INFERMIERISTICA CLINICA IN AREE SPECIALISTICHE INFERMIERISTICA IN AREA GERIATRICA A. A. 2008/2009 Dott. ssa Margherita Andrigo – Portogruaro APPROCCIO RIABILITATIVO problemi correlati al movimento La contenzione 1 Contenzione fisica Sono definiti mezzi di contenzione fisici e meccanici i dispositivi applicati al corpo o nello spazio circostante la persona per limitare la libertà dei movimenti volontari. 2 Includono: corpetti, bende per polsi e caviglie, uso di cinghie, lenzuola per legare parti del corpo, sedia geriatrica con piano d’appoggio fisso, reti e spondine per il letto Non sono incluse spondine che proteggano metà o 3/4 del letto 3 Perché la contenzione…..? Le ragioni più comuni che vengono addotte per giustificare la contenzione: prevenzione dei traumatismi da cadute minor difficoltà a somministrare un trattamento medico senza l’interferenza del paziente modificazione di comportamenti disturbanti quali l’aggressività o il vagabondaggio Numerosi studi hanno evidenziato come il ricorso all’uso della contenzione fisica non riduce nè il numero delle cadute, nè la gravità delle conseguenze La riduzione della contenzione fisica si accompagna ad un aumento significativo di cadute prive di conseguenze N° di cadute con conseguenze più gravi è sostanzialmente sovrapponibile a quello che si verifica in soggetti non sottoposti a contenzione. 4 Danni potenziali della contenzione 3 categorie: traumi meccanici: lesioni tessuti molli superificiali, asfissia, strangolamento malattie funzionali e organiche: incontinenza, lesioni da decubito, infezioni sindromi della sfera psicosociale: stress, umiliazione,depressione, paura 5 Conseguenze declino di molte funzioni fisiche e psichiche che non sono più stimolate ed esercitate in modo appropriato e sufficiente Diminuzione della massa e del tono e della forza muscolare Aumento dell’osteoporosi Aumento infezioni nosocomiali Aumento incontinenza urinaria e fecale Cadute Abrasioni Contratture Depressione, paura, sconforto, umiliazione, demoralizzazione Disidratazione Scoraggiano l’uso della contenzione e hanno ripercussione sulla qualità di vita del soggetto Frequentemente il paziente nel tentativo di liberarsi si procura lesioni E’ ipotizzato un aumento di mortalità nei pazienti sottoposti a contenimento fisico Osservazioni di natura etica e problemi di natura medicolegale 6 Quando la contenzione? Il ricorso alla contenzione deve essere limitato a circostanze eccezionali: situazioni di emergenza, quando il comportamento del soggetto rappresenti un immediato pericolo per sé e per gli altri protezione di presidi medicali specialmente quando necessari per l’immediato benessere del paziente iperattività con confusione mentale trasporto con barella periodo pre e post sedazione stato di incoscienza o di ebrezza pericolo per la sicurezza del paziente 7 INDICAZIONI/LIMITAZIONI: DECISIONE E SCELTA DEI MEZZI DI CONTENZIONE La decisione deve essere presa collegialmente dall’èquipe assistenziale coinvolgendo se possibile il paziente e la sua famiglia. La necessità di prolungare l’uso della contenzione deve essere valutata dopo verifica delle condizioni del soggetto. La contenzione non può essere imposta per più di 12 ore a meno che non lo richieda la condizione del soggetto. Durante la contenzione controllare il paziente almeno ogni 30’ La valutazione di eventuali effetti dannosi direttamente attribuiti alla contenzione deve essere valutata periodicamente (ogni 3-4 ore) abrasioni, ulcere da decubito. Comfort e sicurezza del paziente sono da perseguire durante il periodo di contenzione 8 La scelta della contenzione va vista come ultima risorsa e finalizzata esclusivamente al bisogno di sicurezza del paziente E’ possibile ridurre il ricorso all’uso dei mezzi di contenzione fisica nella prevenzione delle cadute con interventi orientati a rilevare i pazienti a rischio di cadute, nei confronti dei quali intensificare appropriati interventi CONTENERE LA CONTENZIONE!! 9