Intervista al genio della porta accanto:
Giuseppe Giacoppo
di Maria Bonomo, matricola 3810989.
Esame di Matematiche elementari da un punto di vista superiore.
Prof. Giovanni Lariccia.
Corso di laurea : Scienze della formazione primaria.
Università Cattolica del Sacro Cuore.
La scoperta della matematica
A che età hai scoperto l’ esistenza della matematica?
La prima scoperta ovviamente è stata quella dei numeri. Ricordo in particolare l’interesse
per le targhe automobilistiche..sicuramente avrà contribuito a farmi imparare la sigla di tutte
le province..beh almeno di quelle esistenti una trentina di anni fa..
Attraverso quali esperienze? Insieme con chi? Grazie a chi?
Tuttavia la vera scoperta della matematica credo possa essere datata all’età di circa 4 anni.
Come ogni buon apprendimento che si rispetti, il tutto è avvenuto per gioco.
E nel vero senso della parola!! Infatti, il primo approccio ‘matematico’ l’ho avuto grazie alle
carte da gioco..in particolare, grazie al gioco della scopa.
Capisco che la cosa possa apparire un po’ strana o perlomeno fuori dal normale ma è figlia
della mio pessimo rapporto con asili e scuole materne..sicuramente ne avrò cambiati almeno
un decina..
Fra un asilo e l’altro quindi, conseguentemente all’impossibilità di rimanere a casa con mia
madre insegnante ed alla lontananza dei nonni, ho trascorso gran parte delle mattine della
mia infanzia con i nostri vicini di pianerottolo che ricordo con molto affetto.
Dopo il quotidiano pianto mattutino post abbandono materno ed una buona mezz’ora di
mutismo ed isolamento, il sig. Catania, sicuramente un cultore del gioco della scopa, riusciva
grazie ad esso ad attirare la mia attenzione facendomi stare buono buono ed educatamente
seduto al tavolo con le carte in mano. Attratto io sicuramente da un gioco da ‘grandi’ ed
armato lui di infinita pazienza, riuscì ad insegnarmi a giocare.. sicuramente non sarò stato
uno dei suoi migliori compagni di gioco ma ho imparato i primi rudimenti delle addizioni
necessarie a fare le ‘prese’ del gioco..
Che importanza ha avuto la scuola nella scoperta della matematica?
La scuola, credo, abbia avuto sicura importanza non tanto nella scoperta della matematica,
quanto nel dare un nome e un ordine a quelle che erano state le prime intuizioni
matematiche derivanti dai giochi e dalla vita quotidiana.
In merito ritengo che la mia maestra abbia saputo stimolarmi ed appassionarmi allo studio
della matematica, rendendola non una materia astratta ma qualcosa di connaturato alla
realtà e quindi estremamente interessante.
Quando e come hai scoperto la tua passione per la matematica?
La mia simpatia per la matematica nasce sicuramente durante le scuole elementari, grazie al
lavoro svolto, come detto prima, dalla mia maestra.
Come andavi in matematica a scuola? Sei sempre andato bene?
Grazie all’interesse sviluppatosi sin da piccolo per lo studio della matematica, non ho mai
incontrato grosse difficoltà durante gli anni scolastici.
Che ricordo hai dei tuoi insegnanti di matematica?
Hanno riconosciuto il tuo talento?
Ti hanno incoraggiato?
Conservo un buon ricordo di tutti gli insegnanti di matematica e credo che lo stesso possano
dire loro di me o, almeno spero (!)…Non posso dire che abbiano riconosciuto in me un
talento, sicuramente però hanno sempre apprezzato il mio operato.
Studi, curriculum.
Che tipo di studi hai svolto?
Ho frequentato il liceo scientifico e successivamente la facoltà di ingegneria elettronica.
Hai scelto tu questo tipo di studi?
Si.
Come andavi nelle altre materie?
Bene.
La passione per la matematica ha mai compromesso il rendimento
nelle altre materie?
No.
Come ti vedevano i tuoi insegnanti, i tuoi professori?
Dovrebbero dire loro come mi vedevano. Comunque, dai voti che mi davano, penso
avessero una buona opinione di me.
Familiarità.
Nella tua famiglia ci sono altri “geni” della matematica?
Partendo dal presupposto che non mi ritengo “un genio” della matematica, forse è stato mio
padre che, più degli altri , mi ha trasmesso questo interesse.
Il tuo carattere (la tua personalità) sono caratteristici secondo te di un
matematico o di uno che ama la matematica? Puoi descriverci alcuni
aspetti?
Forse l’aspetto del mio carattere che potrebbe denotare una particolare propensione alla
matematica è quello di essere abbastanza riflessivo, paziente e perseverante nel
raggiungimento dell’obiettivo prefissatomi. Sono inoltre abbastanza preciso ai limiti della
pignoleria, anche se, talvolta, emergono alcuni lati del mio carattere in netta contraddizione
con le caratteristiche appena indicate.
Personalita.’
Ti ritieni una persona socievole?
Tendenzialmente sono una persona riservata e forse agli occhi degli altri,di primo acchito, potrei
sembrare poco socievole. Tuttavia, nonostante non sia una persona che cerca di imporre né la
propria presenza, né le proprie idee, mi ritengo una persona socievole negli ambienti in cui mi
sento a mio agio.
Ritieni di essere creativo?
