà fatto inoltre un nuovo impianto di illuminazione e saranno istallati speciali cassonetti a scomparsa per i rifiuti. Insomma, a quanto pare, i piccoli disagi, relativi alla circolazione, che stiamo fronteggiando garantiranno a noi tutti una gran bella piazza! 34 Archivio storico SPUNTI DI STORIA DEI COLLICELLI di Flavia De Bellis È difficile immaginare oggi i Collicelli come qualcosa di diverso da un giardino pubblico. In effetti i Collicelli sono visti come il giardino pubblico di Castel Madama per antonomasia. Quasi sicuramente la gran parte dei cittadini più giovani ignora che il carattere pubblico di questo parco urbano è una acquisizione relativamente recente. Una bella rappresentazione dell’area è contenuta in un catasto figurato risalente al 1715 ed oggi conservato presso l’archivio dell’Università Agraria, che descrive tutte le proprietà sia infeudate che personali della Ecc.ma Casa Pallavicino di Parma nel territorio di Castel Madama. La didascalia sottostante il disegno ci spiega che questi sono Li Collicilli del Sig.r Marchese, collina amena, di bella veduta. Sono situati di rincontro a Castel Madama con stradoni attorno dove quei Signori vanno a passeggiare, et in mezzo, nel più imo vi è posta la SS.ma Croce, dove nelle feste principali et altri temi dell’Anno va tutto quel Popolo processionalmente con bella gala che fa mostra a tutto Castello. Ancora nel XVIII secolo, quindi, quello spazio era normalmente precluso alla cittadinanza che poteva accedervi soltanto in occasione delle feste religiose, mentre la facoltà di passeggiare a volontà lungo gli stradoni circondati dal verde era riservata soltanto al feudatario e alla sua corte. Come si arriva dunque da questa condizione di partenza a quella attuale, in cui ogni preclusione viene abolita e al posto dei Marchesi Pallavicino, che immaginiamo scortati dalla servitù e accompagnati da levrieri e cavalli della razza più eletta, vediamo passeggiare liberamente mamme e bambini, anziani e badanti, ragazzi e ragazze a piedi e in bicicletta? I documenti dell’Archivio Storico Comunale di Castel Madama ci aiutano a ripercorrere le tappe di questa graduale conquista. Il primo tentativo simbolico di riguadagnare al pubblico l’area dei Collicelli si ha nel 1798 quando tutti i capifamiglia di Castel Madama si riuniscono sulla collinetta per eleggere i rappresentanti della comunità al governo della Repubblica che, come in tante altre parti d’Italia, nasceva anche qui sulla spinta della conquista napoleonica e che prende il nome locale di Repubblica Romana Empolitana. La funzione pubblica dei Collicelli sopravvive però soltanto per il breve periodo del dominio francese. Nel 1849 Papa Pio IX, sulla spinta delle teorie liberiste ma soprattutto delle pressioni della Francia che lo aveva aiutato a restaurare il potere dopo i moti risorgimentali, emana le Norme sulle affrancazioni delle servitù di pascere,di vendere erbe e di fidare. In base a questa legge tutti i proprietari di terre, una volta pagata una somma proporzionale al valore del bene e alla stima del possibile reddito da esso derivante, potevano affrancarsi, ossia liberarsi, dallo scomodo onere di ospitare sulle proprie terre le bestie altrui o di lasciare che i communisti, intendendo con ciò i membri della communità di Castel Madama, andassero a raccogliere liberamente legna secca per riscaldarsi o le foglie cadute in terra per confezionare pagliericci. Erano questi, jus pascendi e jus legnandi, antichissimi diritti goduti dalla cittadinanza e sanciti dallo Statuto di fondazione di questo e di tanti altri piccoli paesi simili a Castel Madama, un insieme di dispositivi che riusciva a mantenere un certo equilibrio sociale poiché assicurava i requisiti minimi di sopravvivenza anche ai (tanti) nullatenenti. Anche il Marchese Angelo Tiberi, ultimo proprietario nobile del feudo, qualche anno dopo approfitta dell’opportunità di liberarsi dagli usi civici gravanti sulle sue terre ed inaugura la pratica di affrancazione presso il Comune e la Giunta d’Arbitri, ma la stima del valore dei terreni, e quindi il canone da versare per l’affrancazione, viene da lui giudicata troppo alta. Inizia così una causa, continuata dal figlio Francesco, che durerà alcuni decenni e si concluderà solo nel 1891 con una sentenza largamente a favore del Comune. Viene però accolta la proposta del Tiberi di pagare parte del canone in natura ed è così che I Collicelli, lo sterparo detto il Cantone, quello sotto i Collicelli, lo sterparello detto della Mola