Voglia di Crescere
Progetto della 5°A
Della Scuola Elementare
Francesco Crispi
…Trasformandoci…
Voglia di crescere
•Oliva
•Uva
•Frumento
•Chi ha partecipato
…dall’Oliva all’Olio…
• Dove e in che periodo dell’anno
• Raccolta
• I macchinari e i processi della
lavorazione
Dove e in che periodo dell’anno
L’oliva è il frutto commestibile dell’ulivo,
albero che cresce nel Mediterraneo.
L'epoca di raccolta delle olive cade in
genere fra novembre e dicembre, nel
momento in cui hanno raggiunto le
massime dimensioni, il massimo di
inolizione, e la polpa perde un poco di
consistenza.
Raccolta
Le olive vengono raccolte battendo i rami con bastoni
flessibili, in modo da provocare la caduta dei frutti che,
dopo essere caduti su apposite reti, vengono raccolti. Una
tecnica più moderna prevede l'utilizzo di abbacchiatori
meccanici che scuotono i rami; in questo caso le olive
cadono su una rete predisposta a terra che permette poi di
raccoglierle più rapidamente e con minore fatica. La
raccolta a mano con appositi pettini e sacche a tracolla
su lunghe scale a pioli di legno consente di raccogliere
frutti integri ed al giusto grado di maturazione. Esistono
poi metodi di raccolta integralmente meccanizzata tramite
macchine scuotitrici con
intercettatori delle olive
ad ombrello.
L'ideale è che le olive
siano raccolte in apposite
"cassette aerate" in
plastica, conservate
lontano da fonti di
calore e che le olive siano
frante nel giro di 24-48
ore dalla raccolta.
Questo garantisce che le olive non fermentino
dando origine alla formazione di "alcoli
alifatici" che produrrebbero nell'olio difetti
quali "riscaldo" e, in casi estremi, "muffa".
I macchinari e i processi di
lavorazione
Dopo la raccolta, le olive vengono portate al frantoio dove
verranno spremute. L’estrazione dell’olio prevede le seguenti
fasi:
• Operazioni preliminari: in questa fase le olive raccolte vengono
pulite dalle impurità. Una scaletta mobile trasporta le olive in
una vasca piena d'acqua chiamata lavatrice;
• Frangitura: Frangere (da cui il nome frantoio) vuol dire rompere:
polpa e nòccioli delle olive vengono lacerati a fondo attraverso
le molazze (antica macina dalle ruote di pietra) o i moderni
frangitori a martelli,che frantumano velocemente le olive fino a
quando la pasta di olive formata da polpa e nòccioli
frantumati non fuoriesce dal frangitore attraverso una grata
forata. I moderni frangitori producono un aumento repentino
della temperatura che elimina sapori, quali amaro e piccante;
• Gramolatura: Consiste in un continuo e prolungato
rimescolamento della pasta di olive proveniente dalla
frangitura per favorire l’unione delle goccioline d’olio in gocce
sempre più grandi, tali che queste si separino più facilmente
nella fase seguente dalla parte solida
• Spremitura (seprazione liquido/solido): In questa fase avviene la separazione
delle tre componenti della pasta, ossia sansa, acqua di vegetazione e olio.
Esistono vari metodi per raggiungere al prodotto finito, ma li possiamo
ricondurre a due grandi gruppi. Al primo gruppo fa capo l’estrazione per
pressione meccanica: la pasta viene posta sui dischi di fibra vegetale e i dischi
vengono impilati su carrelli e intervallati da dischi di acciaio per uniformare la
pressione tale che fuoriesce la componente liquida oleosa (mosto oleoso,
ovvero olio e acqua di vegetazione). Il sistema estrattivo principale è quella
della centrifugazione (decanter). La pasta prima viene fluidificata con
l’aggiunta di acqua corrente (sempre alla stessa temperatura della pasta di
olive). In seguito viene messa in grosse centrifughe che ad alta velocità porta
alla separazione delle tre componenti: olio, acqua di vegetazione e sansa.
