Per-corso di sensibilizzazione ad una nuova cultura del morire Aggiungere qualità alla vita La rete delle cure palliative Riva del Garda, 21 novembre 2013 Alcuni spunti • Il ruolo del volontario • La formazione Il ruolo del volontario Il volontariato: • È espressione del valore della relazione e della condivisione con l’altro • È azione gratuita (assenza di guadagno, ma anche «libertà» da ogni «forma di potere») • Ha una funzione culturale e politica (Carta dei Valori del Volontariato Gruppo Abele-Fivol, 2001) Il ruolo del volontario Il volontario è tenuto a: • Garantire la confidenzialità delle informazioni • Ricevere formazione e supervisione, a seconda del contesto in cui opera (Carta dei Valori del Volontariato Gruppo Abele-Fivol, 2001) Il ruolo del volontario La figura del volontario in CP è considerata: • Parte dell’equipe • Collegamento funzionale e culturale tra la componente professionale, il sistema paziente/famiglia, la comunità Il ruolo del volontario Vicinanza all’ospite «Elasticità» del setting Vicinanza ai familiari Ruolo «duale» Vicinanza al personale sanitario • • Amico/quasi-familiare Professionista Le attività del volontario • A diretto contatto con l’ammalato, il morente e la sua famiglia a domicilio (comunicazione supporto all’espletamento di attività quotidiane, affiancamento nella gestione della giornata, sostegno al caregiver, attività diversionali, ecc.) • Non a diretto contatto con il malato ma attraverso attività di cura dell’ambiente in cui la persona è assistita (curare i fiori, fare il bucato, allestimento, ecc.) Le attività del volontario • Attività funzionali all’organizzazione di appartenenza (fund raising, segretariato, ecc.) • Promozione culturale e informative sulle Cure Palliative La formazione e la supervisione • Un aiuto “utile” • Un aiuto “organizzato” • Un aiuto “condiviso”