Presentazione dell’Esperienza
“SPAZIO AperTo”
Torino
Iniziativa ideata e realizzata dall’Associazione UISP (Unione Italiana Sport Per tutti)
Con il contributo economico della Circoscrizione 8 della Città di Torino
(dal 1 maggio 2010 al 31 dicembre 2011 - €. 17.000)
Iniziativa coordinata con il “tavolo minori” dei Servizi Sociali della Circoscrizione 8
Hanno collaborato all’iniziativa: ASL TO1 (Sert, Consultorio), Centro per l’impiego,
Servizi di Orientamento Scolastico, Ufficio Minori Stranieri, Centro Territoriale Permanente
Sono state coinvolte: associazione ASAI - Oratorio San Luigi - Gruppo Abele
Progetto “SPAZIO AperTo” - Torino
Area in cui si realizzano le attività
territorio della Circoscrizione 8 della Città di Torino (Centro Cittadino)
in cui risiede il quartiere multietnico “San Salvario” (adiacente alla Stazione Ferroviaria centrale)
Il Borgo Po (area precollinare) e il Parco del Valentino (Parco Fluviale fra i più storici e più grandi di Torino)
Caratteristiche del territorio
La popolazione del territorio è molto omogenea con condizioni socio-economiche molto distanti tra loro
nella zona precollinare e limitrofa al Fiume Po risiedono famiglie di ceto medio-alto
Nel quartiere di San Salvario è forte la presenza di famiglie immigrate di prima e seconda generazione
E’ un territorio ricco di spazi e di verde pubblico attrezzato (la fascia fluviale del Po) ed essendo un’area
centrale della Città è molto ricca di infrastrutture e di opportunità
Luoghi in cui si realizza l’attività
Le attività si realizzano all’aperto presso lo spazio pubblico:
- Piazza Zara (Area gioco per bambini + pista pattinaggio + Skate Park)
- Quinto Padiglione - Parco del Valentino (green verde non strutturato superficie piana)
Progetto “SPAZIO AperTo” - Torino
L’origine del progetto
La Circoscrizione raccoglie segnalazioni e denunce da parte di cittadini
riferite ad un gruppo di ragazzi che frequentano l’area di Piazza Zara
Le denunce riguardano attività di vandalismo nei confronti delle strutture dell’area,
attività che metterebbero in pericolo gli altri fruitori dell’area,
atteggiamenti aggressivi, prevaricatori e di minaccia nei confronti degli altri fruitori dell’area
Che fare….
Intervengono in prima battuta le forze dell’ordine per verificare la sussistenza di eventuali reati
La Circoscrizione insieme ai Servizi Sociali riflette insieme alle Agenzie del territorio le possibili strategie di intervento
L’UISP sulla scorta delle sue esperienze nel campo dell’animazione sociale e in campo educativo
elabora una proposta che già a partire dal titolo
(SPAZIO APERTO) prospetta una “sfida”, una logica, i cui presupposti sono:
APRIRE e
non
CHIUDERE
tenere
INSIEME
piuttosto che
SEPARARE
Considerare lo
SPAZIO non
solo come
LUOGO
ma come
POSSIBILITA’
Lo SPAZIO
PUBBLICO
inteso come
bene prezioso in
cui prende
forma e vita la
COMUNITA’
Luogo in cui si
realizzano le
RELAZIONI e in
cui le persone si
MANIFESTANO
Un luogo
pertanto di cui
prendersi la
massima
CURA
Spazio aperto: è in “gioco” un bene comune
CONOSCERSI e
Negoziare
RI-conoscersi
Negoziare
Riprogettare
lo spazio e le
strutture
Proporre
CATALIZZARE RISORSE
Presidiare le
regole
Spazio aperto: Le forme del Gioco
Chi sono i giovani di spazio aperto ?
Sono Adolescenti e Preadolescenti
Spesso accomunati più che dalla
provenienza o da un gruppo di origine da
ciò che in quel luogo si fa o si può fare
Cosa fanno ?
Chi sono gli altri ?
Sono mamme, papà, bambini, nonni, passanti
Una cosa molto importante: abitano lo spazio pubblico
In modo spontaneo strutturano attività ludiche con
lo skate, la bmx, ascoltano musica e ballano su
coreografie, palleggiano, lottano, si rincorrono, si
scambiano file, telefonano e chattano, guardano
filmati e si filmano, pattinano, manifestano la loro
esuberanza di movimento oggi de-codificato anche
attraverso la pratica del parkour, pattinano e
soprattutto è dominante lo stile che sovrintende a
tutte queste manifestazioni
Spazio aperto: Cosa abbiamo fatto ?
Chi sono gli operatori
Un gruppo di operatori UISP
Con una professionalità che mette insieme
Le competenze dell’educatore, del facilitatore,
del tecnico sportivo, ma soprattutto
capace di animare relazioni
Qualche Buona pratica
Come operano
Si sono incontrati in modo sistematico e continuo
per due pomeriggi alla settimana in Piazza Zara
per “agganciare” i giovani (ma non solo) per
ascoltarli ed aiutarli ad essere ri-conosciuti dagli
altri per quello che proprio lì avrebbero voluto
fare. L’aggancio è stato realizzando utilizzando lo
strumento del gioco, delle attività ludiche e delle
discipline di movimento (parkour, skate, bmx,
street boulder, ultimate, giochi di squadra…)
• l’utilizzo dei “pari”
• valorizzare le competenze di ciascuno
• dare spazio al bisogno di protagonismo
• aprire spazi “veri” di partecipazione
• accompagnare e promuovere l’autonomia e il “fare”
• costruire processi e azioni praticabili e sostenibili con reali ricadute e conseguenze certe
• creare iniziative a brevissimo periodo che si concretizzino con certezza
Gli esiti ?
La risistemazione
dello Skate Park
Apertura di un
Laboratorio di
Progettazione
partecipata
Gli eventi contest
Accompagnamento
all’organizzazione
di eventi e iniziative
Laboratori e
workshop
I tornei Senza
Quartiere: i
Playground
Organizzazione
tornei di giornata
tornei di playground
Calcio, pallavolo….
Il lavoro su altri spazi
pubblici: il Quinto
Padiglione, Lo
strippaggio……
accompagnare
l’autogestione nei
giochi di squadra
(negoziare, mediare i
conflitti)
Messa in rete
Delle iniziative
Su altri spazi
Pubblici della
Città e Provincia
Negoziare
Mediare i conflitti
Condividere le regole
Promuovere il fair play
Il “terzo tempo”
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SPAZIO AperTo