LA SIMILITUDINE Spesso, a causa di diverse ragioni, si ha la necessità di realizzare delle riproduzioni che rispettino esattamente le caratteristiche dell’oggetto reale. E’ il caso delle planimetrie degli edifici, delle piantine, delle mappe geografiche… In tutti questi casi non è sufficiente realizzare un modello che assomigli all’originale, ma esso deve consentire di rilevare tutte le caratteristiche come si farebbe dal vero. I due triangoli non sono congruenti (hanno stessa forma ma diverse dimensioni) ma sono simili. Per definizione quindi due figure sono simili se hanno la stessa forma. a b c I rombi a, b e c hanno tutti la stessa forma, ma sono simili? a b c I rombi a e b sono simili perché conservano anche il rapporto fra i lati corrispondenti (in entrambi la diagonale maggiore è il doppio della diagonale minore), nel rombo c tale rapporto è il triplo. La somiglianza nella forma quindi può trarre in inganno, ecco perché sono importanti i criteri di similitudine. Due figure sono simili se: • hanno angoli corrispondenti congruenti; • il rapporto fra le misure dei lati corrispondenti è costante. L’OMOTETIA dilata o contrae gli oggetti, mantenendo invariata la forma cioè l’ampiezza degli angoli Omotetia diretta: le figure sono poste dalla stessa parte rispetto al centro O ed appaiono orientate nello stesso modo. Omotetia inversa: le figure sono poste da parte opposta rispetto al centro O ed appaiono capovolte una rispetto all’altra.