Università degli studi di Pavia Facoltà di Economia a.a. 2013-2014 Reporting non economico finanziario Pamela Petruzzi 1 Agenda Evoluzione del reporting Standard e linee guida Il Reporting integrato Assurance delle informazioni non economico-finanziarie Uno sguardo al futuro - TIMM 2 Evoluzione del reporting Integrated Reporting 1960 1980 2000 2010-2015 Diffusione dei bilanci sociali e dei bilanci di sostenibilità che hanno integrato e superato il semplice reporting ambientale Evoluzione normativa che ha progressivamente richiesto nella relazione sulla gestione un’informazione più ampia e completa sui rischi, sulle modalità di gestirli e sugli impatti generati dal business su ambiente e risorse umane. Primi tentativi di un “report integrato” che però, nella maggior parte dei casi, hanno prodotto un documento unico contenente diverse sezioni, piuttosto che un vero e proprio “one report”. 3 Standard e linee guida 5 Linee guida di settore 6 L’essenza del GRI-G4 7 L’essenza del GRI-G4 8 L’essenza del GRI-G4 9 Momento di sfida e di cambiamento Drivers locali e globali Governments e.g. EC Regulators Corporates e.g. CNDCEC , e.g. IIRC pilot programmes Codice di autodisciplina Reporting model Stakeholders e.g. NGOs, employees Investors e.g. CDP, DJ 11 Perché il cambiamento I fattori che contribuiscono allo sviluppo di un reporting integrato nelle aziende possono essere raggruppati in tre macro categorie: • Interni: connessi ad aspetti gestionali e strategici (ad esempio ridurre l’information gap dei CEO, o individuare KPIs finanziari e non finanziari legati alle strategie e al business, nonché collegabili agli MBO). • Esterni: connessi alle esigenze degli stakeholder di comprendere le relazioni tra il valore di mercato di un’azienda, gli aspetti di gestione e le variabili non finanziarie (NFI – Non Financial Information) e il loro impatto sulle perfomance economiche e finanziarie (passate, presenti e future). • Normativi/regolatori: originati da norme o regolamenti nazionali o sovranazionali. 12 Differenti soluzioni per differente maturità nella comunicazione societaria yes 13 Che cosa è il bilancio integrato? • E’ il main document dell’azienda e deve rappresentare l’evoluzione dell’attuale Annual Report. Per conseguire questo obiettivo occorre un cambiamento di mentalità di chi scrive ma anche dei destinatari a cui il documento si rivolge. • Si rivolge agli investitori, deve pertanto essere un documento di reporting e non di comunicazione. • Include tutte le informazioni rilevanti, per gli investitori e tutti gli stakeholder che sono interessati a comprendere e valutare come l’azienda produce valore, nel breve e nel lungo termine; ulteriori informazioni utili agli stakeholder sono disponibili attraverso altri strumenti di comunicazione, di cui il web, a tendere, diventerà il principale. • E’ una modalità di rappresentazione dei processi di creazione del valore aziendale e rendicontazione degli output, che corrispondono ad una gestione integrata del business. La mancanza di una connessione effettiva degli elementi ESG (environmental, social, governance) nel business rende difficoltosa la rendicontazione integrata. 14 Perché il reporting integrato è differente Modello corrente Integrated reporting Passato, dati economici-finanziari Futuro, connessioni tra variabili e strategie Breve periodo Breve, medio e lungo periodo Numerosi e complessi Concisi e materiali Radatto su regole vincolanti Sensibile alle circostanze Comunicazione Paper based Technology based Focalizzazione Disclousure Trasparenza Silos Integrato Economici-finanziari Tutte le forme di capitale Controllo legale e/o operativo La catena del valore Focus Orizzonte temporale Dettagli Compliance Thinking Stewardship Perimetro 15 International Integrated Reporting Committee • • • • • • Iniziativa Globale, principalmente focalizzata sulle necessità degli investitori Gruppo di lavoro interdisciplinare: listing authorities, aziende, investitori, società di revisione e società di consulenza, standard setters, NGOs Obiettivo - sviluppo di un framework globale sul reporting integrato Predisposizione di un discussion paper oggetto di consultazione Svolgimento di un programma pilota per società e investitori Processo innovativo di cambiamento nel reporting societario. 