FOCUS CLINICI
LE SOLUZIONI PER INFUSIONE PARENTERALE (ENDOVENOSA) IMPIEGATE
NEL TRATTAMENTO DEGLI SQUILIBRI IDROELETTROLITICI
Il trattamento delle alterazioni dell’equilibrio idrosalino deve contribuire a riparare e
compensare le perdite pregresse e quelle eventualmente in atto, provvedendo
inoltre ad assicurare la copertura dei bisogni idroelettrolitici attuali. Quando non si
può usare la via gastroenterica, il trattamento sostitutivo deve essere eseguito per
via parenterale con infusioni endovenose (fleboclisi).
Le principali tipologie di soluzioni a disposizione sono sostanzialmente quelle
elencate qui di seguito.
Soluzioni zuccherine
Le soluzioni zuccherine contengono glucosio o fruttosio (levulosio) al 5 o al 10%;
le soluzioni al 5% sono isotoniche al plasma (280 mOsm/l), quelle al 10% sono
ipertoniche (555 mOsm/l). Soluzioni più concentrate hanno funzioni più
propriamente nutrizionali.
Oltre alla funzione reidratante, le soluzioni glucosate hanno l’effetto di ridurre la
produzione di scorie azotate (azione di risparmio sulle proteine) e di corpi
chetonici.
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Elementi di Fisiologia e Scienza dell’Alimentazione – E. Battaglia, D. Noè
Copyright © 2008 – The McGraw-Hill Companies s.r.l.
L’utilizzazione del glucosio si aggira intorno a 0,5 g/kg di peso corporeo e per
ora, quella del fruttosio è superiore; pertanto le velocità di infusione possono
essere elevate e superare, nel caso di concentrazioni pari al 5%, anche 500
ml/h.
La somministrazione ripetuta di soluzioni glucosate al 10% (ipertoniche) può
determinare irritazione locale delle vene; è pertanto necessario cambiare
frequentemente la sede di infusione.
Soluzioni saline
Le soluzioni saline contengono Na+ e Cl‾ in diverse concentrazioni. La
soluzione isotonica (NaCl 0,9%, 308 mOsm/l), denominata anche “soluzione
fisiologica”, è largamente usata per correggere le più comuni forme di
disidratazione. La velocità di infusione può essere in casi particolari anche
elevata, ma si raccomanda in linea generale di non superare i 400 ml/h (100
gtt/min), a causa delle possibili insorgenze di segni di sovraccarico di circolo.
La soluzione ipotonica (NaCl 0,45%) resa isosmotica dall’apporto di glucosio al
2,5% (soluzione glucosalina) è molto utile come soluzione reidratante e può
essere infusa a velocità superiore.
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Soluzioni alcalinizzanti
Queste soluzioni comprendono soluzioni di bicarbonato e di lattato di sodio (il
lattato è metabolizzato nel fegato in modo che il risultato finale è la produzione di
una quantità equivalente di bicarbonato). Le soluzioni isotoniche (NaHCO3 1,4%)
sono impiegate nel trattamento delle forme più comuni di acidosi metabolica. La
velocità di infusione può variare da 240 a 400 ml/h (60-100 gtt/min).
Soluzioni acidificanti
Le soluzioni di cloruro d’ammonio sono di solito poco usate. Il trattamento
dell’alcalosi metabolica richiede in primo luogo la somministrazione di sali di
potassio.
Soluzioni polioniche
Le soluzioni polioniche sono utilizzate per correggere perdite elettrolitiche multiple
e talora, contemporaneamente, anche stati di acidosi moderata. Sono polioniche
le soluzioni “elettrolitiche bilanciate” o di “reintegrazione”, con potassio, glucosio,
sodio gluconato, e le soluzioni di Ringer e di Darrow (che prendono il nome
dall’Autore che per primo ne ha proposto l’impiego). La soluzione di Ringer
(acetato o lattato) contiene elettroliti in proporzioni simili a quelle presenti nel
plasma; in quella di Darrow le concentrazioni di K+ e di lattato sono più alte; la
velocità massima di somministrazione di queste soluzioni è di 100-120 gtt/min,
pari a 400-500 ml/h.
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Esistono infine delle confezioni di soluzioni elettrolitiche da diluire in un più ampio
volume, per esempio:
• NaCl 10%, contenente 17 mEq di Na+ per fiala da 10 ml;
• KCl al 7,5% in fiale da 10 oppure 20 ml, contenenti 1 mEq di K+/ml.
Per concludere, il corretto impiego delle diverse soluzioni nel trattamento dei
disturbi idrosalini prevede che:
• le soluzioni saline ipotoniche e isotoniche possano essere infuse a velocità
elevata (0,5-1 l/h), una volta accertata una buona funzionalità cardiovascolare e
renale;
• le soluzioni isotoniche che svolgono un’azione sull’equilibrio acido-base
debbano essere infuse a velocità lievemente inferiore (0,5 l/h);
• le soluzioni ipertoniche e quelle contenenti potassio debbano essere infuse a
velocità moderata (100-150 ml/h) sotto attenta sorveglianza (attenzione ai segni
di sovraccarico circolatorio).
Nella tabella 1 è riportata la composizione delle principali soluzioni per infusione
endovenosa.
Le preparazioni commerciali sono disponibili in diverse confezioni (vetro o
sacche), con volume variabile da 50 ml a 500 ml per i flaconi in vetro e da 1000 a
2000 ml per le sacche.
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TABELLA 1
PRINCIPALI SOLUZIONI IMPIEGATE NEL TRATTAMENTO
DEGLI SQUILIBRI IDROELETTROLITICI
Osmolarità
Glucosio/
Fruttosio
Potassio
Cloro
Sodio
Calcio
Magnesio
Bicarbonato
Acetato
Lattato
Gluconato
mOsm/L
g/l
mEq/l
mEq/l
mEq/l
mEq/l
mEq/l
mEq/l
mEq/l
mEq/l
mEq/l
Glucosio 5%
278
55
Glucosio 10%
555
110
Fruttosio
(Levulosio ) 5%
277
50
NaCl 0,9%
Soluzione
fisiologica
308
154
154
Glucosio 2,5% NaCl 4,5%
293
27
77
77
Elettrolitica
bilanciata
con glucosio 5%
390
55
13
40
40
Elettrolitica
di reintegrazione
623
55
30
98
140
Ringer acetato
277
4
110
132
3
Ringer lattato
280
5
112
132
4
Soluzione
di Darrow
312
36
104
120
Sodio
bicarbonato1,4%
334
Preparato
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167
16
3
23
29
29
52
167
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