1 Posizione del problema F I N A L I T À C O M U N E Domande, da parte degli utilizzatori finali (il pubblico, i policy makers, gli studiosi), di misure: capaci di coniugare la rilevazione dei fenomeni economici con quella degli aspetti socio-demografici ed ambientali; flessibili rispetto alle specificità territoriali alle quali sono riferite. Risposte della letteratura ai tali fabbisogni informativi, tra le quali: - gli indicatori; - gli strumenti strutturati in forma contabile (ad es. le SAM, matrici di contabilità sociale) 2 OBIETTIVI DEL PROGETTO Costruzione di Indice composito di Capacità territoriale di essere Competitivi in sostenibilità • Competitività in sostenibilità (Progetto ESPON 3.3 “La dimensione territoriale della strategia di Lisbona-Gothenburg”): insieme di realizzazioni che, tenuto conto del territorio nel quale interagiscono, determinano migliori condizioni economiche, sociali ed ambientali ed in definitiva, migliori condizioni di vita della popolazione di quel territorio • Capacità territoriale Ciò che un territorio è ed è in grado di sviluppare per raggiungere la competitività in sostenibilità Indice: la sintesi effettuata è massima • Indice Composito (al contrario, il termine indicatore segnala che si può procedere ad ulteriori aggregazioni) Composito: esprime il risultato della combinazione di informazioni eterogenee (al contrario, sintetico, si riferisce ai casi in cui le componenti sono omogenee) 3 I LA METODOLOGIA M P O indicazioni fornite dalla letteratura tradizionale sul tema della costruzione degli indici compositi S T A Z I O N E tecniche di georeferenziazione che consentono di collegare l’indice composito a specifici contesti territoriali 4 LA METODOLOGIA E’ composta di 6 fasi consecutive: A P P L I C 1) Definizione del problema 2) Raccolta e organizzazione dei dati 3) Sintesi dei dati e costruzione dell’indice A Z 4) Georeferenziazione dell’indice I O N E 5) Implementazione dell’indice 6) Monitoraggio dei risultati ottenuti. 5 Specificazione indiretta del concetto di competitività in sostenibilità: Caratterizzazione degli aspetti specifici che concorrono alla sua formazione o dimensioni del concetto Struttura gerarchica sulla base del livello di aggregazione delle dimensioni scelte MASSIMO LIVELLO DI AGGREGAZIONE:QUATTRO DIMENSIONI (DETERMINANTI): (1) innovazione e ricerca (2) interazione globale/locale; (3) qualità; (4) risorse e fondi •A seguire altri 4 livelli FINO AGLI INDICATORI 6 Scelta degli I SECONDA FASE raccolta e organizzazione dei dati N D I C A T O R I 1) Individuazione dei sistemi informativi 2) Raccolta dei dati 3) Organizzazione dei dati 4) Sintesi dei dati e costruzione degli indici 7 La organizzazione dei dati Costruzione delle distribuzioni di frequenza per le modalità quantitative SECONDO DUE CRITERI DI FORMAZIONE DELLE CLASSI matrice dei dati (280x116) Trasformazione delle modalità qualitative in quantitative Il confronto a coppie degli indicatori I2 a b c d Aa Ab Ac Aa (1) (1) (2) (2) Ba Bb Bc Bd (2) (2) (2) (3) Ca Cb Cc Cd (3) (3) (3) (3) Da Db Dc Dd (3) (4) (4) (4) I1 A B C D Nel confronto l’indicatore al quale è stata attribuita la lettera maiuscola ha un peso maggiore nel determinare il risultato finale. Il risultato finale è costituito dalla categoria. La matrice assegna inoltre un rango (il numero posto tra le parentesi) ad ogni risultato formato dalla coppia lettera maiuscola-lettera minuscola. 8 9 ? Verifica degli indicatori Problemi aperti Aggiornamento dei dati Ulteriori sintesi dei 4 indici compositi in un solo indice List of basic indicators and relative sources New Policy Planning Approach • I piani regionali devono essere Master Plans di policy o i Master Plans degli indirizzi e delle scelte politiche (economiche, sociali, ambientali, fisiche) • Questi indirizzi devono applicare a scala regionale la sussidiarietà e le policy recommendations europee • Il sistema territoriale è il principale soggetto-oggetto di questa azione Perché STeMA Per elaborare questo nuovo tipo di piani è stato inventato STeMA o Sustainable Territorial Environmental Management methodological Approach, cioé un processo di pianificazione territoriale multidimensionale. STeMA risponde e da soluzione a 5 obiettivi/principi chiave della pianificazione: • competitività • sostenibilità • coesione • Integrazione cooperativa • policentrismo STeMA risponde a OBIETTIVI GENERALI DI POLICY • • • • • • • • sostenibilità sussidiarietà partecipazione modello policentrico-equipotenziale bottom-up perequazione e coesione sociale ed economica programmazione in assenza di standard preordinati congruenza e conformità con gli strumenti alle altre scale verifica sull’attendibilità dei tempi di attuazione e degli effetti desiderati per il mantenimento del risultato atteso • co-pianificazione • consultazione continua STeMA, TIA, VAS •STeMA = metodologia pluridisciplinare ed interdisciplinare, richiede il supporto di un certo numero di discipline e una conoscenza maggiore di quella degli studi tradizionali circa la competitività e la sostenibilità; “lavora” secondo una logica sistematico-qualitativa e quantitativa ed in una prospettiva 'total quality management'; integra competenze, conoscenza e linguaggi usando gli strumenti della conoscenza complessa; persegue l'aderenza rigorosa sia all'obiettivo della sostenibilità che allo sviluppo territoriale 'bottom-up '; permette il confronto e l’aggiornamento continuo dei dati. Produce TIA e VAS due processi di valutazione due scale, stessa procedura STeMA • TIA = Territorial Impact Assessment è un aiuto alla decisione politica, non la sostituisce. Informa i decision-makers degli impatti generati dalle diverse possibili scelte, ma li lascia liberi di decidere (EU, 2005, p. iv) • VAS = Dir CE/42/200, D.Lgs n. 152/2006 entrato in vigore il 29 aprile 2008. Si applica ai piani territoriali di qualsiasi scala e contenuto Consiste in un sistematico processo per la valutazione della conseguenze ambientali di politiche, programmi e piani, in modo da assicurare che tali conseguenze entrino il prima possibile nel processo decisionale insieme, e con pari dignità, alle considerazioni di ordine sociale ed economico VAS • Quadri di riferimento • Il Piano si compone di tre quadri: • Ambientale • Programmatico • Progettuale • e utilizza per la coesione e strutturazione dei tre quadri il GIS (Geographic Information System) STeMA The 10 STeMA scientific semplified hypotesis 1. 2. 3. Il territorio è un sistema artificiale (accordo internazionale) formato da elementi biotici e a-biotici (teoria degli insiemi) Sistema territoriale = sistema ambiente, economia, società = sistema umano + sistema naturale (cfr: Geogescu-Roegen cicli aperti e chiusi; sillogismi aristotelici; von Bertanlaffy, 1966) Il sistema territoriale come ciclo può essere studiato entro condini amministrativi e fisici (es. la regione secondo van der Velde, 1997) o come interazione tra sistemi (NUTs3 per la cooperazione orizzontale il sistema della conoscenza scientifica o atmosfera, idrologia, economia, etc.) STeMA 4. Per conoscere il sistema territoriale, serve conoscere il processo che lo muove e che lega gli elementi tra loro (vulnerabilità) e il loro singolo stato (criticità o status quo) 5. Il sistema è composto da singoli elementi chiamati indicatori,organizzati secondo un percorso statistico per famiglie - categorie; settori, tipologie spaziali, componenti/determinanti Questa classificazione ha origine da Linneo ed è la base per i browser del GIS STeMA • 6. lo studio del sistema territoriale ha inizio ad un dato tempo t0; questo è considerato lo STeMA start-up che prende in carica la situazione inizxiale di equilibrio parziale (sintesi del processo storico del sistema). E’ stata chiamata beginning configuration of the territorial system. Si misura come Beginning Territorial Value (BTV or VAI) • 7. ogni sistema può essere scomposto in sub-systems per essere studiato secondo criteri propri (cfr. General Theory of Systems) • 8. ogni sistema territoriale riceve input esterni (impatti) al cambiamento. Questo cambia e riacquista una nuova posizione di equilibrio nei limiti della sua capacità di riproducibilità delle risorse (conservazione attiva delle risorse) . Se il cambiamento supera I limiti, il sistema cambia se stesso trasformando in un altro sistema STeMA • 9. I limiti di riproduciibilità del sistema rappresentano il territorial sustainability limit. Questa posizione finale è chiamata Final Territorial Value (FTV or VAF) • 10. BTV – FTV = δ o territorial carring capability Essa rappresenta simultaneamente la domanda reale di planning e l’offerta (lavorando in Total Quality Management). Si evita così il paradosso della sostenibilità: a planning offer that would use more resources than available ones, does not produce development