LEZIONE N. 04
«Chi impara, ma non pensa, è perduto. Chi pensa, ma non
impara, è in pericolo».
Confucio, V secolo A. C.
Anno Accademico 2009 – 2010
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PREMESSA
Se consideriamo la logistica sotto il più moderno
approccio della Supply Chain Management - filiera
organizzativa - riscontriamo che assume la valenza di
un metodo integrato, orientato al processo per
l'approvvigionamento, la produzione/consegna di
prodotti e servizi ai clienti. La SCM gestisce le
relazioni con fornitori, sub-fornitori, intermediari,
distributori ed il cliente finale. La SCM comprende la
gestione delle materie, dei semilavorati, dei prodotti
finiti e dei flussi di informazione.
IN SOSTANZA LA SCM ALTRO NON È CHE UNA GESTIONE
INTEGRATA DI MOLTEPLICI PROCESSI E ATTIVITÀ
LOGISTICHE CHE
SINTETIZZA UN SISTEMA COMPLESSO DI RELAZIONI
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L’INTEGRAZIONE LOGISTICA
RICHIEDE LA RIFORMULAZIONE DEL PARADIGMA
OPERATIVO DEGLI ATTORI CHE PARTECIPANO ALLA
CATENA
FLESSIBILITA’
 CIOE’ CAPACITA’ DI ATTUARE RAPIDI ADATTAMENTI
STRATEGICI E OPERATIVI ANCHE SU VASTA SCALA
IN RAPPORTO AI CAMBIAMENTI IMPREVEDIBLI CHE
SI VERIFICANO NEI MERCATI.
SI POSSONO DISTINGUERE TRE FASI:
1. SCALA TERRITORIALE,
2. TEMPORALE
3. TECNICO - PRODUTTIVA
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L’INTEGRAZIONE TRA GLI ATTORI
Realizza un completamento reciproco delle
attività facenti capo agli attori e
precisamente:
 APPROVVIGIONAMENTO
 TRASFORMAZIONE
 DISTRIBUZIONE
La sincronizzazione di tali fasi, permette di
comprimere i tempi di attraversamento del
sistema evitando cicli di pianificazione troppo
lunghi.
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ESITI DEL PROCESSO D’ INTEGRAZIONE
IL PROCESSO CONSENTE DI:
 MASSIMIZZARE IL VALORE PER IL
CONSUMATORE FINALE;
 ACCRESCERE IL LIVELLO DI ROTAZIONE DEI
CAPITALI INVESTITI;
 DETERMINARE UN INCREMENTO DI
REDDITIVITÀ.
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PARTNERSHIP LOGISTICA
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CONDIZIONI DI REALIZZAZIONE
L’ESITO POSITIVO DELL’OPERAZIONE RICHIEDE AMPIO
COORDINAMENTO CHE LEGHI STABILMENTE GLI ATTORI
DELLA CATENA.
STEPS DEL PERCORSO:
1.
Conoscenza reciproca delle imprese per una visione
chiara dell’intero ciclo;
2.
Conoscenza reciproca dei programmi aziendali;
3.
Compatibilità delle strutture H.&SW. anche a costo della
riprogettazione completa della catena;
4.
Assenza di conflitti sugli obiettivi aziendali;
5.
Clima di fiducia e di affidabilità che si instaurano con il
controllo e certificazione qualità delle prestazioni.
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Segue CONDIZIONI
Di queste fasi certamente le più difficili da
conseguire sono quelle indicate sub. 4) e sub.5) a
riprova che nelle fasi riorganizzative, ovvero di
reingegnerizzazione delle attività produttive,
l’aspetto umano non deve essere sottovalutato.
(del resto anche i grandi economisti si sono
impegnati su questo fronte indicando principi
etici confacenti alle loro epoche)
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FINALITA’ DEL NUOVO PERCORSO
Il nuovo percorso strategico è finalizzato all’efficienza
globale della catena di fornitura e poiché è incentrato
sul cliente finale deve permettere di raggiungere un
elevato rapporto prezzo/qualità sviluppato in una
visione unitaria degli attori partecipanti alla catena
per raggiungere le tre (E):
 E- che sta per efficienza ovvero il più favorevole
rapporto tra i risultati e i fattori impiegati;
 E- che sta per efficacia ovvero un favorevole rapporto
con l’esterno;
 E- che sta per economicità ovvero minimizzazione dei
costi.
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CONSEGUENZE DELL’INTEGRAZIONE
L’INTEGRAZIONE BENCHE’SI SVILUPPI SOTTO LA
SPINTA DEL CONSEGUIMENTO DELLA MASSA
CRITICA DEVE RAGGIUNGERE ALLEANZE GLOBALI
LE UNICHE A POTER FORNIRE UNA RISPOSTA IN
CONDIZIONE DI FRONTEGGIARE LE
PROBLEMATICHE POSTE DALL’ELEVATO GRADO DI
GLOBALIZZAZIONE DEI MERCATI.
TALE FENOMENO HA INNESCATO UN FORTISSIMO
LIVELLO DI CONCORRENZA FRA LE IMPRESE
 RIDUCENDO IL CICLO DI VITA DEI PRODOTI IN
PRESENZA DI UN’ESTREMA PROLIFERAZIONE DELLA
LORO GAMMA
 RICHIEDENDO TEMPI DI SVILUPPO, PRODUZIONE E
COMMERCIALIZZAZIONE SEMPRE PIU’ BREVI.
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IL PROCESSO DI COLLABORAZIONE
IL PROCESSO DI COLLABORAZIONE DELLA SCM
DEVE SVILUPPARSI SECONDO LE FASI CHE
CHIAMEREMO DELLE TRE I:
 Interfunzionale ovvero il superamento delle barriere
organizzative;
 Interaziendale quale strumento di competitività di
tutta la filiera;
 Internazionale come risposta alle esigenze della
globalizzazione.
I cambiamenti introdotti dalla logistica hanno
determinato inizialmente un suo ruolo strategico e, in
un secondo momento, la ricerca delle riduzione dei
costi. Ciò è avvenuto attraverso l’integrazione e la
successiva partnership orientata alla customer
satisfaction.
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Segue
FASI PROCESSO COLLABORATIVO
IL PERCORSO È AVVENUTO PER MEZZO DELLE
FUNZIONI BASILARI DELLA LOGISTICA CHE
HANNO ATTRAVERSATO I SEGUENTI PASSAGGI:
 Modifica delle procedure inerenti confezionamenti,
imballaggi, pallettizzazione e, in senso lato
unitizzazione dei carichi;
 Gestione delle scorte e dei magazzini in termini
spazio-temporali;
 Centralizzazione dei flussi di merce;
 Differenziazione dei servizi offerti al consumatore
finale variando il merchandising in relazione alla
rotazione del prodotto.
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Segue
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FASI PROCESSO COLLABORATIVO
Una simile mission è conseguibile mediante un
complesso percorso di sviluppo caratterizzato da:
Focus sul cliente;
Pianificazione di medio/lungo periodo 3/4 anni;
Partnership con i fornitori;
Pianificazione collegata allo sviluppo degli stadi
precedenti;
Work in progress;
Coinvolgimento del personale;
Misurazione delle prestazioni facendo ricorso a coefficienti
che confrontano standard/obiettivo predefiniti con i
risultati conseguiti ed eventuale nuova taratura dei
coefficienti medesimi.
SU TUTTE LE FASI DEVE PREDOMINARE
L’INFORMAZIONE
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INTEGRAZIONE/VALORE AGGIUNTO
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LE RISPOSTE DELLA LOGISTICA
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