TRAPIANTO DI
MIDOLLO OSSEO
Realizzato da Grazia Russo
Classe 3 F - Liceo Scientifico A. Antonelli di Novara
PERCHÉ AVVENGONO I TRAPIANTI?
Molte malattie del sangue, sia di natura tumorale
(leucemie, linfomi) sia di natura genetica (talassemia e
immunodeficienze congenite), sono causate da un cattivo
funzionamento delle cellule staminali contenute nel
midollo osseo.
Il midollo osseo è un tessuto connettivale di consistenza
gelatinosa o semifluida, presente nelle ossa piatte (sterno,
costole e bacino) e nell’epifisi delle ossa lunghe. In esso
sono contenute cellule staminali in grado di dare origine
a tutti gli elementi corpuscolati del sangue.
Il trapianto di midollo osseo è una terapia salvavita.
IL PRELIEVO DI CELLULE STAMINALI DAL MIDOLLO OSSEO
Il midollo viene prelevato da un
osso del bacino(cresta dell’ileo)
o, se necessario, dallo sterno.
L’intervento, che in genere dura
1 ora, può essere fatto sia in
anestesia generale che in
anestesia locale (spinale). Con
un grosso ago si punge fino a
raggiungere la cavità interna
dove c’è il midollo e con la
siringa si aspirano 3-5 ml per
volta, fino a raggiungere la
quantità necessaria per il
trapianto, circa 700-1000 ml, a
seconda del peso corporeo del
donatore e del ricevente. È
anche possibile effettuare un
prelievo dallo sterno, e anche la
tibia sembra essere una buona
fonte di midollo ma solo nei
bambini perché negli adulti c'è
solo midollo giallo.
PER OTTENERE CELLULE STAMINALI EMOPOIETICHE VI È ANCHE
UN’ALTRA OPZIONE:
somministrare dei
farmaci nel
donatore che
stimolano la
produzione di
cellule staminali nel
midollo osseo e la
loro immissione nel
sangue circolante.
Successivamente al
prelievo dal
braccio del
donatore le cellule
vengono prelevate
dal sangue
mediante aferesi .
COSA COMPORTA LA DONAZIONE DEL MIDOLLO OSSEO ?
Dopo il prelievo si preferisce tenere il
donatore sotto controllo per 12-24 ore
prima di lasciarlo andare a casa e si
consiglia comunque per precauzione
un periodo di riposo di 4-5 giorni.
Il rischio correlato al prelievo è
essenzialmente quello relativo
all’anestesia .
Normalmente il prelievo comporta solo
un lieve dolore nella zona, dolore che,
all’uscita dall’ospedale, si è di norma
trasformato in un indolenzimento
destinato a sparire in pochi giorni.
Durante il prelievo di midollo vengono
di solito trasfuse due unità di sangue
prelevate al donatore stesso circa 1
settimana prima. Questo garantisce al
donatore l’assenza di anemia e
qualunque rischio trasfusionale . Nel
donatore non vi è una perdita della
funzionalità midollare, in quanto il
midollo prelevato viene ricostituito
interamente nell’arco di quattro
settimane.
.. E COME PER OGNI COSA CI SONO SEMPRE DEI RISCHI ..
Per quanto riguarda le donazioni di midollo
osseo, l'unico rischio reale è quello
anestesiologico. Si sa infatti che circa una
persona su 300.000 rischia reazioni gravi quando
si sottopone a intervento chirurgico. Questo
rischio, pur non essendo prevedibile sul singolo
individuo, è probabilmente ancora più basso nel
donatore ( non esistono statistiche sull'uso
dell'anestesia generale in persone sane),
soprattutto poi se ha già ricevuto l'anestesia
generale in passato. Il donatore viene
normalmente ricoverato il giorno precedente
all'espianto e dimesso la sera successiva o, al più
tardi, la mattina del giorno seguente. I sintomi
più comunemente lamentati legati all'anestesia
sono stati: nausea (per lo più di moderata entità
con qualche episodio di vomito), debolezza,
difficoltà transitoria ad urinare. Un altro sintomo,
non legato all'anestesia, è stato la dolenzia nella
sede dell'espianto: il dolore solitamente non
richiede somministrazione di farmaci
antidolorifici, a dimostrare l'ottima tollerabilità
della procedura. C'e qualche caso di lieve o
moderata anemizzazione, che si risolve dopo un
mese di terapia con ferro orale.
FONTI:
HTTP://WWW.HSR.IT/CLINICA/SPECIALITA-CLINICHE/CENTRO-TRASFUSIONALEE-DONAZIONI-SANGUE/CENTRO-DONAZIONI-SANGUE-E-MIDOLLO/DONAZIONEDI-MIDOLLO-OSSEO-DOMANDE-FREQUENTI/
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Trapianto di midollo osseo