Siamo in un mondo
radioattivo …
Raggi Cosmici
Raggi X
Radiazione solare
Medicina nucleare
Radon



Prodotti di consumo
Energia Nucleare
Depositi Radioattivi
Radiazione
terrestre
alimentazione
La dose efficace media annua dovuta a radiazioni in Italia è 2.8 mSv
Ischia, isola
Radon-attiva
• Il Radon è un gas nobile radioattivo, prodotto dal
decadimento del Radio, che a sua volta proviene dal
decadimento dell’Uranio.
• Il Radon è incolore ed inodore, solubile in
acqua.
Si diffonde attraverso le rocce ed il terreno.
•
• Decade con un tempo di dimezzamento (in cui la
quantità di materia si dimezza)d i circa 4 giorni
originando discendenti radioattivi solidi.
• Il Radon è dannoso a causa dei prodotti di
disintegrazione che, quando vengono inalati, con la
respirazione si fissano negli alveoli polmonari.
Il decadimento alfa
• Una particella  contiene 2 protoni e 2 neutroni
222
86
Rn  He 
4
2
218
84
Po
4
2
α He
4
2
• molto ionizzante e modesta capacità di penetrazione nella
materia:
il Radon ed i suoi figli …
Uranium-238
4.5E9 y
Radium-226
1600 y
Radon-222
3.825 days
emettitore alfa
Polonium-218
3.1 min (RaA)
emettitore alfa
Polonium-214
163.7 msec (RaC’)
emettitore alfa
Bismuth-214
19.9 min (RaC)
emettitore beta
Lead-214
27 min (RaB)
emettitore beta
Lead-210
22.3 y (RaD)
emettitore beta
•Il radon è un gas nobile presente
prevalentemente nel sottosuolo. Il gas è
libero di muoversi nello spazio poroso
presente nelle rocce uranifere di origine
vulcanica e attraverso le acque sotterranee .
•A causa del suo tempo di dimezzamento di
circa 4 giorni può percorrere, prima di
trasformarsi, lunghe distanze fino ad arrivare
a contatto diretto con la superficie e di qui
raggiunge le abitazioni.
•Anche i materiali usati nelle costruzioni, che
contengono percentuali variabili di Rn 222, in
funzione della loro granulometria, possono
contribuire in modo significativo ad
incrementare la concentrazione di Radon negli
edifici.
Dosimetria delle radiazioni
Oltre all’esposizione al fondo naturale di radiazioni
Dosimetria del radon
• Per le misure della concentrazione di radon in aria l’unità di misura
usata è : il Bq/mc bequerel per metro cubo, che sta ad indicare il
numero di disintegrazioni nucleari al secondo, contenute in un metro
cubo d’aria.
• La norma italiana (DM 241/2000) prevede una concentrazione massima
di 400 Bq/mc all’interno degli edifici con obbligo di bonifica oltre i 500.
• Nota la concentrazione di radon in un ambiente chiuso, in Bq/mc, si
utilizza un fattore di conversione di 20 microSv/anno per ogni Bq/m3
• In tale stima si tiene conto di una frazione di tempo di permanenza medio
all’interno degli edifici di 0.8 e di un fattore di equilibrio F tra 0.4-0.5.
• Il fattore di equilibrio F è il rapporto tra la concentrazione di radon
in equilibrio radioattivo con una combinazione dei suoi figli
• Maggiore è il valore di F, maggiore è l’equivalente di dose efficace
perché maggiore è la presenza nell’ambiente dei prodotti di
decadimento del radon.
Ischia, isola
Radon-attiva
Alcuni effetti
biologici delle
radiazioni
ionizzanti …
W.H.O. (World
Health Organization)
HANDBOOK ON INDOOR RADON
(2010)
• Epidemiological studies confirm that radon in homes increases the risk of lung
cancer in the general population. Other health effects of radon have not
consistently been demonstrated.
• The proportion of all lung cancers linked to radon is estimated to lie between 3%
and 14%, depending on the average radon concentration in the country and on
the method of calculation.
