Sistemi Economici Comparati
Anno accademico 2014-2015
Prof.sa Renata Targetti Lenti
La varietà dei capitalismi. Il
sistema tedesco
Lezione 13 27/11/2014
Letture
-
Gilpin R., Economia politica globale,
Università Bocconi editore, 2001, pp. 174-202.
Il sistema tedesco di “capitalismo sociale di mercato”.
Il sistema tedesco, definito anche capitalismo neocorporativo, ha come obiettivo di coniugare efficienza
attraverso una grande libertà di mercato ed equità con
un sistema di sicurezza sociale altamente sviluppato
in cui cooperano privati e Stato.
Esistono significative somiglianze con il sistema
giapponese:
Promozione delle esportazioni e del risparmio interno
a scapito dei consumi
Come nel caso dei keiretsu il sistema pone l’accento
sui rapporti di lungo termine e su prezzi contrattati e
accordi di fornitura tra società.
Grandi banche forniscono capitali alle imprese.
Come negli USA esiste una ampia libertà di mercato.
Il sistema di Welfare creato da Bismark è molto efficace
nella protezione dei lavoratori.
Benefici per i lavoratori pari a circa 80% paga netta:
i) settimana lavorativa ridotta,
ii) indennità di disoccupazione,
iii) assistenza sanitaria,
iv) ferie pagate.
Il finanziamento del sistema richiede pesanti oneri per le
imprese compensati da elevata produttività.
Ruolo dello Stato e della Banca centrale
Lo Stato ha come compito principale quello di assicurare,
attraverso il sistema giuridico molto avanzato, un ambiente
stabile e favorevole:
i) per l’impresa privata,
ii) per la creazione di risparmio,
iii) per l’accumulazione e la crescita.
Ruolo molto importante della Banca Centrale (Bundesbank) a
difesa della stabilità monetaria (lotta all’inflazione) e del
mantenimento di bassi tassi di interesse.
Molto ridotto è il ruolo della politica industriale.
Ruolo del sistema bancario
Ruolo importante delle banche universali che forniscono tutti i
servizi finanziari. Esse possono esercitare il credito
commerciale, l’investimento e esercitare il ruolo di banca
d’affari (merchant banking). Il collegamento tra banche e
imprese è molto stretto e si basa anche su partecipazioni
incrociate (molto simile ai Keiretsu).
Il finanziamento avviene prevalentemente con mutui invece
che con obbligazioni ed emissioni azionarie
L’assetto istituzionale ha favorito la concentrazione del potere
economico, cooperazione orizzontale, stretti collegamenti
finanza-industria, pianificazione strategica. Ha favorito il
processo di industrializzazione.
Il Sistema industriale (1)
Molto significativo è il ruolo delle imprese private di media
dimensione (Mittelstand) nella produzione ed esportazione di
beni intermedi, di prodotti chimici e di macchine utensili.
Fatta eccezione per il settore della media impresa (Mittelstand) il
settore non pubblico dell’economia è oligopolistico e dominato
dall’alleanza tra grandi imprese e grandi banche private.
Ne sono esempi la Siemens e la Daimler-Benz, ma anche public
companies le cui azioni sono trattate sul mercato di borsa tedesco.
Il sistema delle imprese è prevalentemente oligopolistico.
Le politiche del governo hanno rafforzato la posizione delle
banche nel governo delle imprese. Esse possiedono quote anche
consistenti delle imprese private. La Deutche Bank possiede
quote in numerosi settori (assicurazioni, auto, grandi magazzini).
E’ diffusa l’esistenza delle partecipazioni incrociate come nei
keiretsu. Viene facilitato non solo l’approvvigionamento del
credito, ma anche lo scambio di informazioni, il coordinamento
dei piani economici, la programmazione degli investimenti
Il Sistema industrial (2)
In sguito al processo di globalizzazione si è ridotto il legame
banche-imprese.
Il collegamento banche imprese ha ridotto il tradizionale conflitto
tra interessi finanziari ed industriali.
Il ruolo delle Banche come “fornitori” di capitale è stato
determinante per il processo di industrializzazione e di sviluppo.
E’ il risultato di una industrializzazione “tardiva” in confronto a
paesi come l’Inghilterra e gli USA dove il capitale era stato
accumulato in mano agli investitori privati.
La sicurezza dei finanziamenti consente la programmazione degli
investimenti a lungo termine.
Una recente legge sulle società ha aumentato il potere delle
banche nelle imprese. I cambiamenti nella capitalizzazione delle
società possono essere bloccati da solo il 26% posseduto dalle
banche.
Molto significativa è la tolleranza del governo verso la
concentrazione industriale e del potere economico. Una
mentalità antitrust è ancora molto debole.
Esistono, invece, una serie di meccanismi per impedire
scalate ostili che sono considerate destabilizzanti.
Questo ha bloccato la vendita di partecipazioni a
stranieri.
I manager hanno potuto predisporre piani a lunga
scadenza dal momento che l’obiettivo non è il profitto
nel breve periodo.
Le reciproche relazioni hanno rafforzato la diffusione
della tecnologia.
Cogestione e governo delle imprese (1)
Maggiore rappresentanza dei lavoratori e altri soggetti sociali
nel governo dell’impresa rispetto a sistema anglosassone.
Il lavoro ha un ruolo importante nel governo dell’impresa.
Capitalismo neocorporativo o del welfare capitalistico dove
lavoro e capitale cooperano.
Sistema di consigli dualistico. Esistono due Consigli: i)il
consiglio di supervisione o sorveglianza paragonabile ai
consigli di amministrazione (Board of Directors) eletto
dall’assemblea dei soci e dai lavoratori. ii) un Consiglio
Esecutivo di direzione (direttore e top management) eletto dal
Consiglio di Supervisione.
Cogestione e governo delle imprese (2)
La legge di codeterminazione (cogestione), introdotta nel 1976
da Helmut Smith, prevede che nelle imprese con più di 2.000
dipendenti, impone una rappresentanza paritetica di lavoratori
e rappresentanti della direzione nei consigli di sorveglianza.
Ciò produce relazioni industriali relativamente morbide.
Lavoratori e sindacati hanno un potere significativo nella
gestione dell’impresa e partecipano agli utili.
I lavoratori abbiano diritto di eleggere metà dei rappresentanti
del Consiglio di Sorveglianza. La restante metà e il Presidente
sono eletti dall'Assemblea degli Azionisti. Per le delibere del
Consiglio di Sorveglianza, il voto del Presidente vale doppio
in caso di parità degli esiti elettorali.
I salari uniformi per le diverse categorie sono fissati in accordo
tra sindacati e associazioni degli industriali.
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Le forme di mercato non concorrenziali. Oligopolio.