Gli strumenti della valutazione
TIPOLOGIE DI PROVE
Le prove strutturate di
conoscenza
o prove oggettive
o test di profitto
sono le prove che soddisfano
l’esigenza di obiettività …
Caratteristiche
•Ridurre al minimo la mediazione dell’allievo nel
manifestare l’apprendimento …
• e quella dell’insegnante …
• se gli obiettivi sono stati definiti … si può fornire
uno stimolo specifico e richiedere una prestazione
specifica …
Che cos’è un test
•Test = prova …
• la parola deriva dal latino medievale testum …
recipiente di terra nel quale venivano preparati
miscugli contenti metalli preziosi …
• Nel linguaggio tecnico la parola test indica una
procedura di controllo … test statistici, test
istologici, test di qualità ecc. ecc.
Test in psicologia
•Soprattutto in psicometria = > che misura le
abilità mentali
• In psicologia si tende a saggiare il possesso di
determinate attitudini o abilità. Dovrebbero
pertanto valutare capacità originarie, sulle quali
non abbiano inciso acquisizioni culturali.
Test in docimologia
•Le prestazioni riflettono abilità e competenze che
si sono trasmesse per via culturale, in modo
esplicito.
• Essi sono costituiti da una congrua serie di
quesiti (item), ai quali sia possibile rispondere in
modo univoco.
•La prova deve:
1. essere effettuata collettivamente;
2. in un tempo contenuto;
3. l’insegnante deve fornire le istruzioni per
rispondere
Vero/falso
•Secondo C. Darwin le caratteristiche degli esseri viventi si
sono evolute finché ciascuna specie non ha assunto i suoi
caratteri definitivi. (V/F)
• Secondo il principio del “libero esame”
solo il clero/ciascun cristiano
deve interpretare i testi sacri
• I persiani costruirono una fitta ed estesa rete stradale per:
1. Spostare con facilità il loro eserciti (V/F)
2. Per consentire ai fedeli di recarsi nei luoghi sacri (V/F)
3. Per avere rapide informazioni da ogni punto dell’impero
(V/F)
4. Per costringere i sudditi a portare tributi nella capitale
(V/F)
Quesiti a completamento
•All’allievo viene presentato un brano di significato
compiuto dove sono state tolte parole ed espressioni …
• Nel predisporre le lacune occorre evitare di determinare
incertezza per quel che riguarda una corretta
individuazione del contenuto;
•Bisogna pensare a più di una possibile integrazione per
ogni lacuna;
•Occorre prestare attenzione a non facilitare gli inserimenti
per via delle relazioni grammaticali (genere, numero, forma
verbale).
•L’elenco delle parole fornite sarà sovrabbondante e fornito
alla rinfusa (distrattori e parole corrette)
Quesiti a corrispondenza
•Si forniscono due elenchi di elementi alla rinfusa (date,
numeri, nomi propri, avvenimenti, titoli di opere,
definizioni);
•Cogliere le relazioni;
•Uno è sovrabbondante;
Lazio
Campania
Lombardia
Sicilia
Liguria
Marche
Puglia
Calabria
Avellino
Gorizia
Trapani
Ascoli Piceno
Forlì
Oristano
Vicenza
Mantova
Teramo
Savona
Domande a scelta multipla
Gli elementi del quesito
premessa
Giulio Cesare morì
pugnalato
annegato
impiccato
avvelenato
chiave
distrattore
distrattore
distrattore
GLI ELEMENTI DEL QUESITO
Giulio Cesare morì
pugnalato
annegato
impiccato
disperato
chiave
distrattore
distrattore
distrattore
GLI ELEMENTI DEL QUESITO
Giulio Cesare morì
pugnalato
annegato
impiccato
assassinato
chiave
distrattore
distrattore
distrattore
GLI ELEMENTI DEL QUESITO
Giulio Cesare morì
pugnalato dai congiurati chiave
annegato
distrattore
impiccato
distrattore
assassinato
distrattore
SCOMPOSIZIONE DEL QUESITO
 Cesare morì pugnalato vero/falso
 Cesare morì annegato
vero/falso
 Cesare morì impiccato vero/falso
 Cesare morì avvelenato vero/falso
LA PREMESSA DEVE
 presentare chiaramente il problema
 riferirsi ad un obiettivo preciso
 essere coerente con il testo di riferimento
 essere formulata come la prima parte di una
proposizione
LA PREMESSA NON DEVE
 sovrapporre più questioni
 confondere tipi di prestazioni diverse
 essere formulata in modo fuorviante
 presentare una formulazione negativa
I COMPLETAMENTI DEVONO

dal punto di vista logico:
riferirsi alla stessa area di contenuto
2. non essere inclusi gli uni negli altri
3. essere coerenti tra loro
1.
