Il nuovo obbligo scolastico: Un nuovo docente per una nuova didattica Questo lavoro è sotto una licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial 2.5 License. a cura di Pietro Gavagnin – USP di Venezia Modo di apprendere Simbolico ricostruttivo Percettivo-motorio Che vuol dire? C’è chi del fatto che si sia entrati in una Terza fase se ne dispiace. Il dibattito è ben delineato da Raffaele Simone in “La terza fase – Forme di sapere che stiamo perdendo, Laterza 2000 Seymour Papert - 1 Seymour Papert - 2 Epistemologia delle discipline cognitivismo a) Si riferisce ad un tipo di intelligenza (mnemonica, padroneggiare il linguaggio, analisi e sintesi) – Didattica Deduttiva b) La didattica avviene per sequenze di unità centrate nell’ora di lezione (il tempo di attenzione è di 25 min. + 10 min.) c) L’enfasi nella professione dell’insegnante è messa sull’insegnamento (non sull’apprendimento). – Approccio apedagogico La quantità di saperi è tale da non finire nella quantità di tempo messa a disposizione! Didattica delle Competenze Costruttivismo pedagogico a) L’insegnamento lascia lo spazio all’apprendimento (il soggetto apprende per “scoperta”, per costruzione, per co-costruzione) Si è formato nella Cultura della Prassi che ha preso il posto della Cultura Classica b) Esperienza (contesti formali, non formali, informali) La cultura non è più per trasmissione ma per immersione La testa ben Fatta di E. Morin c) Il modo per apprendere è per compiti e problemi (autonomia e responsabilità della persona) La didattica delle competenze è centrata sulla persona (personalizzazione) personalizzazione/individualizzazione • Individualizzazione La categoria formativa dell'individualizzazione riguarda la necessità di utilizzare strategie didattiche differenziate per consentire a tutti gli studenti di raggiungere un medesimo obiettivo. Il concetto didattico che sostiene questa categoria prevede che l'obiettivo formativo (sia esso nozione, competenza, abilità ... ) rimanga identico per tutti gli studenti. Ma poiché gli studenti sono diversi richiede che si utilizzino procedure didattiche (tempi, materiali, spazi, esercizi...) che, rispettando appunto tale diversità, consentano effettivamente a tutti il raggiungimento dell'obiettivo stesso. L'ottica è quella dell'uguaglianza delle opportunità formative. Luigi Guerra (Università di Bologna) • personalizzazione La categoria formativa della personalizzazione riguarda l'opportunità dì consentire agli studenti di perseguire obiettivi formativi diversi, in funzione di identiche o differenti strategie didattiche utilizzate. Il concetto didattico che sostiene questa categoria prevede che lo studente possa far valere la peculiarità soggettiva delle sue motivazioni, aspirazioni e risorse nella scelta degli obiettivi formativi da perseguire e nella messa a punto delle strategie didattiche per raggiungerli. Le strategie della personalizzazione si muovono nell'ottica della massima valorizzazione della diversità individuale prevedendo strutturalmente la possibilità di scegliere percorsi e indirizzi paralleli e di approfondire interessi personali. Luigi Guerra (Università di Bologna) Che cosa significa “Personalizzazione”? Non ”dare a tutti le stesse cose nello stesso tempo e allo stesso modo”. Non “dare a tutti le stesse cose in tempi e modi diversi”. Ma usare le conoscenze e le abilità elencate nelle Indicazioni e nel Decreto sull’Obbligo di Istruzione come mezzo per progettare professionalmente percorsi formativi che, a partire da esse, rispondano alle capacità uniche ed irripetibili di ciascuno, avvalorandole al massimo. E’ dunque necessario: Selezionare i nuclei portanti del sapere Individuare esperienze/situazioni di apprendimenti su cui svolgere una didattica per laboratori Cogliere esperienze/situazioni dalla realtà Definire traguardi comuni predisciplinari (etico-sociali) Trovare legami tra esperienze e discipline Utilizzare una valutazione attendibile (basata su prove) Decidere e selezionare nel percorso formativo le esperienze chiave Didattica induttiva Unità Di Apprendimento COMPETENZA Competenza prevalente Ulteriore : asse culturale Ulteriore : cittadinanza OGGETTO PRODOTTO Realizzare………………. ABILITA’ / CONOSCENZE Disciplinari Professionali Cittadinanza Prodotto in senso concreto Relazionale (progettazione etc.) Glossario : ad esempio bilingue VALUTAZIONE ATTENDIBILE nel momento dell’osservazione e nel momento finale VALUTAZIONE AUTENTICA E VALUTAZIONE NON AUTENTICA Come avviene il processo di valutazione? …Contenuti… …L’insegnante insegna… …Lo studente assimila (interiorizza e riproduce) Verifica Strumenti Prove orali (interrogazioni) e scritte (test, questionari…) Raccolta informazioni Giudizio di valutazione Il giudizio è espresso dall’insegnante perché… ha insegnato ciò che lo studente deve sapere conosce lo “studente” e ciò che dovrebbe conoscere conosce ciò che è necessario per passare a uno sviluppo successivo e perché sa che cosa e come deve essere appreso verificare il livello a cui