ATTIVITA’ SOCIALI
IN EMERGENZA
I VOLONTARI DEL SOCCORSO CRI
IMPEGNATI ANCHE NELLE
ATTIVITA’ SOCIALI?
PRINCIPI FONDAMENTALI E ATTIVITA’
SOCIALI
UMANITA’: …prevenire e alleviare le
sofferenze delle persone…
 NEUTRALITA’: …si astiene dal prendere
parte a controversie…
 IMPARZIALITA’: …senza distinzione di…
 INDIPENDENZA: …è indipendente,
ausiliario del potere pubblico…

SOFFERENZA DELLA PERSONA

Fisica

Sociale

Psicologica
BISOGNI
AIUTI

FISICI

SANITARI

SOCIALI

SOCIALI

PSICOLOGICI

PSICOLOGICI
SETTORI DI INTERVENTO

QUOTIDIANO

INTERNAZIONALE

EMERGENZA
SETTORE QUOTIDIANO
Attività Sociali rivolte ai Gruppi Vulnerabili
GRUPPI VULNERABILI
Anziani
 Minori
 Tossicodipendenti
 Disabili
 Immigrati
 Malati cronici, oncologici, terminali
 Malati con disturbi mentali

SETTORE INTERNAZIONALE
Attività Sociali connesse con l’Ufficio Ricerche
UFFICIO RICERCHE
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
Espletare le pratiche di ricerca (in Italia e all’estero) di persone (italiane e
straniere) disperse a causa di eventi bellici, calamità, o emigrazioni di
massa, al fine di ricostruire i legami familiari, avvalendosi della rete
internazionale della Croce Rossa (Agenzia Centrale Ricerche di Ginevra,
Uffici Ricerche delle Società Internazionali di Croce Rossa/Mezza Luna
Rossa);
Trasmissione dei Messaggi Croce Rossa da e verso i Paesi nei quali i normali
sistemi di comunicazione sono interrotti a causa di conflitti, calamità o
emergenze di diversa natura;
Seguire le pratiche di ricongiungimento familiare a seguito di istanze di
cittadini stranieri;
Seguire le pratiche di assistenza individuale a stranieri in situazione di
bisogno;
Offrire assistenza all’immigrazione e al rimpatrio, ala luce della vigente
legislazione italiana;
Diffondere alle Unità Periferiche il know how necessario per l’istituzione e la
gestione degli Uffici Ricerca locali.
SETTORE EMERGENZA
Attività Sociali svolte in caso di disastro
IN CASO DI DISASTRO GLI OBIETTIVI DELLE
ATTIVITÀ SOCIALI CONSISTONO:
Nell’essere attenti a rispondere ai bisogni
essenziali delle vittime;
 Nel trovare una soluzione ai loro problemi
sociali e psicologici;
 Nel permettere alla popolazione di essere
autosufficiente e conquistare la propria
indipendenza nel più breve tempo
possibile.

