/ W / "ilt^A DL GABINETTO INGLESE K ITALIA E IL CONGRESSO PER LORD NORMANBY iSC AMBASCIATORE E PARI D'INGHILTERRA -/ TRADUZIONEDAL FRANCESE SULU SECONDA EDIZIONE F. ADDELY DI C ROMA STABIUMENTO TIPOGRAFICO Piazza N. Borghese 1860. 89. AUREU e G. fi, / INGLESE BL GABINETTO L'ITALIA E IL CONGRESSO PER EX Y NORMANB LORD AMBASCIATORE E PARI D' INGHILTERRA TRADUZIONE DAL FRANCESB SULLA SECONDA EDIZIONE DI G. F. AUDELY ROMA STABILIMENTO TIPOGRAFICO AUREU « C. Piazza Borghese N. 89. i860. ^v^oogle ^.r..-«»ì"^ D6ro4 PREFAZIONE je^O M/Mk\ del traduttore francese Fra i molti opuscoli pubblicati prò e contro stillagrande il pubblico del Papato ha fattoben presto la sìia questione , scelta, guidatoin ciò eziandio dalia rinomanza che avevano i loro autori, ii.Deglialtri, e dalla collera de' loro avversar per quanto ne porta il vento. Eccone intanto uno d un ambasciatore e che porta il nome Benché ei difende la Santa Chiesa; parid'Inghilterra. protestante benché wigh rivelagliintrighi di lord Palmerston,e di lord i suoi compatriotti viene a mettere in e benché inglese Russell; e le conseguenze guardiacontro la dottrina delle nazionalità, che potrebbero la stessa Inghilterra. trarsene contro tronde Legatod aled intimi col di Granduca Toscana, rapporti per lunghi iprdNormanby ha potuto raccogliere parecchieinformazioni sulle mene del Piemonte e sugliintrighi de' rivoluzionarii neir Italiacentrale: simile testimonianza ha dunque in se una reale importanza. Ella è probabilmente che ha ispirata questa stessa importanza ìastampa britannicadi conservare ilsilenziointorno a questo di V'ha da diffamato lei citarlo in ! ciò osare senza scritto, una ragionedi più per noi onde farlo conoscere ; perchènoi non abbiamo, la Dio mercè, alcun motivo di nascóndere la che da qualunqueparte essa venga. I grandipolitici verità, voglionridurre il Papa alla città di Roma, e ad un orto, possono sarà però altrimenti ben rifiutarel'autoritàde' cattolici; ilqualerimane energicamente « quando si tratta d'un uomo fedele alle sue convinzioni di protestante» e trova nondimeno le convinzionidi centosessanta imprudentedi conculcare gratuitamente milioni di cattolici. (1) (1)Duecento mifioni. altresìi detlagKnei quali di lord Palmerstòn. lord Normanby sui delittipolitici 1 nostri lettoririmarcheranno ^tra ed ilconoscerli sarà fattipoco conosciuti in Francia, allafine di una reale utilitàin Francia. (1)É bene che si conosca Tun de' quali Talta delicatezza di questidue uomini di Stato, ha cacciato l'altrovergognosamente dal potere,nel 1852, per Questisono e alterato i dispacci falsificato, già muniti della firma aver ! Lord John Russell gale re- ha pùbblicamenteaccusato lord ha e non Palmerston,il quale non ha saputo che rispondere, e potuto che ritirarsi.Lord Normanby ne é stato indignato, nella sua coscienza d'onest' uomo grida Da quel giornomi ne « fu d'aver impossibile due ministri alcuna confidenza nella condotta di questi ». . Ed mostra T ex-ambasciatore inglese si intanto, bisognapur dirlo, molti dei che non più difficilein fatto di delicatezza, cattolicid'Irlanda. In questimomenti non hanno essi deputati di meglioche indirizzarsi allo stesso lord Palmerston, trovato onde pregarlo di salvare i dirittidella Santa Sede, proteggendo però interamente gì'interessi della libertà italiana.» Il nobile lord ha bel gioco, di quee deve ridere in cuor suo sta teressi infa le di c he partito prevalere a gV ingenuità quistioni della religione. Quando si tratterà di arrostire iin « « irlandese,diceva il celebre Grattan,si Irlandese per di Grattan? motto Ma tenére Lo lo troverà sempre spiedo». È eglisempre un vero altro -il vedremo. fermiamoci per paura d'obbliare che noi non dobbiamo Possa quellodi lord opuscolosopra un opuscolo. Normanby apriregliocchi a molti intomo a ciò che succede punto fare un ! dall'oppòsta parte dell'Alpi (f)Ed in Italiaancora. "^ Io mi jsarei mia k'mia consiglieri riunione del 1 adottare, nuovo, però non appello esteri gabinetto ogni neHe è Russell emulo il quali divenuto suo ancora voluta dovette governo, nell'appoggio ed sanno, di del un bri, mem- sembra di composizione può sibile possto queal incontrare di confidenza simile una affari è quanto per as- degli ministero ch'ei giustificare a fare sedici di d'opinione, nella hawi di Parlamento. del d'evitare, e Frattanto forze? proprie seguito Ora atta cosa frazioni dovrà carattere saviezza, insolito palazzo differenze, ovvero alta numero nel rinserrare d'un universale. quella a le tutte spiegazione. qualche Tutti d'un formato sue gabinetto, Parlamento Inghilterra principii loro utile, tempo comprende molte le fuori, in dei nella T c|ie applicazione degnati, di resa principio da del qudla e d'Europa, avessero non fissando gennaro, annunciato d'una sono bramoso 5 Congresso, del benché t^he al costituzionale, affari degli maniCestazionej pur seno diretto, Un e hanno si Britannica diritto la sotto m^. stesso nel tutto Maestà siffatta manifestare, il mio attuale Congresso ministri dietro e situazione Sua una dello 2S $ai di tardiva troppo al suUa opinione L se la responsabilità propria di contentato certamente / è affatto dissensicHoi, una volta occupare prendervi introducendovi il il inùtile dì e di quali posto primo, quel ed ai lord rivalità ministro primo terzo venire nel : non Palmerston lord avendo il gabinetto, organizzare singolare in dettagli, miscuglio in di lui seguito di nomi GooqIc — 6 — rimarchevoli per.ie sullaornila , ma ùon meno a^ai dislifìti loro dissensioninel consiglio, voltache vogliano una mostrarsi, Nulla per qualunquesia loggetto,fedeli ai propriprincipii. della cura coUa qualeT eminente capo certo è più sorprendente del caduto ministero studiò di evitare tuttigliargomenti cne avrebbero potuto mettere in chiaro questa differenza d'opinioni nei suoi successori.Era in fattoassai naturale che gliuomini di recente dal potere per glisforzid'una fezione do*espulsi di esservi tosto ricondotti, essendo immineme temere vesserò il pericolo di una paricomplicazione. d'un partito La maggipranzache annientava la prevalenza assai prospero almeno per la sua unione,si era formata, grazie alla coalizionedi tutticoloro che nel corso delle precedenti sessioni aveano ed a. screditarsi passato il tempo a disonorarsi, Or circostanza 'la vicenda. bene a malgradoquesta , , totalmente op^ si sarebbe dichiarata iù un senso maggiorità della camera dei Comuni, se non posto, secondo un membro avessimo avuto a che fare con un parlamentonuovo; seni fosse stato dato sotto la forma d'un emendamento voU) non aU' indirizzo; infinele prove necessarie per fcmdare un giuse dizio è fossero facile ci mancate. non care giudiEgli qualunque, che queste circostanze dovettero produrre l'effetto negli mediante quello che produssero altri, su lord Palmerston desimo. me- Ecco in qualguisaei si esprimeva nel 7 giugnop. p. Io dico adunque che tanto sotto il rappoi:todella -politica « interna quanto "otto quellodelle nostre relazionieoli'estero, il governo non merita affatto la fiducia di questa camera. » E ciò non ostante,questo medesimo uomo assidendosi sul banco de' ministri nel successivo giorno22 non esita ad abbandonare il campo sul qualesi era gettato per rimontare al po^ tere. « Riguardo alla nostra politica estera, diss'egliin questa la linea ci è stata già tracciatadai nostri preoccasione, decessori tale sarà la nòstra divisa. : una stretta neutralità, in uiia 10 mostrerò più tardi qual fede si poteva avere dichiarazione, provocata unicsfmente dalla brama dì conciliarsi flolojpo ai qualiera diretta. 11 nuovo intanto guadagnò il termine della sessione, gabinetto i de' s'astennero suoi avversari all'apatìa grazie, quali , Se di comuni i doveri del perfino compiere più parlamento. v'ha chi vogliaprendersi la cura di consultare la discussione del 9 agosto sulla politica vi si.convincerà che non estera _ 7- _ soh di fiducia nella-politica stessa espressione sul conto del governo. Certo se a queirepoca si fosse potuto dubitare che la riunione del Congressosarebbe stata differita ad un tempo cosi lontano, ognuno avrebbe ci^duto obbligato il gabinetto sessione d'autunno. una a provocare Ma primache fossepossibile di venirne ad una decisione su della guerra questione, quella questa oggetto,s'elevòuna nuova colla China. Questa questione di ha col Connulla gresso; non comune la di ricordo se se non perciònon passaggioonde i membri del gabinetto dovevano principali provare che se trovai*viun motivo imperiosoda radunare immediatamente il la d'altro lato essa rendeva assai poco probabile parlamento, durata del gabinetto al di là di questa riunione. si twJva una . Son decorsi soltantodue anni,non dobbiamo dimenticarlo, che il segretario il ministro della guerra, degliaffari esteri, il cancelliere dello Scacchiere, eui abbiam la buona velatura di possedere,insistetterotutti energicamente presio il loro la China verso perchè rinunciasse alla sua politica capo attuale, condannata dalla Camera dei Coniuni, tervallo durante l'in; politica d'uno Poco importache la Camera avesse scioglimeirto. lora alTutti 4]uesti uomini distintisi mostrarono torto o ragione. unanimi nella loro opinione con un ; e fu loro risposto di irritazioneda colui vediamo accento che oggi me coprofonda alloraa capo dell'amministrazione, che essi facevano parte d'una coalizione poco pnorevole, nello scopo di occupare i loro il Voi avete- fatto un trattato Secreto per conquistare « posti. le di lui parole.. potere. » Tali furono propriamente Lord John Russell vi rispose con queste altre: « È un' acfaka e calunniosa ». Da parte stia il sig. Glàdstone mostrò cusa , simile imputazione tutta la maravigliosa potenza delle invettive.Io non voglioestrarle dm nostri annali parlamentari; calma soltanto un' rammenterò e gli opinionepiù contro sue che sembra applicarsi direttamente all'urgente convoòazione del parlamento. della Corona, Il primo dovere dèi consiglieri « ha detto questo membro, quando essi ebbero risoluto di cominciare le ostilità, di domandare era se te esternarmi ilo non sulla grave questione, deggio' frotìte di la sarà nostra a 300. qual polttiiea pennanente miHmi d'uòmini postiall'altraestremità del globo;io non devo punto decidere se, come lord John Russell, pretendenoi dobbiamo permettere a