Il matrimonio
La
famiglia
La casa
A tavola
Il nucleo fondamentale della società
romana era la familia; questa parola
indicava tutti coloro che erano
sottoposti all’ autorità del pater
familias, inclusi gli schiavi e anche i
beni comuni (terre, denaro, bestiame
ecc) La moglie del pater familias
aveva la possibilità di condurre una
vita sociale.
Un raggruppamento di più famiglie
veniva chiamato gens e avevano tutti
lo stesso nomen (cognome) poiché
discendevano da un comune
capostipite. Erano vincolati tra loro
da doveri reciproci e da valori
religiosi.
Il governo della famiglia era saldamente nelle
mani del pater familias, che disponeva di un
potere assoluto (patria potestas) su tutti i
componenti, e a cui erano sottomessi e
obbedivano la moglie, i figli e gli schiavi.
La potestas assoluta del pater familias dal
punto di vista giuridico comportava il diritto
di vita e di morte sui figli e su tutti i membri
della familia. Il padre era il custode del
patrimonio (res familiaris) e godeva della
piena disponibilità dei beni, potendo anche
diseredare gli eredi delle virtù.
La matrona aveva la libertà di uscire di casa
per far visite alle amiche e per far spese; la
sera assisteva con il marito ai ricevimenti e ai
banchetti, ma non poteva bere il vino e era
costretta ad allontanarsi quando la cena
diveniva eccessivamente animata.
Con il passare del tempo però la figura e il
ruolo della matrona mutarono notevolmente
soprattutto a causa del benessere economico,
se non del lusso diffusosi velocemente nelle
città.
latino
italiano
inglese
Familia-ae
Famiglia
Family
Pater-i
Padre
Father
Mater-i
Madre
Mother
Servus-i
Servo
(to) serve
Soror –oris
Sorella
Sister
Nepos
Nipote (maschio)
Nephew
Parent-(i)um
Parenti
Parents
Patriarcha-ae
Patriarca
patriarch
maternum
Materno
maternal
Il paesaggio urbano di Roma presentava uno schema
abbastanza regolare di abitazioni di uno o due piani decorate
a seconda del livello sociale dei padroni.
I Patrizi abitavano nelle Domus, abitazioni rettangolari in
pietra. In età antica la vita della casa si svolgeva nell’atrio
dove ardeva il focolare. C’erano anche locali secondari
(cucina,bagno,camere e celle per gli schiavi). La Domus
presenta una considerevole varietà nelle planimetrie.
I Plebei vivevano nelle Insulae di quattro o più piani. Erano
case popolari di piccole dimensioni e in legno; non avevano
un locale per soggiornare e servizi igienici adeguati.
Erano considerate ante litteram (case-dormitorio).
Avevano cortili chiusi e soffocanti, numerose rampe di scale e
squallidi magazzini
Dopo l’incendio del 64 d.C., che
distrusse Roma l’imperatore
Nerone si fece costruire una
nuova residenza con le pareti
ricoperte di marmi pregiati e le
volte decorate d’oro e di pietre
preziose, tanto da meritare il
nome di Domus Aurea. Venne
progettata dagli architetti
Severo e Celere e decorata dal
pittore Fabullo. L’enorme
complesso comprendeva
sconfinati vigneti, pascoli e
boschi, un lago artificiale, tesori
saccheggiati nelle città
d’Oriente e preziosi ornamenti,
fra i quali una colossale statua
dell’imperatore nelle vesti del
dio Sole.
Tra il Vittoriano e la scalinata
dell'Ara Coeli, sono visibili i resti di
un'insula, ossia di una casa d'affitto
romana, la forma di abitazione più
comune nella Roma imperiale.
L'edificio era costituito da almeno
cinque piani, ancora oggi conservati.
Al piano terreno sono visibili le
tabernae; il piano superiore, il
mezzanino, era destinato ad
abitazione del gestore della taberna.
Al di sopra si conservano altri piani,
collegati da una scala interna di
epoca medioevale.
Latino
Italiano
Inglese
Culina
cucina
kitchen
porticus
portico
porch
Triclinium
triclinio
triclinium
Domicilium
Domicilio
domicile
Atrium
Atrio
Atrium
Taberna
Taverna
tavern
vestibulum
vestibolo
Vestibule
Anche ai tempi dei Romani si poteva evidenziare una
differenza di abitudini culinarie tra Nord e Sud. Nella
cucina del Sud si potevano notare influenze dalla
civiltà etrusca e greca, mentre in quella del Nord, si
evidenziavano tradizioni celtiche.
Oltre a Nord e Sud trapelavano delle differenze tra le
popolazioni di mare, che disponevano con maggior
facilità di sale (un ingrediente molto caro in antichità)
e consumavano alimenti che non si trovavano
all'interno.
Con l'estendersi dei domini nel Mediterraneo e in
Oriente, la cucina dei latini presentò grandi varietà di
ingredienti, piatti e abitudini gastronomiche: un
cittadino romano dell'Egitto o della Palestina poteva
avere un regime dietetico, un atteggiamento verso il
cibo, nonché consuetudini alimentari ben diverse da
quelle di un romano della capitale.
