LA VALUTAZIONE D’AZIENDA:
operazioni preliminari
1. Definizione dell’obiettivo della valutazione;
2. Raccolta e analisi informazioni;
3. Scelta e applicazione del metodo di stima del
valore e metodo di controllo;
4. Stesura della relazione di valutazione;
1. Definizione dell’obiettivo
• Motivi della valutazione:
– Operazioni straordinarie (conferimento, fusione,
scissione – cfr. art 2343 e 2465 c.c.)
– Valutazioni fiscali (affrancamento plusvalori)
– Libera compravendita (acquirente – venditore)
Conferimento: ART. 2343 e 2465 c.c
• Nell’ipotesi di conferimento di un’azienda o
ramo di esso il perito deve attestare che il
valore del conferimento è almeno pari a
quello nominalmente attribuito in sede di
attribuzione del capitale sociale
• Utilità verso terzi
Valutazioni fiscali: affrancamento
• Nell’ipotesi di cessione della propria attività
con incremento del valore dell’azienda nel
corso degli anni, al momento della cessione
l’imprenditore maturerà una plusvalenza:
– Rientrante generalmente nella categoria dei
redditi d’impresa;
– Soggetta a tassazione ai fini IRPEF/IRES no irap;
• A seconda della natura del soggetto cedente e
del periodo di possesso dell’azienda varia il
carico fiscale:
– Tassazione ordinaria (art. 86 T.u.i.r.):
 unica soluzione;
 rateizzazione in quote costanti (max 5);
– Tassazione separata (art. 58 e art 17 T.u.i.r.)
• Il legislatore ha più volte aperto, nel corso degli
ultimi anni, delle «finestre temporali» durante le
quali veniva data la possibilità di rivalutare
immobili, terreni e partecipazioni societarie. La
prima volta è avvenuta con gli articoli 5 e 7 della
legge 448/2001.
• Per evitare la tassazione l’imprenditore poteva
quindi decidere di far emergere i maggior valori
correnti rispetto a quelli di bilancio e pagare
un’imposta sostitutiva sull’intero maggior valore
così rideterminato. Questo permetteva molto
spesso di ridurre in modo significativo la
tassazione in caso di cessione delle stesse.
Nelle decisioni di effettuare una perizia per motivi di carattere
fiscale bisogna considerare che:
• Nell’ipotesi di valutazione dell’intera società il carico fiscale è
dovuto alla presunzione di una, seppur futura, realizzazione degli
elementi costituenti la società e la conseguente emersione di
plusvalenze in capo alla stessa, nell’ipotesi di rivalutazione delle
quote societarie il carico fiscale è sostenuto interamente dalla
persona fisica, singoli soci, che pro-quota dovranno singolarmente e
personalmente onorare il debito tributario.
• La rivalutazione delle quote è una possibilità che il legislatore di
tanto in tanto ha offerto nel corso degli anni ma non è un fatto
programmabile o certo (potrebbe non accadere più).
• Infine la fiscalità sulla rivalutazione delle quote è certa ed
immediatamente esigibile, la fiscalità latente sui plusvalori è
potenziale e futuro. a.