funzionarii sediziosied intriganti. approvava ^ alla Camera ». edbyV^OOgl Digitized _ » — dell*Inghilterra od anche col » sig.Gladstoi)ése « noi dobbiamo continuare la miserabilepò* Io mi limito solamente a dire con » liticadi lord Palmer^on. che non avesse allorailcancelliere dello molto maggiorragione Scacchiere , che prima di ricominciare le ostilitàil governo la sanzione e T approvazionedel avrebbe dovuto domandare di « le armi prostituire cosi fortemente espresse Se opinioni parlamento. due anni fa , da diversi membri del gabinetto sono state cosi4osto obbliate, ilpubs^ essi vogliono blico passare la spugna su queste querele, di desiderare tuttavia condotta ben eì può sapere qual di tenere in avvenire,qualsistema finalmenteha precontano valso. Per ciò che si tratta di conciUare cosi oppostiprinci- : quale impossibile adunquedei pareva veramente contendenti ha riconosciutoil suo errore? Dopo qualchetempo noi abbiamo avuto un altroes^npio di questa dimenticanza nella qualesi piglia piacere alloi^chè si tratta d'una differenzaben più straordinaria.Si è osservato in suir esordire dell'attualegabinetto, che esisteva nel suo seno un non so qualintermediario misteriosoincaricatodi far al mondo, non solo ciò che esso fa nelle sedute le conoscere più scerete, nia ancora ciò che esso pensa, ma eziandio perchè ha cQsi pensato. In vista di questo agente pareva che ii avrebbe pensato di mandare il suo capo, il suo pri*^ gabinetto al Congresso;ma in semo ministro, come guito plenipotenziario si sarebbe scoperto che la .sua assistenzaal parlamento delle vecchie, dissensioni Senza occuparci era indispensabile. sembra singolare che un uomo non vogliacontinuare ad esser ministro degliaffariesteri ({uando i suoi colleghi cessario negiudicano di togliere dalla direzione generale un primo ministro^ lontano a compierele funzioni d'un subalterno, e di mandarlo di disimpegnarcheesslcondannano in tal guisacome le? incapace alla rer iflèttere affari è esteried ministro c he, sponsabilità degli egli A,i che va per lui unità allanomina di coloro che esso incaricadi rappresentare ilsuo sovrano, come si è pensato non che gliavvenimenti del 3 febrajo noti a tuttii gabi1852 sono netti alla I(»'omemoria? E e perfettamente presenti d'Europa, riali, benché siano passati sotto silenzio n^i saloniministetuttavia^ è soltanto e vi si facciaappena allusionenei circoli, non sul continenteche se ne ha ricordanza. Ben molti in Inghilterra, di partito, fanno seria auenzione a quelle stranièriallospirito del alla riputazione che portano pregiudizio quelle cose, come pii,la cosa , " — « — loro paese. Durante 01 ultimi mesi, hanno èglinosimilmente presentatoalla Regina gì'indirizzidi varie associazioni delle le passate transazioni, ed il nostregrandicittà,rammentando che ilmmistro degliaffariesteri teneva suU* attuale linguaggio di venti anni fu bruscamente, quando un accordo politico primomiqistro, cosi pensavasi definitivamente spezzato. allora, Io non ho potuto astenermi dal ricordare questi dettai glisulla condotta parlamentaredi lord John Russell,dopo letto alcuni di quegli che io era pregato di preaver indirizzi, sentare, in virtù del mio privilegio, in una alla mia sovrana udienza particolare. Io mi vi rifiutaiper un motivo che tutti era in forza delle mie mformazioni che lord comprenderanno; Palmerston si era consigliai dunque veduto costretto a discendere dal potere. Io i soscrittoridi taliindirizzia farlipervenire al loro^destino per le vk u0iciali:io ho la certezza che Sir di Stato,li aM"ia sottoposti alla GiorgioG. Lewis, segretario fra molti Regina*Ora ecco ciò che noi troviamo in proposito altrifatti letteralmente documenti parlamentari! ; io copio invano che la Regina ha informato i suoi sudditi, ne] 1852, dei seguenti Reginaesige: dettagliala 1. che lord Palitierstonfacciaschiettamenteconoscere ciò che ei eonta di fare nel proposto caso affinchè Sua Maestà possa « Egliè dunque qualiatti essa deM"a conferire la propriasanzione; volta questa 2.\Sfia Maestà esigeche dopo aver data una sapere a sanzione ad si permetta risoluzione^ il ministro non di"eambiarla o modificaria arbitrariamente. Essa deve eonsi-^ derare- un talatto come la di sincerità verso una mancanza una per conseguenza si crederà autorizzata ad éserci-^ col licenziare il ministro: tare i suoi diritti costituzionali, Sua Maestà attende di essere informata di .tutto ciò che avverrà fra lui ed i ministpi esteri,prima di prenderede** eìsioni importanti le qualidipenderannoda queste informa^ 2Ìoni. Essa conta di ricevere i dispacci esteri in tempo utile, i progetti e vuole altresì che le si faceiano avere dirispor* corona, e dei trattati affinedi potere prenderne con sollecitudine, conoscènza innanzi che siano spediti. La Regina è d avviso che questa letteradebba essere comiiiunicata a lord Pai- sta 0 merston », Ècco ciò che io « - n trovo fonti: Àlli 3 Febrajo1852 ancora desime attingendo jseniprealle me^ lord John Russell,allora primo — ministro communicò 10 — questa letteraalla Gai^ra dei Goimmi, ilrinvio per ordine di Sua Maestà,ed al fine di giustificare di lord Palmerston. Dopo essersiabbandonato a diverse altre di Stato che il Segretario accuse, lord John afifermò inoltre, al dipartimento dispacci scrittiparecchi degliafiiarìesteri aveva esservi stato autorizzato dal agliambasciatori senza e senza gabinetto, allaRegina.Egliaveva rivestitidella firma reale; alteratideMispacei non meno di Stato si era mésso e finalmente questo stesso Segretario nel posto della Corona, trascurando per tal guisa e calpe-^ le sue stando i dirittidella Reginanello scopo di far prevalere averne dato contezza sullo stato delle cose a Parigi opinioni personali velazion riA queirepoca ben mohi poterono riguardaresìfifatte » cuno tni scontrai mai in alscuno che mettesse della condatoa. Ciain dubbio la giustizia credeva allora ad Una separazione perpetua fra Taccucosi assicuravasi, alcuna necessatore e Tadcusato. Non v'era, sità di Stato ad ac-^ che potesse autorizzare un uomo politica come " Ma imprudenti. io non una meno eollega, poi come persona capo funzioni che di sua propriaconfessione aveva le usurpato della Corona, ed altreratidei dispacci dopo che Vi era stsitaapposta celiare come « la firma reale » Cosi dunque a costo di supporre quest' caaccusa una limnia patente e riconosciuta la separazione fra i due amici di doveva essere lo arossisco nondimeno ma etema, a dirlo; il loro colle^ tuttii personaggi che allofa abbandonarono senza una neppùr diriggérgli paroladi scusa o di simpatVa, si è mostrato allatesta^del trovarlo di uno nuovo go^ sorpreso stato congedatod'una era vernò,lui,che per buone ragioni. bandonat maniera tanto sollecita.Per qual molivo l'avevano essi abse non perchè credevano giustala di lui con* ' danna? Ed eccoci obbligati a credere che l'attualeministro è notOj cosi passivo, come degliaffariesteri cosi tollerante, andava a consentire, si egli, ministro,bisognai ripeterlo, deHa andava a consentire d'inviare èome plenipotenziario Corona al Congresso, di cui avrebbe diffidatose uomo un fosse occorso dal palazzodi Bucklng)iam st di mandarlo Downing-Street. ; Ma questo incidente diviene ben più rimarchevole se si ricorda l'esibizionefatta da lord Russell dinnanzi all'Europa « nell'autimno decotso. » — 11 -^ rintenzione dì fere,albaniriKevi sopra principio del discorso da questo ministrò certi plèssi pronunciato collazionato le migliori ad Aberdeen. Ma dopo averne duzioni riproho finitocol non poter comprendereniènte intorno Io mi riservo adunque di stas uU^vvenire. a' suoi progetti bilire discorso due sul tardi suo più intrepretaziòni ste oppoinfetti Conosce via le sue intenzioni? egli d'ipotesi. per almeno protestare Ma io voglio la sua idea contro energicamente lo ebbi ik di dare il peso della sua officialeautorità ad una asserzione che nulla cioè r e potrebbesorpassare lordine e popolare, dei governirivoluzionarii in Italia » Or bene le regolarità io dico che prima di'pronunciarsi cosi categoricamente co'suoi i qualidovevano necessariamente crederlo, il nobile uditori,, informazioni precise. lord avrebbe almeno dovuto procurarsi EgK ministro della Corona, avrebbe dovuto sapere che giammai le autorità rivoluzionariein Italiahanno permesso alia narii rivoluzioverità di venire in chiaro , e che tutti i giornali Ora ciò;chfeio posso affermare a censura. soggetti sono ha mai voluto informarsi della reahà si è che lord John non dell^ cose; perchè sul finire dell'ultima sessione arrivò opportuname in Inghilterra nella un versato Toscano, mazia, diplodel suo paese, e tanto rispettato conoscitol^eperfetto da tutti i partiti, che il governo medesimo Io provvisorio funzioni amminiavrebbe pregato di eontinuar^ nelle sue strative bordine. Quésta peraffine dì aiutarloa mantener soha era delle elezioni, rimasta m Toscana fino al momento la più parte dèi fattiche vierar ben s'intende, e conosceva, incaricato da alcuno, ma accaduti. Ei^ non avrebbe era no volentieri comunicate delle informazioni importanti. Profittai dunque della mia^ vècchia intimità con Lord duzione Russellper dare al mio amico Toscano Una lettera d'introinieressc nel suo pròprio pregandolo presso il Ministro, da dire.Con mia massima di udire ciò,che egli aveva sorpresa dichiarandosisoddisil Nobile Lord vr si rifiutòricisamente, fatto di ciò che aveva all'uopo appreso dal Marchese di Laiatico.Jo non Voglio nulla ai meriti del Marchese, per certo toglier dai suoi ammiratori entusiasti^ nè« aglielogi pirodigaligli ha potuto far conoscere ttia a buon al Ministro ei non conto . * . - se non del Barone Rieasoli, le mire e le opinioni chese. e del Marin un -momento, donava in cui si abbanRid(dtì. Per evitjare il controllare di neutralità, a clamorose professiont L^oogle, — 15 — altrelestimònianze quella delle parti interessatenpn avrebbe guastò rafifare.D'altrondeche ci dice su questo sle^o |"ror: del Times, il Sig.Gallenga, uomo positoun corrispondènte di talento e tanto noto pei suoi mitecedenti? « nulla è più cumulate qua quanto le menzogne penoso, né più allarmante, dai fabbricatoridi notizie per ingimnarese stessi, gannar e per inv'è da stropicciarsi tutti con stessi.Veramente se gli occhi,e si dubita (}iessere sveglio no quando si veggono le contraddizióni enormi ";he si trovano fra le assertive dei ed i'fattiche cadono sotto i sensi , e c)ieciascuno fogliofficiali^ ciò nelfintima conversazione. » Ecco ^lunque ammette che dobbiamo pensare delle informazioni desunte da questa ed ecco perciò il sogno al qualeLord Russell sorgente saspetta; di svesi abbandona, da non gliarlo. cotanto,' permettere nemmeno con ' Se ilMinistro degliaffariesteriha creduto dover lasciare le sue funzioni officiali, tal momento per recarsi a dire ai suoi concittadini, nella oppostaestremità del Regno, ciò ch'egU avvisa di fare in un GcmgressoEuropieo, egliavrebbe dovuto certamente un pò più chiaro sulle sue intenzioni. esprimersi Ha eglisoltanto preteso di affermare che a* nostrigiorniné Sovrano, né una coalizione di Sovrani hanno il dirittodi un imporread un' altro Monarca quanla libertà costituzionale dovrà eotìcedere a'suoi sudditi? Ma questa dottrina è stata limento dopo lo stabiquelladi tutti gli Uomini di Stato Inglesi i buoni cit^ della pace, e non dovevano ignorarlo ladini di Aberdeen. Ha eglivoluto* À"stenereche una tesa preil maggiorità, per quanto per quanto debole ne «ia numero, ìnfimi ne siano i membri, obbligaun GtmgressoEuropeo, secondo i n » « questo giudice ultimo gradodel dirittopubblico, ed ì Lord JohJ», i dirittidelle vecchie dinastie, a calpestare Allora una dottrinacosi nuova trattatisolennemente garantiti? doveva,a jparer nostro, esser portatadavanti un tribunale più di Aberdeen. Grediatek) bene, competente del Corpo Municipale è una volta adottata,essa effettivamente, se questa dottrina, diverrà fra poco di un'applicazione universale^ e, qualiche immantinente un fierocolpo ^ianod'altronde i risultati, porterà b allapotenza dell'Inghilterra. Io non voglioquifermarmi a confutare ordito dallo straniero per far credere ad un l'intrigo generaledesiderio di annessione nella Italiacentrale:no; questo è buono per i qualinon coloro, hanno se nop una super- —^3 ficialec(»ioiceD2a — de* ftkiti. Non si ragicNOia punto oolla knipocol decidere stura. Io oso sperare che ilCongressocommeera : « Il primo capo popoloche si presenta poquesta quistione trà egliimpunemente,e sotto la sanzione della Eurc^a^usur* facendosi appog-^ Stato, pare.ilpotere supremo in un piccolo dal 4^aro dello straniero? In giaredalle armi, dall*intrigo, secondo in luogosarà eglipermesso a questo capo popolo, di fare appello ad una non importa, qual momento maggiorità trasferire arbitrariamente il scelta,per popolare, potere di Stato lìormalmente stabilitoad un pretendente straniero? imo che se vien permesso di ciò fere in quest* £gliè naturale, anno, noi sarà. punto meno neiranno disferlo prossimo,senza per defle che allo ha garantito, stato verun, riguardo l'Europa cose, stato che ci ha procurato una che è prosperità, maravigliosa fondata sopra un feliceequilibrio delle Potenze,ed a cui noi dobbiamo un mezzo di benessere secolo di pfM^e pubblica, e privato. Se noi abbiamo ben compreso Lord RusseU, i borghesi di Aberdeen sono ai qualiun Ministro Ingleseabbia i primi, rivolto un linguaggio rivoluzionario. cosi sovversivo e cotanto Tre anni sono avemmo un Congressoal termine dì una lotta, nella quale,secondo me, Tlnghilterra si affrettòtroppo ad ritrasse alcun profitto. e d*onde impegnarsi, non Qui almeno . si trattava afiGsitto v*ebbe di nazionalità.Se per avventura dove si trattò una il cui sentimento fu sbandito, questione, esclusivamente della bilancia^del potere, questa^quistione fu la guerra di Crimea. Né la religione, né il patriottismo né , il liberalismo ci portarono a sostenere miscredente. Sultano il; Noi abbiamo combattuto .Mussulmana per perpetuarela tirannia non sopra e stiane; miste,la piùparte delle qualisono cripopolazioni fiinel medesimo intento che si riunì il Congresso, nel medesimo intento che ai Principati. Ora, se le Potenze se fece T espressa ne applicazione allora fatto prevalere il prin-' cipioche uh popolopuò trasferire la sua sudditanza come^ forse che glipare, e a chi glipiace;qualcunoimmaginerebbe la Valacchia e la Moldavia avrebbero rigettata la Sovranitàdel avessero Monarca straniero? É per non-si oppose allora airadozione di questo ohe Tlnghilterra il Sultanosarebbe 0 piuttosto é forse perchè questo principio? il sdlo SovroTH), eccettuato sempre il nostro, di cui noi vole- Solcano per andare in cerca di un IbyV^OOglé Digitized — 14 — i diritti, rnutorità! Noi éiamo-ben mantener rì6pet,tare di sentimenti cavalleresehi e faeeiamo professione generosi, altrui: Io siamo noi' tutte le voke che si tratta dei possessi egualmenteallorché si tratta dei nostri? Ohi in questo caso invocare la fede dei trattati:txxè^ noi sappiamoperfettamente la probità è la migliore a mio credere^ e noi faremmo politica, assai bene a trattare glialtri come vorremmo esser trattati noi. Egliè soprattutoin fatto di politica che noi dovremmo adempirelargamentei nostri doveri verso il prossimo.Vior landò quest' noi abbiamo, io ben lo temo, perdutele obbligo, e fors'anco la stima della Europa,t^er simpatie, quanto tempo noi il di lei assenso estorceremo alla nosu^ ancora inquieto linea di condotta? jNiuno può indicarlo. Lord Russellmo^a che glifera proadottare una politica porre semblea al CongressoTannessione al Piemonte votata dall'Asvamo. , Toscana. Sarà questo, assicurasi, «soluzionede"-una nitiva.II nostro vorrà punto ascoltareper un Ministro non solo istante le pretese opposte,né credere che ilvoto è stato coir intimidazione, colla corruzione in tutte le forme, carpito e all'ombra della bandiera Piemontese. dere No, egjinon vorrà creche il nmnero stretto; deglielettorié stato arbitrariamente ri0 che, sopra questi votanti scelti in tal guisa, come favorévolial progettatocambiamento,neppure la metà é còm^- questielettoriignoravano parsa alle elezioni.Ma v'ha di più, perfinolo scopo pelqualesi faceva loro eleggeredei deputati; medesimi queideputati non ignoravanomeno convocati;ed infine in un'adunanza muta per ilperchèerano qualcheminuto essi hanno dovuto votare senza senza discussione, spiegazioni lo decadimento di un paese, ilqualepelcorso di cinquesecoli ed avea prodottodei grandicittadini, degni di quellapatria, innanzi tutto superiori a questa turba di AgentiPienionteSi, i qualiimbrattano oggidìil Palazzo Vecchio! Ecco pertanto dei fatti, che Lord John Russell vuole assolutamente ignorare. Durante questo medesimo semblea or anno compito,un altra asaltroStato ha .votato egualmentel'annessione ad un ; interessi ed é che questo é un atto compromettente gli vero il prestigio dell'Inghilterra. Invano dunque si sosterrebbe che cosritùilo; è stato compiutoda un Parlamento regolarmente si djurebbe. invano che not non potremngiodolercidei risultati la cfjàjbdi una legge elettoralefattada noi stessi; perciocché ben più definita^Sr stione della nazionalità è h"n più chiara, . i^oogle — 46 — 1 desiderare neirAdriatico la vicinanza dèi suo antico alleato. Viene essala modo di esempio, tenerci a gio questo linguagAmici toì forse ildiritto di : « avere miei,pretendereste baionette il colle' odioso sostenere inglesi vostro governo, malil formale Greci? dei Credete voi di voto tanto avere grado abbiamo di ristabilire noi c olle ne nostre diritto, quanto truppe dinastia da interventostraniero durante rovesciata il un unsi della^guerra ? Poiché alla fin fine questa dinastiaci è eorso conferihato positivo, legataper un interesse diretto, garantito, É ciò tutto? No: la Francia da numerosi trattatieuropei. » sarebbe là,porgendo lorecchio a queste parolecolla^invidia forse di risuscitarela vecchia idea di fare del Mediterraneo un e si aplagofrancese. €he direste,Voi,se essa raccogliesse propriass Certo sarei io l*ukimo avoler questiargomenti? i miei Qompasimile decisione: onde supplico accettare una iriottia considerare che il miglior mezzo d^respìngere que^ ^ti tentativisi è di attenerci francamente al rispetto dei trat*^ tati;si è di cooperare interamente col nostro esempioe coi delle istituzionirappresentanostri consigli alla propagazione tive, di non ammettere alcuna grave alterazionenei limititerritoriali di non tollerare vérun' assorbimento degliStati europei^ di uno Stato debole da parte di un vicino ambizioso^ Simili attidevono essere lasciatia dei demagoghiperduti di mente mente. Sarò forse biasimato di aver trattato con poca riserva cosi Vi hanno taluni, che immaginano,io lo so, graviquestioni. sulle che chiudendo gliocchi sulle numerose c(Hitraddlzioni, hanno segnalato da omai trent*saìviolazionide*prineipj, le quali di sarà possibile di Lord JPalmerston, estera ni, la politica Vana speranza! chiuder gliocchi di altri sopra i suoi risultati. in questo momento, Pì*oprio è pesatae passata politica sarebbero disposti a renderci questa che allo staccio di coloro stessi, Il Conte di Montalembért ha crudelmente sofferto giustizia. Tanno scorso semplicementeespressa la viva sua per avere ammirazione per le istituzioni higlesi. Egliè stato altresìper^ articolo:ora ecco recentemente a motivo di un nuovo seguitato delle Isole Ionie. si esprìmea proposito com'egli avendo sempre Sono appena dieci anni che ringhilterra, « » Lord Palmerston, e Lord John Russell per Ministri, repressa » « severità implacabile una rivoltanelle Isole loi^e,dove la con tma sempliceapparenza di i costumi,le religione, i^oogle — 17 — tutto la'lingub, traklizioiiv ^IHfaerésgi; » * «enzà eeceziòwe » a 'Corfù »i affogatennel "8iatìg«e» in una lùtié parola, alla dòminfitione Brittai)ica; ed* 'è riptima deirAdriatico ohe sulla » quosla oèa' oggidì' ma opposta gravare tutti i pesi dell$^ bilancia nello in » òon sua iiiiquò parmlità delle ri•'cui' si p©sano" dei»reclahii c^eiìto vdtte mètìo gravi, di quelleehe essa ha mille vòlte meno » ptigmhzè:^ legittime^ • «: Sono sessant?anni ohe essa ?' fece ^nche "peggio: èssa dowiò ferociaSdegna della cemv^n* eon'Una' la'rivoHadeiridandé » Io «^inon-soiK"^^dfel-;ntìmèTOAi qùei'cièchi volontari^i » lo àtato attuate'della Irlandacon quali.eoitfondonoi qiiieUo i ^del 1788: io etiedodie l'IrlandaInonfiàVrebbe a guadrjghare » distaccandosi dall'Impero Brititìsotto alcun rapporto, nulla^ i ^« • k ; nloò;;Ai^ io » e « »i: » » *' »" •^ » « orrore precido ^ìxehaftno defipolitici, ' ^ • due pesi che ben lo dwj nflÀsur'è;"ied^«aflfei'ttio "H)n' ttttia KÈtiropal,' fehfc wób