Nell’età arcaica i pasti
erano due, a base di cibi
semplici come cereali.
Più avanti i Romani
divennero famosi per i
cibi molto elaborati;
iniziarono a consumare
tre pasti: la prima
colazione (ientaculum) a
base di pane condito, a
mezzogiorno uno
spuntino (prandium) a
base di cibi leggeri e alla
sera la cena (epulae
vespertinae o coena) che
iniziava tra le 15 e le 17.
A tavola
Per i Patrizi la cena durava almeno tre ore e
continuava con giochi, recitazioni o ascolto di
brani musicali. Era divisa in tre momenti: la
gustatio (serie di aperitivi), la prima mensa
(varie portate) e la secunda mensa (dessert).
Spesso si tenevano i symposia (banchetti):
nella sala si allestiva un grande tavolo e dei
divani chiamati Triclini. Per le famiglie
povere la cena invece era a base di un
pasticcio di farina, legumi e verdure.
Usavano il lardo per condire i loro piatti .
A tavola
Er GARUM è na sarsa
liquida de 'nteriora de pesce
e pesce salato che l' antichi
romani aggiungeveno come
condimento a morti piatti.
Arcuni sostengheno che
fosse simile alla vostra pasta
d' acciughe.
Latino
Italiano
Inglese
Oliuum
Oliva
Olive
Oleum
Olio
Oil
Sal
Sale
Salt
Vinum
Vino
Wine
Piper
Pepe
Pepper
Pirum
Pera
Pear
Vegetables
Verdura
Vegetables
Pisces
Pesce
Fish
Piscandi
Pesca
Peach
Carota
Carota
Carrot
Il rito del fidanzamento seguiva
un’antichissima tradizione, l’uomo rivolgeva
al padre della sposa la domanda:
“spondesne?”(prometti?),e la risposta positiva
era: “spondeo”(lo prometto). Seguiva lo
scambio di regali. Alla futura sposa l’uomo
regalava l’anello nuziale (anulus pronubus) e
una caparra al suocero (arrha). Non
necessariamente il matrimonio era preceduto
dal fidanzamento.
I romani avevano una concezione del matrimonio
totalmente diversa dalla nostra.
Il matrimonio romano consisteva in una convivenza
accompagnata dalla volontà di vivere in fedeltà come
marito e moglie: l’affectio maritalis.
I riti nuziali servivano per dare un segno esteriore
dell’affectio maritalis che legava gli sposi.
Non tutti avevano il diritto di sposarsi poiché era
vietato il matrimonio fra Patrizi e Plebei e solo nel
445 a.C questo divieto fu rimosso. Secondo i romani l’
età idonea, per potersi sposare era: per le donne
dodici anni e per gli uomini quattordici.
Le nozze si celebravano in giorni favorevoli.
Dopo un sacrificio rituale, la sposa
pronunciava la formula: “Ubi Gaius,ego
Gaia” (la volontà di assumere il nome
gentilizio del marito) al quale seguiva un
banchetto. La sera la sposa,vestita di un abito
bianco e un velo arancione sul capo, veniva
portata alla dimora del marito da un gioioso
corteo di musici e cantori. All’ arrivo la porta
veniva unta di olio e grasso e la sposa veniva
condotta al di là della soglia in braccio al
marito chela poneva sul letto matrimoniale.
Il divorzio era detto “repudium” (ripudio) se avveniva
per volontà di uno solo e “divorzium” (divorzio) se era
consensuale.
Non prendeva particolari formalità infatti si
compieva con alcuni atti simbolici come restituire all’
uomo le chiavi della casa coniugale.
I magistrati vigilavano affinchè i divorzi e i ripudi
fossero sostenuti da ragioni valide.
All’ inizio le donne non avevano il diritto di ripudiare
il marito, ma in seguito le leggi diventarono più
permissive e alle donne divenne possibile ripudiare il
marito ma solo in caso di adulterio.
Il matrimonio poteva anche essere sciolto dall’
intervento del pater familias che aveva la facoltà di
riprendersi la figlia.
Latino
Italiano
Inglese
Nuptialis
Nuziale
Nuptial
Uxorisnex
Uxoricidio
Uxoricide
Maritalis
Maritale
Marital
Virilis
Virile
Virile
Voluptarius
Voluttuoso
Voluptuous
Divortium
Divorzio
Divorce
Repudium
Ripudio
Repudation
Matrimonium
Matrimonio
Marriage
Cohabitationem
Coabitazione
Cohabitation
Sanctorum
Santuario
Sanctuary
Tutti i componenti del gruppo
hanno contribuito alla
realizzazione di questo lavoro.
Abbiamo diviso il lavoro
equamente. Di Benedetto e
Rapini si sono occupati del
lessico. Di Benedetto ,Corsini, Di
Prinzio e Leo hanno cercato
approfondimenti su libri e sul
web. Rapini ha cercato le foto .
FINE…
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La vita privata