RIEPILOGO ATTIVITÀ SOCIALI
DURANTE L’EMERGENZA SISMA
ABRUZZO
INSERITE ALL’INTERNO DELLA
“RELAZIONE EMERGENZA”
PUBBLICATA SUL SITO WWW.CRI.IT
“Dopo i primi mesi, scemata la fase
di emergenza sanitaria in senso
stretto, l’attività svolta
dalla CRI si è concentrata
maggiormente in attività socio
assistenziale e di
primo soccorso.
…Nello specifico l’attività socio
assistenziale è stata caratterizzata
da numerose iniziative e
progetti realizzati all’interno dei
campi:
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
Censimento della popolazione;
Progetto Ufficio Censimento all’interno delle
tende ASA;
Raccolta esigenze della popolazione;
Ricongiungimenti familiari;
Coordinamento attività gruppi ascolto Caritas;
Attività ascolto (ASA, Dottor Clown, SSEP);
Servizio consegna Posta;
Supporto ed assistenza gestanti.
Organizzazione attività ludiche: karaoke,
concerti, sagre, corsi di ballo;
Giornalino di campo.
MACROPROGETTO
Minori – Anziani - Banca del
tempo per adulti
(reinserimento
nelle normali attività quotidiane):
MINORI:
Attivazioni di ludoteche, vacanze studio (New Castle), (Progetto
“Una Vacanza per loro” CRI Vercelli), vacanze ricreative “Mare a
Senigallia”(CNF CRI), nonché quelle in collaborazione con il DPC, attività
sportive: CONI ( “Progetto Scosse di Sport”), tornei Minibasket e calcio,
piscina. Progetto scuola (Collemaggio, Centi Colella) e doposcuola (tutti i
Campi), concorso di pittura, Corsi di lavorazione pasta di sale, Corsi di
recitazione con saggio finale, Progetto Bimbambulanza (avvicinamento non
traumatico del minore all’ambulanza), incontro con Ambasciatore Canadese
per gemellaggio “L’Aquila - Canada.” Progetto “La città che vorrei” (Il
progetto si propone, nella prima fase, la realizzazione di idee progettuali che
bambini e ragazzi presenteranno alle Amministrazioni Comunali mediante la
realizzazione di plastici. Il plastico realizzato vuole essere una proposta per
le successive riqualificazioni delle aree urbanistiche, tenendo presenti le
esigenze manifestate dai più giovani). Trucca-bimbi, palloncini, micro magia
giocoleria (attività svolta costantemente con presenza giornaliera, dai dottor
Clown).
ANZIANI
Nei primi 2 mesi: creazione di RA all’interno del campo di
CentiColella, Ascolto (ASA, Dottor Clown, SSEP),
Progetto O.A.S.I.(operazione anziani sicuri) luoghi freschi
con all’interno giochi da tavolo, tv, giochi di società.
Tombole, riffe, serate danzanti, attività di giardinaggiocreazione diun orto (campo Collemaggio)-, supporto
nella risoluzione di problematiche burocratiche(richieste
c/o COM, ASL etc.), attività di “Musicoterapia”.
Le attività per anziani sono proseguite anche dopo lo
smantellamento dei campi all’interno della Caserma della
GF di Coppito.
ADULTI
“PROGETTO BANCA DEL TEMPO”:
finalizzato ad un presto
ritorno alla normalità per fuggire dall’ottica
dell’assistenzialismo attraverso la
creazione
di spazi adibiti a lavanderia, inserimento
nelle turnazioni di pulizia bagni,
distribuzione pasti.
STRETTAMENTE LAGATA ALLE
ASA È L’ATTIVITÀ DELLE
S.S.E.P.
(Squadre Soccorso Emergenza
Psicologica).
QUESTE SQUADRE, FORMATE DA
PSICOLOGI E VOLONTARI ASA, SONO
PRESENTI IN QUASI TUTTE LE
REGIONI.
LE S.S.E.P. OPERANO SIA NEL
QUOTIDIANO CHE IN EMERGENZA IN
SOSTEGNO ALLE VITTIME E AI
SOCCORRITORI.
ATTIVITA’ SEEP IN ABRUZZO
Dal 6 aprile a tutt’oggi le SSEP sono state
ininterrottamente presenti sul territorio
abruzzese con le seguenti risorse:
PSICOLOGI: 339 in presenze giornaliere
SOCCORRITORI PSICOSOCIALI: 352 in
presenze giornaliere
L’attività prestata dalle squadre
di supporto psicologico può
essere suddivisa e riepilogata
in quattro grandi fasi:
Dal 6 al 12 aprile presenza a fianco dei
familiari delle vittime.
Le SSEP hanno iniziato il loro intervento fin dal
primo mattino del 6 aprile e nella settimana fino
al 12 aprile l’attività si è concentrata
prevalentemente su tre aspetti:
assistenza ai familiari in attesa nelle aree
antistanti le macerie in attesa del rinvenimento
dei corpi dei deceduti;
 assistenza a familiari presso l’obitorio (prima a
Piazza d’Armi e successivamente presso la
Scuola della GuardiA di Finanza);
 prima assistenza ai nascenti Campi CRI e
successive attività di mantenimento

Dal 13 al 19 aprile:
sostegno all’organizzazione dei Centri
di accoglienza gestiti dalla CRI.
Dal 19 aprile al 15 agosto:
interventi nei Centri di Accoglienza CRI a sostegno
della popolazione e del personale.
Dal 16 agosto:
avvio del progetto di accompagnamento all’uscita dai
centri per gli ospiti e sostegno al personale.
FINE
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