restano liberi e franchi al Comune (...). In verità, già prima della sentenza definitiva la famiglia Tiberi aveva tentato una conciliazione Archivio storico 35 sto colle oltre di contribuire alla bellezza dell’ornato, si toglie l’inconveniente di avere un pubblico letamajo; mentre al contrario con tanti alberi riuniti viene sempre più migliorata l’aria del paese. Con l’istituzione dell’Università Agraria nel 1894 i Collicelli passano sotto la nuova amministrazione e viene confermato il loro carattere pubblico in quanto terreno demaniale. Libro delle piante dei fondi posti entro il territorio del feudo di Castel S. Angelo Madama di pertinenza dell’Ecc. ma Casa Pallavicino di Parma formato nell’anno 1715 (per gentile concessione dell’Università Agraria di Castel Madama) offrendo in pagamento proprio quell’area per la quale era stato addirittura concordato e commissionato un Progetto di riduzione della piazza dei Collicelli a pubblico Giardino. Il progetto, redatto nel 1872 dall’architetto Giorgio Datti di Subiaco, prevedeva larghi viali fiancheggiati da alberi lasciando larghe zone sulle scarpate del colle coltivate ad erba. Si vuole dare al monticello esatta forma circolare e, (...) così ridotto que- L’aspetto che il giadino aveva prima della recente ristrutturazione era stato definito per la massima parte nel periodo fascista, quando il luogo diventa il fulcro di tutte le attività locali pubbliche del regime, dalle adunate alle esercitazioni premilitari, ai comizi e alle sfilate. Per dare maggiore solennità al tutto il Podestà Gualtiero Fraschetti nel 1926 promuove un progetto, affidato all’Ingegnere Allegretti, per l’esecuzione del tempio Votivo ai Caduti in Guerra e parziale sistemazione dei Giardini Pubblici e Viali adiacenti comprendente oltre alla trasformazione della Cappella di S. Michele Arcangelo in tempio Votivo, anche una radicale e completa trasformazione dei piazzali di accesso. Tutti i lavori che porteranno a trasformare i Collicelli nel luogo che abbiamo fino a poco tempo fa conosciuto vengono eseguiti nel 1928, con una spesa molto ingente cui il Comune riesce a fare fronte soltanto vendendo alcuni terreni retrostanti il tempietto, e sono dettagliatamente documentati nelle carte conservate presso l’Archivio Storico Comunale di Castel Madama. 36 Tradizioni popolari T RADIZIONI POPOLARI A C ASTEL M ADAMA F ILASTROCCHE DEGLI A DULTI selezione ed elaborazione del testo a cura di Gualtiero Todini Dalla tesi sulle “Tradizioni Popolari a Castel Madama, 1949” di Vittorio Todini Dopo le filastrocche che riguardavano bambini e adolescenti, questa tornata Vittorio la dedica alle filastrocche degli adulti. In esse si riscontra che spesso la “visione del mondo”, che ci è stata tramandata nel tempo, è nata e si è consolidata tra vicende non sempre lusinghiere, ma anzi – certe volte – dure, sgradevoli, ispiratrici di un pessimismo tetragono. Nella filastrocca, che Vittorio ha raccolto e che qui di seguito riportiamo, si snoda una filosofia del vivere molto disincantata: se l’amico ti viene a trovare, lo fa per chiederti qualche piacere; e, se glielo fai, rimane contento e soddisfatto; ma, quando glielo vai a richiedere, resta così seccato che sembra che sia tu a doverglielo restituire: Candu l’amico te vè a trovà / cale piacere tu ja da fa’ e candu ce j ha fattu, / remane contentu e soddisfattu. Candu ce ju va a repetì, / te biastima tutte le dì: e pe ccantu te biastima spissu, pare che tu ha da redà a issu. A proposito di mariti che si assentano, ecco un’altra filastrocca sul tema. Il clima che si percepisce è leggero, sbarazzino, scanzonato; e forse vagamente sensuale. Infatti lei dice al compare: “Stasera ritorna, che mio marito non c’è; ci facciamo un bel piatto di lenticchie, ti attrippi e te ne torni via”. “Stasera ritorna”; insomma, un’abitudine: Compà, revecce massera, / che maritimu non ce sta: ce cocemo ‘na pigna ‘e lenticchie, cucì t’attrippi e tenne revà. Il tono della filastrocca che segue è senz’altro ironico nella sua richiesta smodata, chiusa da un categorico: altro non voglio. Già, ma che cosa si chiede? È presto detto. “La vita, l’onore, beni da vendere, quattrini da spendere, una buona compagnia in questo mondo e in quell’altro...”