LA QUALITA è una percezione soggettiva profondamente legata ad un giudizio di valore di colui o coloro che ne fanno esperienza. Di conseguenza è necessario contestualizzarne il concetto: all’ambiente, al cibo, ecc…,ma non basta, poiché la variabilità personale persiste mantenendo valutazioni profondamente soggettive “la qualità non è la migliore in senso assoluto bensì la migliore per certe condizioni” (Total Qualità control, New York 1988) Il modello di riferimento permette di saper con che cosa ci confrontiamo e come possiamo valutare e misurare la qualità del servizio erogato Il modello permette di definire la qualità di un prodotto specifico o di un intero sistema organizzativo (es. Sistema ISO 9001), avendo come riferimento le indicazioni dalla legislazione nazionale e regionale su Autorizzazione ed Accreditamento. Per autorizzazione si intende il provvedimento amministrativo che rende lecito l’esercizio dell’attività sanitaria da parte di qualsiasi soggetto pubblico e privato in possesso di requisiti minimi prestabiliti e verificati; Per accreditamento istituzionale si intende l’atto con il quale si riconosce ai soggetti già autorizzati all’esercizio di attività sanitarie lo status di potenziali erogatori di prestazioni nell’ambito e per conto del Servizio Sanitario Nazionale UN SISTEMA DI GARANZIE Autorizzazione alla realizzazione Autorizzazione al funzionamento Accreditamento istituzionale Garanzia di coerenza rispetto al fabbisogno della comunità Garanzia dei livelli di legalità e sicurezza Garanzia dei livelli di qualità: condizione per relazionarsi con il SSN Garanzie sia per coloro che governano il sistema sanitario (committenza interna: Azienda, Regione, Stato) che per i cittadini (committenza esterna) in quanto: 1. Essere in possesso dell’autorizzazione garantisce legalità e sicurezza, 2. Essere rispondenti alla programmazione data garantisce pertinenza ai bisogno della collettività, 3. Essere in possesso di ulteriori requisiti garantisce la messa in atto di azioni di miglioramento e quindi di sistema di qualità. L’APPLICAZIONE PRATICA DELLE TEORIE Nel quotidiano abbiamo bisogno di avere chiaro: Dove stiamo andando definizione delle macro linee di indirizzo L’APPLICAZIONE PRATICA DELLE TEORIE Nel quotidiano abbiamo bisogno di avere chiaro: Se possediamo tutti gli elementi conoscitivi del nostro cammino (informazione/formazione) L’APPLICAZIONE PRATICA DELLE TEORIE Responsabilità definizione delle responsabilità L’APPLICAZIONE PRATICA DELLE TEORIE Dove andare Con quale Responsabilità Informazione Formazione Definiscono la POLITICA (UNI EN ISO 9001:2000 punti 4.2.1; 5.1b,c; 5.2;5.3.) Requisiti per l’accreditamento 1.documentazione della politica dell’organizzazione (mandato, visione, obiettivi generali a lungo periodo, obiettivi specifici), in riferimento all’atto aziendale o altri documenti costitutivi 2.evidenza di informazione/coinvolgimento del personale 3.evidenza dell’assegnazione di responsabilità per il conseguimento di obiettivi per la qualità (da Il sistema qualità per l’accreditamento istituzionale in Emilia-Romagna) Il programma di screening è: – Una azione di sanità pubblica – Un percorso diagnostico terapeutico che consideri l’unicità della persona PRINCIPI POLITICI CARDINE L’APPLICAZIONE PRATICA DELLE TEORIE Nel quotidiano abbiamo bisogno di avere chiaro: Dove siamo definizione della struttura organizzativa L’APPLICAZIONE PRATICA DELLE TEORIE Nel quotidiano abbiamo bisogno di avere chiaro: Con chi ci rapportiamo identificazione delle interfacce operative L’APPLICAZIONE PRATICA DELLE TEORIE Nel quotidiano abbiamo bisogno di avere chiaro: Con che piano di attività agiamo identificazione degli obiettivi a breve e medio termine, con che risorse e quello che facciamo è fatto correttamente? L’APPLICAZIONE PRATICA DELLE TEORIE Dove siamo Con chi ci rapportiamo Con che piano di attività agiamo Definiscono la PIANIFICAZIONE (UNI EN ISO 9001:2000 punti 4.1a; 5.1b,c; 5.1.1) Requisiti per l’accreditamento 1.Definizione della struttura dell’organizzazione interna,delle responsabilità delegate. 