I COMPLETAMENTI DEVONO

1.
2.
3.
4.
5.
dal punto di vista della forma
completare sintatticamente la premessa
essere coerenti con la premessa dal punto di vista
della punteggiatura
essere privi di espressioni quali “sempre”, “mai,
“tutti”, “nessuno” etc.
essere omogenei quanto all’organizzazione
linguistica
essere omogenei quanto alla lunghezza
LA CHIAVE DEVE ESSERE
 indiscutibilmente corretta
 non identificabile dal punto di vista della
forma
 coerente con l’obiettivo che il quesito vuole
accertare
 coerente con il registro del testo al quale si
riferisce
I DISTRATTORI DEVONO ESSERE

coerenti con la chiave dal punto di
vista
1.
2.
3.

della forma
del contenuto
del registro
incontestabilmente errati, se messi a
confronto con la chiave
RIGUARDO ALLA PROVA NEL SUO
INSIEME …
 controllare che i quesiti siano coerenti tra loro
 mescolare la posizione della chiave, tenendo
presente che l’alternativa “a” è solitamente la
più scelta
Funzionalità delle prove
•Quesiti Vero/Falso: per consolidare, solo pochi item nel
test;
•Quesiti a scelta multipla: grosso del test, è possibile
sollecitare gli allievi a fornire prestazioni diverse:
riconoscimento; memoria; confronti, valutazione, soluzione
di problemi;
•Quesiti a completamento: un test può essere composto da
due brani a completamento (da 5/6 lacune a 15); per
valutare la capacità dell’allievo ad usare correttamente il
lessico, ricostruire un’esposizione, stabilire la sequenzialità
dei concetti.
•Quesiti a corrispondenza: vale lo stesso discorso dei
completamenti.
Rispondiamo insieme ad alcuni
quesiti a scelta multipla
QUESITO 1
L’ambivalenza nei confronti della valutazione consiste
a) nell’assegnare voti elevati agli allievi pur lamentandone l’ignoranza;
b) nell’attivare corsi universitari di Docimologia, pur non rendendone
obbligatoria la frequenza;
c) nel sostenere la necessità di un rinnovamento, pur mantenendo
atteggiamenti conservatori;
d) nell’affermare l’importanza della valutazione, pur non stanziando i
fondi necessari per realizzarla.
QUESITO 2
L’autore del Manuale insegna
a) Docimologia;
b) Pedagogia sperimentale;
c) Valutazione formativa, sommativa e di sistema;
d) Innovazione e valutazione dei sistemi d’istruzione.
QUESITO 3
Il laboratorio che conclude il Manuale ha lo scopo di insegnare
a) ad elaborare i dati valutativi;
b) a costruire prove strutturate;
c) a calcolare la media dei punteggi;
d) a superare la diffidenza verso la valutazione.
QUESITO 4
La valutazione dei contesti consente di
a) esprimere un giudizio sull’attività di chi insegna;
b) eliminare l’ansia collegata ai problemi valutativi;
c) fornire informazioni sul quadro entro il quale si opera;
d) apprezzare in modo analitico i risultati raggiunti da ciascun allievo.
