L’IMPRESSIONISMO Il movimento artistico che cambiò il modo di osservare la realtà L’Impressionismo è nato in Francia da un gruppo di pittori che decidono di non esporre più le loro opere nei Salon ufficiali. Si riuniscono per la prima volta a Parigi nel 1874, presso lo studio del fotografo Felix Nadar. La loro prima mostra è un insucesso. Scelgono di chiamarsi “impressionisti” anche se questo era, all’inizio, un modo dispregiativo per definire la loro arte. Monet: “Impression soleil levant” (1874) Un critico che visita la mostra, prendendo spunto da quest’opera di Monet, li definisce con molto disprezzo “pittori impressionisti”! Ma il gruppo accetta volentieri questa definizione poiché l’intento che li unisce è proprio quello di cogliere l’impressione visiva della realtà così come si forma sulla retina. Gli impressionisti vogliono dipingere l’impressione dell’attimo che passa: la folata di vento, il riverbero del sole, il gioco delle nubi in cielo, il riflesso cangiante dell’acqua… Le opere di questi pittori sono rivoluzionarie perché essi dipingono solo ciò che colpisce la loro sensibilità. Monet: “Donna con il parasole” Le caratteristiche principali della pittura impressionista: 1. Realizzano soprattutto paesaggi en plein air (all’aria aperta). 2. Non disegnano, dipingono direttamente sulla tela. 3. Evitano di usare il nero per definire le ombre e le zone scure. 4. Usano il contrasto tra i colori complementari. Renoir: “Le moulin de la Galette” (1876) A differenza dei pittori realisti, gli impressionisti nelle loro tele colgono gli aspetti positivi e allegri della scintillante vita parigina. Le opere di Renoir sono una festa di luci e colori. Sembra quasi di avvertire i rumori della festa, le voci delle conversazioni, i ritmi delle danze… Monet: “La cattedrale di Rouen” (1892) Questi quadri mostrano lo stesso soggetto visto in diverse condizioni di luce. Per dipingerlo, Monet ha cambiato tela ogni mezz’ora. Pissarro: “Avenue de l’Opéra” (1898) Degas: “Ridotto dell’Opéra” “Le ninfee, paesaggio d’acqua” 1907 Monet, il padre della pittura impressionista, sviluppa per tutta la vita l’interesse per la natura, la luce e il colore. Si stabilisce in campagna e non si stancherà mai di dipingere il suo soggetto preferito, le ninfee. Il tema ricorrente evidenzia l’interesse per la luce, l’acqua e le cose che sono in continua trasformazione. La sua pittura è fatta di vibrazioni di colore. Monet “I covoni alla fine dell’estate” Renoir “L’altalena” 1876 Monet: “Impression, soleil levant”