• Radon is the second most important cause of lung cancer after smoking in many
countries. Radon is much more likely to cause lung cancer in people who smoke,
or who have smoked in the past, than in lifelong non-smokers.
• However, it is the primary cause of lung cancer among people who have never
smoked.
•There is no known threshold concentration below
which radon exposure presents no risk. Even low
concentrations of radon can result in a small increase in
the risk of lung cancer.
5. CONCLUSIONI del ICRP n. 115 del 2010
(55) The present review and analysis of the epidemiology of radon leads to the following
conclusions: … studies of residential radon exposures that radon and its progeny
can cause lung cancer. For solid tumours other than lung cancer, and also for leukaemia …
The three pooled residential case–control studies in Europe, North America, and China gave
similar results and showed that the risk of lung cancer increases by at least 8% for an increase
in radon concentration of 100 Bq/m3 (Lubin et al., 2004; Darby et al., 2005; Krewski et al., 2006).
Rischio cancro polmonare
attribuibile al radon in Italia
Rapporto sul Rischio di tumore polmonare attribuibile all’esposizione al radon nelle
abitazioni italiane (2010):
• Vengono riportati i risultati di 3 analisi “pooled”: di Lubin 2004 Cina; di Darby 2005
Europa; di Bochicchio 2005 Italia)
• Le 3 analisi messe insieme hanno dato risultati compatibili
• Il rischio osservato aumenta linearmente con la concentrazione di Rn su 30 anni di
esposizione con un incremento di rischio relativo di 8% ogni 100Bq/mc
• Stime casi annui di tumore polmonare attribuibile all’esposizione al Rn in door:
regione
casi osservati
stima percentuale
intervallo confidenza
Lazio
3121
16%
6-27%
Lombardia
5718
15%
5-26%
Friuli V.G.
775
14%
5-23%
Campania
2822
13%
5-23%
Piemonte
2816
10%
3-18%
Calabria
665
4%
1-7%
Rischio cancro polmonare
fumatori-non fumatori
•Come è noto il rischio di contrarre cancro polmonare è
molto più elevato per i fumatori rispetto ai non fumatori
•il rischio è infatti quasi proporzionale al numero di
sigarette fumate (Fonte N.I.H. USA 2012)
• Fonte : ARPAT (Toscana 2012) il rischio di tumore
polmonare per esposizione a Rn di un fumatore è fino a
25 volte maggiore di un non fumatore.
Fonte: Bochicchio, ISS 2004 la probabilità di avere un
tumore polmonare separatamente per i non fumatori
e i fumatori, prendendo come riferimento una
persona di 75 anni esposta continuativamente ad una
concentrazione media di Rn(100, 400, 800Bq/mc) , è:
Bq/mc......Non fumatori......Fumatori
100..........(0.5%)...................(12%)
400..........(0.7%)...................(16%)
800..........(0.9%)...................(22%)
Ischia, isola
Radon-attiva
Rivelatori a stato solido
I tipi più usati sono i diodi di Si e di Ge e sono impiegati per la spettrometria delle
radiazioni X e gamma. Un rivelatore di questo tipo richiede di essere mantenuto sotto
vuoto e alla temperatura di 77 °K, con azoto liquido. Il raffreddamento è necessario per
ridurre il rumore termico. Il segnale del rivelatore viene amplificato fino a 10000 volte,
raggiungendo impulsi fino a 10 V. I segnali vengono selezionati attraverso un circuito
elettronico che raccoglie gli impulsi aventi tensioni entro una finestra predefinita
(analizzatore multicanale). Gli analizzatori multicanale contengono in genere
tra i 5000-10000 canali, ognuno dei quali opera come singolo canale entro la finestra di
tensione. Il segnale di ogni canale viene conteggiato e ciò consente la registrazione dei
conteggi e la loro energia . Un software specifico provvede al controllo operativo e
all’acquisizione e all’elaborazione dei dati sperimentali.
spettro
Rivelatori a gas
•
•
•
Sono basati sulla misura della corrente generata dalla ionizzazione degli atomi di un gas
causata dalle radiazioni che lo attraversano. Per ogni fotone o particella carica ()si
formano coppie di ioni (ioni gassosi positivi ed elettroni), questi ultimi vengono raccolti
da un campo.
