V E R SO COLO VERTICALE D’ISTITUTO IL CURRI Seconda parte 1. Parole chiave nei riferimenti normativi 2. Progettazione didattica per competenze 3. Svolgimento unità di apprendimento (o unità di competenza) 4. Compito di realtà “Questa relazione di coerenza, [tra competenza da promuovere e percorso didattico] paradossalmente, risulta spesso assente o poco visibile, mentre sul piano didattico rappresenta la questione cruciale” “Se si cambiano solo i programmi che figurano nei documenti, senza scalfire quelli che sono nelle teste, l’approccio per competenze non ha nessun futuro” (P. Perrenoud, Costruire competenze a partire dalla scuola, 2003) Fonte: a c. di M.Castoldi, Lezione 2- Area competenze-sito De Agostini Scuola Parole chiave nei riferimenti normativi Vedi Allegato1 DUE MODELLI DI SCUOLA Scuola ≠ Realtà • L’azione didattica è guidata dal libro di testo • È organizzata intorno a dei contenuti • Lo studente è un riproduttore di conoscenza • L’insegnante è l’unica fonte di valutazione • L’alunno lavora individualmente Scuola Realtà • L’azione didattica si avvale di una pluralità di strumenti • E’ organizzata intorno a problemi • Lo studente è costruttore attivo delle conoscenze • Si prevedono molte forme di valutazione, compresa l’autovalutazione, valutazione fra pari • Viene promosso l’apprendimento cooperativo Fonte: a c. di M.Castoldi, Lezione - Area competenze-sito De Agostini Scuola 2. PROGETTAZIONE DIDATTICA PER COMPETENZE 1. Individuare la competenza da promuovere 2. Analizzare la competenza: - Quali discipline/campi di esperienza contribuiscono a promuoverla? - Quali risorse cognitive- conoscenze(nodi) e abilità- mette in gioco? - Quali processi logici e cognitivi occorrono per mobilitare le risorse da mettere in campo? - Quali attitudini richiede? Quali risorse e vincoli offre il contesto? Fonte: a c. di M.Castoldi, Lezione - Area competenze-sito De Agostini Scuola 2. PROGETTAZIONE DIDATTICA PER COMPETENZE 3. Ipotizzare una prova di competenza (compito di realtà) e redigere le rubriche di valutazione 4. Predisporre il percorso di apprendimento che precede il compito di realtà e formulare griglie di osservazione Fonte: a c. di M.Castoldi, Lezione Area competenze-sito De Agostini Scuola 3. SVOLGIMENTO UNITA’ DI APPRENDIMENTO 1. 2. Condivisione con gli studenti degli obiettivi e della struttura dell’U.d.A. Allenamento, sviluppo e consolidamento degli apprendimenti connessi alla competenza in gioco, sia in termini di saperi disciplinari (conoscenze e abilità) necessari, sia in termini di processi cognitivi, metacognitivi ed extra-cognitivicon metodi diversi (vedi parole-chiave) Fonte: a c. di M.Castoldi, Lezione Area competenze-sito De Agostini Scuola 3. SVOLGIMENTO UNITA’ DI APPRENDIMENTO 3. 4. Compito di realtà previsto a conclusione dell’unità Riflessione sull’esperienza di apprendimento, attraverso la rielaborazione di ciò che si è imparato e il trasferimento a contesti differenti Fonte: a c. di M.Castoldi, Lezione - Area competenze-sito De Agostini Scuola COMPITO DI REALTA’ Valuta non solo ciò che lo studente sa, ma ciò che sa fare con ciò che sa. Wiggins 1993 CARATTERISTICHE DEL COMPITO DI REALTA’ 1. Replica o simula contesti reali 2. E’ una prova sfidante: richiede di affrontare un problema con soluzioni innovative; lo studente non deve solo replicare attraverso una dimostrazione ciò che gli è stato insegnato 3. E’ una prova complessa: richiede l’integrazione di più competenze e di più discipline 4. Si conclude con la realizzazione di un “prodotto” 5. Prevede spazi di autovalutazione e metacognizione COMPITI DI REALTA’ •Lo studente deve risolvere “una