COURBET e MONET a confronto
Jean Désiré Gustave Courbet (1819-1877)
è stato il più rappresentativo pittore francese del
movimento realista.
È pittore di composizioni figurative, paesaggi e
paesaggi marini. Si occupa anche di problematiche
sociali, prendendosi a cuore le difficili condizioni di
vita e lavoro dei contadini e dei poveri.
Il suo lavoro non può essere classificato come
appartenente né alla scuola romantica, all'epoca
predominante, né a quella neoclassica: Courbet
crede invece che la missione dell'artista realista sia
la ricerca della verità, che aiuterebbe ad eliminare
le contraddizioni e le disuguaglianze sociali.
Per Courbet il realismo non ha a che fare con la perfezione del tratto e delle
forme, ma richiede un uso del colore spontaneo ed immediato, che suggerisca
come l'artista grazie all'osservazione diretta ritragga anche le irregolarità della
natura. Ritrae la durezza della vita e, così facendo, sfida il concetto di arte
accademico tipico della sua epoca, attirando su di sé la critica di aver
deliberatamente adottato una sorta di "culto della bruttezza".
Claude Oscar Monet (1840-1926)
È il pittore francese più rappresentativo del movimento
impressionista, considerato il ‘padre’ dell’impressionismo.
Monet non amava e non s'interessava ai classici esempi della
pittura, tanto da non entrare quasi mai al Louvre: la sua
cultura artistica era e rimase limitata, ma egli compensava
quell'apparente difetto nel vantaggio di poter guardare alla
natura - l'unica fonte della sua ispirazione - senza
precostituite impalcature mentali, abbandonandosi
all'istinto della visione che, quando è immediata, ignora il
rilievo e il chiaroscuro degli oggetti, che sono invece il
risultato dell'applicazione al disegno di scuola. Pur
ammirando i realisti come Courbet e Corot, non li imitava;
eliminando la plasticità delle cose, Monet si sforzava di
rappresentarle nell'immediatezza del fissarsi della loro
immagine nella rètina dell'occhio, nel loro primo apparire
alla coscienza: e l'apparenza della cosa non è la realtà della
cosa
Il 15 aprile 1874 s'inaugura, nello studio del
fotografo Nadar la mostra del gruppo Societé
anonyme des peintres, sculpteurs et graveurs,
composto, fra gli altri, da Monet, Cézanne,
Degas,Renoir, Pissarro, polemici nei confronti
della pittura, allora di successo, accettata
regolarmente nei Salons. Monet vi presenta
la tela, dipinta due anni prima, Impressione,
levar del Sole;
il critico Louis Leroy prende spunto dal titolo del quadro per coniare
ironicamente il termine impressionismo.
Scrive Leroy che
..fu una giornata tremenda quella in cui osai recarmi alla prima sul boulevard
des Capucines insieme con Joseph Vincent, paesaggista, allievo di Bertin,
premiato sotto diversi governi. L'imprudente era andato lì senza pensarci,
credeva di vedere della pittura come se ne vede ovunque, buona e cattiva, più
cattiva che buona, ma che non attentasse ai buoni costumi artistici, al culto della
forma, al rispetto dei maestri. Ah, la forma! Ah, i maestri! Non ne abbiamo più
bisogno, mio povero amico! Tutto questo è cambiato…..
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