IL TESTO
NARRATIVO
WHAT?
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Schema della narrazione
Fabula VS Intreccio (analessi e prolessi)
Sequenze
Incipit / Finale
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Personaggi principali, secondari e comparse
Presentazione diretta / indiretta
Tratti dei personaggi
Carattere: piatti / a tutto tondo
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Periodo storico e distanza narrativa
Contesto
Ritmo della narrazione (scena, pausa, sommario, ellissi)
Tempo verbale del racconto
•
Spazio (neutro, elemento narrativo, simbolico)
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•
•
Autore VS Narratore (interno, esterno, palese, opposto)
Narratore: mimetico VS diegetico
Focalizzazione (zero, interna, esterna)
Discorso diretto e indiretto (legato, libero)
Dialogo, monologo, monologo interiore, soliloquio, flusso di coscienza
•
Scopo, messaggio e tema
WHO ?
WHEN?
WHERE?
HOW?
WHY?
Situazione iniziale: si introduce la condizione dei
personaggi (antefatto);
Esordio: avvenimento che mette in moto la vicenda
(rottura dell’equilibrio)
Sviluppo: successione dei fatti che possono
migliorare o peggiorare la condizione del
protagonista;
Spannung: fase di massima tensione
Risoluzione o scioglimento: in alcuni casi coincide con
un ritorno alla soluzione iniziale, in altri comporta un
ribaltamento della stessa
Spannung
Sviluppo della
vicenda
Rottura
equilibrio
Esordio
Equilibrio
iniziale
Soluzione
della vicenda
Epilogo e
conclusione
Stabilire l’ordine dei
fatti
Compilato lo schema narrativo si
decide:
1. se mantenere l’ordine cronologico,
scrivere seguendo la fabula;
2. Svolgere l’intreccio, cioè alterare
l’ordine cronologico, con uso di
anticipazioni (prolessi) o flashback
(analessi)
INTRECCIO : successione degli
avvenimenti così come sono
rappresentati nel testo.
C
A
B
FABULA : la storia ricostruita secondo
una connessione logica e temporale; si
ottiene ordinando le sequenze nella
successione di causa-effetto.
A
B
C
Un testo è costituito di una serie di unità minime, in sé concluse e
autosufficienti chiamate sequenze.
•
Le sequenze non hanno una lunghezza prefissata
•
C’è un margine di soggettività nella loro suddivisione
•
Ognuna di esse deve avere un senso compiuto
Possiamo dire che una sequenza è finita quando:
1. Cambiano i personaggi
2. Cambiano il tempo e il luogo
3. Si passa dall’azione alla riflessione, da una descrizione al dialogo
4. Si avverte una rottura dell’unità interna del brano
.
Può essere fatta in due modi:
•Con una proposizione esplicita comprendente un soggetto, un
predicato, dei complementi;
•In stile nominale, esprimendo l’azione con un sostantivo con i
necessari complementi
DINAMICHE
Narrative
Dialogiche
STATICHE
Descrittive
Riflessive
BLOCCHI NARRATIVI: più sequenze di vario genere ma omogenee nel
tessuto narrativo. Quando la narrazione risulta particolarmente ampia, la
suddivisione in sequenze diventa piuttosto complicata e macchinosa, allora
risulta più facile individuare alcune parti che corrispondono a momenti
importanti della narrazione, i cosiddetti blocchi narrativi.
INIZIANDO UNA NARRAZIONE POSSIAMO:
1. Inizio narrativo: stile semplice e chiaro è un inizio rassicurante
2. Far riferimento al tempo storico
3. Descrivere l’ambientazione
4. Presentare un personaggio o una situazione
5. Far presagire che qualcosa sta per accadere
6. Iniziare in medias res quando l’azione è già avviata
FINALE APERTO: quando c’è una situazione di incertezza;
FINALE CHIUSO: quando si verifica la situazione prevista:
FINALE A SORPRESA: quando assistiamo a un colpo di
scena, cioè un avvenimento imprevisto che cambia il corso
dell’azione.
Il sistema dei personaggi
• Il protagonista
• Oggetto del
desiderio
Antagonista
Oppositori
• Destinatario
Aiutanti
Vengono fornite informazioni
PRESENTAZIONE DIRETTA particolareggiate sul personaggio
dal:
•narratore;
•altro personaggio;
•sé stesso.
PRESENTAZIONE INDIRETTA Si lascia al lettore il compito
di ricostruire questi dati
attraverso le azioni,i pensieri,
le relazioni
con gli altri personaggi
I tratti
•
•
•
•
•
•
•
Caratteristiche fisiche
Dati anagrafici
Caratteristiche psicologiche
Caratteristiche del comportamento
Caratteristiche socio-economiche
Caratteristiche ideologiche
Strumento di tale descrizione è l’aggettivazione precisa e
incisiva
PERSONAGGI PIATTI
STEREOTIPATI
E PREVEDIBILI
STATICI
( MASCHERE)
PERSONAGGI A TUTTO TONDO
DINAMICI PERCHE’ SI MODIFICANO CON GLI
EVENTI COSì DA APPARIRE ALLA FINE
DELL’OPERA DOTATI DI CARATTERI DIVERSI
DA QUELLI INIZIALI
Dimensione temporale
Periodo storico della vicenda narrata:
Indeterminato;
chiaramente espresso;
individuabile tramite elementi interni al testo:
datazioni esplicite, riferimenti a personaggi realmente esistiti, descrizione di
abitudini, modi di vivere propri di una certa epoca.
distanza narrativa: tempo tra epoca dei
fatti narrati ed epoca della narrazione.
Il contesto
• Collocazione cronologica: vita e opere
dell’autore
• Riferimenti alla tradizione letteraria
• Coordinate storiche, politiche e
sociali.
