“ Il sogno di Epicuro: un giardino dove tutti
vivono in un legame di reciprocità”
DS&DSGA
Tutti per uno….
Uno per tutti….
Carla Sagretti
19 ottobre 2010
“ La scuola è il bene comune di
tutta la società,
ha il compito di insegnare le regole
del vivere e del convivere,
vive della cura di tutti ”
( Osservatorio regionale per contrastare il
fenomeno del bullismo )
M. Chagall, Il mio villaggio
Idea di scuola
La scuola persegue una doppia linea formativa:
verticale e orizzontale.
La linea verticale esprime l’esigenza di impostare
una formazione che possa poi continuare lungo
l’intero arco della vita; quella orizzontale indica la
necessità di un’attenta collaborazione fra tutti
coloro, che a vario titolo contribuiscono a svolgere
una funzione educativa.
Questa idea di scuola e l’impegno costante per
la sua realizzazione, possono contribuire alla
promozione del benessere dei giovani, alla
prevenzione delle varie forme di disagio e quindi
al successo formativo
La società liquida
Zygmunt Bauman, nel suo libro Modus vivendi. Inferno e utopia del mondo
liquido, pone l’accento sulle forme sociali che “non riescono più a conservare
a lungo la loro forma, si scompongono e si sciolgono più in fretta del tempo
necessario a fargliene assumere una nuova”.
La conseguenza è che le mappe di riferimento che guidano i comportamenti
individuali e collettivi, compresa l’azione educativa degli adulti, entrano in crisi
come i sistemi culturali a cui si riferiscono e la visione del mondo, in continua
evoluzione, che rispecchiano.
La scuola, essendo il terminale su cui convergono tensioni e dinamiche che
hanno origine complessa nel nostro sistema sociale, è l’istituzione che
registra questa crisi, ma al tempo stesso è anche quella che deve
tempestivamente ed efficacemente contrastarla, per mantenere un contatto
non episodico ed eticamente strutturato con i Giovani.
L’esempio
“L’educazione si realizza per lo più in
forma implicita, non esplicita… gli
umani sono animali che imparano
principalmente osservando gli altri,
cioè registrando che cosa i loro simili
apprezzano, che cosa disprezzano,
come si comportano nella propria vita
quotidiana e, specialmente, quali
mosse fanno quando ritengono di non
essere osservati.” Howard Gardner
Il clima lavorativo
“Recuperare l’arte della gentilezza del dialogo”
(J. Bruner)
La costruzione di un clima lavorativo sereno
dipende dal comportamento di ciascuno.
Vale la pena di ricordare che lavorare
in un ambiente “pacifico”, oltre a rispondere
al bisogno di gratificazione di ciascuno,
migliora anche la qualità del servizio.
I principi etici
cura dell’ interesse pubblico
cura dell’immagine dell’ Istituzione
rispetto dell’ orario di lavoro
cura delle relazioni
stabilire un rapporto di fiducia e collaborazione
tra cittadini e amministrazione
facilitare e semplificare le procedure
riservatezza dei dati
(dal codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni –
D.P.C.M. funzione pubblica del 28/11/2000)
Profilo del DS
Art. 25 D.lvo 165/201
Comma 2) Il dirigente scolastico assicura la gestione unitaria dell'istituzione, ne ha la
legale rappresentanza, e' responsabile della gestione delle risorse finanziarie e
strumentali e dei risultati deI servizio.
Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al dirigente
scolastico autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione
delle risorse umane.
In particolare, il dirigente scolastico organizza l'attivita' scolastica secondo criteri di
efficienza e di efficacia formative ed e' titolare delle relazioni sindacali.
Comma 3). …. il dirigente scolastico promuove gli interventi per assicurare la qualita'
dei processi formativi e la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed
economiche del territorio, per l'esercizio della liberta' di insegnamento, intesa anche
come liberta' di ricerca e innovazione metodologica e didattica, per l'esercizio della
liberta' di scelta educativa delle famiglie e per l'attuazione del diritto all'apprendimento
da parte degli alunni.
Comma 4.)….. spetta al dirigente l'adozione dei provvedimenti di gestione delle risorse
e del personale.
Profilo del DSGA
dell’art. 25 D. L.vo 165/2001
Comma 5) Nello svolgimento delle proprie funzioni
organizzative e amministrative il dirigente …….. e' coadiuvato
dal responsabile amministrativo, che sovrintende, con
autonomia operativa, nell'ambito delle direttive di massima
impartite e degli obiettivi assegnati, ai servizi amministrativi ed
ai servizi generali dell'istituzione scolastica, coordinando il
relativo personale.
