Il “Bilancio” dell’Attività Sanitaria dr.Danilo Gariboldi Direttore Sanitario A.O.San Paolo Conferenza dei Servizi – 5 Febbraio 2005 Attività Attività di Ricovero Ordinario (n° casi) 23349 Accessi Day Hospital (n° casi) 22546 24000 20000 34812 16000 35856 35000 12000 30000 8000 25000 4000 0 2003 2004 20000 15000 …di cui 10000 Utenti fuori Regione (n° casi) 1500 1329 1328 5000 0 2003 1000 500 0 2003 2004 2004 Attività Posti Letto Accessi Pronto Soccorso (n° casi) 78.298 75.337 80.000 70.000 60.000 50.000 500 450 400 350 300 250 200 150 100 50 0 441 427 77 84 2003 Ro DH 2004 40.000 30.000 Ricoveri da P.S. (n° casi) 20.000 10.000 0 2003 2004 Anno 14.000 13.702 13.215 13.000 12.000 ...di cui 11.000 10.000 2003 2004 Attività di Interesse Sociale UnitaDegenza MEDICINA PENITENZIARIA 2003 Casi Ordinari 436 Day Hospital 82 DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE Ordinari 751 Accessi Day Hospital 1.383 Ambulatori 21.178 Attività Territoriale 39.375 DAMA (Disabled Advanced Medical Assistance) Ordinari 69 Day Hospital 738 Pronto Soccorso 247 Ambulatorio 889 PARTI 1.760 2004 Casi 563 158 724 1.781 23.296 40.428 89 791 223 1.146 1.818 Il Paziente nel Nostro Futuro 1) Completamento dell’offerta assistenziale in Area Materno Infantile Terapia Intensiva Neonatale UnitaDegenza OSTETRICIA GINECOLOGIA Patologia della Gravidaza Trasferimenti PEDIATRIA Trasferimenti 2002 Casi 2003 Casi 2004 Casi 808 - 638 7 691 9 - 43 42 2) Completamento percorso del malato in area EmergenzaUrgenza Ristrutturazione del Pronto Soccorso (già approvato finanziamento ministeriale) Cosa stiamo facendo 1) 2) 3) 4) 5) 6) Rafforzamento culturale dei processi di dipartimentalizzazione Progetto Balanced Scorecard Programma Regionale di Valutazione Joint Commission International Acquisizione di nuove tecnologie in accordo con l’Università Riorganizzazione Logistica Progetto di ampliamento dell’attività oncologica e Implementazione attività cardiologica in ambito interventistico (Progetto Mi-safe) Accoglienza dei pazienti nei reparti Piano di formazione per il personale infermieristico tecnico e di supporto La Balanced Scorecard al S.Paolo: rileggere la strategia sotto diverse prospettive Prospettiva dell’Utente Quali sono i bisogni e le aspettative degli utenti? In cosa mi devo differenziare nei confronti degli utenti per avere successo? Prospettiva Economico Finanziaria Quali sono i risultati economici attesi nel medio e lungo periodo? Missione Aziendale Fornire prestazioni sanitarie specialistiche, di media/ elevata complessità, secondo criteri di appropriatezza e qualità tramite l’integrazione dei processi assistenziali, di ricerca e di insegnamento e in una logica di corretto utilizzo delle risorse Prospettiva dell’Apprendimento Esistono risorse e infrastrutture adeguate per la realizzazione della strategia? Prospettiva dei Processi Interni Quali sono i processi in cui eccellere? “Il Progetto di valutazione delle performance qualitative con Joint Commission International” Conferenza dei Servizi L’accoglienza al cittadino 5 Febbraio 2005 Dott.ssa Valentina Bettamio – Direzione Sanitaria A.O. S. Paolo La valutazione delle performance qualitative Il paziente nel nostro futuro vede un NUOVO OSPEDALE che, partendo da una NUOVA STRUTTURA, NON PUO’ ESISTERE con una vecchia organizzazione: SERVE UNA NUOVA ORGANIZZAZIONE La valutazione delle performance qualitative L’ ORGANIZZAZIONE È UN FATTO CULTURALE, non è una moda, ma segue dei CRITERI e degli INDIRIZZI (STANDARD) consolidati e già vagliati in altre realtà sanitarie analoghe a livello internazionale. La valutazione delle performance qualitative La maggior parte dei PROBLEMI e delle POSSIBILITÀ DI MIGLIORAMENTO risiede nelle DEBOLEZZE DEL PROCESSO e non nelle INCOMPETENZE INDIVIDUALI. Quindi è un “problema” che coinvolge Tutti All’H San Paolo non è in discussione la qualità La valutazione delle performance qualitative Non si può parlare di isole o frammenti di Qualità ma di progetto di qualità elevato a SISTEMA. Non si può essere qualità solo in un ambito o a volte: il Cittadino e Tutti gli Operatori devono avvertire che LA QUALITA’ E’ TOTALE. La valutazione delle performance qualitative In questo contesto non è pensabile credere che la Qualità appartenga solo all’Ospedale come se fosse svincolato dal Territorio. I problemi dell’uno si riversano inevitabilmente sull’altro; bisogna DIALOGARE TUTTI INSIEME La valutazione delle performance qualitative La Regione ha fornito proprio in questi giorni il software per il primo assessment del Progetto, che consiste in una autovalutazione. La disponibilità degli operatori è stata da subito evidente ma la difficoltà iniziale è stata capire CHE COSA si era chiamati a fare e COME. La valutazione delle performance qualitative Il fatto di cogliere dove sono gli errori è già un passo avanti. Immersi nelle attività quotidiane si tende a non cogliere più le viziature di sistema. L’autovalutazione è il primo grande risultato richiestoci e già raggiunto: lo ha chiesto la Regione, ci siamo arrivati. E’ partendo dagli errori che possiamo migliorare l’organizzazione. La valutazione delle performance qualitative L’ ORGANIZZAZIONE OTTIMALE è la SINTESI delle NECESSITÀ di TUTTI. Non bisogna credere che qualcuno possa e debba offrire sempre e tutto, ma la valutazione finale di performance non può che nascere dal dialogo e dal confronto tra aspettative e possibilità di Servizio. La valutazione delle performance qualitative UN ESEMPIO : IL CONSENSO INFORMATO Sono stati eleborati nuovi modelli di “consenso informato” secondo gli Standard di Qualità: perché non discuterli tutti insieme per cogliere davvero se esiste vera e comprensibile informazione completa per chiunque e giungere all’assenso alle cure ? Questa è…….. partecipazione, condivisione, performance. Questa è .…. Qualità sostanziale e non “formale”. La valutazione delle performance qualitative IL VERO VIAGGIO DI SCOPERTA NON CONSISTE NEL CERCARE NUOVE TERRE MA NELL’AVERE OCCHI NUOVI M. Proust