situazione problematica, complessa e nuova, quanto più possibile vicina al mondo reale, utilizzando conoscenze e abilità già acquisite e trasferendo procedure e condotte cognitive in contesto e ambiti di riferimento moderatamente diversi da quelli resi familiari dalla pratica didattica” •Si ritiene opportuno privilegiare prove per la cui risoluzione l’alunno debba richiamare […] più apprendimenti acquisiti” (interdisciplinarietà) Fonte: Linee guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione TIPOLOGIE DI COMPITI AUTENTICI • Bassa strutturazione (breve lunghezza) • Progetti complessi (breve lunghezza) • Basati su più discipline (interdisciplinarietà) • Basati su un solo asse culturale • Richiedono un lavoro di gruppo • Richiedono anche un lavoro individuale ESEMPI DI COMPITI AUTENTICI FOCUS FORMATIVO – Risolvere problemi Elaborazione compiti di prestazione e relative rubriche (scuola infanzia) Compito Riordinare la biblioteca scolastica e gestire il presta – libro Soggetti coinvolti tutti i bambini di 5 – 6 anni divisi in piccoli gruppi ( 3 o 4 bambini) Tempo di svolgimento fine scuola, nel mese di Maggio, prima dell’attività del presta libro Contesto emotivo -creare un contesto socio - affettivo sereno fornire ai bambini indicazioni verbali precise offrire materiali e spazi adeguati valorizzare le loro prestazioni Durata del compito autentico: 1 ora circa Descrizione del compito: Tutti i bambini della tua sezione avranno riportato i libri? Come possiamo sistemare i libri in biblioteca prima della chiusura dell’anno? Ascolta, rifletti e agisci: • raccogli i libri del prestito dai bambini della tua sezione • controlla se tutti i compagni hanno restituito il libro • segna con un…( simbolo stabilito) chi non lo ha consegnato • ri-ordina i libri negli armadietti giusti (colore costola libro = staffa del mobiletto) Come si svolge il compito: •Il bambino raccoglie i dati e li interpreta •Il bambino distingue l’armadietto idoneo •Il bambino formula ipotesi •Il bambino sperimenta le sue ipotesi •Verifica le sue ipotesi in base ai risultati della sperimentazione Fonte: M.Castoldi, Esempi di compiti autentici e griglie, 19/10/2011 FOCUS FORMATIVO - COMUNICARE ORALMENTE Compito autentico (fine scuola primaria) Consegna operativa: i bambini, nei ruoli di: 1 moderatore ; 2 gruppi da 4-6 componenti ciascuno; osservatori: i restanti, sosterranno una tesi che riguarda la necessità, o meno, dei compiti a casa. Prodotto atteso: I bambini di ciascun gruppo sostengono la propria tesi con prove adeguate; ascoltano quanto esposto dall’altro gruppo per eventualmente controbattere senza prevaricazione e ridondanza. Il moderatore gestisce la durata, la modalità degli interventi e dà la parola. Gli osservatori predispongono la griglia di osservazione e ascoltano senza intervenire Tempi e fasi di lavoro: 1 ora Risorse a disposizione: griglia di registrazione a disposizione degli osservatori Fonte: M.Castoldi, Esempi di compiti autentici e griglie, 19/10/2011 FOCUS FORMATIVO - ACQUISIRE E INTERPRETARE L’INFORMAZIONE Elaborazione compiti autentici (primaria/media) Livello di classe: fine scuola primaria classe 5^ Consegna operativa: lavoro individuale Prodotto atteso: AVVISO SCRITTO TEMPI E FASI DI LAVORO: due ore Presentazione della prestazione agli alunni sollecitando la loro attenzione sul prodotto (l’avviso) che deve essere usufruibile realmente; si spiega loro che facendo questo lavoro le ins. vogliono vedere come vengono usate le fonti a disposizione e come riuscite a selezionare le informazioni che vi servono servono. TESTO DEL COMPITO Stiamo organizzando per la tua classe un’uscita