Calo ponderale
pre-operatorio: evidenze di efficacia
della dieta chetogena
Dietista EUFEMIA SILVESTRI
U.O.C. CHIRURGIA GENERALE, D’URGENZA E METABOLICA
CENTRO PER IL TRATTAMENTO DELL’OBESITÀ
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Nella gestione pre-operatoria è indicato il calo ponderale del pz.
Evidenze scientifiche hanno dimostrato che un decremento
ponderale del 10% nel periodo pre-operatorio può ridurre le
complicanze chirurgiche e migliorare il risultato
a lungo termine sulla perdita di peso.
.
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Una perdita di peso pre-operatoria di circa il 10% del peso corporeo:
- riduce le complicanze intraoperatorie, la durata dell’intervento e della
degenza, la perdita di sangue;
- riduce la necessità di conversione alla laparotomia.
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- Ripetuti tentatiti dietetici
- Scarsa Compliance
- Motivazione
- Frustrazione
Educazione
alimentare
Dieta
chetogena
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La nostra esperienza
Verificare se i dati della letteratura internazionale, ancora piuttosto limitati, trovano
riscontro nella nostra esperienza
In particolare, determinare se la perdita di peso pre-operatori faciliti l’intervento e riduca
le complicanze p.o. di interventi quali by-pass gastrico e sleeve gastrectomy
laparoscopici, confrontando variabili intra-operatorie ed il decorso post operatorio in
pazienti a cui è stata prescritta una dieta chetogena in fase pre-operatoria
Verificare se e di quanto il calo ponderale pre operatorio, in pazienti sottoposti a
intervento nutrizionale mirato, influenzi il follow up rispetto ad un gruppo di confronto non
trattato
Sono stati studiati 155 pz afferenti al Centro per il
trattamento dell’Obesità del Presidio Ospedaliero di
Pineta Grande di Castel Volturno (CE)
I pazienti sono stati tutti sottoposti a procedura di
Bypass gastrico e Sleeve gastrectomy. Prima
dell’intervento tutti i pazienti hanno effettuato un
percorso di educazione alimentare mirato
Nell’ambito dei pazienti trattati, abbiamo identificato
quelli che prima della chirurgia hanno seguito la
dieta chetogena di 20 giorni (gruppo di studio) e
quelli che non avevano effettuato alcuna dieta
specifica pre intervento (gruppo di controllo)
Metodi
Composizione dieta con apporto calorico
<600 calorie:
- apporto glucidico inferiore ai 30 g;
- lipidico <40 g (grassi mono e
polinsaturi);
- normo-iperproteica con alimenti
proteici, integratore proteico in
polvere (1,2-1,5 gr per Kg di peso
ideale);
- integrazione vitaminica e sali
minerali alcalinizzanti
I criteri di esclusione: diabete insulino
dipendenti, iper uricemia, VFG < 30
ml/min/1,73m².
Metodi
I pazienti sono stati sottoposti alla procedura chirurgica
da un singolo chirurgo che, in base alla sua personale
esperienza precedente, ha effettuato una valutazione
soggettiva della complessità dell’intervento (esposizione
e tempo operatorio, sanguinamento, difficoltà dissezione
e ricostruzione), della facilità di accesso alla giunzione
gastro-esofagea e la capacità di ritrarre adeguatamente il
lobo sinistro del fegato
Abbiamo esaminato le variazioni di peso pre-operatorio e
messe in relazione con il grado di difficoltà di esecuzione
della tecnica chirurgica, il decorso post operatorio, i tempi
di degenza e le complicanze
SCHEMA CHETOGENO PREPARATORIO ALL’INTERVENTO
(da seguire per 20 giorni)
COLAZIONE
Caffè decaffeinato, the leggero o deteinato, o altre bevande acaloriche assunte senza zucchero (è possibile utilizzare dolcificante acalorico).
