UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA Facoltà di Lettere e Filosofia, Scienze Politiche, Giurisprudenza, Ingegneria, Economia Corso di Laurea Interfacoltà in Comunicazione Interculturale e Multimediale I temi sociali che vendono (?) maglioni. Il caso Benetton – Oliviero Toscani Tesi di laurea di Manuelito Vismara Relatore Chiar.mo Prof. Antonio Margoni Anno accademico 2010 - 2011 Oliviero Toscani & Benetton Toscani attua una rivoluzione nel campo della comunicazione pubblicitaria Uso di temi sociali Eliminazione del prodotto nel messaggio pubblicitario Stimolazione del pensiero Cosa mi ha stimolato Toscani con l’uso di accostamenti e immagini inusuali, senza l’inserimento d’informazioni sul significato, ha creato un nuovo modo di commercializzare un prodotto E’ lecito utilizzare temi sociali per vendere un prodotto commerciale? Il Gruppo veneto dichiara: “Oltre al consumo c’è altro e noi lo mostriamo” Toscani sottolinea che: “Non voglio vendere, ma trasmette una ideologia” L’accusa principale dei mass media è quella di fruire immagini che non appartengono al mondo pubblicitario per attirare l’attenzione del consumatore. Anche le varie censure sono state utili al Gruppo d’abbigliamento per ottenere una pubblicità gratuita. Comunicazione pubblicitaria di Benetton pre-Toscani Anni ’70 – ’80: Carlo Mazzaro si occupa della comunicazione di Benetton Utilizza gruppi di giovani attori in luoghi comuni Il risultato è l’identificazione giovanile 1984 – 2000 Oliviero Toscani gestisce la comunicazione Benetton Scegliendo il fotografo il Gruppo cerca di distanziarsi dal resto della comunicazione pubblicitaria Stupire e informare Utilizzare temi culturali Rafforzare l’identità dell’azienda Stimolare la riflessione nel consumatore Analisi delle campagne pubblicitarie (1) Il sito del Gruppo Benetton divide l’era Toscani in tre fasi: 1. Ciclo della differenza Al centro delle immagini viene messa in evidenza la differenza etnica dei vari protagonisti. Con accostamenti “azzardati” Analisi delle campagne pubblicitarie (2) 2. Ciclo della realtà Toscani per la prima volta utilizza foto reali con immagini di cronaca per vendere un prodotto commerciale Analisi delle campagne pubblicitarie (3) 3. Ciclo del diritto di parola e della legittimità ad esercitarlo Benetton e Toscani ora vogliono dichiarare il loro diritto ad esprimere le proprie idee Assenza di didascalie Uso di immagini reali Il dolore diventa veicolo di vendite Le sue immagini non rassicurano Si ricerca l’identificazione del messaggio Vantaggi: Meno investimenti economici Più esposizione mediatica Maggiore identità dell’azienda Svantaggi: Censura da parte dello IAP Condanna dei mass media Smarrimento del consumatore Lo IAP (Istituto Autodisciplina Pubblicitaria) censura più di una volta le immagini di Benetton create da Toscani Una delle accuse rivolte al Gruppo è quella di utilizzare lo scandalo per risparmiare sulla comunicazione Nel 1992 Benetton ha investito in pubblicità 2 miliardi e 300 milioni, pari all’1.39 per mille sul totale investimenti stampa, solo nel 1988 ne aveva investiti il 2.75 per mille. La fine di un’era Nel 2000 il sodalizio tra Benetton e Toscani si interrompe. Il Gruppo vuole distanziarsi da una comunicazione che sta fagocitando la stessa azienda Conclusioni Il mio pensiero sull’operato di Oliviero Toscani è perfettamente in linea con quello espresso dal regista americano Spike Lee nel 1992, in cui dichiara che tutti noi vogliamo guadagnare, ma la differenza sta in come scegliamo di farlo. Benetton ha deciso di creare un pensiero nel consumatore, spingendolo ad analizzare il messaggio.