Intervista all’insegnante Sara Aspesi Condotta da Sara Citterio Sara Aspesi insegna nella scuola primaria Sacro Cuore a Gallarate in provincia di Varese in una terza e si occupa di scienze, storia, geografia, italiano, matematica e geometria. Buongiorno Sara, mi fa piacere incontrarla, spero di riuscire a chiarirle un po’ le idee e a sciogliere ogni sua curiosità. Insegno geometria e matematica da 10 anni. Ovviamente essendo due discipline molto legate tra loro ho sempre insegnato sia l’una che l’altra insieme. Non ho particolari modelli, seguo molto le guide didattiche e mi arricchisco frequentando corsi inerenti alla matematica e confrontandomi con le mie colleghe. Frequento corsi tenuti dall’università di Pavia o corsi tenuti da enti in zona Gallarate e dintorni. Mi ricordo che la mia insegnante mi faceva imparare molte cose a memoria senza nessun riscontro sulla realtà. In questo modo la geometria diveniva una materia prettamente astratta, mentre invece negli anni ho imparato ad apprezzarla e a capirla sempre di più. No assolutamente perché a me la geometria è sempre piaciuta però mi ricordo che imparavo molte cose a memoria senza sapere neanche il perché alle volte. Si si assolutamente! Ho una mente molto logica fortunatamente! A me piace moltissimo! Mi piace molto partire dalla geometria teorica per poi passare al pratico facendo scoprire ai bambini la bellezza di questa disciplina anche nella realtà circostante. Qualche volta si.. Beh in questi casi bisogna aiutare il bambino a non bloccarsi ma a buttarsi coinvolgendolo trasmettendogli l’amore per la geometria. Si, secondo me c’è sicuramente una componente innata. Mah secondo me è più difficile perché nelle scuole primarie attuali si ha la tendenza a farla diventare una materia prettamente teorica mentre invece se si cambiasse metodo verrebbe apprezzata di più. Con la matematica, invece, non sto riscontrando particolari problemi con i miei bambini. Mi dica.. Quando posso utilizzo sempre il computer. Lo utilizzo soprattutto per le altre discipline ma per la geometria e la matematica preferisco utilizzare cose pratiche con i bambini. Si certo, molte case editrici propongono software appositi per lo studio della geometria ma io, come le ho già detto, non li utilizzo. Assolutamente utilizzo il gioco, le formule vere e proprie solo in quinta, mentre in quarta si affrontano le figure piane di base. Sicuramente parto dal gioco, dalle cose pratiche, di solito anche in collaborazione con motoria in modo tale che i concetti che affronto in classe vengono poi messi in pratica in ginnastica. Poi verso la terza il pensiero del bambino diventa astratto quindi è possibile anche allargare i concetti. Le racconto la lezione tipo per chiarirle meglio il concetto: per far imparare ai bambini il concetto di perimetro, area e superficie ho fatto fare loro la sagoma del loro corpo su un cartellone e poi con le tempere l’abbiamo colorata. Poi abbiamo giocato con questi concetti ognuno con la sua sagoma. Le assicuro che in questo modo i bambini hanno capito benissimo il concetto. Da lì poi è facile tramutarlo anche sulle figure piane. Le faccio un altro esempio: per far imparare ai bambini il concetto di altezza, larghezze e spessore ho fatto costruire ai bambini un omino di DAS e insieme abbiamo infilzato 3 stecchini nel nostro omino. In questo modo i bambini muovendo gli stecchini hanno imparato bene questi tre concetti! Esattamente, diventa un gioco, in questo modo permette di far avvicinare il bambino alla materia in modo giocoso. Quaderni per formalizzare i concetti, libri per aiutarli nell’apprendimento, blocchi logici, costruzioni, schede..tutto quello che mi capita! Si, certamente! Eccola divisa per classi.. Fare geometria significherà elaborare i dati dell’esperienza, in modo che dalle percezioni la nostra fantasia tragga le immagini, e la nostra mente, per astrazione, cogliendo relazioni significative tra gli oggetti, formi concetti. In particolare, nella classe prima, si lavorerà sull’orientamento spaziale e sui concetti topologici. Geometria: Continueremo a proporre ai bambini giochi, anche attraverso le attività di educazione motoria, per guidarli a discriminare e a conoscere le principali figure geometriche piane e le linee. Partendo dagli oggetti e dai corpi tridimensionali si arriverà alla scoperta delle figure bidimensionali attraverso lo sviluppo dei solidi e le loro impronte. Geometria: Partiremo dal ripasso e dal consolidamento dei vari tipi di linee, che saranno occasione per individuare e definire caratteristiche e proprietà delle principali figure geometriche piane (lati e angoli). In connessione con l’attività di misura, procederemo a calcolare il perimetro inteso come somma dei lati, prima con misure arbitrarie, poi con misure convenzionali. Affronteremo il concetto di simmetria nelle figure geometriche piane. Arriveremo alla costruzione dei solidi (parallelepipedo, cubo, piramide) a partire dal loro sviluppo, dopo aver osservato varie forme solide nella realtà. Per quanto riguarda la misura, riprenderemo le esperienze fatte in terza sul significato di misurare, sull’uso delle misure convenzionali, sull’unità di misura di lunghezza, sul sistema metrico decimale per giungere alle unità di peso e di capacità con i multipli e i sottomultipli. La geometria sarà il contesto privilegiato per esplorare, percepire e rappresentare forme, relazioni e strutture che si ritrovano in natura e nelle creazioni dell’uomo. In quest’ottica riprenderemo e approfondiremo il lavoro sugli angoli iniziato in terza, partendo da regione interna ed esterna fino ai nomi e ai concetti di complementarietà. Si riprenderà il lavoro sui perimetri e sulle aree dapprima come confine di poligoni e regione interna, poi come misurazioni e formule; contemporaneamente si utilizzeranno modelli concreti di vario tipo, anche costruiti e progettati con i compagni, per descrivere e classificare le figure in base a caratteristiche geometriche e a loro proprietà. La geometria sarà il contesto privilegiato per continuare ad esplorare, percepire e rappresentare forme, relazioni e strutture che si ritrovano in natura e nelle creazioni dell’uomo. In quest’ottica si riprenderà il lavoro sui perimetri, introducendo formule. Si passerà poi a trattare l'argomento specifico della classe quinta: l'acquisizione del concetto di superficie, la conoscenza delle misure quadrate e il calcolo delle aree delle figure piane. Verranno utilizzati modelli concreti di vario tipo per giungere alla realizzazione delle formule per la misurazione dell’area. Bene, sono contenta che le sia servito il mio contributo. La saluto e la ringrazio dell’intervista!