IL REATO
Definizione di reato.
Elementi costitutivi.
La classificazione dei reati.
Pene.
Le caratteristiche delle pene.
Pene detentive e pecuniarie.
Pene principali e accessorie.
Reati contro la persona, il patrimonio, la famiglia,
la moralità e il buon costume.
Reati maggiormente diffusi tra i giovani.
Bullismo.
Violenze sessuali.
DEFINIZIONE DI REATO
Per reato si intende il comportamento di una o più
persone che reca danno, oltre che ai singoli individui,
all'intera società e, per il fatto di contrastare con le
norme proprie dello Stato, esige come sanzione una
pena.
ELEMENTI COSTITUTIVI
Soggetto attivo:
è l'autore del reato, chiunque abbia la capacità di intendere e
volere. L'imputabilità diminuisce o è esclusa in caso di
infermità mentale o età minore a 14 anni.
Soggetto passivo:
ovvero la vittima, o più precisamente il titolare del diritto o
dell'interesse la cui violazione costituisce l'essenza del reato.
Oggetto giuridico:
ovvero il bene protetto dal diritto, materiale o qualità
personale.
LA CLASSIFICAZIONE DEI REATI
I reati si dividono in:
• DELITTI: socialmente più gravi;
• CONTRAVVENZIONI: reati meno gravi.
REATI CONTRO LA PERSONA
Il reato più grave è l'omicidio (art 575 CP e seguenti)
Può essere:
doloso (cioè volontario);
preterintenzionale ( quando da atti finalizzati a provocare lesioni si provochi la
morte del soggetto);
colposo (derivante da negligenza,imprudenza,imperizia o inosservanza di leggi,
regolamenti, ordini e discipline).
Altri reati sono:
•
•
•
•
•
Lesioni personali;
Le percosse;
Il sequestro di persona;
Le minacce;
I reati di opinioni;
•
Lo stalking.
LESIONI PERSONALI
Chiunque cagiona ad alcuno una lesione personale, dalla
quale deriva una malattia nel corpo o nella mente, è
punito con la reclusione da tre mesi a tre anni. Se la
malattia ha una durata non superiore ai venti giorni e non
concorre alcuna delle circostanze aggravanti, il delitto è
punibile a querela della persona offesa.
Art 582 CP
REATI CONTRO IL PATRIMONIO
Hanno per oggetto i beni e tutto il patrimonio .
Esempi di reato sono:
• Il furto;
• La rapina;
• La truffa.
LE PERCOSSE
Chiunque percuote taluno, se dal fatto non deriva una
malattia nel corpo o nella mente, è punito, a querela
della persona offesa, con la reclusione fino a sei mesi o
con la multa fino a 309 euro.
Tale disposizione non si applica quando la legge
considera la violenza come elemento costitutivo o come
circostanza aggravante di un altro reato.
Art 581 CP
IL SEQUESTRO DI PERSONA
Chiunque priva taluno della libertà personale è punito con la
reclusione da sei mesi a otto anni.
(art.605 CP)
La pena è della reclusione da uno a dieci anni, se il fatto è
commesso: in danno di un ascendente, di un discendente o del
coniuge o da un pubblico ufficiale con abuso dei poteri inerenti
alle sue funzioni.
È prevista un'ipotesi delittuosa speciale, qualora tale fattispecie
di reato, venga effettuata al fine di avere un profitto: il
sequestro di persona a scopo di estorsione.
(art 630 CP)
LE MINACCE
Chiunque minaccia ad altri un ingiusto danno è punito, a
querela della persona offesa, con la multa fino a euro 51,00.
Se la minaccia è grave, o è fatta in uno dei modi indicati
nell'art. 339 Codice Penale, la pena è della reclusione fino a un
anno e si procede d'ufficio.