Libera compravendita tra le parti:
• Il valore attribuito da ciascuna delle parti è
influenzato da:
• Enfatizzazione punti di forza e debolezza;
• Differente forza contrattuale;
• Elementi extra contabili;
2. Raccolta informazioni
• Documentazione specifica relativa all’azienda
• Colloqui con amministratore/responsabile
amministrativo
• Accessi e sopraluoghi direttamente in azienda
Fase preliminare: documentazione da
raccogliere ed esaminare
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•
Atto costitutivo e statuto societario;
Libri sociali;
Visura camerale;
Ultimi bilanci d’esercizio approvati;
Piani previsionali (triennali o quinquiennali)
Dichiarazioni fiscali degli ultimi anni (redditi, Irap, Iva etc.);
Documentazione relativa ad avvisi di accertamento e/o
processi tributari in corso;
• Eventuali contratti commerciali e/o d’affitto, autorizzazioni;
• Documenti relativi alle immobilizzazioni: libro cespiti, libro
inventari, perizie di rivalutazione immobili e/o sul grado di
obsolescenza tecnica degli impianti etc.;
• Diverso approccio del valutatore nell’analisi
delle informazioni ottenute:
• Contabili
• Previsionali
• Tecnici
revisione
ragionevolezza
periti esterni
Esempi analisi elementi contabili:
Cassa: corrispondenza dato contabile – giacenza
fisica;
Crediti: solvibilità / circolarizzazione;
Ratei e risconti: sia per quelli attivi che passivi
corretta applicazione competenza temporale;
Immobilizzazioni materiali: corrispondenza tra libro
cespiti e beni in uso presso l’azienda. Verifica del
corretto ammortamento;
Debiti
m/l
periodo:
acquisizione
piano
ammortamento e corrispondenza con debito
residuo;
Scelta del metodo da adottare:
• Solo
dopo
aver
esaminato
tutta
la
documentazione necessaria e dopo aver
focalizzato le caratteristiche dell’azienda e le sue
peculiarità si è in grado di capire quale sia il
metodo maggiormente adatto a far emergere il
valore dell’azienda oggetto di valutazione.
• E’ fondamentale che il metodo scelto includa
l’analisi degli elementi caratteristici dell’azienda.
conoscere ciò che si valuta
Elementi discrezionali del valutatore:
• Per chi viene fatta la valutazione;
• Rettifiche del patrimonio netto. Questo può essere
limitato, avvalendosi di esperti o periti tecnici nella
valutazione degli elementi oggetto di rettifica;
• Elementi intrinsechi alla formule valutative stesse quali
scelta dei tassi attualizzazione/capitalizzazione,
orizzonte temporale di riferimento;
• Fiscalità latente (aliquota piena corrente o ridotta;
aliquota per ogni diversa differenza o unica per il saldo
complessivo)
• Scelta del metodo di valutazione dell’azienda
Indicazioni operative:
• Aziende industriali : si tende a utilizzare i
metodi misti
• Aziende commerciali: metodi misti con
maggior peso alla componente reddituale
• Aziende bancarie e assicuratrici: viene
comunemente preferito il metodo
patrimoniale complesso
• Società immobiliari e holding pure: metodo
patrimoniale semplice
Indicazioni operative (segue):
• Le valutazioni risultano molto spesso partire
dall’analisi di K.
• I metodi reddituali/finanziari nella prassi
vengo
utilizzati
principalmente
come
metodologie di controllo/verifica dei risultati
ottenuti.
• I multipli o metodi fondati su comparazioni di
mercato sono utilizzati anch’essi come metodo
di controllo.
Effetti fiscali delle rettifiche di valore:
Dall’analisi degli elementi acquisiti e nel processo di valutazione
possono emergere dei plus/minus valori di cui occorre andare a
considerare la cosiddetta fiscalità latente ossia il carico fiscale
potenziale che grava sui valori rideterminati in sede di valutazione
patrimoniale.
Problematiche relative alla fiscalità latente:
 determinazione del carico fiscale per singola voce di bilancio
rettificata o sul valore complessivo finale (possibili differenti
disciplini fiscali applicabili alle diverse tipologie di plusvalenze
complessità del sistema)
 Individuazione aliquota da applicare alla grandezza/e individuate:
aliquota corrente o aliquota ridotta (in virtù di possibili variazioni di
aliquote, possibilità di deduzioni etc.)
 Determinazione dell’orizzonte temporale in cui si manifesterà il
carico fiscale
Determinazione aliquota fiscalità
latente onnicomprensiva:
Due metodologie:
1. Procedimenti di attualizzazione estremamente
articolati e sofisticati;
2. Riduzione forfettaria dell’aliquota piena:
• Riduzione dal 40% al 65% ;
• Riduzione da 1/3 a 2/3;
• Due aliquote forfettarie distinte (15% per gli immobili, 20%
per gli altri beni)
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