Ve* lin sólo degliargoséiseiìs^I^Ì80gilo"di|dirioj inentiiimfentad^i* dai giomuliÉi 'e* dagli ifisl^óristiU,^ idsagierati * il Governa 'BoAtìfióici il irtRomagtìas ritorto dm -patrioiti aa^ e quale rióni-possa eHseì"ei'e non inìrlaftda. cattòlici ^Irtendesi cmtl'O là'(tóminaziolie' foglese La «'logica,' sénata dubbio^ ikm ^goyefttd sempre là poHtica: oratori essa contro Inglesi Sfibri m"itrùv^ Éèona ventura, «dòvu*iqàe; ma-pér sfewi^o^ sarà permessoa non aèolpo- cosai' Ed (fflalche illustre: Nazione- cotantomfelicementé è ossa questa diaffiesttìtere traViaita impunementer un» sttlKalti'aUutte'cprèsIe '»' reiterale;^ "tìfie recateitfjimi tóg^i-deltequali qui si logicarle confondono cioi" quelledella rfaoriafe "fclla e ideila«nianìtò, """.' -divina; giustizia» 'pudore. :;;'*?" e, del j)ubblfcó j » JK • "«» jir i» ErOrieiWié! E » fr^ tWte'^èjIépopdlaizionicriétóaiie' sottoiilgiogodgrtóBtfiniósófdd» tazÉeJcèM ^ìtanó^tikte quelle crudelrikiit"e oosìÌ)aissamerìtntdligenii,cosi«tbbaridonate,eosi da urfò» barbàrie de(jreflita;^ » te taglieggiate' a Ciris'ittlerdicp ^iin^noiiie' dell-equilibrio Europeodi eercist'etaptoteziofife-, " -*' • » " ' 'rOvésùiar'ejrkalia? iieiriittpègnó^di 11 Sig.De» Morttalembert tion puA essiere «ós^etttf si* alcuno di voler preparare^un successo per l'Imperatore dei stiain guaixlia: d'dltraparte T Inghiltérrai ma Frani^esi; si'po» -' -Vi dove crédevano* trb^ l[e*h0nci^azione' cliiha tàit^àto' di nietteréséchi s^ ne pi^eoccupa, 'ìp^nsaj riamente .tornano^ all'ara ^optatutto- in quésta'Ingfeifterra cotanto calda )»"" ' ? 18 — — che es^a pure cerchi arrestare la pocol sospellare finire, etica di questo Sovrano,e di paralizzarlo mi suoi impegni irebbe F occasione di dire in Parlamenlo ciò che penr la guerra allora che indomìn^iava delle vedute Imperiali savo solo non ho nascosto i miei timori sulla, d'Italia.Io non sua Io ho giàavuta ulteriore politica; io non ho liemmanco «ui dubbjche taiciuto ih me istantaneo in una direr faceva^ nascere quelcangiamento dì questo finoairora pacifica. Ma precisamente ietcagione zicHie. fattomedesimo, ogni uomo di Stato,. desid.ero^di portarepiù deve rendere giuaUzia lungoTesarne di queste quistioni, al coraggiomorale,che ha indotto il vittorioso capo di una a simile Armata a fermarsi nella sua trionfante carriera,ed a di questa guisala falsitidelle,mire egoisteche gli provare attribuite. erano di M^talembert, del sig^ quaTeraTopinione il giudizio del qualenon è. guastato né dalla sua parzialità né dalle sue prevenzioni contro verso llnghilter* rimperatore, Ho ra. il cui valore Invochiamo pertantoun* altra testimoniaiiza, è forse Si eese esser mostrato , ancora più grande^ in Londra una rivistamensile in lingua frappubblÌ9a nente; la qualeha per scrittori uomini di un merito eminei loro voti.di egliè invero nel loro interesse come benché i nemici dell'Imperagiusti ver^ Flnghillerra,. tore possano dirne altrettanto per la maniera ond'essi apprezzano Ora ecco i jsensaticonsigli che io la sua politica. Alla Nazione Inglese « trovo in un lavoro intitolato ». I più sinceri amici deiringhilterra fanno in Franciasullo « certi riflessi che stato attuale delle relazioni fra i due paesi al Gabinetto Inglese, ed alk può esser utile di far conoscere affidatialle della quale sono generosa Nazione,grinteressi di lui curci Questiriflessi unicamente dettatidallamosono bene accolti, fe della pace ^ della giusti^^ia; e, se verranno tali da calmare la crescente animosità fra possono essere queste due grandinazioni. Eglié oggievidente per tutti,cbe la guerra dltalia é stata un errore, e colui che l'ha intrapresa, volesse manifestareY intimo del suo pensiero, serebbe confesse che si é grandementeingannato, che non aveva e abbastanza pesati i suoi progetti, quando provocò il mgnor Hubner cqI suo discorso del primo di gennaio. errore, Que^t* ben grave, ha giàprodotte le conseguenze, ehe noi vediamo, contar che potranriotenervi dietro. É senza quelle, noa , 19 — — dei Francesi d^uopo lasdar subire alFIniperatore la respoti- sabilUà di questa imbarazzante .situazione, nella quale si è 1 risultati, po^o da se stesso. Non tocca a voi attenuarne commettendo dal canto vostro errori altrettanto Ora tal gravi. sarebbe ed assai pericoloso quellodi m(^trare troppo ardore mentre delFItalia, non avreste per la libertae la indipendenza che fino ad in alcuna un eerto presa punto parte una guerra, ha reso possibile e questa libertà. questa indipendenza, Al cominciare di quest^anno vedeva la speTlnghilterra dizione tal dispiacere, in Italia con ohe ad un un dato voluto opporpuntò si sarebbe potuto sospettare avesse forza. Il Gabinetto visi colla di tuttala sua Derby a dispetto lasciò veder chiaramente le propriemire ; forse prudenza egl| le precisate,Napopiù nettamente ìeoùe III avrebbe finito per comprendere un tal linguaggio; ei si sarebbe arreiBtato le^j primordidèlia carriera in obesi sortire. Il trova oggi impegnato,e A*(màe non sa più come ministero di lord Derby fu battuto da una ma^ioranzadi ed oscure; dieci voti per eause nia colui alqusotto complicate ha mai cessato di esternare che gliè succeduto non la ed in quéstomoitaliana, mento più ardente simpatìa per la causa dei Francesi, il quale ei va oltre più deir Imperatore' si è fatto il campione armato di questa eausa. Ecco dunque Sei mesi della politica ccnatraddizioneflagrante una inglese. fa non vedeva udir parlare. della guerra ehe aveva per fine di liberare ritalia; ed óra che la guerra ha resa praticabile è divenuta molto piùesigente Inghilterra questa liberazione, dello stesso .in favore di questo popolo,che egli liberatore aveva spintoa ricuperarela propriaindipendenza. Sarebbe forse bène ilmostrarvi più liberalidi lui,e ciò anco se avesse • sarebbe non se punto difficile aveste versato il^vostro sanr poiché siete stati nioho speso il vostro daharo. Ma saggida non fate né Funà né Taltra cosa, è mestieri perciò che siate saggiegualmente per non l e cose ispingefe all'estrèmo. e gue, li dall'Inghilterra rebbe saintraprendersi a Napoleone quellodi facilitare gliaccomodamenti che di profittare potrà tentare, non cercare degl'imbarazzi nei Invero il Governo Ingleseè tenuto più qualiei si è messo; die ogni altro a mostrare deferenza per ropiAione pubblica, patica simi n assai e é sempre stata ropinione pubblica Inghilterra « vero per la assunto causa da Italiana. ^ ' DigitizedbyV^OOQlC 20 — Quéstosentimento permettere di cadere — è generoso, ma non' gli'ri dovrdbbc nei suoi feceessiattuali; ed i mirÀstri, far comprendere dovrebbero di eccitarlo fortemente, conveniente dair istante di essere alla Nazione che cessa che im linguaggio fermo* ed che diviene cosi esagerato e sarebbe stato ceftaimente meglio compreso, se' si fosse onesto del patrìOftismo, la ragioneesigeva, .a nome e tenuto, come invece , .' giustizia. ai ministri, consigli eònsi^Kdei Dopo di aver direttiquesti tore qualiessi avevano v lo scrit^ran bisogno per mala ventura si rivolge alla nnzione Ingleseed incoi^aggtandola Inter della • »- » , ramente a tenersi in savia una da misura, la-distoglie una da un contegno aggressivo. irritazione'inopportuna, Ànimmo e da uno azzarda* aggiundi benevolenza p^ noi, egli* gere spirito imiìi^bn d a le seguentiparolecome unanuova ragione che TÀustria ha -commesso ianciandosi «iella tar punto Terrore, che quisar^benssai lungomt**guerra: « Per molte ragioni hft che la franchezza del carattere ma non inglese merare, dì far conoscere temuto spesso nel Parlamento ^ Y Inghiltem nel mondo. » A confermare cf»esto punto di vista del nostro baievòlo io mi valgoora dello scritto del Sig«Emilio »de consigliere, li"Girardin,Y ImperatoreNwpoleoiMIII e Y Europa.Qiicisto' è intesamente basato suirevidente brama di rovesciare la voro bilancia del potereda parte delf Inghilterra. Il lettorepiùsuperficiale benché può scorgere chiaramonte questo difeegno, l'autore affetti ^di credere chetsi abbonderà nelle sue 'idee. Con quello stilelucido e netto,che* lo distingue in si alto grado, ei mette in rilievo le riprovevoli contraddisioni della polilioa lonia, Europeanel regolaméntodegliaffari deD' Oriente,della PoItalia.Poscia,come di) conciliaredissfdìfi e dell! mezzo cia d'altronde inconciliabili, il sig. de Girardin-propelle alla Frandi rinunciare allo spirito .diconquista, di disarmare le sue bellicose legioni^ dì disarmare e di intimare air Inghilterra terra egualmente le sue fortezze marittime- « Persiste T Inghilche fortezze ndarittime, a considerare, Gibilterra, come ridbò allaSpagna,Malta e Gorfù che toke alta Francia»Hel- non è '" amata " . . ^ goland,che levò alla Danimarca,Aden che si è appropriata, e di cui ha fatto la Gibilterra del Mar fiosso,Perim, che essa ritienesenza. tener conto jnfè dei reclami,ne delle proteàc dietro questi della Turchi^? Continuando inoltrea ragionare » v^oogle — n — le condizioni di un'alleanzatra la di Francia,e fo :Russi%la^ qitaiedovrà otteniere il concórso fondata su ciò ch'egli chiama ttcdtutta r Europa,ed esser fraacese pone 'faili")o"seri^ore WWo dei wfiùrì'^ Per quanto speciosa quéstateoria possa essere ammenerla, noi sappiamoperfettamente per eliiè disposto*éd che essa metterebbe i in modo assoluto i destini del genere in balìa dei grandiMonarchi militari della Europa. QuaiidoilenqsUre fortezze cadessero in rovina,ed i nòstri var nei*4to8lri; Spéllrniftm^sero porti,sarebbe loro facile, grazie leva far di in kiro miliare, or^^izssaione pòche all$k;;pO3S0»(lft settimane di legioni fatébbero delle un ànniluiìerevoli^ quali inia parte^io iìon: approvo per niente ilmodo, liberousQ^J^ umano : Le (Onde;si porladi questo proigetto. « fortezze marittime^. nostre nelle;nostre masi, che jSi^dicé^noi^sQoo^ i corpidi guardia, d^ una polizia stabilitada ed industriale. una; Nazione paèifiea conserviamo queste posizioni ,»^JE; si.aggit^ngf^:-«,Sfol le altre: dunque JuniQQiK^iUe pet proteggere e far jtroteggere si devono a noi,lasciare.convenevole* Questonon è invero un parlare Tasserahre^ che Nazione io la tngteae; aggiungo per: zione è falsa;No, noi abbiamo bisogno di queste posizioni ma» . è tina delle Pl6rehè^la pittime, nosttra $uprama2ìàsul mare la nocondizionifoiadament^ili della nostra isolare esistenza; il nostro oomtoercìo,la no•$ti*£^ pótìensa^hnostra