LE DINAMICHE DI GRUPPO: LAVORARE INSIEME PER SERVIRE MEGLIO Riva del Garda – 10 gennaio 2015 1. Tener conto delle diversità La diversità dell’altro, se non accettata, può spaventarmi e portarmi ad omologare l’altro a me. La verità era uno specchio che, cadendo, andò in frantumi. Ognuno raccogliendone un frammento e vedendosi specchiato dentro pensò di possedere tutta la verità. Rumi - mistico dell’Islam LE DIVERSITÀ •Genere •Età •Cultura (personale e di appartenenza) •Famiglia e storia personale •Convinzioni e valori •Stati affettivi •Ruolo professionale Solamente quando accetto l’altro come diverso da me trovo la maniera di reagire in maniera adeguata e non mi aspetto che l’altro si adegui a me L’altro non è più preso in considerazione come un problema ma come un’opportunità 2. Fondati su una visione/progetto Gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedeo, dicendogli: "Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo". 36Egli disse loro: "Che cosa volete che io faccia per voi?". Gli risposero: "Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra". Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: "Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell'uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti". Marco 10, 35-37; 41-45 3. il gruppo come luogo e strumento di crescita Se due dormono insieme, si possono riscaldare; ma uno solo come fa a riscaldarsi? Se uno aggredisce, in due gli possono resistere e una corda a tre capi non si rompe tanto presto. Qoelet 4,12