Il valore della tensione applicata tra anodo o catodo, permette di realizzare rivelatori
dalle caratteristiche diverse: le camere a ionizzazione, i contatori proporzionali e i
contatori Geiger
La corrente di ionizzazione può essere misurata con strumenti molto sensibili
(microamperometri) e da informazioni sul numero delle particelle rilevate ed
eventualmente sull’energia.
Fotomoltiplicatori
•
•
•
Un rivelatore a scintillazione è costituito da un
cristallo scintillatore, a forma di cilindro retto con
una delle basi rivolta verso il catodo di un
fotomoltiplicatore, o collegato ad esso attraverso un
opportuno contatto ottico che favorisca la
trasmissione della luce
Nei contatori a scintillazione vengono contati i fotoni
emessi da alcune sostanze luminescenti, come i
cristalli di NaI, eccitati per il bombardamento con
raggi X, o altre particelle ()
Il numero dei fotoni raccolti dal fotomoltiplicatore,
trasformati in impulsi elettrici, amplificati e analizzati,
è proporzionale all’energia delle radiazioni incidenti.
Ne consegue che, accoppiando il contatore ad un
analizzatore d’impulsi, si può ottenere lo spettro di
energia delle radiazioni rivelate.
I rivelatori a traccia
(CR-39 o LR-115)
•Sfruttano il potere ionizzante delle particelle  che danneggiano le molecole del
materiale dielettrico (plastiche) lungo la loro traiettoria e lasciano delle tracce di
dimensioni nanometriche
•le tracce si rendono visibili ad un microscopio ottico mediante un attacco chimico
con soluzione fortemente corrosiva
durante l’esposizione
dopo l‘attacco chimico
•Dal conteggio del numero di tracce per
unità di superficie si risale alla
concentazione di Radon.
I canestri di carbonio attivo
•Il canestro a carbone attivo è una scatola metallica cilindrica contenente i carboni
attivi che assorbono il radon presente nell'aria. Dopo un tempo di esposizione ,
dell'ordine di qualche giorno, i canestri, che assorbono il radon ma non lo rivelano,
vengono sottoposti per la lettura ad un'analisi spettrometrica.
• Dai risultati dell'analisi spettrale, conoscendo il tempo di esposizione e i fattori di
calibrazione si risale alla concentrazione relativa al periodo di esposizione.
• La tecnica dei carboni attivi è adatta a misure di concentrazioni modeste di Rn
•Il principale inconveniente è la
forte dipendenza dalle condizioni
ambientali di temperatura e di
umidità.
Elettreti
• L’ elettrete (o E-perm) è costituito da una piccola
camera in contatto con l’aria, qui il radon ed i suoi
discendenti vengono a contatto con la superficie
esposta di un disco di teflon precedentemente
elettrizzato. Le radiazioni emesse dal Rn e dai figli,
ionizzando, producono cariche in grado di scaricare
parzialmente la superficie del teflon entro l’elettrete.
Il potenziale della pellicola elettrizzata viene misurato
da un elettrometro.
• L’elettrometro consente quindi di misurare
il potenziale in volt della pellicola di teflon ,
prima e dopo l’esposizione di alcuni giorni
dell’elettrete. Dai volt di scarica della
pellicola, attraverso opportuni fattori di
calibrazione,si ha la concentrazione di Rn.
• A seconda della dimensione della camera
e della configurazione scelta, questi
rivelatori possono essere utilizzati sia per
esposizioni brevi (qualche giorno), sia per
esposizioni dell’ordine dei mesi.
risposta abbastanza affidabile
su concentrazioni non
modeste e risultano invece
poco sensibili per basse
concentrazioni.
