
Le diversità sono
tantissime: razza,
religione,
convinzioni,
esperienze di vita,
lingua, cultura, età,
semplicemente il
fatto di essere
uomini o donne, il
lavoro che abbiamo
scelto o che non
abbiamo potuto
scegliere, i gusti
ecc.
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La diversità è uno dei
valori fondamentali del
nostro secolo. La
diversità è colore,
cultura, ricchezza,
scambio, crescita,
necessità e fa’ parte della
storia di ogni uomo.
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Spesso, però, la diversità
appare come un pericolo,
una minaccia, una
barriera che si oppone tra
i simili e “gli altri“.
Gestire la diversità richiede impegno, forza, pazienza, ma regala la gioia
della scoperta, l’avventura del viaggio, il rischio del confronto e il coraggio
di mettersi in discussione.

Entrare in relazione con
l'altro innegabilmente
vuol dire entrare in
contatto con un'altra
identità, cioè con
qualcuno che è
"diverso" da me e
quindi rispondere alle
richieste dell'altro con
modalità differenti e
singolari.
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Eppure a volte, nel
contesto sociale ed
anche educativo, si
cerca di annullare la
"diversità" che ci rende
tutti così
meravigliosamente
unici, si tende a lavorare
più sul collettivo che
sull'individuo.
La "diversità" è spesso
vista in chiave negativa,
come "minaccia" della
propria identità e per
questo la presenza del
"diverso“
frequentemente genera
sentimenti di paura,
ansia, sospetto.
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E' chiaro che, perché tutto ciò avvenga, è
necessario porre come elementi centrali della
relazione:
l'ascolto;
il dialogo;
la possibilità di sviluppare la capacità critica di
porsi delle domande;
la capacità d’imparare a mettersi nei panni
degli altri;
di uscire dagli schemi che ci siamo costruiti;
di essere creativi e differenti.
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"L'importanza sia nel tuo sguardo, non nella cosa guardata.“
André Gide
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"Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre,
ma nell'avere nuovi occhi."
Marcel Proust

Tu sei una persona diversa, che vuole essere uguale. E questo,
dal mio punto di vista, è considerato una malattia grave.
Paulo Coelho

Nessuno può essere libero se costretto ad essere simile agli altri.
Oscar Wilde
“Essere xxx non significa non essere umani, ma essere
diversi. Quello che è normale per altre persone non è
normale per me e quello che io ritengo normale non lo è
per gli altri.
In un certo senso sono mal equipaggiato per
sopravvivere in questo mondo, come un extraterrestre
che si sia perso senza un manuale per sapere come
orientarsi. Ma la mia personalità è rimasta intatta. La
mia individualità non è danneggiata. Ritrovo un grande
valore e significato nella vita e non desidero essere
guarito da me stesso.
Concedetemi la dignità di ritrovare me stesso nei modi
che desidero; riconoscete che siamo diversi l’uno
dall’altro, che il mio modo di essere non è soltanto una
versione guasta del vostro.
Interrogatevi sulle vostre convinzioni, definite le vostre
posizioni.
Lavorate con me per costruire ponti tra noi” .
Jim Sinclair
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“Dialogo nel buio”
(Il mondo dei non vedenti)
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La dislessia
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Il ritardo mentale (l’autismo)
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DIVERSITA* A CONFRONTO