Raccomandazione UE 2001
Istituire sistemi trasparenti di valutazione
della qualità dell’insegnamento scolastico
Incoraggiare l’autovalutazione delle scuole
Sviluppare la valutazione esterna
Favorire la collaborazione e la costruzione
di reti nazionali e europee
Pubblicare i risultati della valutazione
Raccomandazioni europee e SNV
• Il potenziamento del Sistema Nazionale di
Valutazione è stato proposto in un primo tempo con
il progetto VSQ (Valutazione per lo sviluppo della
Qualità delle Scuole).
• In risposta alla domanda n.13 della UE al Governo
italiano “ Quali caratteristiche avrà il programma di
ristrutturazione delle singole scuole che hanno
ottenuto risultati insoddisfacenti?” è stato elaborato
il progetto VALeS
Valutazione interna
• I valutatori sono persone o gruppi di persone:
direttamente coinvolte nelle attività
dell’istituto scolastico (ad esempio il capo
d'istituto, il personale insegnante e
amministrativo, gli studenti), o
direttamente interessate da queste attività
(come nel caso dei genitori o dei
componenti della comunità locale).
Valutazione esterna
• La valutazione esterna viene affidata da esperti non
direttamente presenti nell’attività dell’istituzione
scolastica, che rispondono all’autorità a livello locale
o regionale o ad entrambe.
• Nella maggior parte dei paesi della UE la valutazione
è effettuata dal corpo ispettivo dipendente dallo
stato centrale e i valutatori tengono conto del
rendimento degli studenti per stabilire un giudizio
sulla qualità dell’istituzione scolastica.
Valutazione individuale degli
insegnanti
• In generale, la valutazione individuale dei docenti è
affidata al dirigente scolastico e/o a un gruppo di
docenti che abbiano funzioni specifiche e una
esperienza consolidata.
• In Estonia, Irlanda e Spagna la valutazione
individuale è prevista solo a inizio carriera o quando i
docenti stessi si candidano per ottenere una
promozione di carriera.
L’utilizzo di criteri standard
• La metà dei paesi della UE utilizza criteri standardizzati,
stabiliti a livello centrale per la valutazione esterna
delle scuole.
• Nella maggior parte dei casi, gli insegnanti sono
coinvolti nella somministrazione delle prove nazionali
ai propri studenti secondo istruzioni precise e
dettagliate su come svolgere le prove.
• In circa la metà dei paesi europei sono gli insegnanti a
correggere le prove.
Pubblicazione dei risultati
• La pubblicazione dei risultati è una pratica introdotta
negli anni Ottanta in Inghilterra e, nel Duemila, si è
diffusa in Belgio, (presso la comunità fiamminga), in
Danimarca, Irlanda Ungheria, Romania e più di recente
in Lettonia, Lituania, Polonia.
• In 16 paesi i risultati vengono pubblicati sul sito
dell’organo preposto alla valutazione esterna o su
quello del Ministero dell’Istruzione
Sinergie per migliorare
l’apprendimento
• Dal rapporto dell’analisi comparativa di 28
paesi OCSE (2009 – 2013) si evincono i punti di
forza e i punti di debolezza dei vari sistemi
scolastici e si forniscono consigli su come
utilizzare tecniche di analisi e di valutazione
per migliorare l’equità, la qualità e l’efficienza
del sistema di istruzione.
Tendenze comuni ai 28 paesi
• Maggior uso e diversificazione dei sistemi di
valutazione
• Maggiore importanza accordata agli indicatori
• Utilizzo diversificato dei risultati
• Maggiore affidamento sugli standard di
qualità
Raccomandazione Consiglio europeo
sul programma nazionale di riforma
per l’Italia (2014)
• Appare necessario il miglioramento della qualità
dell’insegnamento e del capitale umano in tutti i livelli
di istruzione: dalla scuola primaria alla scuola
superiore.
• L’insegnamento è una professione caratterizzata da un
percorso di carriera unico con prospettive limitate di
sviluppo professionale
• La diversificazione della carriera dei docenti deve
essere meglio correlata al merito e alle competenze e
associata alla valutazione generalizzata del sistema di
istruzione.
• Raccomandazione del Consiglio europeo
all’Italia
• Bisogna rendere operativo il Sistema nazionale
per la valutazione degli istituti scolastici per
migliorare i risultati della scuola e, di
conseguenza, ridurre i tassi di abbandono
scolastico.
Linee guida “La Buona Scuola”
• Occorre un modello di valutazione che renda giustizia
al percorso che ciascuna scuola intraprende per
migliorarsi e allo stesso tempo costituisca un buono
strumento di lettura per chi è esterno alla scuola.