ricchezza, collisioni collft paesi.Grazie alla supremazianulitare degl^^ «no^tjEralati^ prolungata» ^azie ai tesori ed al sangue xhe aknoi hmm. prodigato/per la libeiiazionedell'Europa, ottenere sM^. iqdoiiìabile energia ói traséinano necessariamente a tutto e il dirittodidoman"tare possedere acquistato rezza. sicualla nostra propria ciò,ch^ ^itidioavstmo.iiìdidpensabile ha fatto L'EuBopa,adunata.il un Cof^ressopacifico, dirittolalle; nostre ragionevoli dimande, e ci ha eonfermali nel di quéstipossessi: noi ci appoggeremo godimento dumque con aveyania. all'Europa le Se im adottiamo Fumidi spogliarcene. di.nuovoadunata, i nostri posin fòraa ddla qualenói conserx^efemo dsPitcina^ fenneSKza^ui noi^lri diritti, senza permettere.,neppure ci sarà mestieri, sedimetìtilegittimi soltanto peli"efie altrui, dere aegiiendo .questa regolafallace^ permettere aglialtri di decile loro proprie convenienze. Ma se all'incontro j secondo noi ,c"Mitìntiauno tiamo tratse non i dirittideglialtri, a rispettare un'edificiobuono^ attualedell'Europacome l'organizzazione allotutt' dalla moltitudine, al. ipiùper essere saccheggiato i^oogle molto, prima ehe passierà Sig.ideGirardin,possano per ra progetti, troppo popolaridel i noi divenire materia di seria eonsiderazicme. Ma abbandonata volta qnesta una eccentricità, rimangono degne della sua ri})utàzione. opuscolocose Cosi eglifa con teoria ragione buon mercato delF ipocrita delle nazionalità : Nazionalità, egli dice, è una di quelle, parolefallaci dalle quali sarebbe ornai tempo che i pò* di essere come Questaparola, giuocati. quella policessassero è stata c(»iservata della gloria, per reiidere le finzioni meno nel ancora suo « , avare « del lóro sangue Nazionalità era una e del loro danaro. che parola in cui il vinto cadeva aveva im pi temnet $ignificatp la schiavitù del vincitore. Si ad un che importava popolo sotto compnendevaallora bigissimo il propriotefritorìo tutte le prod'ingrandire per acquistare babilità di essere toria numericamente piùforte;ma dacché la vitavviandosi verso ha i"ipudiato il servagla civiltà, gio, il ha conservato se suo nazhnalità, gio, prestiquesta parola Che vanno ha perdutola sua significazione. a guadagnare i Lombardi col ricuperare al la loro nazionalità ? Incorporati Piemonte invece deirAustria saranno egRno'più liberi di rifiutare le inàposté, rimane tanto difficile, e tanto pesante se pagarleagliesattori di S. M. il Re Vittorio Emanuele,come era pes»ite e difficilepagarleagliesattori di S. M. TlmpèFrancesco Gius^pe? Saranno essi piùliberidinon es^ ratore , , ser , tale se soldati, volontario succederà militare che non è la loro vocazione? L'arruolaménto al reclutamento dovranno ? il contingente obbligatorio sarà égli fornire, piùtenue ? Vi fuorché quello sarà altro cangiamento del colore deirimiforme; della coccarda, e della hatidiera? Sé accadesse,co^a non as-^ che i Lombardi caduti dalle lóro speimpossìbile/ ranze, dalle loro illusioni, rivehdrcata Tànnessiodopo avere i giornali rivendicassero la separazione^ di Milano,più fortunati di quelli della Savoia,avtebbero essi la libertà di esprimere il voto delle popolazioni, e sarebbe egliben eerto che soIutAmente ne, la Lombardia non fosse messa ? Stato d*assedio per monte in istato di assedio dal Piestato cannoni appuntati d'assedio, per cannoni il ; ecco giornali appuntati, soppressi si soppresper giornali da della Lombardia un cangiamentodi guadagno governo conducènte allo stesso regime. noi aggiungiamoun dì queste osservazioni, All'appoggio » i^oogle 2* ^ Stalo.;«f Noi siamo uà — sei*iyeDé Matstre, erf dissabbia, gram il nostro, interesse evidente,si è saettodi maot^nerci grattò.«* Dopo aver mostrato collatestimonianzadeiriUu^re éonte cónte è impossibile che. qualsìaBi parte delFJtaliaappartengagiammai in ijuesli definitivamente al Piemonte, Lamàrtine si esprinoe , termini « Ecco T ohe uomo i suoi comiÉenlatori di Tonino rappiresentareebmenesEnteòimplababileid oggidìvóglionor zelaate delta eonquiita d'Italia l'Austria, per fatto^del e^ coinè d .e^it Piem€iOte 1 Ei declamava a-bassa voceconliio l'Austria, Uh Corte sarda;, tivamente nelle sua kaere ;donfiden2Ìali ma ?• alla iégliall' che rimproverava Austria 4B «orapiacei^ troppo lascì^de «òni^rtire?! Savoia,geoFrancia, graficamen s^nKi protesla)la . in [diil.Piei^iiontei; sbocco dell' franciea€,.ed Alpi,' .frahcesè».r partififiento. ;. r, '. • , :^ ; ; : ' ! , : - i De .;MiaiistrB quanto iftfcìscono iàt^slinet^/ebe aveyal pre^enÉite queste; antipatìe ità^ ognii^ramalgaraadurevole,fra; h diversa .nOTÌonalità« «Si nel è veduto liane, sotto uno scettro 1848 il conte forse e. p(iu italiana,, ^ Isotta onoiseet* rchC: non, sotto liieiprotettorato italiano ^ani^n^w: II;fiort iin'Cui il .Re di. Piemonte^Carlo Alberto,l^sijiò/ no traspii^arc in^^oK soltantoTambiiione di fcambiaFeh corona Sardegìla. di; la d'Italia, si levi^. MManp suWto fOoptro TorinO),ed, i :rpotK"li tro: . . delk? Lombardia ^is6WìtìbbeifOt\ilJ)!rejteso.^^ della indi* .inó©t^se;.LacbnfetìerazìoniB 'ScJa è "il jnodo.sftituiKit. dette nà^ lasciaa .^aiicuaet, itsdiana, percidebhè^ssar pendenza, aionaiUià così rdh'^rse e: così gi^staixietote 'allismdella.Pèni^ , , sua.linf ^suoi Kt"3tu]||i,,la cl^itale; i]i^o?tmizavnaw"nale;nel}-^a$e ^ua^lla )sua è dfii Piemóme Ma Là,.con"jfuÌ8tQ^ r.uhiJBeazi6né»'peip .partje, dhe un; sogno, iNoo è il!ft^mtate cbie ai deVe ingrs^direri^ IMtailia Jibeiìa oQ^tiUbire^ «atiura \ e 4ivérda eome ; che bisognerà- sola^il suo k-sùà la ^9 dignità, noine, , . r:ha fatia^La turbolènta; an^zio»^ /di/Caga Satoia ; è un eat^tivo ausiliario*» : : :" :? .M IL signor di Lamàrtiiie.:4olge versò il suo sguardo quinci lUn.altm^ punto della»quefetione; domanda qualeìnter^se può avere la Frmicia a favorireT ambizione del Piemonte^e vieòe suUai ohe ingitandire a; questa conclusione:« Voi non avete .fatfto : : • . • • j"fCMitidra ed uii nertico pericoloso, t gamico un s""spdttq, .nullarimarrà della vostra operiai Sanguinosaed eflìmtìra; vo^tm e vuol bene obbedire pecche Y Itaiia• a . sentiràmai di ubbidire a ciò che non «e stessa, ma nojii ecm- è in lei; ttaitanoLUna i^oogle m - - val"Hro3Ì:inontamifi,!dì mop^r"^hìaeQfiipQsti^.di roui.isf^ ii ciroici inabUi a" dominarla. La b^ jquì. a difenderla, icisalj)im" • iqm^^U.non è .uiio libena deye soK confederazione scettro; uoa nelle sjue njiani d-Ualia. U YO»ax" coUettivìeIp.^geettro Piempnte,que^slograno di mbbia^^ cui eM Sempre interdetio tenere, Manie d\ingrandird, eoo^uma le sue riii0^scina r la evid0nJ^emenieìsecùnddria^ la s"Mi an^izione ; Xo^ consiuioare misura ma forze ^nza nqllat sua, Europft: deir Italia, quejla. yera^ i» : causa, la noaè.^af)Coi*a .quale . ?:, . x i : " ,;. Napoleone, U Sigpor iìioyef QgBervarechQ.Jiliinp^ratoiie e ., di;Xaipartine. s'inecmtrandprea^' sullo,s^sào riguardo aira-venire -d'Italia:,secondo Jwo non a poco no terre- |wc» sotto un poteri unico; è. ne^^s^^isv Qwinamfej^euna eoofederaaione. Quando due uomini eminenti, m^de^in^oparere^ giovai a.ye;iiire inaoeordu;son""^el ppcoabituati ricordarocbeiquestidu^ uoe^ìni ,conosconp Y Italiamegliodi di qualunquea|tr^^ la eoaipréndcAK^naueglio. ali^o, q^alu^jiie, e noiì iiè accarezaata (1).Può div^i r hanno mai nè^«adulata altrettanta.de'nostii udinistrì, che ^n :QQa(»3Coao;a"tn ,lpi i più;ipdide': to.lSeJa Francia jagli.oorfn politii^i sifoi ha:a4?qui9tate| al:prei"zo/d^l pendenti» propriosangue je;dei tesori il" dirittodi esseri ai^cltatg^ su quedtaq^ui^stion pi;oprii Italia i» che Y. avrà qu0Uò di n^os^rii p^à,\lecitodomaufiara. attuati.Come mai gli uonMì, «irco^kiize |{|alcon(entta.QClì^ i.quali d* amii Jinlrij^no il. voto d'unfi;irir .«per lungo volgeri esìstere alcuna unità " che Napoleone non ha fatto per reaUzz^e questo:vlt^ piii che essi. di quello ; ncof avrelAero osato sperare »ei.primordidella gucìrra?Quapto .jCbenel .1,848dividevo'e^l S^ a^ B^e h Q(m^ryo Y opiiuone generazionejitaJwnapoti^ebberiQ asseverare co9tituzioi:i^ di Erancia, ,e coi governo repubblicano sar^ jmai « è, «. cbe non di,Inghilterra;'e quesiiaopinione in tftodo soddisfacente e permanente ;Ja possibile x^egol^re al Piemonte la Liombardìa od questioneitaliana ,' emendò altri stati. Ogni ingrandimonjto tribuirà poi del. Piemonte non condell'Italia. né alla grandezzané air indipendenza .^ de' è quella Questa opinione, lo si ricordi,più personaggi Cavour Uà ci dica ilconte di istesso sullaquestione. competenti sotto qual rapporto rimppralor noi]^ ha. sorpassato Sfapoleone verpo , ' • i itallàiii tien InfòmiaUhòn fi)l'letiéf «feH'Jteitorc i'opidiooe (N. d*^T.)' , divideranno ibrscintorno aViò .. i . ... i^ooglè — 26 — la duiiasf^tativu. Il governo francese avca prevenuto quello che se sperava di raggiungere 4el Piemonte in tempo utile^ ì^ suo intento col trionfo delle armi francesi, ei non doveva avervi per sua parte alcuna indipendenza d'azione,nessun manifestato.nel movimento rivohizionario.L' Imperatore aveva il più deciso la sua disapprovazione di tuttigliarruomodo lamenti politici que che sì continuavano in Toscana. Che è dùndal Sig. accaduto dopo la nota del 1. marzo pubblicata che se certe cose di Cavour, nella qualeassicurava Y Europa, si fossero compitenelV Italia ei potrebbegarantire, centrale, per dieci anni,Y esistenza futura di ciascuno stato separato? Evvi egliSfato un sok) esempiodi un movimento spontaneo mi sia citato. e volontario^? Io ho giàavuta occasione di mostrare àottó altra forma la fedeltà dell'armata toscana Ora domanderò in via di parentesi per qualmotivo è dessa quartierata cosmritemente' fuori della Toscana,perchèsi tiene actenuta T hanno in Modena? Sarebbe me forse, come il si osa assicurato alcuni toscani , perchè non pernnretterle richiami T antico ritomo nel suo paese pel timore che non e dalpotere,dopo essere stata sedotta da promesse fallaci, la Duchessa fu richiamata Toro della Sardegna? À Parma dei da' suoi sudditi dopo ess^ere stata espulsaper gì'intrighi suoi Vicini.A Modenaal Duca, costretto a ritirarsidi fronte nelF esilio ha potuto nondimeno conservare a fon^e superióri, per qualimiezzi si era corrotta la Sardegna,interamente occu^ méntre truppe fedeli^ i suoi vicinidal cominciamento della guerra, pata a spogliare i suoi propri stati. nulla per conservare iion ha fattoquasi Da^oile sue cbè