Libertà
A partire da Aristotele
Etica a Nicomaco III 2 1111b6-1113a16
 «E’ evidente che la scelta deliberata è atto volontario;
però non vi si identifica, ma il volontario ha maggiore
estensione».
Non è ancora la
Volontà
scelta deliberata,
(boùlesis)
vuole anche le cose
impossibili
Facoltà
desiderativa
Brama
(epithumìa)
Anche animali
Impulso
(thymòs)
…
 Volere non è uguale a scegliere.
 La scelta deliberata ha per oggetto le cose che
dipendono da noi.
 La scelta deliberata non è un’opinione: «con lo scegliere
le cose buone e le cose che sono cattive ci formiamo una
certa qualità morale, con l’avere opinioni no».
 Avere opinioni buone non vuol dire necessariamente
fare delle scelte buone.
… Etica a Nicomaco:
scelta (desiderio+volontà)
 «Pertanto, poiché l’oggetto della scelta è, fra le cose che
sono in nostro potere, un oggetto del desiderio sul quale
si è deliberato, anche la scelta sarà un desiderio
deliberativo (bouleutikè òrexis) delle cose che
dipendono da noi. Infatti, una volta che, in seguito
all’aver deliberato, abbiamo formulato un giudizio, noi
desideriamo conformemente alla deliberazione».
Il ruolo della libertà
nel pensiero cristiano
Agostino, De vera religione, XIV,27
 «Se questo allontanamento che si chiama peccato si
impadronisse dell’uomo contro la sua volontà, come la
febbre, apparirebbe a ragione ingiusta quella pena che
coglie il peccatore, e che si chiama dannazione. Ora però
il peccato è male volontario a tal punto che non
sarebbe affatto peccato, se non fosse volontario».
Libertà e grazia, la polemica con Pelagio
Agostino, grazia e libertà
 La grazia ha valore proprio in relazione alla libertà
dell’uomo.
 «La tua collera si era aggravata su di me senza che me
ne avvedessi. Assordato dallo stridore della catena della
mia mortalità, con cui era punita la superbia della mia
anima, procedevo sempre più lontano da te, ove mi
lasciavi andare, e mi agitavo, mi sperdevo, mi
spandevo, smaniavo tra le mie fornicazioni; e tu tacevi.
O mia gioia tardiva, tacevi allora, mentre procedevo
ancora più lontano da te moltiplicando gli sterili semi
delle sofferenze, altero della mia abiezione e
insoddisfatto della mia spossatezza». Confessioni, II,ii,2
Tommaso
Volontà e libero arbitrio
 Volontà: in relazione al fine ultimo.
 Libero arbitrio: scelta dei mezzi per giungere al fine
ultimo.
Struttura dell’atto libero
 Quando ci troviamo di fronte all’oggetto istintivamente lo
de-liberiamo dal suo carattere sensibile. Lo facciamo
oggetto di un giudizio dell’intelletto. Scegliamo in base
al giudizio.
 1. la volontà ci induce a prendere in considerazione
l’oggetto.
 2. l’intelletto de-libera e formula un giudizio.
 3. la volontà sceglie in base al giudizio
NB: la volontà non è costretta dal giudizio dell’intelletto.
Libertà e azione
 Tommaso distingue:
 Actus hominis: un’azione abituale, nella quale non è
coinvolta una responsabilità morale (per es. radersi).
 Actus humanus: un’azione propria dell’uomo, in cui è
coinvolto il suo essere libero.
Scarica

Libertà - WordPress.com