• Il Sistema Nazionale di valutazione (SVN) previsto dal
DPR n. 80 del 2013, sarà reso operativo dal prossimo
anno scolastico per tutte le scuole pubbliche, statali e
paritarie (p. 65 delle linee guida)
Il cruscotto
• […] ogni scuola avrà un “cruscotto” comune di
riferimento grazie al quale individuare i propri punti
di forza e debolezza e sviluppare un piano triennale
di miglioramento che avrà al centro i risultati degli
studenti, il loro apprendimento e il successo
formativo.
• Il finanziamento per l’offerta formativa ( a partire dal
MOF) sarà in parte legato all’esito del piano di
miglioramento scaturito dal processo di valutazione.
La Valutazione e “la Buona Scuola”
• Il livello di miglioramento raggiunto
dall’istituto influenzerà in maniera premiale la
retribuzione dei dirigenti.
• Negli ultimi cinque anni il MIUR ha messo in
campo una serie di progetti sperimentali:
• VSQ: Valutazione per lo Sviluppo della Qualità
nelle scuole (conclusosi nel 2012/2013)
• ValeS : Valutazione e Sviluppo nella scuola,
rivolto al primo e secondo ciclo di istruzione di
durata triennale
VALeS
• Finalità generali del progetto:
• - Sperimentare un modello di valutazione della
scuola e della dirigenza basato su criteri condivisi,
trasparenti, efficaci e basati su indicatori ricavati da
molteplici punti di osservazione.
• - Diffondere una cultura della valutazione esterna e
della rendicontazione finalizzata al miglioramento del
servizio
• - Valorizzare il ruolo e la leadership del dirigente
all’interno dell’autonomia scolastica e della comunità
professionale.
• Indirizzare l’impiego delle risorse umane, finanziarie
e strutturali messe a disposizione a livello nazionale e
europeo, per l’analisi delle effettive esigenze di
miglioramento del servizio scolastico.
• Sperimentare il processo di valutazione delle scuole
e della dirigenza finalizzato al miglioramento, così
come definito nei recenti interventi legislativi che
hanno ridisegnato il SVN.
• Il progetto sperimentale ha avuto inizio nel 2012 con
durata triennale.
Che cosa riprendere da VALeS per
l’autovalutazione di istituto
• Rapporto di valutazione iniziale
• Piano di miglioramento della scuola e della dirigenza
scolastica
• Azioni di sostegno
• Risultati
• Rapporto di valutazione finale
• Bilancio sociale
• Esempi concreti per l’autovalutazione interna:
• Elaborazione e somministrazione di una serie di questionari
agli studenti, ai genitori, ai docenti, al personale ATA.
• Possibili quesiti per il questionario diretto ai docenti:
Ambiti: la comunicazione
Fra i docenti vi è una comunicazione efficace? Gli insegnanti
collaborano regolarmente per programmare le attività
didattiche? Vi è un’adeguata informazione sull’utilizzo delle
risorse? Gli organi collegiali hanno informazioni sufficienti sul
lavoro svolto da altri organismi come il Consiglio di Istituto, le
Funzioni strumentali, il Comitato di Valutazione, etc.?
• Consigli di classe
• I consigli di classe lavorano proficuamente?
• Ritengo che vi sia accordo con i colleghi sulle scelte
didattiche, operative?
• Accetto le decisioni collegiali anche se non le
condivido?
• Il consiglio, nella sua componente allargata riesce a
realizzare i suoi compiti?
• Progettualità
• Il POF di Istituto contiene iniziative e proposte in
grado di soddisfare le finalità educative ?
• La scuola investe risorse e aderisce a progetti per
agevolare la professionalità dei docenti?
• I docenti vengono sostenuti e stimolati a proporre
progetti e iniziative?
• Organizzazione del servizio
I locali della scuola sono accoglienti e puliti?
Le attrezzature dei laboratori sono funzionali e
aggiornate?
I servizi amministrativi supportano adeguatamente
l’attività didattica?
Il calendario degli impegni collegiali è adeguatamente
organizzato?
Gli spazi dedicati ai docenti sono adeguati?
Rubriche di Valutazione (Invalsi)
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Sette aree:
1. inclusione di studenti con disabilità
2. inclusione studenti stranieri
3. valutazione interna/autovalutazione
4. programmazione e valutazione degli studenti
5. orientamento
6. recupero
7. potenziamento
Invalsi
• La Valutazione di sistema si propone di rispondere a
due finalità principali:
• rendere trasparenti e accessibili all'opinione
pubblica informazioni aggregate sugli aspetti più
rilevanti del sistema di istruzione, in modo da
poterne leggere il funzionamento;
• aiutare i decisori politici a valutare lo stato di salute
del sistema di istruzione, per sviluppare strategie
appropriate di controllo e miglioramento.
