Girolamo Dai Libri (Verona 1474 – 1555) Barbini Francesco & Fraccaroli Alessandro Opera ANNO inizio del 1700 SI TROVA dal 1812 nel museo di Castelvecchio FONTE Vangelo di Luca 2,1-7 Il dipinto proviene dall’altare della cappella Maffei della chiesa di Santa Maria in Organo in Verona e fa parte di un insieme d’opere che fra la metà del 400 e la metà del 500 decorarono le varie cappelle attribuite alle famiglie più importanti di Verona nel tentativo di restaurare la chiesa. “IL Presepio dei conigli” rimase qui fino all’inizio del 1700 e fu poi trasferito nel convento degli olivetani. continua… … La Pala. Quando guardo questa opera devo ricordare che prima di essere un opera d’arte era un oggetto liturgico, infatti il motivo per cui era stata creata era strettamente legato all’azione liturgica che si svolgeva sull’altare sottostante. Essa contiene una serie di allusioni liturgiche molto particolari: Il richiamo ai gradini dell’altare negli strati della roccia, Giovanni Battista che indica L’Agnello di Dio, formula utilizzata nella celebrazione della messa, San Girolamo compie un atto penitenziale e si inginocchia, Maria che rappresenta la chiesa offre al mondo il Corpo di Cristo e ciò vuole ricordare che quanto si celebra sull’altare non è altro che la continuazione dell’incarnazione. I conigli Bellissima pala che prende il nome dai due conigli selvatici in primo piano, animali notturni che sono simbolo non solo di fecondità e mansuetudine, ma anche della veglia del monaco in preghiera AMBIENTE L’artista, come un bravo miniaturista dipinge le piante, le pietre rocciose,i vari animali,il paesaggio sullo sfondo che richiama il Lago di Garda, facendo attenzione ai particolari. L’ambiente. Il paesaggio ci ricorda il lago di Garda, in questo modo l’artista ha voluto dire che Gesù nasce per tutti gli uomini di ogni tempo e ogni luogo. Ricorda però anche l’evento storico dipingendo in primo piano la capanna-grotta di Betlemme. Maria Maria è inginocchiata e guarda con dolcezza Gesù il suo viso sembra attraversato da un velo di tristezza e preoccupazione, quasi ad indicare la consapevolezza del destino sacrificale che sarebbe toccato al Figlio. Il colore della sua veste è rosso per indicare la sua natura umana ( il rosso è il colore del sangue) il manto è blu per ricordare che Maria è avvolta dalla potenza divina (il blù è il colore del cielo). Giuseppe: appare dietro Maria è pensieroso ed è raffigurato come un anziano patriarca biblico. Gesù Bambino: è deposto sulla terra ma su un lembo del manto di Maria che è blù questo per indicare la divinità di quel bambino piccolo e indifeso. Gli animali Sono rappresentati in coppia per indicare le due nature di Gesù: umana e divina. Il nostro commento Abbiamo scelto quest’opera perché è piena di significato e ci piaceva più delle altre sotto l’aspetto pittoresco. Per conoscere i significati di questo quadro bisogna analizzarlo a fondo e con interesse.