16 IIRC Framework • Il Reporting Framework sviluppato dall’IIRC (illustrato nel discussion paper pubblicato ad ottobre) si basa su cinque principi guida da utilizzare per la redazione di un Bilancio Integrato. • I principi devono essere applicati per determinare i contenuti del Bilancio comprendendo una serie di elementi chiave che illustrino le connessioni tra i diversi tipi di capitale: Finanziario, Produttivo, Umano, Intellettuale, Ambientale e Sociale. 17 Modelli di riferimento E’ possibile una gerarchia informativa? • La visione d’insieme (“snapshot”) 2 minute view 20 minute view 2 hour view • Integrazione e analisi di informazioni chiave Materiality filter • La sintesi efficace 2 day view • Un set di dati e informazioni per rappresentare un livello di dettaglio “specialistico” Filtro della confidenzialità Internal information set 18 Assurance delle informazioni non economico – finanziarie 19 Perché l’assurance di un documento volontario? • Rafforzare fiducia e credibilità dell’azienda • Comfort per investitori e autorità e altri stakholder • Ridurre l’autoreferenzialità • • Management Letter con la credibili sintesi delle Utilizzare informazioni nel osservazioni e delle risultanze Migliorare i sistemi di controllo processo decisionale • Comfort sui sistemi di controllo • Suggerimenti per migliorare il sistema di reporting • Riduzione del rischio di errore 20 Definizione L’Assurance del Bilancio di Sostenibilità è l’attestazione fornita dal Revisore sulla base di principi e di standard di verifica professionali (ISAE 3000) esplicitamente richiamati, che riguarda: • il rispetto di enunciati postulati di redazione • la qualità e completezza del documento • l’adeguatezza dei sistemi, dei processi e delle procedure sottostanti la redazione del documento. • l’esistenza delle competenze adeguate nel mettere a disposizione dati e informazioni alla base delle performance aziendali. 21 Lo standard utilizzato ISAE 3000 Lo standard internazionale utilizzato per la verifica delle informazioni nonfinanziarie è l ‘ISAE 3000 emesso dall’International Auditing and Assurance Standard Board (IAASB), ente di diretta emanazione dell’International Federation of Accountants (IFAC). 22 ISAE 3000 Gli elementi Un incarico di Assurance è definito dallo standard come “an engagement in which a practitioner expresses a conclusion designed to enhance the degree of confidence of the intended users other than the responsible party about the outcome of the evaluation or measurement of a subject matter against criteria”. Gli elementi principali sono quindi: Relazione trilaterale Practitioner: Società di revisione Intended users: Azionisti, Stakeholder Responsible party: CdA, funzioni aziendali coinvolte Subject Matter Un oggetto di revisione chiaramente identificabile: ad es. Bilancio di Sostenibilità, Report o altro documento Criteria Appropriati criteri di riferimento: Linee guida o postulati adottati per rappresentare il Bilancio di Sostenibilità nelle sue diverse sezioni Evidenze Sufficienti, appropriate, materiali, sistematizzate, elementi probativi Attestazione Una relazione finale con indicazione del livello di affidabilità 23 ISAE 3000 La relazione trilaterale AZIONISTI e altri STAKEHOLDER Inded user (first party) CdA, MANAGEMENT Responsible party (second party) Indipendenza PwC Practitioner (third party) 24 Procedure raccolta evidenze Attestazione finale Limited • Comprensione oggetto di revisione. • Individuazione