Corso Economia Industriale Prof. Carmelo Provenzano Doppio Mark-up Il caso Triumph Relazione di: Rosario Maugeri Francesca Marcellino Oriana Guerreri L’ impresa monopolistica definita price-maker fissa prezzo e quantità in funzione della curva di domanda di mercato, in corrispondenza del punto di intersezione tra il ricavo marginale e il costo marginale. Il monopolista, pur potendo stabilire il prezzo di vendita, deve tener conto del limite massimo che il consumatore è disposto a spendere, ovvero il prezzo di riserva. All’ interno del mercato si può verificare il caso in cui ci siano due monopoli in successione. Rispettivamente uno a monte, rappresentato dal produttore, e uno a valle rappresentato dal distributore del prodotto. Entrambi sostengono dei costi marginali differenti. Il primo sostiene un costo di produzione , in funzione del quale fissa il prezzo di vendita, che rappresenta il costo che il monopolista a valle deve sostenere. Ciascuna impresa applicherà un mark-up di monopolio, che innalza il prezzo finale, al quale il consumatore acquisterà il prodotto. L’ aumento di prezzo dovuto alla doppia marginalizzazione grava interamente sul consumatore, e si manifesta nella riduzione del suo surplus. P Pv Pm = profitto impresa a monte = profitto impresa a valle MC MRm q MRv=Dm Dv Q P Per risolvere il doppio mark-up si ricorre a: Integrazione verticale Restrizione verticale Nel primo caso il produttore-distributore monopolistico integrato verticalmente affronta una curva di domanda con pendenza negativa determinando un prezzo di vendita pari al costo marginale che il distributore sosteneva in precedenza. Pm = profitto impresa a monte con integrazione MC MRm=MRv Q* Dm=Dv Q Q*= 2q Nel caso in cui per il produttore non sia conveniente integrare verticalmente, perché comporterebbe elevati costi, con l’ obbiettivo di rendere efficiente il sistema di distribuzione, la soluzione è la restrizione verticale. Esistono tre differenti casi: 1) Prezzo massimo al dettaglio: il distributore vende una quantità maggiore rispetto a quella che gli consente di massimizzare i suoi profitti, tenendo conto del limite di prezzo massimo che il produttore gli impone. 2) La restrizione di quantità: il produttore impone al distributore il limite di vendere una quantità minima. 3) Esclusiva: il distributore per vendere il prodotto deve acquistare un diritto che prevede il pagamento di un canone di concessione. Un caso di doppio mark-up riguarda una delle più grandi case motociclistiche: Triumph. Questa importante società nasce in Gran Bretagna con sede a Hinckley e la sua attività si basa sulla produzione di motociclette distribuite in tutto il mondo. Hinckley Arese In Italia la società distributrice è la Triumph Motorcycles Srl, con sede in Arese (MI). Quest’ultima acquista le moto direttamente dal produttore inglese ad un prezzo Pm (riferimento al grafico doppio mark-up), che allo stesso tempo costituisce il costo del distributore italiano. A sua volta applica un mark-up che gli consente di massimizzare i profitti, che porta il consumatore ad acquistare la propria motocicletta al prezzo Pv. Hinckley Arese Se il produttore gestisse la distribuzione in tutte le nazioni, risolverebbe il doppio mark-up con l’integrazione verticale. Di fronte alla domanda di mercato il prezzo di vendita coinciderebbe con Pm (<Pv), la quantità pari a Q* (2q) e i profitti del produttore-distributore raddoppierebbero.