• Gli elettreti nella
configurazione utilizzata SST
(camera grande + esposizione
short time) danno risposte
attendibili in 3- 7 gg .
tensione (V)
• Gli elettreti danno una
480
460
440
420
400
380
360
340
320
300
0
50
caduta tensione elettrete
100
150
200
tempo (ore)
retta regressione lineare
•Abbiamo constatato che la caduta di tensione degli elettreti
ha un andamento abbastanza lineare. Inoltre le misure di
controllo con esposizione di tre giorni hanno dato valori
stabili nei limiti dell’errore. Quindi l’esposizione 3 – 5 gg
garantisce una risposta sufficientemente lineare col tempo.
Ischia, isola
Radon-attiva
Rn-222
Media
Regione/Provin aritmeti
cia autonoma
ca ±
STD
Bq/m3
Piemonte
69 ± 3
V.d'Aosta
44 ± 4
Lombardia
111 ± 3
Bolzano70 ± 8
Trento
49 ± 4
Veneto
58 ± 2
Friuli V.G.
99 ± 8
Liguria
38 ± 2
Emilia-Romagna 44 ± 1
Toscana
48 ± 2
Umbria
58 ± 5
Marche
29 ± 2
Lazio
119 ± 6
Abruzzo
60 ± 6
Molise
43 ± 6
Campania
95 ± 3
Puglia
52 ± 2
Basilicata
30 ± 2
Calabria
25 ± 2
Sicilia
35 ± 1
Sardegna
64 ± 4
MEDIA pesata
per popolazione 70 ± 1
regionale
Abitazioni
>200 Bq/m3
Abitazioni
>400 Bq/m3
%
2,1
0
8,4
5,7
1,3
1,9
9,6
0,5
0,8
1,2
1,4
0,4
12,2
4,9
0
6,2
1,6
0
0,6
0
2,4
%
0,7
0
2,2
0
0
0,3
4,8
0
0
0
0
0
3,4
0
0
0,3
0
0
0
0
0
4,1
0,9
Prov
Comuni della
TOSCANA
N° AB
Bq/m3
% > 100
Bq/m3
% >
% >
200 Bq/m3 300 Bq/m3
39
205
71%
36%
19%
28
143
56%
22%
9%
GR
Abbadia San
Salvatore
Arcidosso
LU
Bagni di Lucca
5
124
46%
20%
10%
GR
Capalbio
5
181
55%
34%
23%
LI
PT
MS
Capraia Isola
Cutigliano
Fivizzano
20
5
5
84
167
80
27%
57%
27%
7%
31%
7%
2%
19%
2%
GR
LI
LI
Isola del Giglio
Marciana
Marciana Marina
22
18
15
157
161
111
54%
45%
37%
27%
25%
13%
15%
16%
6%
GR
3
250
51%
38%
31%
19
344
37%
22%
15%
AR
Massa Marittima
Montecatini Val di
Cecina
Montemignaio
7
175
50%
29%
19%
GR
Montieri
10
90
29%
9%
4%
SI
Piancastagnaio
28
211
67%
38%
23%
LU
PT
GR
Piazza al Serchio
Piteglio
Pitigliano
3
19
16
192
106
155
52%
33%
71%
37%
12%
24%
29%
5%
7%
SI
San Quirico d'Orcia
5
14
0%
0%
0%
GR
Santa Fiora
24
240
71%
42%
26%
GR
Sorano
19
289
78%
50%
33%
MS
Zeri
6
98
30%
11%
5%
SI
PI
•Fonte : Bochicchio F et alii "Results of the National Survey
on Radon Indoors in the all the 21 Italian Regions"
Proceedings of Radon in the Living Environment Workshop,
•Atene, Aprile 1999
Concentrazioni di Rn in abitazioni
italiane per regione ed in toscana
• Fonte : Rapporto ARPAT 2010 sulle concentrazioni di Rn nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro
Concentrazioni di
Rn in abitazioni in
tufo ed in cemento
armato …
Le concentrazioni di Rn nelle
abitazioni costruite con materiale
tufaceo hanno un valore in media
più alto di un fattore 1,4 rispetto a
quelle in cemento armato.
