Sito Web
Parco Letterario Danilo Dolci
Proff.sse Rosana Rizzo e Patrizia Calandra
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Il progetto ha preso spunto dal concorso di idee :“Inventare il futuro,Parco
Letterario Valle Jato Danilo Dolci”, del 1998. E’ stato sviluppato in forma di
sito web il promemoria fatto pervenire da Danilo Dolci su una ipotesi di
sviluppo del territorio dello Jato.
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I Comuni del Parco Letterario Danilo Dolci
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Trappeto, Borgo di Dio
Siamo partiti da dove tutto ha avuto inizio: il Borgo di Dio, a Trappeto,
ritrovando , Comune dopo Comune, tutte le tracce lasciate da Danilo
Dolci, incontrando i testimoni e chi ha continuato a difendere quel
territorio.
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Centro Educativo di Mirto, Partinico
Abbiamo posto quale punto focale una nuova idea di educazione, quella indicata da Danilo Dolci a Mirto, dove
fu progettato il centro che permetteva ai bambini di crescere senza barriere. Ricorda Giuseppe Casarrubea:
“Non solo occorreva ripristinare il rapporto tra bambino e ambiente esterno, perché tutto gli potesse essere
visibile, ma occorreva realmente pensare al bambino come il punto di osservazione del mondo. Allora tutto si
sarebbe adeguato ai suoi bisogni.”
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Borgetto: Wall Art
In ogni paese si è trovata una realtà giovanile pronta a riqualificare il proprio territorio,
spesso usando l’espressione artistica più vicina al loro mondo, nel segno della legalità
e dell’antimafia
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Gibellina: Baglio Di Stefano
Qui i ragazzi hanno compreso il valore civile dell’arte contemporanea e la
necessità di ricordare un periodo in cui si dibatteva su un’utopia.
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Gibellina: Belice\Epicentro della Memoria
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Gibellina: Baglio Di Stefano
Si è raccolto il testimone di una storia che non è ancora finita
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Nel mio bisogno di poesia, gli uomini,
l'acqua, il pane, la terra,
son diventati le parole mie:
son cresciuto inventandoli.
E subito compare la Valle, con la sua storia e le sue risorse condensate in pochi versi:
Quasi sta in uno sguardo,
dai monti attorno alla pianura, al mare,
tutta la valle che verrà irrigata
dall'acqua della diga.
A osservare dall'alto non si vedono
schiene curve sudate tra le vigne
a migliaia e migliaia, mentre pochi
ruffiani impoltronati nei caffè
guadagnano milioni sorridendo.
A guardare dall'alto non si pensa
- respiri aria pulita, dai paesi
vien l'odore di un pane ancora pane;
e il mare non è fogna, senza vento
è ancora mare terso, vi traspaiono
il guizzare dei pesci e le alghe verdi,
e l'odore è di mare -, non si pensa
che se altrove arrivava uno da qui
si vergognava di dire che terra
era la sua: tanto era nominata
per banditi, o mafiosi, o i suoi politici
insigni esperti di parole e intrighi.
Danilo Dolci
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Presentazione ITCG `Abruzzi` - Danilo Dolci