didattica a Milano al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci”. Il tuo compito sarà quello di preparare un avviso per i genitori. Tieni presente che la visita e il relativo laboratorio che tu sceglierai, dovranno essere legati a un argomento del lavoro svolto in Scienze. L’uscita avverrà il giorno 3 maggio 2011 e il tempo a disposizione è dalle ore 8.30 alle ore 18.30 ; il costo totale della gita non dovrà superare i 30 euro. Tieni presente che il pranzo è al sacco. Hai a disposizione diverso materiale, scegli quello che ti serve per ricavare le informazioni utili a scrivere l’avviso. Risorse a disposizione: Si dà a ciascun bambino questo materiale: - Una fotocopia con orario del treno (nella fascia oraria giusta) per MILANO, TORINO, BRESCIA con costo del biglietto. - Elenco ditte di autotrasporti con costi di viaggio A/R per Milano. - Orario dei traghetti Lago d’Iseo. - Orario traghetti Venezia. - Brochure del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano. - Brochure del Museo delle Armi di Brescia. - Brochure del Museo Civico di Storia Naturale di Milano. “UN PAESE SICURO: INTERVISTA AL SINDACO” – Formulare una serie di domande per un’intervista al sindaco relativa alla viabilità e alla sicurezza sulle strade del paese con particolare riferimento a via Roma e all’uscita dell’edificio scolastico. – Elaborare un articolo relativo all’intervista da pubblicare sul giornalino della scuola e su quello comunale. – Scrivere una lettera a un amico per raccontare l’esperienza vissuta. Fonte: M.Castoldi, I compiti autentici http://cps.itipacinotti.gov.it/didatticapercompetenze/page1/page22/files/Castoldi-Compiti.pdf Elaborazione compiti autentici (colloquio orale Esame di Stato) Devi affrontare l’esame orale di terza media e dimostrare il tuo livello di competenza interdisciplinare, la tua capacità di organizzare conoscenze e abilità diverse. Leggi con attenzione l’articolo di quotidiano allegato, sottolinealo e costruisci una mappa concettuale che parta dall’articolo letto e lo colleghi con approfondimenti ripresi dal lavoro svolto durante l’anno. La mappa ti servirà come traccia per la tua esposizione durante il colloquio d’esame. Buon lavoro e… cerca di stupire gli ascoltatori, mettendo in evidenza anche il tuo punto di vista sulla tematica in questione! ALLEGATO 1 RIFERIMENTI NORMATIVI [Estratti da pag. 34-35] Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione – Settembre 2012 Favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere il gusto per la ricerca di nuove conoscenze. In questa prospettiva, la problematizzazione svolge una funzione insostituibile: sollecita gli alunni a individuare problemi, a sollevare domande, a mettere in discussione le conoscenze già elaborate, a trovare appropriate piste d’indagine, a cercare soluzioni originali. Incoraggiare l’apprendimento collaborativo. Imparare non è solo un processo individuale. La dimensione sociale dell’apprendimento svolge un ruolo significativo. In tal senso, molte sono le forme di interazione e collaborazione che possono essere introdotte (dall’aiuto reciproco all’apprendimento cooperativo, all’apprendimento tra pari), sia all’interno della classe, sia attraverso la formazione di gruppi di lavoro con alunni di classi e di età diverse. A questo scopo risulta molto efficace l’utilizzo delle nuove tecnologie. Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa. Il laboratorio, se ben organizzato, è la modalità di lavoro che meglio incoraggia la ricerca e la progettualità, coinvolge gli alunni nel pensare, realizzare, valutare attività vissute in modo condiviso e partecipato con altri.