Concentrazioni di Rn nel Liceo Statale Ischia
misure effettuate tra 2006-2011 con elettreti - RL115
conc. Rn Bq/mc
sede v. M. Mazzella
aula PC
p. terra
archivio
"
aule
"
aule
I° piano
ds
1203
1301
366
282
46
72
32
17
sede Lacco Ameno
lab informatico
lab inglese
aule
aule
sotterraneo
"
I° piano
piano terra
683
336
187
52
82
22
18
5
sede v. Morgioni
aule
laboratorio
aula magna
P rialzato
P rialzato
P sotterraneo
107
58
87
30
17
14
Concentrazioni di Rn in edifici pubblici Comune Ischia (2009)
conf.
LST
SLT
SST
SST
LST
LST
LST
LST
LST
LST
LLT
LST
LST
LST
LST
LLT
LLT
LST
LST
LST
LST
LST
LST
LLT
LLT
LLT
LLT
LST
SST
SLT
LST
LST
LLT
LST
LST
LST
LST
LST
LST
piano
I
I
I
I
I
T
T
ST
T
ST
T
T
T
T
I
T
I
II
T
I
II
T
I
II
ST
ST
ST
I
I
T
I
T
T
T
T
T
T
II
I
conc. Rn( Bq/mc)
273
245
238
217
264
658
242
716
455
290
236
298
384
710
248
348
211
125
179
291
204
258
168
136
260
865
377
215
171
570
430
316
349
395
213
270
267
270
470
errore %
13
16
15
18
16
11
13
11
11
13
17
15
12
11
14
14
19
23
31
17
28
20
16
22
18
12
12
22
11
13
15
13
13
17
15
15
21
14
Concentrazioni di Rn in
abitazioni dell’ isola
d’Ischia (misure 2007-2011)
•La concentrazione media di
Rn in abitazioni isolane poste
a piano terra o interrato è
stata 370 Bq/mc
•La concentrazione media di
Rn in abitazioni isolane poste
ai piani superiori è stata 194
Bq/mc
DISTRIBUZIONE CONCENTRAZIONI
ABITAZIONI ISOLANE Rn (Bq/mc.)
5
FREQENZA.
codice località
ISCHIA
C1
"
C2
"
C3
"
C4
"
C5
"
D1
"
D2
BARANO
D3
FORIO
D4
CASAMICCIOLA
D5
FORIO
D6
CASAMICCIOLA
D7
"
D8
FORIO
D9
FORIO
D10
BARANO
D11
"
D12
ISCHIA
D13
CASAMICCIOLA
E1
LACCO AMENO
E2
BARANO
E3
FORIO
E4
ISCHIA
E5
LACCO AMENO
E6
BARANO
E7
BARANO
E8
ISCHIA
E9
CASAMICCIOLA
F1
CASAMICCIOLA
F2
BARANO
F3
BARANO
F4
BARANO
F5
ISCHIA
F6
ISCHIA
G1
"
G2
"
G3
"
G4
"
F1
"
F2
4
3
2
1
0
149-169
170-191
192-233
234-254
CLASSE di concentrazione
255-274
Concentrazioni di Rn in abitazioni - isola d’Ischia (2007-2011)
• In Campania i valori di concentrazione media in door di radon sono maggiori della
media nazionale e risultano di 97 Bq/mc (contro i 70 Bq/mc della media nazionale).
(Fonte : Roca 1995)
•
In this study, the indoor radon concentrations have been measured in 93 dwellings
of the Penisola Sorrentina, using LR115 detectors. The detectors were placed in the
bedrooms and living rooms for two consecutive semesters starting from December
2010 to December 2011. The annual average indoor radon concentrations vary
from 25 to 722 Bq/mc, with a mean value of 132 Bq/mc.
(Fonte : Roca et alii - Oxford University Press 2013)
•
La media delle concentrazioni di Rn nelle abitazioni isolane misurate tra il 20082011 nel corso del progetto Envirad Ischia su un campione di 40 casi è risultato
di 247 Bq/mc ( il doppio della media campana).
