La tendinite, come si evince dal suffisso -ite, è
un’infiammazione di uno o
più tendini presenti nel corpo umano. I tendini
non sono altro che strutture che servono a
unire i muscoli alle ossa, e che svolgono
quindi la funzione di “connettori”, ossia di
elementi in grado di far sviluppare il
movimento (o la forza), a partire dall’impulso
ricevuto da un muscolo.
Se l’infiammazione in questione coinvolge
anche la guaina presente attorno a un
tendine, essa prenderà il nome
di tenosinovite. Le tendiniti possono colpire
indistintamente qualsiasi tendine presente
all’interno del nostro corpo, anche se le più
frequenti avvengono all’altezza degli arti.
Una delle infiammazioni più comuni è quella
del tendine d’Achille (all’altezza quindi
del piede).
Il sintomo più evidente di una tendinite è ovviamente la comparsa
di dolore all’altezza della parte infiammata la quale, come detto, può
essere localizzata in qualsiasi area del corpo (nella quale sono presenti
tendini).
A seconda del grado di sviluppo della patologia, essa può anche essere
accompagnata da gonfiore o tumefazione: in tali casi, il rigonfiamento è
dovuto alla presenza di liquido formatosi durante l’infiammazione. In alcuni
casi si arriva a parlare di tendinite “crepitante”, ossia quando, in
conseguenza dell’infiammazione, il movimento di un tendine provoca un
rumore oppure una sorta di “scatto”.
La cronicizzazione della patologia può provocare anche delle riduzioni a
livello delle funzionalità muscolari.
La tendinite può essere causata da un trauma improvviso, ma nella
maggior parte dei casi è la conseguenza di una serie di microtraumi
provocati da movimenti ripetuti. Ad esempio un uomo sedentario di
mezza età che passa un pomeriggio a pitturare i soffitti di casa può
iniziare a soffrire di tendinite o borsite alla spalla. Chi invece trascorre
molto tempo davanti a una tastiera con le mani e i polsi non ben
posizionati può iniziare a soffrire di tendinite al polso. Le prime partite di
tennis della stagione e i primi colpi di rovescio possono causare uno
sforzo del tendine della parte esterna del gomito. La borsite al
ginocchio può colpire se si sta per lungo tempo in ginocchio su una
superficie dura. In altri casi l’infezione può colpire la guaina della borsa
o del tendine. I cristalli, associati alla gotta, possono formarsi all’interno
delle borse e, esattamente come le infezioni, possono presentarsi anche
in assenza di eventi scatenanti.
Per quanto concerne il trattamento della tendinite, la curapiù indicata consiste
in primo luogo in un periodo di riposo (non appena avvertite il dolore,
sospendete immediatamente l'attività fisica). Nel caso in cui in un paio di giorni il
dolore non dovesse diminuire, consultate il medico curante. Potreste poi optare
per delle pomate, cerotti o compresse con azione anti-infiammatoria,
opportunamente prescritti dal medico. Sulla parte, potrà inoltre essere applicato
del ghiaccio per ridurre il gonfiore ed il dolore. Dopo il periodo diriposo, potrete
iniziare a svolgere degli esercizi diriabilitazione.
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Tendinite