2 misurini di polvere proteica + 1 cucchiaio di cacao amaro + dolcificante il tutto sciolto in una tazza di acqua (circa 200 ml) calda ma non bollente o a
temperatura ambiente
METÀ MATTINA
- integratore di Sali minerali
PRANZO
Secondi piatti e frequenza consigliata:
- pesce fresco o surgelato con lische g
sgombro inscatolato al naturale g
settimana; carne di manzo magra g
2 volte a settimana; pesce fresco o surgelato senza lische (polipo, seppie, calamari) g
oppure tonno o
1 volta a settimana; carne bianca (coniglio, pollo, tacchino, prosciutto di maiale magro, vitello) g 2 volte a
1 volta a settimana; prosciutto crudo magro o bresaola g 1 volta a settimana
Contorno di verdure ed ortaggi crude o cotte come da schema allegato nelle note (no: carote, zucca, pomodori, barbabietola, mais, patate, legumi)
SPUNTINO
Un Actimel bianco allo 0%; integratore di Sali minerali
CENA
Contorno di verdure ed ortaggi crudo o cotti a volontà come da schema allegato nelle note (no: carote, zucca, barbabietole, pomodori, mais, patate,
piselli, legumi)
- 4 misurini di polvere proteica + 1 cucchiaio di cacao amaro + dolcificante il tutto sciolto in una tazza di acqua calda ma non bollente
CONDIMENTO PER TUTTA LA GIORNATA: n° 4 cucchiaini di olio extravergine d’oliva, usare il sale consigliato
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Bere due litri di acqua al giorno, non assumere alcolici, bevande zuccherate o succhi di frutta.
−
N.B. non assumere mai alimenti che contengono zuccheri semplici e zuccheri complessi.
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−
RACCOMANDAZIONI E COMMENTI
−
Durante la giornata si possono bere caffè decaffeinato o altre bevande come tè deteinato o leggero o camomilla purché vengano dolcificati con
prodotti a base di ASPARTAME o SACCARINA, meglio alternandoli o assunti amari.
−
I singoli pesi fanno riferimento agli alimenti crudi e al netto dello scarto.
−
Per rendere le pietanze più gradevoli è possibile utilizzare aromi e spezie (aglio, aceto di vino, basilico, capperi, cipolla, limone, origano,
peperoncino, prezzemolo, rosmarino, salvia ecc.).
−
Preferire i seguenti metodi di cottura: carne e pesce (alla griglia, in umido, lessati, al cartoccio, arrosto); uova (alla coque, in camicia, in frittata al
forno o in padelle antiaderenti); verdure (lessate, al forno, alla griglia, al vapore, in umido).
−
Il sale da cucina è acalorico; il consumo va limitato in specifiche patologie su indicazione del medico.
−
Evitare di consumare: zucchero, miele, marmellata, caramelle, gelati, sorbetti, dolci, cioccolata, frutta fresca e sciroppata, frutta secca e/o
oleosa; pasta, riso, pane, crackers, orzo, farro, cuscus, crusca, grissini, gallette di riso, legumi, patate, mais, ecc. Altri condimenti oltre quello
previsto (tipo burro, lardo, margarina, maionese, panna ecc.); formaggi, latticini, carni grasse (pancetta, prosciutto cotto, ventresca, ecc) ed
insaccati (capocollo, mortadella, wurstel, salame, salsiccia, ecc.).
−
Evitare di bere alcolici (vino, birra), superalcolici e bevande gassate zuccherate.
−
È possibile invertire il pranzo con la cena, anche se non è consigliabile effettuarlo spesso.
−
Bere almeno 2-3 litri di acqua minerale al giorno (preferire: Lete, Claudia, Uliveto, Gaudaniello, Ferrarelle, San gemini, San benedetto, San’agata,
San pellegrino).
−
In caso di fame improvvisa fra un pasto e l'altro, mangiare finocchi o cetrioli.
−
Se non si assumono verdure ad un pasto, raddoppiare la quantità nell'altro pasto.
−
Il mancato rispetto delle regole può: 1) ridurre o bloccare la perdita peso 2) provocare la sensazione di fame 3) rendere l’ulteriore
stabilizzazione più difficile 4) bloccare l’effetto della dieta sulla riduzione del volume del fegato.