•
Misure nella Biblioteca Antoniana Ischia 2010 :
Aula centrale - concentrazione Rn = 272 ± 31 Bq/mc
II aula interna a sn ingresso
“ = 315 ± 45 Bq/mc
Un caso particolare: il quartiere CIERCO a FORIO
ABITAZIONI FORIO
•
Locale
Piano
Concentr.
(Bq/m3)
Errore
Casa Co1 (in tufo)
Piano terra
250
18
Casa Co2 (in tufo)
Primo piano
296
19
Casa Co3 (in tufo)
Adiac. roccia tufo p.t.
479
27
Casa Mi1 (cemento)
Primo piano
349
22
Casa Ca1 (cemento)
Piano terra
387
23
Casa Ca2 (cemento)
I.p. adiac. roccia tufo
511
29
Casa Ca3 (cemento)
Adiac. roccia tufo p.t.
559
31
La concentrazione media di radon misurata è maggiore di un fattore 1,6 di
quella rilevata tra le abitazioni isolane. Pur trattandosi di valori piuttosto alti, in
realtà ci saremmo aspettati risultati ancora più preoccupanti in considerazione
delle condizioni estreme per scarsa ventilazione e immediata adiacenza a rocce di
tufo verde. La ragione di ciò risiede nel fatto che non tutto il radon contenuto
nella struttura a cella delle rocce porose, viene ceduto all’esterno.
Coefficiente di emanazione del tufo
Studi recenti, condotti da ricercatori campani (Roca et alii), hanno
dimostrato che campioni di tufo di diversa provenienza presentano delle
notevoli differenze sia nelle concentrazioni di radon nelle celle, sia nei
rispettivi coefficienti di emanazione.
Tipo di tufo
222Rn in cell
(Bq kg-1)
Coefficiente
di
emanazione
Giallo
napoletano
67
0,734
Verde
dell’isola
d’ischia
11,3
0,157
Ischia, isola
Radon-attiva
Presenza di Radon nelle acque
termali isolane
località
sorgente
tipo di acque
Ischia Porto
Fornello Fontana
salse
"
Terme Militari
"
167
Casamicciola
Gurgitiello
salse bromo iodiche
969
Scioli
"
938
S.Restituta
"
2800
Hotel S.Montano
salse
1100
Terme Augusto
salse magnesiache
762
Aphrodite
salse bromo-magnesiache
800
Lacco Ameno
S. Angelo
Per confronto
vediamo altre
sorgenti italiane …
concentrazione
Radon in acqua
111 Bq/litro
località
sorgente
concentrazione Rn
Merano
terme di Merano
2035 Bq/litro
Lurisia
sorgenti Garbarino
23300
Esposizione al Rn nelle terme ischitane
L’ esposizione in ambiente termale è molto legata all’uso dell’ acqua
MISURE ESEGUITE nelle A.T.C.:
• nelle cabine misurate concentrazioni di Rn in aria 74 - 296 Bq/mc
(dipende molto dalle condizioni di ventilazione locale)
• nell’idromassaggio concentrazioni di Rn in aria tra 74 - 407 Bq/mc (quasi il
50% del Rn in acqua si libera per azione meccanica)
• nella piscina (al chiuso) concentrazioni di Rn in aria tra 68 - 296 Bq/mc (
dopo 5 gg dal ricambio dell’acqua la concentrazione si dimezza,
successivamente si stabilizzano i valori minimi indicati)
L’uso di un impianto
efficace di aria forzata
riesce a dimezzare le
concentrazioni in 20
minuti.
Dose di esposizione al Radon
dei lavoratori delle terme d’ Ischia
La stima della dose equivalente annua per il personale lavoratore:
• nelle cabine la media (su 4 anni di misure) è 3,7 mSv/anno
( tra 2,7 – 4,8 mSv/anno)
• nell’idromassaggio la media (su 4 anni di misure) è 4,1 mSv/anno
( tra 3,4 – 4,4 mSv/anno)
• nella piscina (al chiuso) la media (su 4 anni di misure) è 2,3 mSv/anno
( tra 2,2 – 2,4 mSv/anno)
La dose efficace media annua dovuta a
radiazioni in Italia è 2.8 mSv /anno.