AUTONOMIA OPERATIVA
• non riguarda le finalità dell’azione amministrativa
( che spettano al DS )
• riguarda il come operare
FIGURE MONOCRATICHE
DS
DSGA
FUNZIONE DIRIGENZIALE
FUNZIONE DIRETTIVA
CHIARA E COERENTE DISCIPLINA DEI LORO RAPPORTI
I punti nodali del rapporto



La direttiva
La firma degli atti
La sottoposizione del personale ATA
La direttiva
Il dirigente non entra direttamente – cioè con ordini di servizio – nelle materie affidate al direttore:
si limita a trasmettergli
DIRETTIVE Di MASSIMA
“ cosa” - “ perché”
( l’indicazione scritta, determinata e puntuale delle attività da organizzare e dei risultati da
conseguire, corredate – se necessario – dall’indicazione di risorse e vincoli.)
come svolgere il compito è questione che riguarda il direttore,
PROVVEDIMENTI E PIANI
“ come” – “ quando” – “ chi”
La firma degli atti
D. L.vo 59/98:
“…..il direttore è dotato di autonomia operativa ed ha responsabilità diretta – cioè non
trasferibile al dirigente – in materia di atti amministrativi-contabili, di ragioneria e di
economato….”
Il profilo professionale attribuisce al Direttore dei
servizi generali e amministrativi la firma degli atti di
competenza .
QUALI
ATTI?
gli atti a carattere amministrativo-contabile,
gli atti di ragioneria,
gli atti di economato, g
li atti di organizzazione dei servizi generali ed
amministrativi, gli atti di gestione del personale ATA posto
alle sue dirette dipendenze,
le certificazioni, gli attestati e le dichiarazioni.
La sottoposizione del personale ATA
Il direttore sovrintende e organizza i servizi generali e amministrativi dell’istituzione scolastica,
coordinando il relativo personale, è quindi naturale e coerente che il personale addetto ai servizi
in parola debba essere posto alle sue dirette dipendenze.
LA LEGGE : assegna al DSGA la titolarità dei servizi amministrativi e generali in termini di
sovrintendenza
IL CONTRATTO: disciplina coerentemente il rapporto di lavoro, ivi comprese le “interrelazioni” e
le “gerarchie” tra i diversi profili professionali.
PROBLEMI
1. mancata formale modifica di alcune competenze che il CCNL 4/8/1995 assegnava al dirigente e
che ora dovrebbero essere del direttore in quanto “capo” del personale ATA (ferie, permessi
retribuiti, permessi brevi, assenze, autorizzazioni ad assentarsi dal luogo di lavoro, competenze in
materia disciplinare).
2. Poiché il profilo professionale del direttore non prevede “competenza alcuna in materia di servizi
tecnici, gli assistenti tecnici, in quanto addetti a servizi tecnici non dipendono dal direttore per
l’esercizio delle proprie funzioni. Gli assistenti tecnici, in quanto appartenenti al personale ATA,
dipendono dal direttore per lo svolgimento dell’orario di lavoro (art. 52 CCNI 31/8/1999) e per la
fruizione dei vari istituti contrattuali .
Il senso dell’etica
Il senso dell’etica
risiede nella convinzione
che non è vero
che una cosa vale l’altra.
E’ la scelta di
non vivere come capita.
L’etica offre la possibilità
di realizzare
una vita di relazione
di buona qualità
La giusta distanza
“In una fredda giornata d’inverno
un gruppo di porcospini si rifugia in una grotta
e per proteggersi dal freddo si stringono vicini.
Ben presto però sentono le spine reciproche
e il dolore li costringe ad allontanarsi l’uno dall’altro.
Quando poi il bisogno di riscaldarsi li porta di nuovo ad avvicinarsi si
pungono di nuovo.
Ripetono più volte questi tentativi,
sballottati avanti e indietro tra due mali,
finché non trovano quella moderata distanza reciproca che rappresenta la
migliore posizione,
quella giusta distanza che consente loro di scaldarsi e nello stesso tempo
di non farsi male reciprocamente.”

A. Schopenhauer
SUL LAVORO
E cos'è lavorare con amore?
E' tessere un abito con i fili del cuore,
come se dovesse indossarlo il vostro amato.
E' costruire una casa con dedizione
come se dovesse abitarla il vostro amato.
E' spargere teneramente i semi e mietere il raccolto con gioia,
come se dovesse goderne il frutto il vostro amato.
E' diffondere in tutto ciò che fate il soffio del vostro spirito…..
Kahlil Gibran, Il Profeta
“ L’umanità, secondo il racconto biblico, è nata in un giardino”
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Diapositiva 1 - Ufficio Scolastico Provinciale di Pesaro e Urbino