Art 612 CP
Essa può anche consistere, nella prospettazione dell'esercizio da parte
dell'agente di una facoltà legittima, quando di tale facoltà l'agente minacci
di far uso per un fine diverso da quello al cui soddisfacimento essa è
tipicamente preordinata (Cass. Sez .II 2010/656)
I REATI DI OPINIONE
Commette il reato di ingiuria (art. 594 c.p.) chi
offende l'onore o il decoro di una persona presente,
ed è punito con la reclusione fino a sei mesi o con la
multa fino a € 516,46.
Commette invece il reato di diffamazione (art. 595
c.p.) chi offende l'altrui reputazione in assenza della
persona offesa. In questo caso la pena è della
reclusione fino ad un anno e della multa fino a
€ 1032,91.
LO STALKING
“Salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito
con la reclusione da sei mesi a quattro anni chiunque,
con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in
modo da cagionare un perdurante e grave stato di
ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato
timore per l'incolumità propria o di un prossimo
congiunto o di persona al medesimo legata da
relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad
alterare le proprie abitudini di vita ”
art 612 bis CP
IL FURTO
Chiunque si impossessa della cosa mobile altrui,
sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto
per sè o per altri è punito con la reclusione da sei mesi
a tre anni e con la multa da euro 154 a euro 516.
Il delitto è punibile a querela della persona offesa,
salvo che ricorra una o più delle circostanze di cui agli
articoli 61, numero 7), e 625.
Art 624 CP
Agli effetti della legge penale, si considera "cosa mobile" anche
l’energia elettrica e ogni altra energia che abbia valore
economico.
LA RAPINA
Chiunque, per procurare a se’ o ad altri un ingiusto
profitto, mediante violenza alla persona o minaccia,
s’impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola
a chi la detiene, e’ punito con la reclusione da tre a
dieci anni e con la multa da lire un milione a quattro
milioni.
Art 628 CP
Tale articolo delinea due figure di rapina, la rapina propria se la violenza
è mezzo per ottenere l'impossessamento, la rapina impropria se invece
serve a mantenere il possesso.
LA TRUFFA
Chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno
in errore, procura a sè o ad altri un ingiusto
profitto con altrui danno, è punito con la
reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa
da 51 € a 1032 €.
Art 640 CP
REATI CONTRO LA FAMIGLIA
Degli esempi di reati contro la famiglia sono:
• Bigamia;
• L'incesto;
• I maltrattamenti.
L’INCESTO
L'incesto è un reato commesso da chi ha rapporti sessuali, con
un discendente,un ascendente, un affine in linea retta, ovvero
fratello sorella, qualora questi rapporti siano di pubblico
dominio o ostentati in modo scandaloso.
Art 564 CP
Per incesto si intende un rapporto sessuale fra due persone fra le quali esistano determinati
vincoli di consanguineità, parentela o di affinità. In questo senso, è vietato il matrimonio fra
fratelli e sorelle o con uno dei genitori o nonni o zii.
È invece sottoposto a restrizioni il matrimonio con i primi cugini.
I MALTRATTAMENTI
Abuso dei mezzi di correzione e disciplina
Chiunque abusa dei mezzi di correzione o di disciplina in danno di una persona sottoposta
alla sua autorità, o a lui affidata per ragione di educazione, istruzione, cura, vigilanza o
custodia, ovvero per l'esercizio di una professione o di un'arte, è punito, se dal fatto deriva il
pericolo di una malattia nel corpo o nella mente, con la reclusione fino a sei mesi.
Se dal fatto deriva una lesione personale, si applicano le pene stabilite negli articoli 582 e
583, ridotte a un terzo; se ne deriva la morte, si applica la reclusione da tre a otto anni.
Art 571 CP
Maltrattamenti in famiglia o verso i fanciulli
Chiunque, fuori dei casi indicati nell'articolo precedente, maltratta una persona della
famiglia, o un minore degli anni quattordici, o una persona sottoposta alla sua autorità, o a
lui affidata per ragione di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia, o per l'esercizio
di una professione o di un'arte, è punito con la reclusione da uno a cinque anni.