Ischia, isola
Radon-attiva
Interventi di
bonifica del Radon
Possibili interventi di bonifica:
•il + banale : aumentare la ventilazione dei
locali accrescendone i ricambi d’aria; sistema
efficace per modeste concentrazioni
•Il più economico : estrazione forzata dell’aria
dai locali da bonificare ma con concentrazioni
non elevate
•meno economico: accrescere l’isolamento
del suolo migliorando la ventilazione del
vespaio (anche con un sistema forzato) riesce
ad abbattere considerevolmente le
concentrazioni
•alternativa valida (soprattutto se non si
dispone di un vespaio) è la depressurizzazione
del suolo.
Un intervento di bonifica del Rn
nella sede del liceo di v. M.Mazzella:
Il pavimento originario poggiava su un esile massetto senza alcun
solaio a terra, quindi la bonifica ha richiesto:
1. Rimozione del pavimento esistente e del vecchio massetto (quasi
inesistente)
2. Posa in opera di una maglia di ferro elettrosaldata
3. Nuovo massetto di dimensioni adeguate
4. Applicazione della vernice radonstop (sia sul pavimento sia sulle
pareti)
5. Applicazione del nuovo pavimento
CONCENTRAZIONE RADON prima-dopo bonifica
1900
1700
1500
Bq/mcubo
Dal confronto dei dati delle
concentrazioni di radon
prima e dopo l’intervento con
la vernice Radonstop
abbiamo constatato un
abbattimento di circa il 50%.
1300
1100
900
700
500
300
gen-04
ago-04
feb-05
set-05
mar-06
tempo
ott-06
apr-07
nov-07
giu-08
Ischia, isola
Radon-attiva
•
Prima dei disastrosi terremoti di Taskent del 1966 e 1967, vi
furono vistose anomalie di Rn registrate in pozzi profondi di
una vasta area attorno alla zona epicentrale.
• Un’interessante anomalia fu registrata a Vulcano
nel 1981 dovuta ad una crescita della pressione in
profondità associata ad intrusione magmatica.
• Anomalie sono state anche registrate presso i maggiori
complessi vulcanici (Hawai, Piton de la Fournaise,
Etna, El Chichon, Campi Flegrei, ecc…).
Il terremoto di Kobe (magnitudo 7.2
profondità 14 Km) avvenne sotto il mare
tra Kobe e l’isola di Awaji il 17 gennaio del
1995 . Fu dimostrato che i cambiamenti nella
concentrazione di radon dell’atmosfera
osservati prima del terremoto del 1995
possono essere un valido precursore dei
terremoti.
•
•
•
•
In questi ultimi anni sono stati isolati i meccanismi fisici nelle rocce responsabili delle
anomalie (diminuzione – aumento) nell’emissione di radon osservati sul terreno prima di
eventi sismici o vulcanici.
Le rocce hanno un contenuto variabile di porosità, alcune, come basalti o graniti
contengono piccolissime cavità, sottoposte a un carico daranno luogo ad un aumento di
emissione del radon.
In aree vulcaniche (in presenza di tufi) ed in zone di faglia, le rocce contengono un’alta
percentuale di vuoti, spesso superiore anche al 30%. Queste sottoposte a carico
‘imploderanno’ per poi fratturarsi, quindi il rilascio di radon, prima diminuisce per poi
aumentare rispetto al suo valore di fondo.
Campi Flegrei
Grazie ad un adeguato monitoraggio del radon e degli altri
Vesuvio
segnali precursori con una adeguata conoscenza del
contesto geologico, è possibile individuare segnali
premonitori, con bassi margini di errore.
Vulcano
(Vinciguerra - ING e Università Roma 3 – 2010)
•
Etna
Ischia, isola
Radon-attiva
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