Intervista al genio della porta accanto di Anna Ballirano Matricola 3810056 Matematiche elementari da un punto di vista superiore 2 Prof. Giovanni Lariccia Intervista all’arch. Silvio Buonincontro Ciao Silvio. Innanzitutto grazie per la tua disponibilità. Partiamo subito con l’intervista! A che età hai scoperto l’esistenza della geometria? Probabilmente verso i 4/5 anni come tutti i bambini e durante gli anni della scuola dell'infanzia ho acquisito le prime nozioni di geometria, ovviamente in modo esclusivamente empirico Attraverso quali esperienze? L’utilizzo di giochi come la plastilina ed il das, plasmando forme irregolari ma di certo geometriche, le costruzioni con le quali passavo interi pomeriggi, ma anche i primi giochini meccanici che, per l’innata voglia di scoperta, distruggevo per osservarne il funzionamento interno, scoprendo per la prima volta la possibilità che una forma geometrica ne potesse nascondere all’interno tante altre in più livelli e che tante forme geometriche diverse unite ne potessero creare una nuova. Che importanza ha avuto la scuola nella scoperta della geometria? Fondamentale anche se l’approccio dato, diverso da quello del gioco, intaccava la voglia della scoperta, ma la rigidità spesso usata in ambito scolastico mi ha permesso di acquisire metodo, ed il metodo è per me di fondamentale importanza per il superamento dei limiti ed il raggiungimento del risultato. La scuola poi mi ha permesso di approfondire la "conoscenza del mondo", un mondo tridimensionale, che contiene informazioni legate alla geometria piana e a quella solida. Quali altre esperienze al di fuori della scuola (prima della scuola, durante la scuola) ti hanno fatto scoprire la geometria? La passione per la natura, dove al contrario di quello che normalmente si pensa, la matematica e la geometria la fanno da padrona, ogni cosa in natura è legata alla geometria , e, d'altronde, ogni scoperta dell’uomo, dal punto di vista matematico o geometrico o fisico è probabilmente avvenuta nella storia grazie all’osservazione della natura…è quasi incredibile se si pensa che tutto quello che l’uomo ha inventato, anche se solo in embrione, esiste già in natura. Quando e come hai scoperto la tua passione per la geometria? Quando ho scoperto l’affascinante capacità e possibilità di ricondurre ogni esperienza fisica ad un concetto, ad una categoria e soprattutto di poter rappresentare in piano qualcosa di tridimensionale. Come andavi in geometria a scuola? Sei sempre andato bene? Sì, molto sia in geometria che nel disegno geometrico e tecnico, meno in matematica che mi risultava all’inizio molto più astratta Che ricordo hai dei tuoi insegnanti di matematica-geometria? Hanno riconosciuto il tuo talento? Ti hanno incoraggiato? In parte si mi hanno incoraggiato anche se ritengo che non si siano impegnati molto nel farlo per il mio carattere, soprattutto negli anni del liceo, di persona riservata e poco incline a mettersi in mostra. Studi, curriculum Che tipo di studi hai svolto? Che studi svolgi? Sono laureato in Architettura, e prima ancora diplomato al Liceo Scientifico. Hai scelto tu questo tipo di studi? Assolutamente, poche volte capita di fare quello che da bambino si desidera, il più delle volte perché si cambia idea crescendo, io non l’ho mai cambiata. ! Come andavi nelle altre materie? Ovviamente prediligendo le materie scientifiche…in latino non tanto bene. La passione per la geometria (matematica) ha mai compromesso il rendimento nelle altre materie? Non è la passione per una determinata materia che ne comprometteva il rendimento ma la non passione per le altre materie. Come ti vedevano i tuoi insegnanti, i tuoi professori? Volendo fare una crono storia direi, alle elementari un genietto, alle medie un ragazzo preparato e attento, al liceo il classico ragazzo con grosse capacità ma che non si impegna, all’università non è possibile capire come ti vede un professore, o almeno non sempre dato il diverso livello di rapporto, il più delle volte il metro è dato da un numero, quello del voto dell’esame, diciamo però che l’ultimo prof, relatore alla laurea mi vedeva positivamente tanto da propormi di continuare il mio percorso all’interno dell’università accanto a lui…direi che sono letteralmente scappato per la voglia di cominciare la strada che tuttora percorro, l’architettura pratica e non quella teorica. • Familiarità Nella tua famiglia ci sono altri “geni” della matematica? Mia sorella , laureata in matematica e fisica. Il tuo carattere (la tua personalità) sono caratteristici secondo te di un geometra o di uno che ama la geometria?Puoi descriverci alcuni aspetti? Beh rispondo dicendo che spesso in ogni cosa della vita vengo tacciato di essere troppo “precisino” , si credo proprio che si riconosca nell’approccio che ho verso le cose, visione creativa con attenzione a geometria e proporzioni ed ad un senso estetico delle cose, amore per la precisione e corretta collocazione delle cose. Personalita’ Ti ritieni una persona socievole? In generale sì, anche se, tutti nel corso della vita subiamo cambiamenti, fasi alterne, oggi mi ritengo socievole con sprazzi di ricerca della solitudine. Ritieni di essere creativo? In realtà è difficile auto giudicarsi, alla domanda a bruciapelo avrei dei dubbi ma se guardo indietro e a quello che ho realizzato e a come approccio anche le cose più semplici ritengo di sì. Parlaci della tua fantasia. Dal mio punto