CONGRESSO DI VIENNA 1 NOVEMBRE 1814 – 9 GIUGNO 1815 PROBLEMI DA AFFRONTARE FRANCIA QUALE STRUTTURA POLITICA DARE ALLA FRANCIA RIMASTA SENZA IL SUO IMPERO? TERRITORI OCCUPATI E SATELLITI COME RISISTEMARE I TERRITORI CHE LA FRANCIA AVEVA OCCUPATO E GLI STATI SATELLITI? POTENZE EUROPEE COME COMPORTARSI CON I DESIDERI DELLE POTENZE VINCITRICI CHE CHIEDEVANO NUOVI TERRITORI COME RICOMPENSA? COME ASSECONDARE LE ASPIRAZIONI DEGLI ANTICHI SOVRANI, LEGITTIMI EREDI, SPODESTATI ED ESILIATI DA NAPOLEONE? POLITICA DEL COMPROMESSO SI RINUNCIA ALLA RESTAURAZIONE E SI PROCEDE AD UNA RISTRUTTURAZIONE IL CONGRESSO NON TENNE IN CONSIDERAZIONE IL DIRITTO DEI SUDDITI AD INTERVENIRE NELLA POLITICA DEI SINGOLI STATI • MALCONTENTO DELLE POPOLAZIONI, IN PARTICOLARE DEL CETO BORGHESE, CHE SI FA CARICO DEI MAGGIORI ONERI FINANZIARI MA CHE SI VEDE ESCLUSO DALLA VITA POLITICA • MALCONTENTO DI ALCUNI SOVRANI CHE NON SI RITENNERO ABBASTANZA RICOMPENSATI OPPOSIZIONE NEGLI ANNI SUCCESSIVI PROTAGONISTI METTERNICH (AUSTRIA) NESSEL’RODE (RUSSIA) HARDENBERG (PRUSSIA) CASTLERCAGH (INGHILTERRA) TALLEYRAND (FRANCIA) LA SANTA ALLEANZA • DIFENDE L’ASSOLUTISMO E STABILISCE IL PRINCIPIO DI INTERVENTO PER SALVAGUARDARE L’EUROPA DA NUOVE RIVOLUZIONI MA IN INGHILTERRA… • DOPO IL CONGRESSO DI VIENNA SOLTANTO L’INGHILTERRA CONSERVÒ IL SUO REGIME PARLAMENTARE • IN POLITICA ESTERA SI DISTACCÒ PROGRESSIVAMENTE DAL SISTEMA INSTAURATO DALLA SANTA ALLEANZA, CHE NON COINCIDEVA PIÙ CON I SUOI INTERESSI, ORA SOPRATTUTTO COMMERCIALI E RIVOLTI ALLE COLONIE, E CON I SUOI PRINCIPI LIBERALI