• Tramite la valutazione di sistema è possibile
operare confronti temporali (per tracciare
l'evoluzione storica e seguire le tendenze in atto
in Italia), e territoriali (tra le diverse aree
geografiche all'interno del nostro paese, tra
l'Italia e gli altri paesi europei).
La Valutazione delle scuole ha lo scopo di
valutare il funzionamento delle singole scuole,
mettendo in relazione i diversi contesti di
partenza, i processi didattici e organizzativi
attuati ed i risultati ottenuti.
• Il quadro di riferimento tiene conto di quattro
dimensioni:
• il contesto in cui le scuole sono inserite (aspetti
demografici, economici e socio-culturali nei cui confini la
scuola si trova ad operare e che ne determinano la sua
utenza)
• gli input, ovvero le risorse di cui la scuola dispone per
offrire il proprio servizio (umane, materiali, ed
economiche a disposizione)
• i processi attuati, ossia le attività realizzate dalla scuola
(l'offerta formativa, le scelte organizzative e didattiche,
gli stili di direzione)
• i risultati ottenuti, sia immediati (percentuali di
promossi, votazioni conseguite agli esami di stato) sia a
medio che lungo periodo (livello delle competenze
possedute, accesso al mondo del lavoro.
La vexata quaestio INVALSI
• Rispetto allo scorso anno occorre segnalare che è
stata cassata la precisazione che “tutti i risultati
delle rilevazioni sugli apprendimenti sono restituiti
dall'INVALSI alle singole scuole e non sono adoperati
dall'INVALSI per pubblicizzare graduatorie tra
scuole.” (Nota INVALSI del 18 novembre 2013, prot.
0012537). Inoltre si stabilisce che il Questionario
studenti sarà rivolto anche agli alunni della classe II
della scuola secondaria di II grado e non solo a quelli
della V primaria. Con tale questionario vengono
raccolte informazioni riguardanti le seguenti aree:
• informazioni personali
• abilità e strategie cognitive e metacognitive connesse allo
studio
• cognizioni riferite al sé
• motivazione e impegno nello studio
• benessere a scuola
• profilo delle attività dello studente
• ambiente familiare.
• Non sono presenti specificazioni sugli studenti portatori
di un bisogno educativo speciale, problematica che fu
oggetto lo scorso anno di una specifica nota congiunta
tra MIUR e INVALSI.
• Al momento non sono ulteriormente precisate le
connessioni con l’avvio del Sistema Nazionale di
Valutazione previsto dal DPR 80/13e dalla direttiva
11/14.
Alcuni indicatori significativi per
l’autovalutazione
• Successo scolastico:
• La scuola riesce ad assicurare il successo scolastico degli
studenti? Le scelte adottate e regolamentate dalla scuola
sono adeguate a garantire il buon esito del percorso
formativo per ogni studente?
• Competenze acquisite e equità nella
• Che tipo di conoscenze e competenze acquisiscono gli
studenti nei diversi livelli del loro percorso scolastico?
• La scuola riesce ad assicurare esiti uniformi tra le varie
classi?
• Le disparità del livello di rendimento tra gli alunni sono
in progressione o in regressione nel corso della loro
permanenza a scuola?
• Tali disparità sono concentrate in alcuni corsi, sedi,
sezioni?
• La scuola riesce a migliorare le competenze civiche degli
studenti, l’educazione alla cittadinanza come il rispetto
delle regole, la collaborazione e l’implementazione dello
spirito di gruppo, l’autonomia di iniziativa e la capacità
di orientarsi? Quali elementi di prova utilizza la scuola
per valutare tali competenze e lo sviluppo personale e
sociale?
• Risultati ex post ( a distanza)
• Quale è la riuscita degli studenti nel proseguimento
degli studi?
• Quale è la riuscita degli studenti fuori dalla scuola,
nel mondo del lavoro e nei successivi percorsi di
studio?
Successo scolastico
• Indicatori:
• Esiti degli scrutini
• Studenti diplomati con votazione conseguita
all’esame di stato
• Studenti che hanno abbandonato gli studi in
corso d’anno
• Studenti trasferiti in entrata e in uscita in
corso d’anno
• Esiti delle prove INVALSI e confronto con i dati regionali
e nazionali.
• Differenze nel punteggio rispetto a scuole con contesto
socio-economico e culturale simile (ESCS)
• Varianza interna alle classi e fra classi
• Esperienze lavorative e stage
• Prosecuzione degli studi
• Successo negli studi
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2014/11/25 Valutazione e autovalutazione