LA QUALITA’ DI VITA DEL DIABETICO PORTATORE DI MICROINFUSORE DI INSULINA www.DiabDolci.it MADONIA I,CASCIO S., STRAZZERA L., PROVENZANO V. Scopi dello studio metodiche impiegate Valutare il vissuto psicologico pre e post-impianto in un totale di 24 pazienti diabetici sottoposti ad impianto di microinfusore. Lo strumento d’indagine utilizzato dal team educativo terapeutico “dedicato” (infermiere, dietista, psicologo clinico, diabetologo, diabetico gia’ portatore di micropompa) è stato il colloquio clinico-diagnostico, orientato in particolare a indagare alcune aree: a)microinfusore, terapia e compenso; b)microinfusore e rapporti interpersonali; c)microinfusore e qualità di vita; d)psicologia del soggetto portatore di microinfusore. In una prima fase di assessment, la consulenza specialistica mira a cogliere nel soggetto: - il grado di motivazione posseduta, - le sue abilità di gestione del diabete e - le sue capacità di coping. Importante ancora raccogliere tutte le informazioni circa l’impostazione dello stile di vita in vista di una modificazione relativa alla promozione del benessere psico-fisico ed alla prevenzione delle complicanze . Inoltre, la presenza di problematiche psicologiche o difficoltà socio-relazionali legati all’essere diabetici (ad esempio la paura di far sapere di essere diabetico, il desiderio di nascondere il microinfusore, ecc.) viene tenuto in considerazione e diventa altresì criterio di selezione..Il supporto educazionale, informativo-formativo si realizza nei gg successivi, mirato alla nuova gestione del diabete, in particolare per cio’ che concerne alimentazione, att.fisica, emergenze, manutenzione della pompa. La fase successiva all’impianto ha rivalutato, a distanza di sei mesi, il vissuto psicologico e la qualita’ di vita del soggetto impiantato. Risultati Dal confronto con quanto emerso nella fase inziale di assessment, emerge nella quasi totalità dei casi: -una maggiore fiducia in sé; -un miglioramento dell’autostima; -un incremento delle capacità o abilità di gestione della condizione diabetica; -un miglioramento della self-efficacy; -ed il successo sperimentato rispetto all’ottimizzazione delle glicemie induce nei soggetti impiantati, un’accettazione attiva della propria condizione di vita. Il soggetto riferisce, di aver raggiunto un adeguata gestione del controllo glicemico anche in relazione al cibo, perché la micropompa permette di “godere più liberamente del pasto”, oltre che registrare una maggiore libertà nella scelta qualitativa dei cibi. Le risposte fornite sono, nella quasi totalità dei casi, positive: “non solo la vita è cambiata in meglio, ma alcuni dicono addirittura di essere rinati! ”L’85 circa dei ns soggetti riferisce di sentirsi molto sicuri, liberi e autonomi; nessuno descrive impedimenti particolari nel compiere attività diverse, a volte un po’ di disagio (al mare o nell’indossare indumenti attillati), ma gli stessi che ne parlano sono sicuri di superarlo e di escogitare soluzioni opportune; il portare il microinfusore, fa sentire meno diabetici perché la libertà riconquistata in tanti campi avvicina alla vita di chi non è diabetico….!!!!. Regione Siciliana AMD Associazione Medici Diabetologi XV CONGRESSO NAZIONALE Genova 18/21 Maggio 2005 ASL 6 PALERMO - OSPEDALE CIVICO PARTINICO - U.O. DIABETOLOGIA E MALATTIE DEL METABOLISMO – Direttore Dott.Vincenzo Provenzano