QUESITO 5
Indicate l’ordine degli argomenti trattati nel Manuale, così come
si ricava dalla lettura dell’indice:
a) origini storiche della Docimologia; aspetti di sfondo; definizione
della Docimologia; prove valutative, loro funzioni e correzione;
rapporto didattica/valutazione;
b) definizione della Docimologia; origini storiche della
Docimologia; rapporto didattica/valutazione; prove valutative, loro
funzioni e correzione; aspetti di sfondo;
c) rapporto didattica/valutazione; definizione della Docimologia;
origini storiche della Docimologia; aspetti di sfondo; prove
valutative, loro funzioni e correzione;
d) aspetti di sfondo; definizione della Docimologia; origini storiche
della Docimologia; rapporto didattica/valutazione; prove
valutative, loro funzioni e correzione.
QUESITO 1 CHIAVE
L’ambivalenza nei confronti della valutazione consiste
a) nell’assegnare voti elevati agli allievi pur lamentandone l’ignoranza;
b) nell’attivare corsi universitari di Docimologia, pur non rendendone
obbligatoria la frequenza;
c) nel sostenere la necessità di un rinnovamento, pur mantenendo
atteggiamenti conservatori;
d) nell’affermare l’importanza della valutazione, pur non stanziando i
fondi necessari per realizzarla.
QUESITO 2 CHIAVE
L’autore del Manuale insegna
a) Docimologia;
b) Pedagogia sperimentale;
c) Valutazione formativa, sommativa e di sistema;
d) Innovazione e valutazione dei sistemi d’istruzione.
QUESITO 3 CHIAVE
Il laboratorio che conclude il Manuale ha lo scopo di insegnare
a) ad elaborare i dati valutativi;
b) a costruire prove strutturate;
c) a calcolare la media dei punteggi;
d) a superare la diffidenza verso la valutazione.
QUESITO 4 CHIAVE
La valutazione dei contesti consente di
a) esprimere un giudizio sull’attività di chi insegna;
b) eliminare l’ansia collegata ai problemi valutativi;
c) fornire informazioni sul quadro entro il quale si opera;
d) apprezzare in modo analitico i risultati raggiunti da ciascun allievo.
QUESITO 5 CHIAVE
Indicate l’ordine degli argomenti trattati nel Manuale, così come
si ricava dalla lettura dell’indice:
a) origini storiche della Docimologia; aspetti di sfondo; definizione
della Docimologia; prove valutative, loro funzioni e correzione;
rapporto didattica/valutazione;
b) definizione della Docimologia; origini storiche della
Docimologia; rapporto didattica/valutazione; prove valutative, loro
funzioni e correzione; aspetti di sfondo;
c) rapporto didattica/valutazione; definizione della Docimologia;
origini storiche della Docimologia; aspetti di sfondo; prove
valutative, loro funzioni e correzione;
d) aspetti di sfondo; definizione della Docimologia; origini storiche
della Docimologia; rapporto didattica/valutazione; prove
valutative, loro funzioni e correzione.
Elementi della ricerca
il problema comporta la possibilità di soluzioni diverse
l’ipotesi è un “educated guess”, ossia la proiezione di una relazione di
causa-effetto
la metodologia è determinata dall’oggetto di studio (ad esempio,
ricerca ex post facto)
il campione può essere semplice o stratificato
l’introduzione di variabili indipendenti caratterizza l’attività
sperimentale
rispetto al tempo la ricerca può essere sincronica o diacronica
La ricerca è definita...
dall’elaborazione del disagio in problema
dalla formulazione dell’ipotesi
dall’individuazione della metodologia
dalla definizione del campione
dal rapporto rispetto alle variabili indipendenti
dal rapporto rispetto al tempo
Variabili indipendenti e campione
con introduzione di variabili indipendenti, senza
campione probabilistico: ricerca quasi
sperimentale
senza introduzione di variabili indipendenti con
campione probabilistico: indagine
GLOSSARIO
 Valutazione formativa
 Valutazione sommativa
 Prova strutturata
 Prova aperta
 Quesito a scelta multipla
 Premessa, chiave, distrattore
 Variabile
 Ipotesi
 Problema
 Campione
 Popolazione
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