finalmente, io domando, che cosa ha ella fatto per rea-* Prima dì lizzare il famoso motto V Italia farà da ^? « cominciare la guerra essa grida« aiuto ! aiuto !» e continua lore. dodi le il cosi a spingere a traverso Alpi suo grido ma Ninno dubita della bravura del soldato piemontese; mostrato Solferinoha nuovamente provato eie che avevano dieci anni fa Somma-campagna, e Novara,vale a dire che un zi saprebbe resistere dinnancorpo d' armata piemontesenon numero a un egualedi austriaci.Un racconto assai pit» ad della Revisla di Edimòurgoydovuto senza dubbib^ ci fa edotti dei grididi disperazione testimonio oculare, un del generaleRenedeck,allorché nel momento di riportare una vittoriacompletasul nemico, che aveva tanto msuhato il suo toresco i^oogle — 27 — dei disastri 8i^"ìti paese, ebbe F ordine di*ritirarsia eagione air opposta estremila del campo di battaglia degliaustriaeidin^ nanzi ai francesi. É forse perchèil eonte di Cavour oserebbe che lo dell' ceva sostenere stato armata non glifapiemontese dividere il desìo- dell'Imperatore affattop^ ria pace? dire altresì che, dopo il famoso proclamadi Potrebb'egli Milano , ci non è ^to commosso da questo falto, che se il popdo italiano naaiic^ielibera di im vuole in seguitoum grande e bel paese^ non voleva almeno aden^imé la prima condizione, un quellacioè di diy€a:Mre p(^Io di soldati? In realtà le leve lombarde non avev^4io fatto alcun progresso; ildesiderio di firender aveva mostrato nessuna parte alta cam*» strarsi pagna. Con qual diritto dunque il Piemonte,a vece tli moriconoscente del dono che f^ ha fattoun- grandee ge^ con diciamo,applicava alleato, égliilprinqualdiritto, cipiodel masoadiero, di prdhdereciò che si vuole,e di neroso « ciò^che si E la Sardegnaagiva di questa guisa (si ponderi bene) senza alcun riguardoper la Francia,né ai qualidoveva tutto. per glialtri, Io ìricordo; nello scopo ordinario non ccHitinijiamente questifatti, tenere può ? di criticare la condotta ddl Piemonte,ma per richifflnare r attenzione dei miei ocnnpatriotti sulla posizione che prenderà amici,se essa ac^ l'Inghilterra agliocchi dei suoi migliori corda un favore esclusivo^adun' usurpatore audace nelF unieo imento di oU)iezioni eapziose contro iirìraitaiti di una ccmquista, ha presa alcuna parte. a cui nonmento A iliiocredere,Lord John Russell nnxi aveva alcun fondadi dire a' suoi uditori di Aberdeen,« che il governo dell'. me, coItaliaha diretto gliaffaricon taiitoordUne, provvisorio movere deUè • l'avesse fetto in paese, il qualegodesseda lungo tempo la libertà « Volgiamoda prima lo sguardosull'amminied il corrispondente strazione del sig.Farini,ilprotetto, fidenziale conmato Russell il^ualedopo esigere stato richiadi Lord Jotffì Piemontese si è fatto dalle sue funzioni di Commissario se dal popolaccio. ditfirtore» eleggere Io non vogliostancare i miei lettori ritornandosuH' atroce assassinio del Colonnello Anviti ; ma .alméno il Sig.Farini, a di Russell dovuto strare moavrebbe giustificare gli elogi Lord Che di sapere imparzialmente amministrare la giustizia. cosa me^ dice frattanto a questo riguardoilcorrispóndente d^I TpLa città di Parma it in uno stato di demoralizzazione, e ho mai vediita t^t^i lasciaiaIei]fmBper"nea;i5( non nelle basse elassì; me tonti» af-roganza^ io non ho mai in8olen2Ìi, veduto \m oos) codardo abbarìdono della yemà e della -^giustìzia che non vile canaglia è annata di ptrpm tutti fatlipei; ordiriazione, tutti fattisullo nette aite classi;La gnah;a^migliak , stesso.ihodeJlo»» ' ! • » • . «lonientiiFarini.lasciò eómj^létanientè H potere 'Dai^piròii ai) rossi: éiLord*BiiBseU' sarebbe stato* a$sai tvnbarazzzatOj io erecio^ debBab^governo mòdeUo ^allorache lo vahtava in qde^ teniiint al*^ il-goYek*no.procede con cospetto^:d' Etiropk del delitto.£ stato dafò roitdine^didistrugai(^asri|(o energia^ la tesCa •dd colonnello qualefu-pbstia g^e" 'fei coloQnnlsulla; Anwitl •.?•Quale vdram^te, e qaal ter^ftile^^sémpio ,etiergiadel 'Vicinalof per le'colonne.'e pei .^aii Farini'.not){laichè'Un'frm^tAT/^ "]^à^' il sigli fulmen per vJendioaM la! maic'stàdelta.lè^e;:ei» sa beiiissimoi»darle pjer che tferBore,' edinpagHO'il quando?si inatta,di' quei generosi,honnoi serbata! fed^M' alla bandiera. Appena si iè! egliinstallato ^ « ^ $ nella sua di coloro, che non dittatura, per delitto' Ifflicik un punirei^ castigandocolla péna' del pròelahia osa dimento tra- al loro antico Sovrano.. É ammirato da lord questa forse una parte del i^ìstema calamo John Russell? iSembrerebbe teressa tuttavia ehe ei seguissecon in- coloro,che rinomeranno lutti gh atti del ^dittatore; pepcbè sul finire d'Agosto eiiifeoèi nèUaCra2[2^((t^t"£"»n"ir(i una nota annunciando pubblicare. che le tdoganèdi Modena sarebbero aggimai fuse con quelle del Piemonte." te questo^ caso, nel quale lo stato debole è' sacrifieatoa' profittò' si poteva, cosi del più forte,: : ci-'Sembra,permetterist: di aspettareuiìa decisione deliivitiva; ficiale ofIn:qùal"maniera Lord ifolihpotrà conciliare Tapprovazione :di !una pasi misura colla dichiarazione di neutralità dalsuoi fatta Governo,'o jcolle paróle eziandio del siio proprio ^ . diretto a :dispa)ccio tutto dovrà essere Sir Jàmes Hudson: considerato come jk in «questo momento rebbe sae provisorlo, di decidere nello stato attusd^ delle cose di pubblicodiritto i» sopra graviquistioiii Riguardo a'flaToscana' sarebbe inutile enti^are m grandi Io al ho locéasione di ménto, Parladire avuta dettagli. già il j[)arer mio stillacondotta di lor^ John Russell,, lativamente re- prematuro • alla questioneItaliana^ I9renderò sempre cosi dissi fra le altre cose, ai nobili e giustizia, « plèta com- gene- 99 — — del Ministra ilègKaflariieskei^i^-.ma-rsotìo^fdJbt rost.kn]a^l8Ì ciò^olle ^glì' ho già detto luna' evolta; ed .'è gàto a rtpefteFgli cb^ tanto a Firenie,quanto aLoadm, hn "iiIàìeiin()n| pré^ delle'sparti. Le^ sue inforniaariociiia orecchb che ad rima Finenze sono circolo i"en ristretto. Senzii state attinie da;un dubbio egliha d^uto entosiagti di gtan"gf»if jtrattare don stato rito: sì, nia eapacidi diriggerG'graviavveupnveiiti*. poco Essi hanno già fattedelle rivoluiioiù^ barnio fetta ma non 4¥e 'nel panlamentolor^ lohn riuscire anai una. )i^!"Dal silo 'posto favorito ìparatello; Bussell è ricorso al suo ^fi tia"pa^ ragònaloil Granduca Ai\ Toscana a ; Giaeofioti',«» ^/VJt^ torio Emanuele a; Gùglieimq 1IL Om^n" venerabili^ de'* • gli.eroi ^^Wighs, ' d^l fanare il ad uniiomo vostro nome • quanto discendente del che io voi gémere .sui pregiudizi in linea retta*^«udendoloipix^ donnei» ^^ande Ubei^torey^é' paragonarlo unicamente in'"dHe fetti:/'Tiel rass"Hniglia vòstro zio."B quie^ id»vsiio: e nel detironistamemio coraggiopersonale, lui e Gìa^^ sto pòvero Du"^ Leopoldo,qualedifferenzàifra' mo Ili Al momento .20, ei sapeva, in cui lord Rmssell penshèio;stessa ne*.fo aveva »i trovava à FÌFei"dioli jnforiiiatò, Gran Duca feceva prova di una glandeindipendemssi éìisfii' rito sotto il doppiòrapporto spirituale e! tém|"oraIer noti iti* fiutava eglieffettivamente un concordato: simile a ^ueMóidei^ si poneva^ siilfeerreno/elevatoddlalibertà^i ligiosa,^ rer Austria^ non Lord Russell^ sàjpéeonservando le lèggi: LeopòloUne? ^traine"^ dbe^ a raceomandazinàe di uh dipiomadco ancora va aveva'esteso; av coloro che: ^i cbtar ro, questo preteso bigotto i Toscani Evangelici, la libertàdel culto«privatole mano tn^ d eUér la tolleranza cui comporìavano'i sepiimenti '"mag^iot(Che .misvura delle uiia una ranza pari esiggesae popolazioni. solilo prova il Seguente fatto:sono cert'abilità, pochigiorni: dare sr è visto forzato41* rimantanto, che il Ministro Salvagnoli alcuni di questiEvangèlici^ lóro» 4i usar consigliandoradunare dei Umeetihgs. ìò rket prudenza,quando vorranno dei capidi questiTòséaniJprovetti allora i ringraziamenti testantia motivo della Mia felice mediazione.in ì"m fayofé; posso occultare,oè ad:.essi medesimi,né allàliòGo^ inialcuna aveva non religioso verno, che il loro movimento spettare e che perciòessi dovevaiid rigenerale, parte un carattere le convinzioni della maggioranzache; li di^condavaw siuiaumenosr mi Sarebbe inutile entrare ora in detta^i^ ma non i^oogle di so- — stanze, beneficenza del .Gran Duca Leopoldoin tutte ie circoin cui il suo popolo ha avuto bisognodei soccorsi dimenticato glisforzicadi lui.Questo popolonon ha ancora ritatevoli, colla di Gran concerto f ece, Duchessa,per ch'egli d alla zione. venire in ajutodelle sventure grande inondaprodotte Essi n'andavano tutti due a piediper le strade della e soccorsi; città,pollandoa tutti consolazioni, più tardi il Lucca pet mi^ a Duca^ dopo aver mandata b sua famiglia restò sólo a Firenze,durante la terribileinvasione aura prudenziale, del Gbolera nel 18S6. Lo si vide allora vuotare tutte lo si vide ezianie «uè cantine per dame il vino agliOspedali; dio in persona F opera e F amministrazione di una sorvegliare ammirabile , chiamata la Misericordia ^ stimolando istituzione^ le qualiriin tal guisalo zelo e l'attivitàdelle alte classi, sposero nobilmente ai «noi sforzi Se alcuno vuol sapere qua! ed esatta sul regno del Gran Duca allorché sarà r opinione vera cadute nel meritalo tutte queste miserabilicalunnie saranno consulti uno scrittorecentemente col titolo oblio, pubblicato La Toscana' da si. » lo non ed egli ne conosco « l'autore, dichiara di non mei avuti rapporti avere stesso con personali alcuno dei Gran Duchi^ La sua sarà non spetta soopinione dunque . ^ cotne essere potrebb' di cui tl*ent*«Qni, mi ha la mia, per queiramicizia di il Gran Duca. Le attuali Autorità di Fii^enae.negheranno,io non lo ignoro,parecchie Io faranno ane defiemie asserzioni: esse l'hanno già fatto, Ma, io conìoseo l'autenticitàdelle sorgenti, da cui attingo: ofura. onorato «diamente io non potreieomprcHnettere nomi, finche il terrorismo odierno continuerà a pesare sulla stanipacompressa della Toscana. II pubblico dovrà dunque (Contentarsidei miei detti, e, dopo avere apprezzato il valore dei medesimi, sull'insieme dei fatti. formerà da sé stesso un giudizio che era mevitabile Tralasciamo omai questa disgressione per sapere fino a qualpunto siano fondati glielogifattida Lord John Russell La difficoltàdi questigoverni. ilvero s'aumenta quiper due raggiungere cred'io,né l'uno né Taltro a fatticiqualinon piaceranno, Lord RusselL La stampa é infrenata, e la postaè frugata per i secreti.Quanto al primo fattocitiamo nuovamente pra mes Questo governo è sempre pronto a piombaresoo scritto, su d'ogniarguzia o caricatura ognipubblicazione, Ecco un fattopositivo che non trovi ccmformi al suo gusto. a nrime * » iisoTù'hnàm mi grande impresiUoilei 183S; e lii^ in sé-* virtù d'un in dccfordo^ehe guitorimpiacaati espone il paese, alia perdita netta di 14 milioni. hanno ooeupatO'k Dite altre disporàicmi colla, priniaotterrebbe : stb'gctYerno un di qiie^* mente stiirin^ antieipo posta fondiaria,abbandoiiando ai lòeatori de' fondi per cento; la seconda eoiisisterebbe nel véndere con V impostasui liom per anno tanto un ribasso la qualeordinariamente fornisce cinquenii-^ sala, al tesoro, m» che non ne dai^bbe piùdi due immediato: di otto milioni: Tal è fe^ ad una la seducente proposta che si,^ compagnia la conti giusti a tutto ciò'che perderebbe «qualeguadagnerebbe il paese ; vale a dire 54 milioni di lire toscane (domando ^è' delitto perdhè«oggi' perdonò; avrei dovuto dire /r^^nif?