Il tempo e lo spazio
• Ambientazione nel passato = romanzo
storico
• Ambientazione nel presente =
romanzo realista
• Ambientazione nel futuro = romanzi
di fantascienza
Per valutare le scelte operate dall’autore nell’organizzazione
della narrazione è opportuno introdurre la distinzione tra
Tempo della storia TS: è il tempo che le vicende narrate
occuperebbero se si svolgessero nella realtà
Tempo del racconto TR: è il tempo che a quelle stesse
vicende è dedicato nella trascrizione narrativa.
Il rapporto tra tempo della storia e tempo del
racconto ci fornisce il ritmo della narrazione
Dimensione
temporale
rapporto tra
tempo della storia
tempo del racconto
(durata reale)
(durata narrativa)
Dimensione temporale
Quando coincidono:
SCENA
(durata reale)
(durata narrativa)
Dimensione temporale
Quando il tempo della storia è
più corto:
PAUSA
(durata reale)
(durata narrativa)
Dimensione temporale
Quando il tempo della storia è molto
più lungo:
SOMMARIO
(durata reale)
(durata narrativa)
Dimensione temporale
Situazione particolare
ELLISSI
(durata reale)
?
(durata narrativa)
Dimensione temporale
rapporto tra
tempo della storia (durata reale)
tempo del racconto (durata narrativa)




scena
pausa
sommario
ellissi
Il tempo e lo spazio
tempo
1863
1878
I malavoglia
Spazio
Aci Trezza
L’uso dei tempi
• Il passato: molte narrazioni sono costruite sul
passato, usando l’imperfetto e il passato remoto.
• Il presente gnomico e storico:
– Gnomico è il tempo delle sentenze;
– Il presente storico racconta il passato come se
accadesse nel presente.
• Il futuro: molto raro nei testi dell’800, più usato
nelle narrazioni di fantascienza o romanzi
moderni.
Lo spazio:
le funzioni dello spazio
• Lo spazio è una funzione narrativa e
spesso aiuta a comprendere gli
aspetti principali della narrazione e
dei personaggi.
• Lo spazio può avere una funzione
neutra e indeterminata come nelle
favole o testi di fantasia
Lo spazio come atmosfera e
come elemento narrativo
•
•
•
•
Atmosfera nei romanzi di avventura
Nei romanzi di fantascienza
Nelle storie dell’orrore e gotiche
Lo spazio come elemento narrativo
condizione l’agire dei personaggi o
costituisce la proiezione del
carattere, dello stato d’animo
La dimensione simbolica
• Lo spazio simbolo di valori morali,
religiosi, desideri, idee , aspirazioni
• Nasce con coppie antitetiche
• Alto/basso
• Luce /buio
• Interno/esterno
AUTORE, NARRATORE,
PUNTO DI VISTA
Distinguere l’autore dal narratore:
• Autore: persona reale che ha
composto l’opera
• Narratore: è un artificio letterario
per raccontare l’opera
• Narratore interno: un protagonista o altro
personaggio che partecipa alla vicenda.
Racconta in prima persona.
• Coincidenza tra io narrante e io narrato
• Narratore esterno: è la voce di uno
sconosciuto che vede i fatti da lontano ed
usa la terza persona.
• Palese: interviene con riflessioni e
commenti.
• Nascosto: quando parlano solo i fatti.
Distanza del narratore
• Mimetica = il N è quasi assente, si
eclissa
• Diegetica = quando il N è palese e
offre la sua mediazione tra lettore e
la vicenda
Punto di vista
• La focalizzazione è la prospettiva dalla quale viene
presentata la storia
• 3 tipi:
• 1. Focalizzazione 0: narratore onniscente che conosce tutto
di tutti (N›P)
• 2. Focalizzazione interna: è di chi è presente nell’azione è
una prospettiva parziale e ristretta, a volte tale prospettiva
è deformata. (N = P)
• 3. La focalizzazione esterna; si limita a registrare ciò che
vede senza esprimere giudizi e commenti. Usa il discorso
diretto o indiretto libero. Altre volte si può assistere a una
focalizzazione mista o allodiegetica dove sono riportate le
prospettive di più voci narranti. (N‹P)
IL DISCORSO
INDIRETTO
• Presenza maggiore del narratore
• Legato: introdotto da verbi
dichiarativi, uso e tempi delle
subordinate, uso della terza persona
• Libero: riporta in forma indiretta le
parole del personaggio e i pensieri
senza verbi dichiarativi
TECNICHE DI NARRAZIONE:
DISCORSO DIRETTO
• LEGATO: aperto da verba dicendi
• LIBERO: senza alcun verbo che lo
introduce
• DIALOGO: scambio di battute tra
personaggi
• MONOLOGO: un personaggio parla e si
rivolge ad un interlocutore che lo ascolta in
silenzio.
• MONOLOGO INTERIORE: il personaggio
non ha alcun interlocutore è come
un’autoanalisi e i pensieri fluiscono in
libertà.
• SOLILOQUIO: il personaggio a voce alta
parla tra sé e sé senza che altri ascoltino
• FLUSSO DI COSCIENZA: quando
pensieri, ricordi, sono riportati dal
narratore così come si presentano nel
loro casuale fluire, come libero
pensiero. È una tecnica di analisi
psicologica che intende riprodurre il
funzionamento della mente umana.
Scopo e messaggio
• Scopi diversi: descrivere, divertire,
suscitare emozioni, riflessioni.
• Nella favola il messaggio è la morale
• Altre volte il messaggio è implicito
• Altre volte si vuole comunicare un
insegnamento.
Tema
• Il tema è un argomento centrale che
nasce da una situazione o condizione
esistenziale, da un particolare motivo
di interesse e di riflessione sociale.
• Individuare le parole chiave
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