Vengono immerse ritmicamente lamine di metallo inossidabile nella pasta di
olive, viene progressivamente raccolto il liquido che aderisce alla loro
superficie. Con questo sistema si estrae solo una percentuale dell’olio
contenuto nelle olive. La parte rimanente viene separato dai residui di buccia e
noccioli in un sistema centrifugo.
• Separazione olio/acqua di vegetazione.
L’olio ottenuto è leggermente opaco; per questo
è preferibile lasciarlo riposare qualche mese per
decantarsi.
• Stoccaggio, chiarificazione e imbottigliamento.
…dall’Uva al Vino…
• Dove e in che periodo
dell’anno
• Raccolta
• I macchinari e i processi della
lavorazione
Dove e in che periodo dell’anno
La vite è una pianta
molto robusta e tenace,
con notevoli capacità di
adattamento alla diverse
condizioni climatiche.
Grazie a ciò è diffusa in
luoghi a clima temperato.
La raccolta dell’ uva si chiama vendemmia e
avviene dal mese di luglio al mese di ottobre.
Raccolta
I metodi di raccolta
sono due: il 1° è
manuale se viene
utilizzato per la
produzione di vini di alta qualità.
Il 2° metodo è meccanico infatti esistono
delle vendemmiatrici che velocizzano il
lavoro manuale.
I macchinari e i processi della
lavorazione
Oggi l’uva viene pigiata da
grandi macchine:
(presse,centrifughe,rulli).
La materia torchiata viene
trasferita in grandi serbatoi
per mezzo di pompaggi; viene
pressata per separare il succo
dalla buccia, il mosto viene
posto nei barili di
fermentazione poi il vino
estratto viene versato in botti.
…dal Frumento al Pane…
• Dove e in che periodo dell’anno
• Raccolta
• I macchinari e i processi della
lavorazione
Dove e in che periodo dell’anno
In autunno il grano è stato seminato e adesso
riposa dentro la terra
In estate la pianta ha completato il suo ciclo:
la bella spiga è tutta piena di chicchi ricchi di
amido.
Il sole fa maturare ogni chicco e tutta la
pianta prende il caratteristico colore giallo
scuro.
Nel mese di luglio tutto il grano è pronto per
essere mietuto.
Siamo nel mese di luglio: è arrivato il
.
momento di mietitura.
Raccolta
Un tempo era il contadino che mieteva il
grano. Afferrava un fascio di spighe e con la
falce ben affilata tagliava i gambi. Poi il
contadino metteva insieme alcuni fasci di
grano mietuto e formava il covone.
Questi venivano portati sull’aia e
battuti per dividere il grano dal resto
della pianta.
Era un lavoro faticoso e lungo, ma
oggi non si fa più così.
Ci sono delle macchine agricole dette
mietitrebbiatrici che fanno tutto da sole. Sono
grossi trattori che vengono guidati da un
operatore nel campo di grano e mentre la
macchina passa sulle spighe, le taglia e separa i
chicchi dalle altre parti della pianta.
I macchinari e i processi della
lavorazione
Il Pane
I chicchi vengono inviati a un contenitore e con
le altre parti si forma la paglia che viene
confezionata in grossi rotoli o balle.
I chicchi di grano devono essere trasformati in
farina.
Questo avviene al mulino. In esso si mettono i
chicchi di grano e, senza vedere nulla di quanto
accade,
alla fine esce il sacco di farina.
Per fare il pane occorre: farina, acqua,
sale, lievito.
Si deve impastare a lungo.
L’impasto si fa riposare a lungo
affinché il lievito si sviluppi e lo
faccia diventare soffice.
Quando l’impasto ha raggiunto la
giusta lievitazione, il fornaio modella
i diversi formati di pane e poi lo
inforna.
Giulia Bargione;
Giuseppa Vitale;
Grazia Marica Di Giorgi;
Marisa Volante;
Valeria Bongiorno;
Roberta Cafiero;
Marialuisa Giuseppina Carmeni;
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