Quarto incontro: 3 marzo 2010
i ragazzi della 1°A “Carminati” alla Scuola “Volta” per l’incontro coi bambini della 2°C.
. Accoglienza: esecuzione corale della canzone “ È un tipo diritto”
. Storicizzazione del percorso svolto.
. Presentazione del testo: “Convenzione sui diritti dell’infanzia”
E’ un tipo diritto
C’è un supereroe disarmato
che è senza mantello e non è mascherato.
Difende bambine e bambini
divide panini regala sorrisi.
RIT. E’ un tipo diritto
non sa stare zitto
non tace ma dice
parole che sanno di pace.
E’ un tipo diritto
la “D” qui sul petto
non vuole violenza soltanto speranza.
I suoi sono veri poteri
non tira mazzate ma spara pensieri.
Se lotta non fa mai del male
ma non può morire ha un cuore immortale.
RIT:
Conosce la fame e la guerra
a volte s’arrende si siede per terra.
Ma quando si sente sconfitto
lui cerca nel cielo un raggio diritto.
RIT:
Gli alunni della classe 1ª - secondaria leggono ai compagni gli articoli da loro prescelti e li invitano a
selezionare quelli attinenti al lavoro finora svolto
(diritto ad avere una casa, all’istruzione, alla salute, al gioco, alla famiglia).
Articolo 24 (salute)
Gli Stati parti riconoscono il diritto del
minore di godere del miglior stato di salute
possibile e di beneficiare di servizi medici e di
riabilitazione. Essi si sforzano di garantire che
nessun minore sia privato del diritto di avere
accesso a tali servizi.
Il bambino deve poter vivere
in salute anche con l’aiuto
della medicina. Ha il diritto
ad essere aiutato quando ne
ha bisogno.
Ogni bambino ha diritto a vivere bene. La
famiglia ha la responsabilità di nutrirlo,
vestirlo, dargli una casa anche quando il
padre si trova in un altro Stato e gli Stati
devono aiutare le famiglie in questo compito
se ne hanno bisogno.
Articolo 28 (Educazione)
Gli Stati parti riconoscono il diritto del
fanciullo all'educazione e in particolare (…)
garantire l’esercizio di tale diritto in misura
sempre maggiore e in base all’uguaglianza
delle possibilità.
Articolo 27 (generali)
Gli Stati parti riconoscono il diritto di ogni
fanciullo a un livello di vita sufficiente per
consentire il suo sviluppo fisico, mentale,
spirituale, morale e sociale.
Il bambino ha
diritto
all’istruzione
Articolo 31 (salute)
Gli stati parti riconoscono al fanciullo il
diritto al riposo e al tempo libero, a
dedicarsi al gioco e ad attività ricreative
proprie della sua età e a partecipare
liberamente alla vita culturale ed artistica.
Il bambino ha diritto di
giocare, di riposarsi
e di divertirsi.
Dibattito/confronto rispetto a quanto acquisito; proposte di lavoro
Modalità di lavoro: gruppo allargato; coordinatori: un bambino della primaria ed una ragazza della
secondaria.
Gli alunni, al loro interno, pongono domande di chiarimento e/o di confronto sui temi trattati, forniscono
risposte e formulano ipotesi di lavoro.
Punti fondamentali del dibattito:
•alcuni bambini chiedono se esiste un documento che, nel nostro Paese, garantisce il rispetto dei diritti
non solo dei bambini: la Costituzione
•ipotesi di prodotto finale: vari interventi
•
Un’alunna della scuola secondaria mostra ai presenti una grande scatola in legno grezzo
all’interno della quale, alla rinfusa, vi sono dei modellini di edifici dello stesso materiale.
Informa di averla costruita con il padre falegname e propone di utilizzarla come “libro
parlante” sul tema dei diritti dei bambini. Dopo ampia discussione, i presenti accolgono
l’ipotesi di lavoro e concordano che il libro illustrerà un’ideale città dei ragazzi.
Gruppi di lavoro
Si formano due gruppi: uno per classe con consegne diverse di lavoro per
la realizzazione dello stesso citato prodotto.
Prima fase del progetto ( prodotto finale)
Classe seconda primaria
I bambini realizzano un cartellone-albero che diventerà la copertina del
libro: le radici hanno alla base la parola Costituzione che alimenta i rami e
le fronde sui quali vengono riportati i principi fondamentali dei diritti umani
e quindi della Costituzione (già selezionati in un precedente incontro).
Classe prima secondaria
I ragazzi, divisi in sottogruppi, dipingono i modellini di edifici che
rappresentano la scuola, il parco, le case e l’ospedale (simboli di quanto
precedentemente selezionato rispetto ai diritti dei bambini).
Il lavoro proseguirà nel prossimo incontro.
.
Tutti lavorano con passione alla realizzazione del nostro
“PROGETTO”
Secondo un noto proverbio:
”
“Chi sporca lava
E’ un nostro dovere
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Quarto incontro: 3 marzo 2010