/»,» procurandoun pagamento d'alto tradimento il parlardi lire! ) in vent'anni.La cotnè aJftiré, qtjesf gf9d intanto ha creduto di rigettar^ cotóptì- quello da isufficienti" df stabilità; 11 garanzie fondiaria sull'imposta: progetto d'anticipazionie pareva dbves^ véro dire di è uno s'ranire; perchèa scani quei piania eui i To- ehemon è accompagnato g"*io ben ré una capaeid'ò^ppof efficace resisteiiztì. ' di che è riinasto altro incidente, 'il proceifeso verbale è il seguente. Il Dittatore Ricàsoli spiedi tin giornoi officiale, in Istituto di giovani, situato nella via éella Siéala, suoi agenti, é rinomaro in tutta l'Itaifondato dalla Granduchessa vedorva^ Un noi cbiamereriamo il procederedi questi Inghilterra essi aprirono tuttii tiM^ «ignoriun atto di fdlania;'percio€ehè tuttii luòghidalla càntica tori,e tutti gliarmadi,perquisirono Gran«al granaionella speranza di trovare le giòie: '^ella asilo: i medesimi duchessa, che credevano depostein qtiesf' ohraggifurono ii seguitocommessi allo sies^'fine!nel Goiidelle DtAifc.Dame,; e eo» vento ugualesuccesso ; perchè'per Ja Granduchessa con -tesue gioie buonia'ventura aveva portate avrebbero aHa- stessa guisapotuto sequemiserabili sé. Queliti strare di File cassette delie gioie tutte' te dame a inglesi •rènze; poichéognuno sa che qui si tratta di una proprietà Del resto tutte le proprietà ducali formano tm- privato privata. dominio; palazzi, villej quadri,statue pietreincise,e e Ae capid'operadelle arti,tutto entra in questa categoria, all'attoehe ebbe luogola cessione del fa pagato l'equivalente la gtìlléDucato alla Ceisa di Lorena. Si deve eccettuare la quale fu è vero ceduta al Granria al Palazzo Pitti, lia. In , ' • 53 — duca, ma — la c(nidizioiìe di^ hsciàrh Fìrei^zey Tale fo l'espressa al pubblico. volontà d^Ua Principessa 6 d'aprirla ultima dei Medici; e questa volontà è stata Palatina, da trattatieuropeineHo stesso tempo che la successione garantita eventuale della Gasa d'Ausburgo. di questo governo rhodHh Mostrata qua! sia la probità vediamo ora qualelibertà vi sì gode sotto il regime di codesti sotto sempre a , i qualisembrano da tadini lungotempo i citd'un lìbero Stato ». Si è fatta una quantitàdarresti si son visti ufficialiaventi il grado di Maggiori, arbitrari; signori « le traversar essere strade,ineataìati e condotti in csffceré per esser desiderata la restaurazione dell*Arciduca avessero le cui int^»zionr rette è liberalinon mai erano Ferdinando, in dd^bio. state messe Uno dei personaggi tato più considerevoli della Toscana fa ci- parso che innanzi al Prefettonel momento delle elezioni, come sato accudi favorire ilritorno dell'Arciduca, «r È vero, ei rispose con credo che sia nell'interesse d el eiò arditezza^ perchè paese." voi Ebbene! il sé di qui « non cangiate sistema, replicòPrefetto, — a io vi farò arrestare. pochigiorni, di air estero viaggiare , Uno de' miei amici lo consigliò d'un che profittando passaporto, » col visto. fatto avvenuto Terminerò questi da pochi con un dettagli è Andreozzi altri stato arrestato con parecchi giorniL'Avvocato giàteneva d'aver cospirato il governo attuale. contro l'incolpazione di lui ; nondiè meno stata prodotta contro piùpiccola prova non cosi in via economica, ilPrefettol'ha giudicato à come sotto La dice ni, testimodire mediante tribunale secreto,senza ed è statò Condannato a la facoltàdi difendersi; aver senza in una* fortezza.Ora quest' due anni di prigionia influente uòmo l'avrebbe forisechiamato la fanone un^vHe codino,come ncHi era un lord Russell «olla-quale di lord Minto, passava tutto ilsuo liberalescheil era un uomo'più nuovo tempo nel 1856* -No;egli che io è assolul'atto tamente governo. In una parola vengo a raccontare lord John,se avvisasse simile a quelloche commetterebbe John di farcarcerare, senza legale procedura, Brightistesso. colà;vale a in cui quasitutti gl'inglesi s^accordavano unanhni a desiderare che noi non dessimo prenMa ciò era ad una alcuna parte al Congresso. diamone; con- Y*ebbe per verità un mano momento cioè che il'nostro governo non s'impegnassesotto in una questione discutere in pubche noi non blico. vogliamo Ai 22 giugno decorso il primo ministro, ognun lo sa, ~ 34 — dichiarajùone di stretta neutralità; una pienoparlamento di questa neutralità fu violate ostante Io spirito e ciò non di Lord lohn Russel nello stésso giornocol celebre dispaccio fece,in volta clie fosse una Lord Bloomfield. Ma si sperava atnaeno, crnitinueremmo ad intervenire alconclusa la pace, che non officiosesulle condii trove, né ad imporre le nostre opinioni zioni collateralidel trattato die terminava la guerra. Ciò non fu vero, e cosi noi provocammo ii rinnovamento di una lotta, voluto dividere in alcuna determinataeir* che non avremmo, Ora è precisamente costanza. diretta, questa questa ingerensa cieca parzialità di Lord Russell per una d^Ue parti interessate^ che avrebbe resa necessaria la nostra presenza al congresso. dirci con mento: fondaCerio r ImperatoreNapoleonepotrebbe Voi avete avvanzato intorno allo stato d' Italia, « pro^ a io so esser frite sofe suUe qualivoi non false, contraddetti in secreto. Se voi riiiur neppure di «ssere volete tro^ tate di assistere al congresso, egliè perchènon forzatidi udire la verità. » eosi varvi là solo dove sareste costrettid* andare al congresso^ se v* è^ adunquenoi saremo che le sue decisioninon sarebbero appoggiate ma protestando da una forza straniera.Se il paese, del qualenoi parliamo^ che posizioni, potesse agire liberamente;se avesse sqMratuttoil coraggio delle sue opinioni, vi sarebbe bisogno di alcun'armata non straniera per far le risoluzionidel congressa Non vi io Tho sarebbe neppur bisognodel congresso. Ma trattasi, provato, di un' Italiademoralizzata da piùmesi da tiraniùari-^ ese^ire ed in voluzionaria; mai ha questo tempo il Piemonte non abbandonata la sua preda.Buoncompagni^ nistro a vicenda misario ministro degliaffari esteri,commisplenipotenziario^ tutto ha esercitato, di concerto regioe governatore generale, il suo Ricasoli, terruzio inalter ego, un potere assoluto senza la tirannia di Ciò che è stata,ciò che è ancora questo gi(^odi ferro,io V ho sovrabbondantemente provato. Sarebbe ingiusto, dopo ciò,di esiggereche un popoloignaro della vita politica, si esponesse volontariamente alla rovina, re per non dire al carcere, od al pugnale,solo per difende- con le qualinon ha mai considerate come santi interesistituzioni, direttamente gliaffaridella vita. Se adunque T usurpazione dev' essere mantenuta dopo la decisionedel congresso Ridel dittatore egliè facile prevedere, che, sotto T impulso i tre o quatcasoli, 0 del governatore generale tro Buoncompagni mila volontari armati,ed accantonatiin Toscana decide- — 3S — le cose a loro talento. Io oso sperare che il congresso coinineìerà coirordinare il ritiro di tutti gli stranieri e dei loro capidai diversi governi, dei qualisi sono impadroniti. Io spero eziandio che il congresso ordinerà che le truppe ranno ilpossesso dei loro rispettivi Fatto queindigeite paesi. ripiglino sto di stabilire il le simiun passo, se congresso giudìba opportuno liboro suffraggio universale. Vi sarà d^ uopo certamente di un pò di protezione per istiihokre alquanto il lascia fare dei dolci ed inoffensivitoscani. Ma ancorché facciaduoporicorrere ad una pressione militare nei Ducati,solamente all'ultimo estremo, considerazioni più elevate ed un'ordine piagenerale bio, dovranno,senza' alcun dubsiricorraalloraad preisedente, un 8 Governo Francese a riporre, anche col mezzo port|ire deir armi, ilPapa sul suo trono. "Non può ilGoverno Francese ri»bandòhare nelle Romagne il Santo Padre, che eglisostiene da si lungo tempo a Roma. L'Imperatore niolto mesa ancora glio Sovranità di me, che la questionedelb temporaledel Papa tende di piain piùa trasformarsi in una guerra religiosa, io resto sempre fedele alle mie convinzioni protestanti, ma la fede della grandissima sinceramente rispetto non meno dei maggioranza né saggio, stante Io credo cristiani. quindinon essere giusto, del Regno Unito,d'insultare mista la natura ie credenze e ìe idee dei CattoliciIrlandesi. Io non di sono che voirebhero abbattere il vecchio tronco quelli, perché si è accumulato un pòco di musco su' suoi annosi rami. Io credo che il cuore sia sano ancora. Io odo fanaticigridare« é volontà ho la di Dio, deve compiersi! Sarà forse cosi; ma » da convinzione che questo movimento rivoluzionario, sostenuto scismatici(sempre cosi; è accaduto delle non persecuzioni) che quello altro risultato^ d' estendere e fortificare ad un del Papa. e l'autorità temporale tempo ilpotere spirituale lamento che il ParIo ho pur' inteso esprìmereil dispiacere anco pel Ingleseabbia accordato il bill d'emancipazione, riconoscenza. A si mostrano quale,dicesi,gl'Irlandesi poca le concesdir vero sioni^ bisognaèssere ben- arditi per depl(H*are che il Duca di Welington in persona, allora Ministro dichiarava di non d'Inghilterra, poter rifiutarepiù a lungo. Queste concessioni , giovaricordarlo , nwi fissano fmalmente, di tutti i sudditi Inglesi: I eguaglianza se non rispettiva avrebbe diritto ad una perché dunquequesta tarda giustizia avrà ric"Hi06cenzaqualunque? spingere