PRIMI POZZI
PETROLIFERI
A CURA DI:
VERONICA RAINERI &
VANESSA CAPUANO
Il RAPPORTO di
SILLIMAN
Con il rapporto di
Silliman gli investitori
iniziarono seriamente a
credere nell'impresa.
Restava però un problema
fondamentale da risolvere.
Per far decollare l'olio di
pietra nel ricco e vasto
mercato dell'illuminazione
era necessario estrarlo in
grandi quantità e a costi
contenuti.
SISTEMA degli STRACCI
• Il sistema tradizionale di
estrazione del petrolio
nell'ottocento era basato
sul vecchio sistema degli
stracci ed inoltre era limitato
allo sfruttamento delle sole
pozze superficiali di petrolio a
cielo aperto. Un metodo
primitivo e a basso costo che
riusciva a soddisfare a
malapena la domanda di
petrolio per fini medicinali e che
difficilmente poteva essere preso
in considerazione nel progetto
di Bissell.
SCAVARE sulle SORGENTI
Venne valutata l'ipotesi di scavare
sulle sorgenti di petrolio in
superficie ma la produzione
addizionale di petrolio che ne
conseguiva era troppo bassa per
compensare gli elevati costi degli
scavi. Dinnanzi a questo problema
l'intero progetto di Bissell subì una
lunga fase di stallo durata un
intero anno. Con il passare del
tempo iniziava a ridursi sempre più
la fiducia degli investitori.
Anche in questa occasione l'intuito
di un uomo arrivò dove tutti gli
altri si fermavano.
GEORGE BISSELL
•
George Bissell propose l'uso della perforazione mediante trivelle,
accantonando del tutto il metodo dello scavo in superficie. La sua proposta non
era campata in aria ed era frutto del suo acuto spirito di osservazione. Bissell
osservò come in Cina venisse utilizzata da secoli la tecnica della perforazione
per estrarre sale dalle cave di salgemma anche a migliaia di metri di
profondità. In particolar modo Bissell osservò come un sottoprodotto
dell'attività di estrazione del sale fosse proprio l'olio minerale utilizzato dai
cinesi per fabbricare prodotti farmaceutici. L'idea di Bissell era pertanto
logica e semplice: estrarre petrolio tramite la tecnica di perforazione utilizzata
in Cina.
JAMES TOWNSEND
• Propose il suo progetto agli investitori e non
mancarono derisioni e scetticismo. Il
banchiere James Townsend di New Haven gli
diede però ascolto finanziando la prima attività di
trivellazione del petrolio della storia nel territorio
della Pennsylvania. Fu incaricato a coordinare i
lavori Edwin L. Drake, tuttofare e uomo di fiducia
di Townsend.
SORGENTE DI PETROLIO
• Dopo alcune scelte sbagliate, Drake
decise di avviare la perforazione
nella località di Titusville nei pressi di
una nota sorgente di petrolio in
superficie. Era la primavera del 1858.
LA SQUADRA DI DRAKE
• Dopo oltre un anno di
trivellazioni finanziate da
Townsend la squadra di
Drake non aveva però
ottenuto alcun risultato
concreto e gli investitori
iniziarono ad uscire dal
progetto. Lo stesso
Townsend decise la
sospensione delle attività
di perforazione nell'agosto
del 1859.
27 AGOSTO 1859
• In quel lontano mese di
agosto accade però qualcosa
che cambiò la storia. Poco
prima di ricevere la
comunicazione della
sospensione dei lavori la
trivella raggiunse un
crepaccio a ventuno metri di
profondità. Il giorno dopo
iniziò a fuoriuscire un liquido
scuro. Drake diede l'ordine
di pomparlo dal sottosuolo
mediante una semplice
pompa a mano estraendo in
questo modo grandi
quantità di petrolio. Era il 27
agosto 1859.
GRANDE CORSA AL PETROLIO
• La notizia sorprese gli investitori
nel momento in cui nessuno
ormai sperava più nel buon esito
dell'attività di trivellazione.
Esplose un entusiasmo
contagioso e tutti organizzarono
in fretta una grande corsa al
petrolio per accaparrare i terreni
di Titusville e avviare l'attività di
estrazione tramite l'innovativo
metodo della perforazione di
profondità. Lo stesso Bissell
acquistò molti terreni nei pressi
di Titusville.
PETROLIO
• In poco tempo
la località di
Titusville si
trasformò in un
grande campo
di pozzi
petroliferi. Era
appena iniziata
l'epoca del
petrolio.
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