. E basta! Signore, la vita e l’onore, / robba da venne, quatrini da spenne, / ‘na bbona compagnia a stu munnu e a viaru: / Signore meju no’ vojo aru. Il pecoraio, quando è settembre, lascia gli stazzi e scende in Maremma, verso il mare. Lascia i suoi cari, i figli e la moglie; è a lei che si raccomanda: “Govèrnati bene!” E la moglie, stizzita per l’abbandono, gli augura: “Che tu non possa ritornare, poiché vuoi più bene alle pecore, che a me”: Se ti sposi un muratore, te la fa la casa bella; e ti ci fa una finestrella, da dove tutti i giorni ti ci affacci. Se, invece, ti pigli uno zappaterra, ti fa mangiare le toppe e, giunta la sera, ti manda a dormire con le botte: Candu ju pecoraru va ‘n Maremma, dice alla moje: “Covernate bene!”. Maritu meju, non pozza rivinine: tu vo’ più bè alle pecore che a mene. Se tte piji ‘n muratore, / te lla fa la casa bella, te cce fa la fenestrella / e tutte le dì te cce va affattà. Se tte pij ‘n zappatera, / te lle fa magnà le tòppe e la sera co lle bbòtte / te cce manna a colecà... Centro Anziani 37 IL SORPRENDENTE ENTUSIASMO DEGLI OVER ... CINQUANTA! di Tonia Rocchi Inaspettata la partecipazione ai corsi di ginnastica dolce degli iscritti al Centro Sociale Anziani di Castel Madama con il raggiungimento di risultati eccellenti Dopo un anno di pausa, a marzo 2006, sono ripresi al Centro Sociale Anziani i corsi di Ginnastica Dolce, Ballo e Cesteria, che hanno visto una partecipazione massiccia di uomini e donne appartenenti a diverse fasce di età. I corsi hanno avuto la possibile raggiungere obiettivi sempre più soddisfacenti per l’insegnante e per loro, che vedevano sul proprio corpo i risultati benefici del movimento. Che dire poi dell’affettività e della generosità di cui mi hanno circondata che si concretizzava durata di quattro mesi con una frequenza bisettimanale ed hanno visto l’adesione di circa 70 iscritti, molto convinti ed entusiasti. Tra questi, i 45 “ginnasti” del mio corso sono stati sempre presenti e motivati. Per nessuna ragione avrebbero rinunciato all’appuntamento del lunedì e del venerdì, anche quando, a volte, dovevano arrivare con i nipoti al seguito, a cui facevano da baby-sitter. All’inizio del corso alcuni degli “atleti” erano incuriositi ma anche preoccupati: è bastato poco, però, per superare qualunque reticenza. Era bello al mattino vederli arrivare puntuali, se non in anticipo, con allegria e tanta voglia di fare. Grazie alla loro volontà è stato spesso in laute colazioni a base di caffè e dolcetti fatti in casa! Questa esperienza è stata molto positiva non solo, come ho già detto, per i risultati raggiunti a livello fisico e psicologico dai partecipanti, ma soprattutto per la possibilità che ho avuto di stabilire un intenso rapporto umano con persone lontane dalla mia generazione. Con loro mi sento ormai parte di una famiglia più allargata ed affettuosa. Sono convinta che queste attività hanno per la nostra comunità una fondamentale valenza sociale che va ben oltre i risultati inerenti le singole discipline. Per questo mi auguro che l’esperienza venga ripetuta e potenziata. 38 Danza PINOCCHIO A PASSO DI DANZA di Ramona Pompili Sabato 1° luglio presso il Parco Oudenaarde è stato rappresentato lo spettacolo-saggio del gruppo Arshaus danza dell’Associazione Dedalo dal titolo “Ma quanto è vita la vita… Cri… Cri…”. Ha preso vita sul palco la fiaba più tenera dei nostri ricordi d’infanzia: Pinocchio, con musiche e testi tratti dal film di Comencini, dalle colonne sonore di Piovani, da canzoni di Edoardo Bennato e dal car- Il gruppo Arshaus dell’Associazione Dedalo tone animato su Pinocchio della Walt Disney. Non deve essere stato semplice per Nell’allestimento dello spettacolo della fiaba di gli insegnanti Maura Vecchio, Anacleto Lauri e Collodi non è stato trascurato nessun particolare, Adda Seri articolare i vari livelli e generi della danza evidenziando le potenzialità di ognuno dei dalla cura dei costumi ai personaggi: il paziente loro allievi. Geppetto, il saccente Grillo, lo stesso Pinocchio, la Fata Turchina, l’imponente e generoso Mangiafuoco, e i perfidi Gatto e la Volpe. In questa rappresentazione è emersa una straordinaria partecipazione: il danzatore classico Emiliano Piccoli. Diplomato presso il Teatro dell’Opera di Roma, danza in diversi teatri quali l’Arena di Verona, il Teatro Verdi di Trieste; ha lavorato per tre anni a l’Opera di Nizza, ha danzato come demi-soliste al Grande Theatre de Bordeaux e nel Ballet de Capitale Toulouse. Lo spettacolo è terminato con una sfilata di tutti gli allievi, insegnanti e collaboratori della scuola, con la sentita partecipazione del pubblico, che ha espresso il compiaciuto apprezzamento con uno scrosciante applauso. Anacleto Lauri Geppetto e Fratini Giacomo Pinocchio Maura Vecchio e Emiliano Piccoli