Se dal fatto deriva una lesione personale grave, si applica la reclusione da quattro a otto
anni; se ne deriva una lesione gravissima, la reclusione da sette a quindici anni; se ne deriva
la morte, la reclusione da dodici a venti anni.
Art.572 CP
BIGAMIA
Chiunque, essendo legato da matrimonio avente effetti civili, ne contrae un
altro, pur avente effetti civili, è punito con la reclusione da uno a cinque
anni. Alla stessa pena soggiace chi, non essendo coniugato, contrae
matrimonio con persona legata da matrimonio avente effetti civili.
La pena è aumentata se il colpevole ha indotto in errore la persona, con la
quale ha contratto matrimonio, sulla libertà dello stato proprio o di lei.
Se il matrimonio, contratto precedentemente dal bigamo, è dichiarato
nullo, ovvero è annullato il secondo matrimonio per causa diversa dalla
bigamia, il reato è estinto, anche rispetto a coloro che sono concorsi nel
reato, e, se vi è stata condanna, ne cessano l'esecuzione e gli effetti penali.
Art 556 CP
I figli nati da una relazione di coniugio bigama seguono le sorti dell'elemento psicologico dei
genitori. In caso di buona fede anche solo unilaterale i figli nati si considerano legittimi solo a
favore del coniuge di buona fede e saranno considerati naturali rispetto al coniuge di mala
fede.
REATI CONTRO LA MORALITA’
PUBBLICA E IL BUONCOSTUME
Degli esempi di reati contro la moralità pubblica e il buon
costume sono:
Gli atti osceni in luogo pubblico;
Il gioco d'azzardo.
ATTI OSCENI IN LUOGO PUBBLICO
“Chiunque, in luogo pubblico o aperto o esposto al
pubblico, compie atti osceni è punito con la reclusione
da tre mesi a tre anni".
art 527 CP
Ai sensi dell'art. 36, comma 1, della legge 104/1992, se la persona offesa dal reato
è "handicappata" (oggi si direbbe "diversamente abile") la pena è aumentata di un
terzo.
IL GIOCO D’AZZARDO
Sono giochi d’azzardo quelli nei quali ricorre il fine di lucro e la vincita o la perdita è
interamente o quasi interamente aleatoria.”
Esercizio di giuochi di azzardo
Chiunque, in un luogo pubblico o aperto al pubblico, o in circoli privati
di qualunque specie, tiene un giuoco d’azzardo o lo agevola è punito con
l’arresto da tre mesi ad un anno e con l’ammenda non inferiore a lire
quattrocentomila. Se il colpevole è un contravventore abituale o professionale, alla libertà
vigilata può essere aggiunta la cauzione di buona condotta.
Art 718 CP
Partecipazione a giuochi di azzardo
Chiunque, in un luogo pubblico o aperto al pubblico, o in circoli privati
di qualunque specie, senza esser concorso nella contravvenzione preveduta
dall’articolo 718, è colto mentre prende parte al giuoco d’azzardo, è
punito con l’arresto fino a sei mesi o con l’ammenda fino a lire un
milione. La pena è aumentata:
1) nel caso di sorpresa in una casa da giuoco o in un pubblico esercizio;
art 720 CP
LE PENE
Le pene sono sanzioni che la legge prevede nei
confronti di chi commette un reato e
consistono nella privazione o nella
diminuzione di un bene individuale.
LE CARATTERISTICHE DELLE PENE
Le pene si caratterizzano per alcuni aspetti:
La personalità, in quanto possono colpire solo l'autore o gli
autori del reato;
La legalità, nel senso che l'applicazione della pena è
disciplinata esclusivamente dalla legge;
L'inderogabilità, in quanto la pena deve sempre essere
applicata dall'autore della violazione giuridica, senza
eccezioni;
La proporzionalità, è proporzionale al reato commesso, in
base al reato che l'autore commette, gli viene data la
seguente sanzione che spetterà al giudice giudicare.