2.Identificazione delle interfacce operative interne ed esterne e definizione dei punto di coordinamento e controllo delle attività 3.Piano annuale delle attività, comprendente: a)obiettivi specifici, b)definizione e allocazione delle risorse economiche e umane, tecnologiche, c)punti e modalità di verifica, d)catalogo delle prestazioni/standard di prodotto, e)piani organizzativi. (da Il sistema qualità per l’accreditamento istituzionale in Emilia-Romagna) Il rispetto dei principi definiti nella politica richiede: - modalità di lavoro multidisciplinare - azioni organizzative che permettano la gestione unitaria dei casi positivi ai test PRINCIPI CARDINE SU CUI SVILUPPARE LA STRATEGIA DI PIANIFICAZIONE L’APPLICAZIONE PRATICA DELLE TEORIE I punti 2.1 e 2.2 della norma sono la presentazione dell’organizzazione in quanto richiedono ne sia descritta la struttura interna definendo l’organigramma, i livelli di responsabilità, che tipo di prestazioni e/o di attività sono erogate e come si erogano. Il punto 2.3 richiede di esplicitare quali sono le azioni annuali per assicurare il conseguimento degli obiettivi specifici, per questo un piano delle attività deve comprendere la definizione dei volumi, della tipologia e la qualità delle attività previste. Si devono dichiarare i momenti di verifica, prevedere l’assegnazione di specifiche responsabilità e disponibilità di risorse ad esempio per attività innovative, definire gli strumenti che permettano di misurare (indicatori) il raggiungimento degli obiettivi prefissati.(UNI EN ISO 9001: 2000 punti 4.1a-f; 7.2.1) La descrizione di ogni servizio, delle sue prestazioni e dei processi che sono utilizzati per ottenere l’erogazione di prestazioni, devono essere espressi in termini di requisiti osservabili e valutabili sia dal punto di vista dell’organizzazione sia da parte degli utenti. Agire secondo questi criteri richiede la definizione a priori dei risultati, delle proprie attività e la programmazione dei regolari momenti di verifica. Strutturare dei principi per l’accreditamento del processo di screening per tutta l’area regionale doveva tener conto della diversa cultura organizzativa per questo i due obiettivi prioritari sono stati: Esprimere e rendere omogenea su tutto il territorio l’offerta dei prodotti al fine di dare agli utenti eguali opportunità; Verificare l’adeguatezza dei processi produttivi in atto rispetto all’esigenza di garantire standard di prodotto, per superare le precedenti logiche di frammentazione territoriale e di settore. Per realizzare questi obiettivi è stato fondamentale attuare le azioni di condivisione, diffusione e motivazione tra gli operatori i quali erano usi ad agire con diverse modalità. E’ stato, quindi, avviato un percorso di condivisione con i professionisti delle aziende sanitarie man a mano si strutturava il documento, ma non solo si sono richiesti i pareri a tutte le organizzazioni rappresentanti le varie professionalità, così come si è chiesto il parere delle rappresentanze sindacali. “la qualità non è una tecnica, ma consiste di virtù personali come la coerenza, la passione l’attenzione, l’entusiasmo; mentre la tecnica, per quanto importante, è solo uno strumento per esprimere e mettere in pratica questi valori. La qualità deriva dalle persone, dal loro impegno, dal loro interesse e dalla ferma convinzione che tutto possa essere migliorato, se ci si prova e non ci si arrende” “ IL SISTEMA QUALITA’ ISO 9000 IN SANITA’ GUIDA AL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ NELLE STRUTTURE SANITARIE” di Gianfranco Baraghini e Maurizio Cappelli Grazie della vostra attenzione