Per certi aspetti, si.
Parlaci della tua fantasia
Nella vita quotidiana tendo ad essere oggettivo e ad agire quanto più possibile con concretezza.
Tuttavia, essendo per natura ozioso, ogni tanto mi piace estraniarmi e lasciare andare i miei
pensieri, magari partendo da un avvenimento o da un qualcosa che abbia attirato la mia
attenzione ma senza una meta ben precisa.
Non saprei spiegarlo bene ma la cosa è rilassante, talvolta divertente..di certo, il più delle volte
non molto produttiva!!
Qual è il tuo rapporto con il computer?
Di amore e odio. Lo utilizzo, infatti, sia per lavoro che per divertimento.
Ti piace giocare? Quali tipi di giochi?
Si, mi piace molto giocare. A parte il gioco delle carte, mi piacciono anche i giochi logicomatematici e di società, oltre ovviamente a quelli di squadra prettamente sportivi.
La professione scelta
Sotto quale aspetto la tua professione attuale ha una relazione con la
matematica?
Ne è strettamente connessa. Mi occupo infatti di sistemi informatici.
Cosa pensavi (sognavi) di fare da grande
Ancora continuo a sognare.
Da piccolo non avevo un sogno in particolare su quale professione avrei voluto svolgere; con
il tempo e con gli studi effettuati, ho desiderato svolgere una professione che si avvicinasse
quanto più possibile alla materia oggetto della mia scelta universitaria. In pratica il mio
sogno sarebbe quello di lavorare nel campo dell’elettronica.
Concorsi, gare
Hai mai partecipato a delle gare di matematica? Se si, come sei
andato? Come ti sei preparato?
Si, se si possono considerare tali quelle organizzate dalla mia maestra, nelle quali mi
classificavo sempre tra i primi, tranne quella volta, di cui conservo ancora il ricordo, in cui
non riuscì, ahimè, a raggiungere il tanto anelato primo premio: una fantastica gomma
colorata per cancellare!
Hai mai partecipato a dei concorsi con prove di carattere matematico
o coinvolgenti la matematica? Se si, in quale modo ti sei preparato?
No.
Hai mai partecipato a delle selezioni interne in cui la matematica
fosse determinante?
Si. Ho partecipato alle selezioni per accedere alla facoltà di ingegneria.
Come è stato il tuo rendimento in queste circostanze?
Buono.
Matematica e societa’.
Qual è il ruolo della matematica nella società moderna?
Fondamentale. A parte ricerca scientifica e tecnologia, che non possono ovviamente farne a
meno, i campi di applicazione della matematica sono infiniti andando a coinvolgere aspetti
che a prima vista sembrerebbero esserne estremamente distanti. Tuttavia ritengo che il
ruolo più importante sia quello didattico e logico/formativo.
Pensi che l’ insegnamento della matematica sia adeguato alle
esigenze della nostra società (civiltà)?
Dipende da come viene impartito l’insegnamento e da ciò che esso riesce a trasmettere al di
là del semplice e puro nozionismo.
Computer, internet.
Che rapporto hai con il computer?
Ho risposto prima.
Che rapporto hai con internet?
Lo utilizzo per lavoro e in ogni caso è diventato uno strumento di cui non si può fare a meno
nella vita di tutti i giorni.
Che rapporto pensi che ci sia tra il computer e la matematica?
Se il computer può essere considerato a tutti gli effetti figlio delle applicazioni tecnologiche
non può che considerarsi uno dei tanti ‘nipotini’ della matematica e delle sue teorie.
Conosci qualche linguaggio di programmazione?
Si.
Memoria
Come consideri la tua memoria? (Normale, Buona, Ottima)
Normale
Che tipo di memoria hai? (Uditiva, Visiva)
Visiva.
Secondo te come deve essere la memoria di un matematico (di un
genio matematico della porta accanto)?
Non credo sia fondamentale la memoria quanto, piuttosto, la consistenza e la pulizia delle
capacità logico-deduttive.
Numeri, calcolo mentale.
Esegui mai calcoli a mente?
Si, spesso.
Quando e quanto usi la calcolatrice per fare i calcoli della vita
quotidiana?
Non molto spesso.
Quali grandi numeri conosci?
Qual è il numero più grande che hai mai incontrato?
A causa dei miei studi mi sono trovato, mio malgrado, ad operare con numeri estremamente
grandi ed estremamente piccoli. Nel campo delle frequenze ad esempio i peta o gli exa
hertz(rispettivamente 1015 =1 000 000 000 000 000 hertz e 1018 =1 000 000 000 000 000 000
hertz).
Naturalmente i grandi numeri , così come quelli estremamente piccoli, allontanandosi
progressivamente dalla quotidiana esperienza umana, tendono a perdere via via parte del
loro significato e della loro reale quantificabilità.
Qual è il numero più interessante che hai conosciuto? E perché lo
consideri tale?
La costante π (pi greco) merita una menzione sia per la sua funzione che per la sua storia
millenaria.
Sogni nel cassetto
Quali sono i tuoi sogni nel cassetto, dal punto di vista matematico?
Mi piacerebbe svegliarmi un giorno e, all’improvviso, rendermi conto di essere in grado, di
dimostrare, con estrema facilità, il teorema di Fermat!!
Scarica

Intervista al genio della porta accanto: Giuseppe Giacoppo di Maria