Ma d'alti^ parte io credo dover reT'accusa d'ingratitudine nella maniera più enei'gica fr^. — 36 — che ip assunsi dì Son giàmolt'aiini^ agl'Irlandesi. imputata perfetta governare il loro paese sullabase di un* ^[uaglianza Questa attuaziimepratica religione. effetti che io aveva diritto di gK deiremaneìpazione produsse aspettare:nel 1836, solo un'anno dopo che io entrai io b io rìceveui nella città di Maliow un'indirizzo, funzione, cent"»nila cui sostanza è questa: noi rappresentiamo uo* qui di ottenere la revoca délFUnione; tutli mini;noi avevam giurato eccoci riunitidavanti\ Eceelleiìza Vostra, ma oggidì per di-r ehe^noi rinunciamo a questo progetto,perchèapchiararle, prezzia dalla conferitici i reali vostra be^efloj fHenamente Ed io m'affiretto ed equa. amministrazione tanto giusta, il qijale ci si che questo medesimo popolo, di aggitmgere, per tutte le forme di ^ « » insensìbilealla bontà,restò nobihnentee costan-* fedele alla sudétia dichiarazioneper tutto il tempo temente conservino an^ in Irlanda*: Che gl'Irlandesi del mio soggiorno di è cosa che ancora per lAe dei sentimenti pieni benevolenza, iacirco^ in nìoltisaimi io ho potutasperim^tare diversi, paesi di differenti a tutte ben stanze persone appartenenti per parte oU"edendo a [M'egiule classi Qualchevolta cert' Irkndesi, aBe mie mi» di mantfestata avevano opposizione dizj partito, Voi sui'e: ad onta, di ciò mi è accaduto udirtipoi dire « avete veramente preso a cuore gPinteressidell'Irlanda!» Per vorrei altroi politico. epitafio me, non # Come maravigliarsi che i cattoKcid'Irlanda d»no un della S. Sede? interesseprofondo all'indipendenza temporale É dessa la solanazione nel piondo, irieordiameelo bene,che non mediante ilsuo giavemo, col Capo Supremodelia comunichi, al mondo che com Chiesa. Ma è aMche il solo popolo sua iribuiseeIdrpmentea sostenercelachièsa officiate, la quale è quella della maggioranza: Senza dubbio eglisi è sot* non cosi dipinge a s^Satta anomalia, passivamente ma, a parer.mio, se il governo si degnadi ^)cèuparsi un tantino di questaposizione^ ei dovrà essere nicare piarsoddisfattodi veder l'Irlandesecomuche non con direttan^^te con un isapoindipendente, da altre Potenze Straniere. uno stipendiato landesi che si maravigliano di non veder gF IrV'hanno Inglesi, gnoli, tuttocchè liberali, cooimoversi dei.mali dei Romaed approvare la loro ribellic^e.E chet Ecco un po^ poloil qualeper più di un secolo ha sopportatQil giogo delle leggipenali alla sua le piùesecrande, senza mancare fedeltàverso la cor"Hfad'Inghilterra voi vorreste ch'egU e tomesso * ^ 37 — approvasse la distruzionedi — che dura dairepoes ha qiialdhe fondato motivo, provincia un Governo di Carlo,Magno, perchèuna di lagno!Che sono mai siffatti airaboliziolagniparagonati d ogni legislatura saviamente ne a cui gFIrlandesi nazionale, si sottomisero, ad una necessità politica di questa unio* come no alla quale, io Io spero almeno,essi dantra i due paesi, ne . il.pregioche merita? ho sostenuta alcuna Sono ora diciottoanni,che io non carica,pubblica in tredici di questiio non in Inghilterra; poetica ho presa alcuna parte nella generaledel paese: cfiBSh fare do uno è inviato in paesistranieri, il potersi è difficile un'idea precisa Tutta-' di parte." delle esigenzedello spirito via .mi è sempre stato incomprensibile, che lord^lohn Rus"^ sell,dopo aver'fattocominciare il regno di S. M. nella qualesi degnava di approvare lettera, i eon una della principj che ha mia amministrazione in Irlanda, sia lo stesso uomo scrittola famosa lettera al Vescovo di Durham, lo stesso Per uomo, che ha fatto passare il bill sui titoliecclesiastici lord Russell eccitò ài più rito grado questidue atti politici il fanatismo protestantecontro il ristabilimento della Gerar^ delchia Cattolica.Quest'ultima misura produsse, a riguardo rirjanda due risultati infallibili: essa e fece odiare il Governo^ la legge. disprezzare Ma lord Palmerston si è permesso un attacco assai più straordinariocontro le simpatie naturalid*una si gran parte de'suoiconcìttsKlini. in pieFu inteso, na dire,tre anni sono (chilo crederebbe!) cosi ben mai stata dei oomuni, che Roma camera era non governata come sotto la Mazzini. Republica.di Poiché la mia avéa FirenÈemi permetteva di sapere quareffetto posizionerà io scrissitosto uhdisfi^ceio prodottoquesta calunnia gratuita, al ministro degliaffari esteri, come questa per mostrargli che conasserzione era contradettada tuttii rapporti ufficiali temporaneame io allora d ove ricevuti io aveva a Parigi, sia in liian^ era ambasciatore» Del resto ueimeetingt tenuti, che i mi* si avanzan da, sia in Inghilterra, sovente espressioni Italianadevono rigettare. amici della causa gliori attuale dell'Irlanda una Ma v'ha inoltre nelF agitazione nano anomalia: sono i ministridella Corona che sanziosingolare airincontro. della rivoluzione; le masse sono torità. audovuto ad una legittinia quelleche^ difendono il rispetto^ In Irlanda il più gran vizio della condizionesocialeè. la causa i^oogle — 38 — delle dassi inferiori a formai'e delle Ora ì Tassafiisimo. soeietà segrete coHO' scopo di commettere delllrlanda sono i primi oggidì a denunciare capipopolari è guari, non a questo sistema. In un discorso pronunciato , fu Dublino dal «ig.Pope Hennessy, il tratto più applaudito seDEa la tendenza ckAbio, nel qualedenuncia allapubblica zione esecraprecisamentequello, di membro il giuramentoprestato da Garibaldi, come que Come dunsocietà avente per iscopol'assassiniopolitico. i nostri Ministn sono essi subitamente divenutipartigiani così ealdi di queste societàt Ma v'ha di meglio:lord PalmerstoKi, questo primo miche prodama il regimedell'assassinio il migliorgonisti'o, verno nistro, di Roma, lord Palmerston,allora eziandio primo mifu obbligato d'intervenireeglistesso ste per arrestare queconsole ad Ancona I atnxntà mediante il nostro Io desidero ardentemente che la Provvidenza risparmi gliorrori d*un'altra guerra dei per lungo tenipoall'Europa una Trent' Anni lio statò delle rispettivo sto è rimadue religioni di Gustavo Adolfo ; ed presso poco Ho stiessodal tempo ammettendo che un'uomo della sua tempra potessedi nuovo condurvid,non sarebbe $tffatto prudenteper parte di sessangiosa taeinquemilioni di protestanti provocare una guerra relimillioni di Cattolici: contro centosessanta La Svezia tuttavia sembrerebbe condo di^ostaa faì*etai senimento tentativodi questo genere, aoche senza aspettarel'avvecoraggia di un nuovo Gustavo. Sperotuttavia, che , primad' inci rksorderemo di questo queste lendeioé bellicose, fatto: sono appena tre anni che i liberaliprotestanti dovettero fare addebito allaSvezia del suo sistema di persecuzione, chè perimitava i misfatti, coi qualil'Inghilterra si era disonofQta, durante la maggior là Svezia condannava parte dell'ultimo secolo,bi' una parola infamanti unicamente per aver cambiato religione. a pene Questapotenza al certo non dovrebbe gran fattodesiderare di turbare l'ordine delle cose europee, essa che ha sanzionata Non sarebbe dell'ultimadinastiaf(H)data l'esistenza da Napoleone. gia, interessedella Corona,* cui il Congressodonò la Norvea con sorpresa si era scoperto che essa l'accordare al popoloil diritto di disporre ddla sua propria forza ; perciocché avrebbe portati il sentimento popolare i Norvegia darsi alla Danimarca. lo^ho già potuto osservare più sopra iltorpore dei partiti neir uhima sessione : questo torpore rendeva ben difpolitiei — tarcial congresso,la mia 40 — convinzione profonda si è che Tantico sarà rialzatosoltantonel giorno, in cui la deiringhilterra prestigio di queste alternative di brubritannica si spoglierà sche diplomazìa ritirate le quali hanno segnato e di precipitose aggressioni, , che niuno saprebbedefinire, che ma per tantianni un sistema, il di sotto alla Palmer ston. nome politica ognuno compr^fide di edizione la io ho P. S. Dopo prima questo opuscolo, rilettor ammirabile discorso,che il primo de' nostri nomini Lord Brougham, pronunciòai di statO) e de' nostri filosofi. i8 agosto 1848 sugliaffinridell'Austria e dell'Italia. Io non aveva più veduto questo discorso da undici anni in poi;io son dunque lieto di trovarmi d' accordo con questo ed in eongiuneminente oratore sopra vari puntiimpoitanti, identiche.Eglientra in numerosi dettagli sulla ttfre pressòccbè di buona fede,e sui perpetui del Piemonte; intrighi che questirimontano del movimento ei mostra all'origine italiano; poi riassume nei termini seguenti:« certissimo se noi accordiamo la nostra protezione a siffatti servigi; se, grazie Carlo Alberto ottiene il prezzo di tanto ai nostri buoni ulfici, esecrabili mene, sarà offrire ai principi coraggia \m troppo tenue inperchèsi conducano con lealtà.» mancanza Cercando di fondare l'unità in di provare l'impossibilità Italia, eglicita un celebre passo di Dante,poi soggiunge: « un v' è in questo nulla di nuovo; l'Italianon è mai stata In realtàl'unitàdei suoi differenti paese «no, una nazione vna. ha mai durato lo spaziodi un' ora sola. » stati non vorrei troncare meschine citazioni l'argoMa io non con mento che comincia con incontrastabile, queste parole.« Io Non la forza dei trattati; io riconosco ildovere positivo che noi abbiamo di eseguirnestrettametne le clausole : essi formano in effettoil diritto scritto delle nazioni ». Io raccomando vivamente questo discorso tutto intieroall'attenzione degliuomini,le cui manifestazioni sono si ardenti su è ad un tempo cosi grande. la cui ignoranza ma queste materie, che io provo Mi sia permesso terminando d'aggiungere, la più viva soddisfisizione d'acin trovarmi cosi completamente ammetto tutta ' , ilqualerespingeenergicamente cordo con un*uomo, il giogo della moltitudine in simile materia;s' attacca coii forza a un all'unica salvaguardia della società; come governo regolare, che ma e per pel progresso del secolo,per la civilizzazione, libertàdel ha fatto più da se solo che non la genere umano, qualunquealtro uomo vivente. E"3"£8" --"Sstroaai $1 Si trova vendibilemUp in Stabilimento Tipografico piazzaBorghese 89, nella libreria Aureli in via di Pie di Marmo n. renzo 6, nella Libreria di LoAureli e C. in.via de' Sediari n. 72, e nella libreria Ecclesiasticaincontro la Chiesa di S. Ignazio n. n. 152 A. Prezzo Baj.10. 1 n '^^*£5^' -^^SStlOi^i