Daniele Bruzzone
(Università Cattolica)
G. Tooker, Government boureau (1956)
“Distacco”
professionale
Collega: Non è compito del medico curare i malati?
Dr. House: No... Curare la malattia. Compito del medico
è curare la malattia, trattare con i pazienti è quello
che manda il medico in depressione.
Collega: Vogliamo eliminare il contatto umano dalla
medicina?
Dr. House: Se evitiamo di parlare con loro, evitiamo di
mentirci a vicenda. Il contatto umano è una balla!
“La competenza presuppone
oggettivazione,
l’oggettivazione distacco.
Se questa oggettivazione è
riferita all’uomo stesso, ecco che
si pone la duplice questione di
metodo: di che genere di
oggettivazione si tratta qui?
che tipo di comunicazione o di
interruzione di comunicazione
viene qui attuata?”
(Karl Jaspers, Il medico nell’età della tecnica)
Coinvolgimento
o distanza?
Siamo tutti
“guaritori feriti”
La nostra umanità è l’unica
chiave d’accesso all’umanità
altrui.
Nel lavoro di cura il fattore
personale è il primo
indispensabile fattore
professionale.
Nella relazione non c’è solo
la fragilità dell’altro, ma
anche la nostra
vulnerabilità.
Achille e Chirone (Ercolano, 65-79 d.C.)
Per aver cura di altri
occorre costantemente
aver cura di sé.
L’altro non ci è mai alieno
“Noi non comprendiamo nulla della
follia finché ci comportiamo di fronte
al folle come soggetti disinteressati
o, che è lo stesso, consideriamo il
folle semplicemente come oggetto.
Al contrario, noi comprendiamo la
follia solo sul fondo della nostra
comune sorte umana, sul fondo
della condition humaine o, che è lo
stesso, se vediamo anche nel folle
l’altro uomo.”
(Ludwig Binswanger)
“...provo compassione
per lui, anche se è mio
nemico, perchè è
infelice, perchè è
aggiogato a una
maligna follia, e io
penso al suo destino
non più che al mio.
Lo vedo: noi che
viviamo non siamo
altro che spettri o
vana ombra.”
(Sofocle, Aiace, 121-126)
Aiace trasporta il corpo di Achille (ceramica, VI sec. a.C.)
“Se vogliamo sapere
cos’è l’essere umano
dobbiamo porci nel modo
più vivo possibile nella
situazione in cui
facciamo esperienza del
suo esserci, vale a dire di
ciò che noi
sperimentiamo in noi
stessi e di ciò che
sperimentiamo
nell’incontro con gli
altri.” (Edith Stein)
La conoscenza
personale
“[la vita emotiva] si
qualifica per la sua
qualità di
ampliamento del sé,
che comporta un
duplice movimento:
da un lato, uscita
dell’io verso ciò
che sta fuori per
accoglierlo, per
ospitarlo,
dall’altro,
intensificazione
dell’esperienza di
sé, contatto con la
profondità.”
(Laura Boella)
P. Picasso, Ragazza di fronte allo specchio (1932)
LA CONOSCENZA DI SÉ
COME REQUISITO PROFESSIONALE
“Avevo imparato
a leggere in me stessa
e così ero in grado
di leggere anche negli altri.”
(Etty Hillesum)
La vita emotiva
L’ombra
“Non avere ombra è un
ideale infantile. Solo
nell’oscurità completa
posso non avere ombra,
solo nel grembo materno
o nell’incoscienza.
Non è guardando la luce
che si diventa luminosi,
ma immergendosi nella
propria oscurità. Spesso
però questo lavoro è
sgradevole, dunque
impopolare.”
(Carl Gustav Jung)
Dove c'è
molta luce,
l'ombra è
più nera.
J.W. Goethe
René Magritte, L’impero delle luci (1954)
L’ombra dell’altruismo:
Per lavoro o per
passione?
L’ombra del potere:
Servire o dominare?
L’ombra dell’eros:
Legami necessari e
incontri mancati
L’ombra del passato:
Mettiamo sempre in
scena una storia
R. Magritte, L’uomo e la notte (1964)
“Per abbattere le cicale in pieno
volo è sufficiente non vedere
nell’universo intero altro che la
cicala presa di mira: non è
possibile mancarla. Per
diventare arciere, restare per
due anni disteso sotto un telaio
senza battere le palpebre
quando passa la navetta. Per
tre anni far arrampicare,
controluce, un pidocchio su un
filo di seta. Quando esso
apparirà più grande di una
ruota, di una montagna, quando
nasconderà il sole, quando si
scorgerà il suo cuore, si può
tirare: lo si colpirà in pieno
cuore.” (Simone Weil)
L’attenzione
La riflessività
“Essere presso di sé
e intrattenere
rapporti solo con se
stessi costituiscono
la caratteristica
principale della vita
della mente.”
(Hannah Arendt)
L’autoironia
“Tutti sanno che l’umorismo
è in grado, come poche altre
cose nell’esistenza umana, di
creare un distacco e di porre
gli uomini al di sopra di una
certa situazione, sia pure
solo per qualche secondo.”
(V.E. Frankl)
Viktor E. Frankl
(1905-1997)
“…forse è la tecnica dell’umanità che può
tutelarci dall’inumanità della tecnica, che si sta
affermando sempre più anche nell’ambito di una
medicina oramai tecnicizzata.”
(Viktor E. Frankl, Logoterapia medicina dell’anima)
The Choice is Yours
(American Board of Internal Medicine Foundation)
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