dei rischi di audit. • Verifiche in sito, test di processo, test sui controlli, test su campioni statistici e test di sostanza. • Procedure limitate, ad esempio: - Verifiche in selezionati sito - Copertura di alcune aree geografiche, aree di attività o società Descrizione dell’incarico con richiamo alle responsabilità del management e dell’auditor. Conclusioni espresse in forma negativa (*) sulla corretta applicazione dei principi di redazione adottati. Reasonable ISAE 3000 Attestazione rilasciata • Comprensione oggetto di revisione • Valutazione dell’analisi dei rischi CSR del cliente • Individuazione elementi di controllo dei rischi CSR del cliente • Individuazione dei rischi di audit • Verifiche in sito, test di processo, test sui controlli, test su campioni statistici e test di sostanza • Valutazione evidenze ottenute Descrizione dell’incarico con richiamo alle responsabilità del management e dell’auditor. Conclusioni espresse in forma positiva sulla corretta applicazione dei principi di redazione adottati. (*) Note : “……..non siamo venuti a conoscenza di aspetti che ci facciano ritenere che il Bilancio di Sostenibilità non sia conforme ai principi di redazione adottati…….” 25 Un esempio concreto 26 Metodologia Fasi d’intervento Mobilization ACCEPTANCE/CONTINUANCE ASSESSMENT Market Overview NO/LIMITED CONTROLS COMFORT Building evidence Value Creating Activities Strategy Audit Comfort cycle Financial Performance SIGNIFICANT CONTROLS COMFORT SUBSTANTIVE AUDIT EVIDENCE MAINLY TESTS OF DETAILS MAINLY SUBSTANTIVE ANALYTICAL PROCEDURES Other audit procedures, report on deficiencies, financial statements, completion Completion Audit Opinion sul Bilancio di Sostenibilitàrt 27 Mobilization - Attività svolte • • • • • • • Analisi dell’esposizione mediatica della società nell’ultimo esercizio sulle questioni attinenti la Sostenibilità (Analisi di Factiva, “Googling” ecc). Analisi degli aspetti rilevanti da rendicontare (confronto con i Peers e le best Practices ecc). Analisi del contenzioso rilevante connesso ad aspetti di Sostenibilità. Macro-analisi del progetto della struttura informativa del Bilancio Macro-analisi dei processi sottostanti la predisposizione del Bilancio individuando criteri di raccolta, elaborazione e consolidamento dei dati Eventuali incontri di approfondimento sui sistemi di reporting dei dati di sostenibilità. Pianificazione dell’attività di verifica di dettaglio 28 Building evidence – Attività svolte In questa fase è applicato un approccio top-down nella pianificazione e gestione dell’attività complessiva e bottom-up per quanto attiene le verifiche dei flussi di dati originati dai siti e successivamente consolidati e controllati a livello di società, di funzioni corporate e di funzione che redige il bilancio di sostenibilità. Le attività di verifica hanno quindi riguardato le aree corporate coinvolte nella raccolta dei dati e delle informazioni, le Divisioni/BU, le società e determinati siti selezionati. Attività di verifica Aree/funzioni coivolte Bilancio di Sostenibilità CDA Funzione che redige il Bilancio Funzioni Corporate Paese/Società Sito/Stabilimento Comprensione del Business e dei rischi connessi Verifiche dei controlli attuati per la raccolta dei dati e del corretto consolidamento, procedure di consultazione dei portatori di interesse Verifiche dei sistemi di raccolta dati e del corretto consolidamento Verifiche in sito delle modalità di rilevazione dei dati quantitivi non finanziari 29 What is Total Impact Measurement & Management? 31 What is Total Impact Measurement & Management? 32 What is Total Impact Measurement & Management? 33 What is Total Impact Measurement & Management? 34 What is Total Impact Measurement & Management? 35 What is Total Impact Measurement & Management? 36 What is Total Impact Measurement & Management? 37 Grazie per l’attenzione 38