−
Effetti collaterali e loro rimedi
−
COSTIPAZIONE: bisogna aumentare la quantità di verdure, oltre alla prescrizione di 1 cucchiaino di sciroppo di lassativo.
−
MAL DI TESTA: presente in genere solo nei primi 2-3 giorni; nel caso raro si verifichi successivamente è possibile assumere un analgesico.
−
ALITO ACETONICO: è provocato dall’acetone, vuol dire che la cura sta procedendo correttamente. Usare uno SPRAY orale senza zucchero.
−
PERDITA DI PESO INFERIORE RISPETTO ALLE PREVISIONI: la perdita di peso può essere ritardata di qualche giorno per le donne in
periodo mestruale.
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Caratteristiche individuali dei pazienti
Gruppo studio
(n. 64)
Gruppo
controllo
(n. 91)
Età
anni
Peso
36.5 ±9.7
39.2 ± 11.0
kg
135 ±25
130 ± 20
Altezza
cm
168 ±10
164 ± 10
IMC
kg/m²
47.8 ±7.3
48.2 ± 8.0
Calo ponderale preoperatorio
Nel gruppo sottoposto a dieta chetogena la perdita di peso
è risultata mediamente di -8±6.0 kg con un minimo di -2
ed un massimo -20 kg
Nel gruppo di controllo non si è osservata una perdita di
peso media significativa.
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Risultati
Per quanto concerne la valutazione
chirurgica, rispetto all’esperienza
precedente, il chirurgo ha osservato una
maggiore facilità di accesso alla
giunzione gastro-esofagea per la ridotta
volumetria del lobo sx del fegato e del
grasso perigastrico.
Risultati
Inoltre nel bypass la riduzione dello spessore del
grasso omentale e mesenteriale ha contribuito ad
una agevole effettuazione dell’anastomosi digiunoileale e della trasposizione in sede sottocardiale
dell’ansa digiunale. Si è evidenziato una minore
fragilità e sanguinamento del grasso viscerale
rispetto alla precedente esperienza personale del
chirurgo.
Anche i tempi di degenza, le perdite ematiche e le
complicanze sono risultate ridotte rispetto ai pz non
sottoposti al trattamento con dieta chetogena.
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Decremento ponderale nei due gruppi
Gruppo studio
(n. 64)
Δ Peso
MEDIA
DS
Gruppo CTR
(n. 91)
MEDIA
DS
Mesi 6
kg
-42.3* ± 15.6
-31.9 ± 24.9
Mesi 12
kg
-49.2* ± 16.7
-44.1 ± 22.0
Mesi 6
%
-30.1* ± 7.7
-22.6 ± 16.9
Mesi 12
%
-36.0* ± 10.3
-31.7 ± 13.5
*p < 0.05 vs Gruppo Controllo
Conclusioni
La procedura chirurgica appare notevolmente facilitata
da questo tipo di intervento dietetico preoperatorio.
Nel contesto della chirurgia bariatrica, diete
severamente ipocaloriche iperproteiche nel breve
periodo ​sono utili perché producono una rapida perdita
di peso, riducono il volume epatico, con un adeguato
livello di sazietà e contribuiscono ad una maggiore
adesione alla prescrizione dietetica.
Work in progress
Due gruppi ciascuno con n. 20 pazienti con un IMC ≥45
Un gruppo controllo sarà sottoposto a dieta ipocalorica bilanciata,
il gruppo di intervento sarà sottoposto alla dieta chetogena per un
periodo di 3 settimane pre-intervento. Entrambi i gruppi saranno
sottoposti ad un percorso di educazione alimentare nel periodo
precedente allo scorrimento della lista d’attesa.
Valutazione basale e all’intervento: anamnesi e visita medica
generale con rilievo di PA e FC, peso, BMI, circonferenza collo,
glicemia, esami ematochimici, ecoaddome, valutazione chirurgica
della complessità dell’intervento, ecc.
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Grazie per l’attenzione
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