PENE DETENTIVE E PECUNIARIE
Le prime consistono nella privazione della libertà
personale e si distinguono in ergastolo e reclusione (per i
delitti) e nell'arresto (per le contravvenzioni).
L'ergastolo è la privazione della libertà personale per tutta
la vita mentre la reclusione e l'arresto corrispondono alla
privazione della libertà personale per un determinato
tempo.
Le pene pecuniarie consistono nel pagamento di una
somma di denaro allo Stato e comprendono multe (per i
delitti) e ammende (per le contravvenzioni).
PENE PRINCIPALI ED ACCESSORIE
Le prime sono determinate dal giudice
tramite la sentenza di condanna, le altre
conseguono a quelle principali come effetti
penali della condanna stessa.
I REATI MAGGIORMENTE DIFFUSI
TRA I GIOVANI
Esistono vari tipi di reati e sono i seguenti:
Ingiuria: offendere l'onore e/o il decoro di una persona
presente. Chi commette ingiuria rischia la reclusione fino a
sei mesi o multa fino a 500 euro circa;
Diffamazione: comunicando con più persone offende l'onore
di una persona non presente;
Minaccia: consiste nel minacciare ad altri un danno ingiusto
e che è punito con la multa fino a 51 euro.
Percosse: una persona percuote un'altra senza che ne
derivino danni fisici o psichici permanenti; se dovesse
accadere si verifica lesioni personali.
Furto: reato che si commette se ci si impossessa di cose altrui
allo scopo di trarne profitto.
BULLISMO
Il bullismo è l'insieme di comportamenti con cui
qualcuno ripetutamente fa o dice cose per avere
potere su un'altra persona.
Il codice penale non prevede il reato di bullismo, ma
i comportamenti adottati dai bulli sono riconducibili
sono riconducibili a veri e propri reati come
l’ingiuria, la molestia, la minaccia, le percosse,
l’estorsione, l’istigazione al suicidio.
VIOLENZE SESSUALI
Violenza sessuale
Chiunque con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità, costringe taluno a compiere o subire
atti sessuali è punito con la reclusione da cinque a dieci anni. Alla stessa pena soggiace chi induce
taluno a compiere o subire atti sessuali:1) abusando delle condizioni di inferiorità fisica o psichica
della persona offesa al momento del fatto;2) traendo in inganno la persona offesa per essersi il
colpevole sostituito ad altra persona. Nei casi di minore gravità la pena è diminuita in misura non
eccedente i due terzi.
Art 609 bis CP
In Italia l'età del consenso per un rapporto sessuale è fissata a 14 anni, ma può salire o scendere a seconda
dei casi. Infatti sale a 16 anni se uno dei due partner ha qualche forma di autorità o convivenza sul/la partner
più giovane, ad esempio nel caso di insegnanti, catechisti, educatori, fratelli e/o sorelle maggiori, assistenti
sociali, medici curanti e pubblici ufficiali nell'esercizio delle loro funzioni. L'età sale a 18 anni (seppur con pene
previste minori rispetto agli altri casi) se il fatto è compiuto dal genitore (anche adottivo), da un parente o dal
tutore, o da una persona che convive con questi, nei confronti di un minore cha ha comunque compiuto 16
anni ed avviene abusando dei poteri connessi alla propria posizione; scende, invece, a 13 anni se i due partner
sono entrambi minorenni, a condizione che vi sia una differenza d'età non superiore a 3 anni . L'età minore
degli anni 10 costituisce un'aggravante
Qualsiasi atto sessuale compiutosi con una persona di minore età rispetto a quella prevista (a seconda dei
casi riportati sopra) è considerata reato anche se il minore è consenziente: reato di atti sessuale con
minorenne
È inoltre illegale compiere atti sessuali in presenza di una persona minore degli anni 14 con l'intenzione di
farla assistere, anche se la persona minorenne non partecipa a questi atti: in questo caso sussiste il reato
di corruzione di minorenne
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Diritto penale