di vista è difficile definire la fantasia in generale e la mia fantasia in particolare, sono un osservatore, e ritenendo che spesso noi siamo semplicemente dei ricettori attraverso i quali le cose osservate si modificano, chi riesce ad esprimere al meglio le osservazioni modificandole attraverso il proprio sentire quella si può definire una persona ricca di fantasia, io ritengo in determinate occasioni di riuscirci . Che rapporto pensi che ci sia tra il computer e la geometria? Ritengo che in assenza di geometria non esisterebbe il computer come d’altronde tutta la tecnologia moderna. Conosci qualche linguaggio di programmazione? Conoscevo il basic…ma ormai è superato. Qual è il tuo rapporto con il computer? Negli ultimi anni un po’ conflittuale a causa del lavoro che ti impone di rimanere lì davanti per ore ed ore,tra progetti, realizzazioni grafiche, calcoli matematici, computi metrici ed in più tutta la parte legata alla comunicazione, alla diffusione che oggi non puoi fare senza l’uso dei mezzi informatici e di internet, ma in generale avendo avuto la fortuna di possederne uno già da adolescente ho potuto imparare nozioni basilari quando l’80 per cento dei ragazzi nemmeno ne conosceva l’esistenza, questo mi ha aiutato non poco…diciamo un rapporto di odio-amore! Ti piace giocare? Quali tipi di giochi? Mi piace molto, va da sé che, per il mio carattere e per il tipo di studi fatti prediligo i giochi che prevedono l’interazione con gli altri e non con una macchina e che abbiano caratteristiche di ragionamento e di adattamento continuo per arrivare alla soluzione. La professione scelta Sotto quale aspetto la tua professione attuale ha una relazione con la geometria? Le forme geometriche, la matematica, le proporzioni legati però alla possibilità della rottura rispetto alle regole sono alla base della mia professione. Cosa sognavi di fare da grande? Come ho già detto, quello che adesso faccio, l’architetto, anche se adesso l’aspetto poetico è stato un po’ intaccato dalla realtà lavorativa, le cose non sono mai completamente come le si immagina. Pensi di avere realizzato i tuoi sogni? Chi pensa di aver realizzato i propri sogni vuol dire che è arrivato alla fine del suo percorso, io ritengo di averlo appena cominciato Concorsi, gare Hai mai partecipato a dei concorsi con prove di carattere matematico-geometrico o coinvolgenti la geometria? Se sì, in quale modo ti sei preparato? Sì , ho partecipato a concorsi di progettazione architettonica in cui la geometria o meglio ancora “le geometrie” sono basilari, la preparazione a questo tipo di concorsi è relativamente complicata, si parte da una forma schizzata su un pezzetto di carta fino ad arrivare alla definizione di tutta una serie di principi e di calcoli che sono alla base dell’idea, ma alla fine di tutto è l’idea della forma quella che conta davvero Geometria e societa’ Qual è il ruolo della geometria nella società moderna? Dal mio punto di vista, prettamente nell’ambito dell’architettura che, come è facile dedurre, condiziona tutto il vivere dei popoli, si pensi alla civiltà egizia con le piramidi giusto per fare un esempio banale ed universalmente conosciuto. Dicevo,dal mio punto di vista bisognerebbe ritornare alle forme semplici, le geometrie della società moderna sono dispersive confusionarie e complicate e per questo non focalizzano l’attenzione anzi la distolgono dalla sua reale natura di strumento “fondamentale” per una adeguata qualità della vita dell’uomo Pensi che l’insegnamento della geometria sia adeguato alle esigenze della nostra società (civiltà)? No, credo che la confusione ingenerata dalla nostra società moderna di cui parlavo sia proprio figlia di una “inadeguata” attenzione all’insegnamento della geometria Memoria Come consideri la tua memoria? (Normale, Buona, Ottima) Una buona memoria ad esclusione dei “nomi propri” e, per assurdo, delle date. Che tipo di memoria hai? (Uditiva, Visiva) Senza ombra di dubbio Visiva. Secondo te come deve essere la memoria di un geometra ? Non credo esista una forma di memoria più adeguata dell’altra, credo che ognuno di noi alleni e sviluppi la forma di memoria più adatta alle proprie esigenze di vita e lavorative. Numeri, calcolo mentale Esegui mai calcoli a mente? Quelli semplici si molto spesso, poiché quelli complessi richiederebbero più tempo, ed oggi giorno non ci si può permettere questo lusso. Quando e quanto usi la calcolatrice per fare i calcoli della vita quotidiana? Beh tutti i giorni per lavoro ovviamente, senza non riuscirei a stare al passo coi tempi, come senza il computer d’altronde. Quali grandi numeri conosci? Se faccio riferimento alla definizione di numero, credo sia impossibile rispondere a tale domanda. Ho sentito parlare però del numero di Graham, tanto grande da dover utilizzare una particolare notazione per essere scritto. Qual è il numero più grande che hai mai incontrato? Non credo di poter definire il numero più grande incontrato, visto che un numero si ottiene da una sequenza di cifre, finita o infinita. Qual è il numero più interessante che hai conosciuto? E perché lo consideri tale? Sicuramente lo zero, perché è un numero come tutti gli altri, ma…quantifica il nulla, un aspetto affascinante. Sogni nel cassetto Quali sono i tuoi sogni nel cassetto, dal punto di vista matematico-geometrico? Creare un oggetto di design dalla forma mai vista prima, ovviamente è solo uno dei miei infiniti sogni.