deve essere appreso valutare il conseguimento della propria attività di insegnamento Tuttavia tale valutazione risulta… non predittiva e autoreferenziale selettiva e terminale non educativa inadatta a valutare ciò che deve valutare La valutazione autentica “Ciò che distingue soprattutto la valutazione tradizionale da quella autentica è la sua tendenza a cercare la misura solo della comprensione ‘scolastica’ di un contenuto o dell’ acquisizione di un’abilità da parte dello studente e non della capacità con la quale quest’ultimo dà senso ai problemi di vita quotidiana o risolve problemi reali utilizzando le conoscenze che possiede.” (Comoglio, 2004) Caso-1: Andrea dispone di due monete da 10 centesimi, quattro monete da 5 centesimi, tre da un centesimo, una moneta da 50 centesimi e tre da 20 centesimi. Ha per la colazione il denaro sufficiente senza che debba ricevere resto. Può aver speso più di un euro e 3 centesimi? Spiega come fai a saperlo. …valuta su problemi reali Come avviene il processo di valutazione autentica? …Contenuti Lo studente è attivamente coinvolto nel processo di apprendimento per svolgere la prestazione Insegnante guida, modella, struttura VERIFICA Rubrica di valutazione Prestazione autentica Autovalutazione Giudizio di valutazione (rubrica) LA VALUTAZIONE AUTENTICA SIGNIFICATIVITA’ DEI COMPITI VALUTATIVI RESPONSABILIZZAZIONE DELLO STUDENTE INTEGRAZIONE PROCESSO/PRODOTTO RIFERIMENTO A PROBLEMI COMPLESSI VALENZA METACOGNITIVA DELLA VALUTAZIONE “Si tratta di accertare non ciò che lo studente sa, ma ciò che sa fare con ciò che sa.” (Wiggins, 1993) La valutazione attraverso prestazioni autentiche consente giudizi: predittivi perché valuta su compiti che simulano contesti reali significativi perché dà significato alla conoscenze apprese oggettivi, imparziali perché rende pubblici i giudizi attraverso “rubriche” di valutazione della prestazione “prima” che questa sia eseguita Si leggano alcuni passi di due documenti recenti per trovare conferme su quanto detto: Indicazioni per il Curricolo (settembre 2007) Decreto 22 agosto 2007 (Il nuovo Obbligo di Istruzione) da Indicazioni per il curricolo La prima domanda da porre riguarda "chi educhiamo". Se c'è un punto su cui non possiamo non trovarci d'accordo è che il nostro compito è quello di educare "la persona": un essere unico ed irripetibile. L'arte, la storia, la letteratura, le scienze non sono che strade tracciate da uomini per capire, scoprire, conoscere questa realtà: per questo possono essere interessanti ed aiutare a scoprire il sè ed apprezzare l’altro. Obiettivo della scuola è quello di far nascere "il tarlo" della curiosità, lo stupore della conoscenza, la voglia di declinare il sapere con la fantasia, la creatività, l'ingegno, la pluralità delle applicazioni delle proprie capacità, abilità e competenze. La nostra scuola deve essere un luogo in cui nelle diversità e nelle differenze si condivide l'unico obiettivo che è la crescita della persona. Non è pensabile una scuola costruita su un modello unico di studente astratto. da Indicazioni per il curricolo Oggi l’apprendimento scolastico è solo una delle tante esperienze di formazione che i bambini e gli adolescenti vivono e per acquisire competenze specifiche spesso non vi è bisogno dei contesti scolastici. Ma proprio per questo la scuola non può abdicare al compito di promuovere la capacità degli studenti di dare senso alla varietà delle loro esperienze, Alla scuola spetta il compito di fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità consapevole e aperta. da Indicazioni per il curricolo Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. In questa prospettiva, i docenti dovranno pensare e realizzare i loro progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono qui e ora A questo scopo il bisogno di conoscenze degli studenti non si soddisfa con il semplice accumulo di tante informazioni in vari campi, ma solo con il pieno dominio dei singoli ambiti disciplinari e, contemporaneamente, con l’elaborazione delle loro molteplici connessioni. È quindi decisiva una nuova alleanza fra scienza, storia, discipline umanistiche, arti e tecnologia, in grado di delineare la prospettiva di un nuovo umanesimo. dal Decreto 22 agosto 2007 Vedi linee guida E per finire un esempio. L’asse matematico Competenza: Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica Dimostrare la seguente proposizione: (a + b)2 = a2 + 2ab + b2 (a + b)2 = = (a + b)(a + b) Che è uguale a a2 +ab +ab + b2 = a2 + 2ab + b2 C’è anche il metodo geometrico per dimostrare la stessa cosa che sembra più rispondente agli orientamenti sopra descritti e che sembra essere più in linea con l’esigenza di rendere l’alunno più consapevole del processo a + (a + b)2 b a a2 + b ab a2+2ab+b2 ab b2 Tutte le cose dette non sono facili ad applicarsi….. Ma ci si può provare, no? E’ di moda dire Yes we can Questo lavoro è sotto una licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial 2.5 License. a cura di Pietro Gavagnin – USP di Venezia